venerdì 3 giugno 2022

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (48)

Eccoci giunti alla quarantottesima puntata

delle rubrica

A domanda… Moreno risponde”!


Questa volta parleremo degli scienziati di Altrove,

del Going-Going, di Tex,

e del cognome di Mortimer.


Ma anche di Hellingen, di Roberto Recchioni,

di Charles Dickwick,

dell’ultima storia di Rauch e Della Monica…

e di tanto altro ancora!!!


Ah, dimenticavo: per la vostra gioia

c’è anche Stiletto…


Ringraziando infinitamente Moreno

per la sua disponibilità,

vi lascio ora alla lettura!!!


1 – Caro Moreno, leggendo il racconto “Mistero sul Monte Naatani”, mi sono imbattuto in due illogicità: nella scena in cui Roberts, Heisenberg e Jesse parlano con Quaritch alla base “Altrove”, i presenti si rivolgono a Roberts con il titolo di “professore”. Roberts è il manager della base “Altrove”, un operativo e un agente, non viene mai detto che sia un professore. Roberts si vede anche nel 13° numero di “Storie da Altrove” e lì tutti si rivolgono a lui con l’appellativo di “Mister Roberts” come in tutte le altre storie di Zagor. Inoltre, non ha mai dimostrato di possedere alcuna conoscenza scientifica. Si potrebbe dire che un’altra illogicità è che tutti chiamano Quaritch semplicemente “dottore”, mentre prima lo chiamavano “professore”. Non credo che questa sia una punizione per ciò che ha fatto, dato che tutti continuano a chiamare ancora Hellingen “professore” nonostante abbia commesso crimini enormi. Come spieghi queste due illogicità?

La spiegazione più logica e sincera è che si tratti di una svista dello sceneggiatore, cioè del sottoscritto. Tuttavia, fra tanti errori madornali che si possono commettere, e fra tante sviste ben più gravi che mi sono sfuggite, non mi sembra che un manager della base di Altrove, che pure abbia funzioni di agente operativo, non possa essere anche un professore (uno studioso, un docente universitario) spostato ad altri incarichi. Anche un dirigente di un ospedale o di un ateneo può essere stato in precedenza un professore destinato successivamente ad altri ruoli. Una volta che un insegnante o uno scienziato smette di insegnare lo si può continuare a chiamare comunque “professore”, ma nulla vieta di chiamarlo “mister”. Per Quaritch può essere successo che avesse mansioni di insegnante (dunque lo si potesse chiamare “professore”) magari addestrando altri agenti o scienziati, e poi, rimosso dall’incarico, sia stato considerato semplicemente “dottore”.

2 – Caro Moreno, Lei ha saputo creare un supernemico come Mortimer, riporterà alla ribalta un altro supernemico come SuperMike ed ha “Ri-Nolittanizzato” Hellingen. Ora, non è certo detto che i supernemici debbano venire ripresi da autori sempre diversi, ma anche col Barone Rakosi con le splendide storie di Rauch, Boselli e Castelli (oltre che dell’originale) e quelle di Kandrax create (sempre oltre all’originale), da Nicolai, Boselli e Chiaverotti, quali di questi due personaggi appena citati, che non ha mai utilizzato nelle sue storie, vede come più vicino al Suo stile di scrittura e, quindi, con una certa possibilità di poterci creare una storia? Detto questo, mi auguro di rivedere presto i vampiri e lo stesso Druido, che mi ha lasciato con l’amaro in bocca dopo l’ultima avventura, detto sinceramente.

Sull’amaro in bocca lasciato dall’ultimo ritorno del druido posso solo dire che tutti i ritorni dei supernemici (magari tanto attesi) deludono una parte dei lettori, è regola fissa. A me il ritorno di Kandrax scritto da Chiaverotti è piaciuto più di un altri precedenti e mi è sembrato un coraggioso tentativo di variazione sul tema. In ogni caso si è trattato di un breve racconto (un omaggio, soprattutto, da parte di una guest star) che non ha mutato lo status quo e quindi il mago celta é pronto e disponibile per altri ritorni che, si spera, lei potrà apprezzare maggiormente. Potrei essere proprio io a occuparmene, chissà, visto che Rakosi è morto e comunque io ho sempre preferito Kandrax.

