martedì 30 luglio 2019

Il destino di Hellingen: le copertine non utilizzate


Nel mio post del 14 giugno scorso, se ricordate,
scrissi che avevo avuto la possibilità di fotografare
anche le tre prove di copertina disegnate da
Alessandro Piccinelli per lo Zenith 701
e che, non appena la Casa Editrice avesse scelto quale
utilizzare ufficialmente, avrei provveduto
a mostrarvi anche le altre.

Ora, poiché la cover dell’albo è ormai
apparsa su internet e in terza
di copertina dello Zagor Color,
eccovele qui!




Quale, secondo voi, la migliore?

domenica 28 luglio 2019

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (11)


Eccoci ginti all’unicesima puntata di
A domanda… Moreno risponde”!

Nel ringraziare come di consueto
Moreno Burattini
per la sua grande disponibilità
torno ad invitare tutti gli zagoriani
ad inviare sempre nuovi quesiti…


1 – In merito a Supermike, volevo sapere se si ritornerà alla caratterizzazione datagli da Nolitta, cercando in qualche maniera di aggirare la storia scritta da Castelli. Grazie.

Sicuramente torneremo alla caratterizzazione nolittiana, senza rinnegare però la storia di Castelli. Casomai giustificandola un po’.

2 – Supermike rimane uno dei nemici preferiti. Lo rivedremo dopo 37 anni, finalmente, ma molti lettori pensano meriterebbe di più, per esempio una miniserie. Il personaggio è stato benissimo caratterizzato da Nolitta, ne conosciamo le incredibili e multiformi abilità, ne conosciamo la condizione sociale, la provenienza... insomma un mucchio di spunti. Si partirebbe con la quasi certezza di uno zoccolo duro di acquirenti che non ci sarebbe per un personaggio nuovo di zecca... alcuni hanno anche ipotizzato che potrebbe essere o diventare un ottimo agente di Altrove... Cosa ne pensi?

Temo che gli anni saranno più di 37. Riguardo a Supermike, se è vero che Nolitta è stato bravissimo nel tratteggiare il personaggio, non è così vero che sappiamo troppo di lui. Magari si potrebbe aggiungere qualche particolare in più. In ogni caso, senza voler ipotecare il futuro, non mi pare che Mike Gordon abbia le caratteristiche per diventare un agente di Altrove (non sembra tipo da votarsi a una missione superiore che vada al di là dell’alimentare il suo ego smisurato), e soprattutto il tipo di tematiche affrontate dalle storie collegate ad Altrove non è quello che ci si aspetta di veder collegate a Supermike.


3  Volevo chiedere a Moreno se l’abbigliamento di Shyer è realmente ispirato a quello utilizzato nello sciamanesimo femminile degli Indiani d’America o se è stato completamente inventato. Grazie.

Non c’è nessun riferimento a nessun tipo di abbigliamento o paramento sacerdotale che io conosca. Peraltro, la tradizione dello sciamanesimo femminile è di molto antecedente all’organizzazione sociale dei nativi americani, perdendosi nella notte dei tempi ed essendo probabilmente il primo tipo di sciamanesimo dell’umanità. Anzi, la cultura pellerossa è già tarda rispetto alla tradizione ancestrale delle profetesse, ed è patriarcale. Ricordo, a questo proposito, che qualcuno ha pensato che nel creare Shyer io e Ferri ci siamo ispirati, nel nome e nell’aspetto, a un personaggio della saga di He-Man, chiamato Sharella. Ora il nome Shyer deriva da una parola inglese che significa "ombrosa": mi è parso musicale e l'ho adottato. Sharella non ho idea di che cosa significhi, immagino che anche questo nome sia sembrato eufonico ai suoi autori. Riguardo all'aspetto, quello di Shyer l'ha inventato Gallieno Ferri nel 2001 quando si è trovato ad illustrare "Darkwood Anno Zero": può essere credibile che Ferri abbia gardato i personaggi della saga di He-Man? Figuriamoci: Gallieno si è semplicemente rifatto ai suoi punti di riferimento classici che sono i disegni di maestri come Alex Raymond. Raymond, dal canto suo, con le sue eroine del pianeta Mongo, ha ispirato centinaia di artisti, fra cui, evidentemente, i creatori di Sharella, chiunque essi siano. Per convincersi, basterà cercare in rete immagini della principessa Aura o di Dale Arden.