3 – Caro Moreno, scusa se ti scrivo e ti disturbo, vorrei chiederti una cosa, che può sembrare “stupida”: potresti creare uno dei tuoi versacci dedicandolo (e quindi avendo esso come protagonista) al personaggio Stiletto di cui tanto si è parlato in questa rubrica?

Ogni volta che si insiste sul personaggio di Stiletto, divenuto ormai un tormentone, mi sembra di venire preso in giro perché mi sembra impossibile tanto interesse - dev’esserci un complotto di burloni. Comunque la risposta è no: a far versi su Stiletto io di certo non mi metto.

Oh, invece mi è uscita la rima. 

4 – Gentile Moreno, crede che essere diventato curatore della testata Zagor possa sì averle dato più cose da gestire, ma anche molta più libertà, e quindi meno pressione nel dover decidere, piuttosto che nel venire giudicato, di dirigere se stesso più di quanto non l’avesse avuta quando era sotto gli sguardi di Renato Queirolo e Mauro Boselli, nonché Decio Canzio e Sergio Bonelli?

Sicuramente ho ottenuto più autonomia. Mi piace pensare però che me la sono guadagnata sul campo. Non si delegano responsabilità importanti all’ultimo arrivato, com’ero io all’inizio della mia carriera, ma poi se si riconoscono meriti a qualcuno messo alla prova, ecco che gli si dà fiducia. Resta il fatto che ancora oggi devo comunque rispondere a un editore e un paio di direttori (e non me ne lamento, sentendomi rincuorato talvolta dai loro consigli).

5 – Caro Moreno, ho sempre amato moltissimo il personaggio del Going-Going e sono felice di averlo rivisto di recente. La mia domanda è: c’è la possibilità di rivedere il Going-Going sulla collana Zenith, e non solo nei racconti umoristici di quella dedicata al nostro Cico?

Sono anch’io un fan del Going-Going e credo di averlo dimostrato dedicandogli alcune apparizioni. Mi viene da pensare di essere stato l’unico sceneggiatore oltre Nolitta ad aver usato il personaggio, ma non ne sono sicuro Niente vieta di farlo tornare anche nella serie regolare ma certo molti lettori di più recente acquisizione sarebbero spiazzati. Nolitta aveva molta più libertà (e soprattutto se la prendeva) potendo contare su una platea più omogenea e più complice. Oggi chissà che cori social di protesta.

6 – Caro Moreno, Zagor ha conosciuto molti dei personaggi della Bonelli e persino gli eroi DC. Visti i tempi delle loro avventure, pensi che sia possibile un crossover tra Zagor e Kerry il Trapper?

Credo di aver già risposto a questa domanda evidenziando la differenza di tempi e di luoghi.

7 – Caro Moreno, crede che le lodi all’ultima storia della coppia Barbieri/Barison “L’acqua che urla” possano essere state causate, a parte la qualità alta della trama ed un realismo sensazionale (ghiottone a parte), anche dal fatto che esista, in questo momento, un periodo di magra del personaggio che porta a gridare al miracolo leggendo belle storie, ma non capolavori, come questa?

Sono ben contento che la storia “L’acqua che urla” è stata apprezzata, avendo peraltro approvato e seguito il progetto passo dopo passo. Tuttavia non mi risulta che Zagor stia attraversando un “periodo di magra”, dato che ricevo apprezzamenti talora molto vivi anche per il resto della produzione (per esempio, la trasferta in Europa o la storia con Mortimer). Poi ognuno veda le magre che vuole.

8 – Caro Moreno, ho due domande da proporti a proposito di Tex. Nella serie del giovane Tex Willer non so se hai in programma di sceneggiare uno speciale, ma ti piacerebbe o hai in progetto di proporre storie per la serie mensile del giovane Ranger? E poi, hai annunciato di stare sceneggiando il sequel di una storia del creatore di Tex, per cui ti chiedo di indicare una storia, una per ogni autore (Guido Nolitta, Claudio Nizzi e Mauro Boselli), per la quale ti piacerebbe creare un seguito.