4  Caro Moreno, Baltorr ha recentemente pubblicato la foto di un disegno della prossima storia che parla del ritorno di Hellingen. In questo disegno vediamo l’organizzazione del Tessitore. Questo significa che Hellingen tornerà alleato con il Tessitore? Come si sono conosciuti? Qualcuno ha commesso un errore e ha inserito il titolo sbagliato sopra il disegno?

Gli incappucciati che si vedono nelle prime tavole di “Mistero sul monte Naatani” sono i membri della congrega dei “Discepoli di Hellingen”, come ormai si sa. Non c’è nessun riferimento agli uomini del Tessitore. Del resto, un cappuccio in testa non fa il monaco.


5 – Sarà possibile rivedere il personaggio del dottor Stubb redivivo, oppure - che ne so - un suo figlio colpito dalla stessa maledizione?

Tenderei a escluderlo, perché la vicenda del dottor Stubb è stata perfettamente conclusa da Nolitta e riportare in vita il medico di Stormy Pass sarebbe un po’ tradire lo spirito di quella bella storia. Quanto a un figlio, non è che la licantropia si trasmette per via genetica, quindi sarebbe assurdo sia proporre uno Stubb Junior nato licantropo a causa del DNA paterno, sia vederlo trasformarsi perché anche lui, guarda un po’ la combinazione, è stato morso da un lupo. Peraltro, di vicende di licantropi possiamo inventarne quante vogliano, dato che tutti possono venire contagiati e mutarsi in Lupi Mannari. Faccio notare che non troppi anni fa abbiamo appunto fatto tornare un Uomo Lupo (anzi, più di uno) in una storia di Joevito Nuccio intitolata “Plenilunio”.


6 – Alla fine de “L’araldo di Cromm”, Lucius incalza Zagor sul perché riesce a vedere le banshee, ipotizzando qualcosa che lega la famiglia Wilding ai servi di Cromm, a cui Zagor risponde seccamente di no cambiando discorso. Quel dialogo sembrava ipotizzare un risvolto à la Martin Mystere col padre ex Uomo in nero. Nulla di tutto questo nella storia di giugno (a mio parere per fortuna). La domanda è: avevi intenzione di prendere quella direzione e poi hai cambiato idea? Oppure è stato solamente un furbo cliffhanger? Oppure me lo sono solo immaginato io?

Avevo intenzione di raccontare qualcosa legato a un parente irlandese del padre o della madre che in qualche modo aveva “iniziato” da bambino il piccolo Pat ai riti della setta, all’insaputa dei genitori e dello stesso inconsapevole ragazzino, per scopi misteriosi sui quali mi proponevo di riflettere. Il “furbo cliffhanger” prevedeva appunto una seconda storia basata su uno spunto di questo tipo. Poi mi sono convinto che creare troppi precedenti nel passato, già pieno di retroscena, di Mike e Betty Wilding, sarebbe stato un errore. Così, ho pensato a Kandrax, trovando anche il modo di annunciare la storia del suo ritorno a cui stanno lavorando Chiaverotti e Torricelli.


7  Digging Bill è stata la guest star del Color Zagor del 2017. Ma quando rivedremo il simpatico cercatore di tesori sulla serie regolare? Manca dalla collana Zenith, dal 2010 se non erro.

Non ci sono ritorni all’orizzonte, ma lo riporteremo di sicuro in scena.


8 – Per quanto penso sia improbabile un loro ritorno, mi sapresti dire se hai mai preso in considerazione un ritorno dei Maya incontrati da Zagor ne “La città nascosta”?

Dopo aver realizzato una lunghissima avventura con gli Aztechi (mia e di Ferri) direi che per il momento è meglio lasciar perdere.


9 – Visto che una pubblicazione cartacea non sembra nelle intenzioni della casa editrice, in nome del popolo zagoriano non si potrebbe fare un regalo mettendo on-line “Il re di Cuenca Verde”?

Ogni volta che ho proposto di pubblicare in qualche forma, modo o maniera “Il re di Cuenca Verde”, la direzione ha sempre preferito soprassedere. Se quella storia non venne pubblicata all’epoca, ci sarà pure un motivo.


10 – Caro Moreno, c’è la possibilità che in futuro si legga una storia il cui tema sia Atlantide? 

Viste le proteste dalla fazione degli anti-atlantidei, meglio pensare ad altro. Anche perché, e qui gli anti-atlantidei hanno ragione, il filone è stato sfruttato a lungo. Faccio notare che, comunque, un accenno ad Atlantide si è fatto anche nella storia “Monument Valley” in cui compare la figura (storica) di Ipazia di Alessandria. Qualcosa del genere accadrà ancora, immagino, senza però che su Atlantide o su Mu ci si dilunghi.


11 – Caro Moreno, rivedremo presto Dexter Green?

“Presto” no. Prima o poi, sicuramente sì. E di nuovo approfitto di questa domanda per far notare a chi contesta i “ritorni” che questi sono richiesti da tanti.


12  Ho sentito dire che ci sarà finalmente un incontro tra Tex e Zagor…Ma è vero?

Chi vivrà vedrà.


13 – Per quanto non mi pare sia un’opinione molto condivisa da altri, io ho generalmente apprezzato le storie scritte da Antonio Zamberletti. Ci sono altre sue avventure in vista di pubblicazione?

Sì, e non poche. Peraltro anch’io apprezzo Zamberletti.


14 – Caro Moreno, in un periodo come il nostro caratterizzato dal “politicamente corretto” anche nell’ambito delle pubblicazioni a fumetti, quanto ti senti limitato da ciò nella tua creatività (ammesso che sia così)?

La mia opinione sul “politicamente corretto” è politicamente scorretta. Questo non vuol dire che mi piaccia la scorrettezza, ma che non sopporto le censure e ritengo intollerabile che qualunque cosa si dica ci sia qualcuno che si senta offeso, per cui bisogna stare attenti a non urtare la sensibilità di nessuno. Ma se si scrive per un vasto pubblico e se si collabora con una Casa Editrice tradizionalmente attenta al rispetto delle idee di tutti, è giusto attenersi a certe regole. Perciò, mi rendo conto da solo della necessità di restare nei limiti imposti dal buon senso. Essere “politicamente corretto” scrivendo Zagor non mi pesa, essendo lo Spirito con la Scure corretto di suo. In generale, però, sicuramente gli autori di fumetti (ma anche i registi, i cantanti, gli scrittori) erano più liberi in passato. Oggi, persino sul “Vernacoliere” bisogna stare attenti a quel che si dice o si disegna.


15 – Moreno, non hai mai pensato a “elaborare” un mappa di Darkwood sulla base di tutte le avventure zagoriane? Potrebbe essere un bel gadget!

Ci vorrebbe qualcuno che la elabori al posto mio. Sarebbe un lavoro troppo impegnativo da fare, con tutti gli impegni che ho, se dovessi occuparmene da solo.

16   Una domanda extra-zagoriana per Moreno: quale sarà il prossimo libro che pubblicherai?

Non è una domanda “extra-zagoriana”, visto che sto lavorando a un libro intitolato “Io e Zagor” (sottotitolo: “La strada per Darkwood”) che uscirà entro l’anno per Cut-Up.


17 – Ho saputo che a breve debutteranno in edicola, allegati al Corriere della Sera, una serie di 50 volumi di grande formato, settimanali, che ripropongono le migliori avventure di Dylan Dog. Corre voce che a breve ritornerà la Collezione Storica a Colori per Tex, così come è stato lasciato intendere sulla pagina ufficiale del personaggio di Facebook. A questo punto c’è da chiedersi se noi zagoriani saremo altrettanto fortunati. Lo Zagor CSAC ritornerà?

La Collezione Storica a Colori era un’iniziativa (molto fortunata) di Repubblica e L’Espresso. La chiusura della collana dipese da loro. A questo punto, non so se vorranno proporre alla Bonelli una ripresa delle pubblicazioni, considerando che il mercato aveva decretato il pollice verso non tanto per una ristampa di Zagor in quanto tale, quanto per una ristampa in quel formato (molto ingombrante e costoso). In altre parole, quei volumoni hanno fatto il loro tempo. Adesso le vendite premiano formati più agili e meno costosi. Per questo mi sembra inattendibile anche la “voce” di una ripresa della Collezione Storica a Colori di Tex – di cui non so assolutamente nulla. Sarò lieto di venire smentito.


18 – Mi sono da poco riletto le avventure di “Iron-Man” e “Gli evasi” apparse sull’ultima pubblicazione da libreria e le ho ri-trovate di una bellezza incredibile, sia come storie che come disegni. In particolare la seconda, in cui il maestro Ferri ha rappresentato la foresta di Darkwood in modo assolutamente impareggiabile… Tutto ciò per domandarti: è per caso in lavorazione un’avventura di guerre fra tribù indiane ambientata interamente a Darkwood?

Concordo sul giudizio riguardante le avventure con Iron Man e con la preferenza verso la seconda. Al di là delle trasferte, le avventure di Zagor sono comunque quasi sempre ambientate interamente a Darkwood, per cui non è di questo tipo di ambientazione che si possa sentire la mancanza. Allo stesso modo, gli indiani ci sono spesso e volentieri. Il filone delle guerre fra tribù è ricorrente, per cui ricorrerà ancora.


19 – La serie Zagor - Le Origini verrà pubblicata tutta anche in formato cartonato gigante?

Molto probabilmente sì. Ma, nel caso, con tempi più lunghi rispetto alla miniserie da edicola.


20 – Caro Moreno sto seguendo con piacere le “disavventure” spaziali dei personaggi di “Stelle a Strisce” creati da te e James Hogg. Due domande in merito: perché recentemente è cambiata la pubblicazione sulla quale appaiono? Sarà possibile in futuro trovare le strisce raccolte in un bel volume (cosa che personalmente auspico)?

Il cambiamento della testata su cui appaiono le strip di “Stelle a strisce” è dovuto alla chiusura, decisa dell’editore, di “Enigmistica mia”, là dove erano inizialmente comparse. Fortunatamente io e James abbiamo trovato ospitalità su una nuova pubblicazione, “La sai l’ultima? Quiz”. Finché questa nuova rivista durerà in edicola, e si spera lo faccia a lungo, continueremo lì. Circa il volume, verrà fatto sicuramente se e quando avremo raggiunto un numero di strisce sufficiente. Per ora non c’è abbastanza materiale.

lunedì 1 luglio 2019

Lo Zagor di Walter Trono


In occasione dell’uscita del n. 2 della miniserie a colori
Zagor Le Origini: Il Giuramento
sabato scorso al Bonelli Point era presente il disegnatore dell’albo
Walter Trono
disponibile per firme, dediche e qualche sketch.

Il vostro fotoreporter zagoriano era presente
e, nell’occasione, ha scattato alcune foto
e girato un paio di brevi video
che passo a mostrarvi.

Qui sotto potete vedere Walter Trono


Di seguito le foto di alcune tavole originali della storia






Walter Trono con l’amico Ivano Carzaniga
e lo sketch di un giovanissimo Patrick Wilding
realizzato per lui

Walter Trono con il sottoscritto
e lo sketch di uno Zagor adulto
realizzato per me


Infine, qui sotto potete trovare
i link a due video che mostrano la realizzazione
dei due sketches di cui sopra.
La cosa interessante è che, nelle tracce audio,
Walter Trono commenta (anche con sagace ironia)
il propio lavoro, il suo pensiero su Zagor,
la sua collaborazione con Moreno Burattini
per la realizzazione dell’albo.



Per questa volta è tutto!
Nei prossimi giorni posterò la mia
recensione dell’albo.
Stay tuned!