Riguardo al giovane Tex, essendo molto impegnato con Zagor accetterò di scrivere qualcosa solo se Mauro Boselli fosse in difficoltà e mi chiedesse un aiuto. Sui sequel che mi chiedi, scriverei volentieri il sequel di “Sasquatch” per quanto riguarda Nolitta, mi cimenterei altrettanto volentieri nel seguito della storia con i Thugs scritta da Nizzi, mentre per Boselli sceglierei il ritorno della banda dei sette assassini.

9 – Buongiorno! Voglio fare i miei più sinceri complimenti a Jacopo Rauch. Lo apprezzo molto, scrive storie bellissime e con quella dellultimo scontro con Rakosi ha dato il massimo, anche se spero che un giorno possa tornare: dopotutto è un arcivampiro. La storia attualmente in corso con Verybad mi piace tantissimo. Pensi che possano esserci sviluppi futuri, visto il tema alla Lovecraft? Un caro saluto da Matteo.

Ci saranno di sicuro.

10 – Caro Moreno, nella prima avventura con Mortimer venne riferito da lui stesso di fare di cognome Hood, ma mettendolo in dubbio subito dopo, non lasciando quindi capire quale possa essere il suo vero cognome. Nellultima avventura con lui protagonista, lo stesso Mortimer ammette di avere origini europee, ma non viene confermato né smentito il suo cognome. Visto il finale, non credo che potrà esserci un prosieguo di tale racconto che ci faccia scoprire questa informazione, ma è una delle cose che più mi ha messo curiosità, dallanno 1997 ad oggi. Cosa mi puoi dire in merito?

Nella sceneggiatura originale dell’ultima storia si diceva qual era il suo vero cognome e si rivelava che era originario del Lussemburgo (c’era un motivo). All’ultimo minuto ho cancellato tutto preferendo che rimanesse il mistero. “Hood” era comunque un nome falso, riferito al fatto che era “il principe dei ladri”.

11Caro Moreno, quale personaggio ricorrente ti piacerebbe affiancare a Zagor e Cico in una trasferta futura? Digging Bill ha accompagnato i nostri nel Texas, in Louisiana e addirittura in Africa. Secondo te quale comprimario fisso vedresti meglio in una trasferta lunga? Grazie per lattenzione.

Fermo restando che lunghe trasferte non se ne faranno più (per i motivi più volte spiegati), ci sarà un viaggio piuttosto avventuroso in compagnia di Fishleg e della sua ciurma.

12 – Dopo i ritorni di Kandrax e del Barone Rakosi (che per un po’, immagino, non vedremo più riapparire), di Mortimer (che, a quanto ho capito, non rivedremo più), di Supermike (che tutti attendiamo a breve), resta il finalmente ritrovato tra i vivi Hellingen, che è vero si è rivisto non moltissimo tempo fa sulla serie regolare e da pochissimo sulleccezionale numero dellincontro con Flash, ma che sappiamo trovarsi attualmente ad Altrove in piena forma e pronto a nuove cospirazioni. Chiedo, dunque, se sia previsto un rientro del nostro Hellingen nella serie regolare, diciamo nei prossimi 2-3 anni, magari in una lunga avventura in più parti come meritano i grandi antagonisti e come, infatti, è accaduto per il ritorno del Vampiro e come su Tex per il ritorno di Mefisto.

Sicuramente Hellingen tornerà ma non ho ancora stabilito i tempi e i modi.

13 – Gentile Moreno, una storia, per poter uscire in edicola, a parte rare eccezioni, deve essere completamente pronta al massimo tre mesi prima rispetto alluscita oppure i tempi sono più lunghi e si può arrivare anche a due mesi prima?

Ci sono storie che escono il mese dopo che sono state ultimate e altre che sono pronte da anni e non trovano la strada dell’edicola.

14 – Caro Moreno, come dobbiamo considerare a livello di continuity quanto accaduto nel team up con Flash? Ne verrà tenuto conto nelle storie future delle varie collane regolari? Intendo dire: da adesso potremmo, per esempio, anche vedere una scena sulla Zenith con Zagor e Cico che parlano dellavventura vissuta con il supereroe DC? Se nominassero Thunderman, verrebbe considerato che è tornato (provvisoriamente) in vita dopo la morte nella tua storia con Marcus? Ma soprattutto, questo albo va considerato come un ritorno di Hellingen a tutti gli effetti? Lo avevamo lasciato in cella nella tua ultima storia, e ora lo ritroviamo improvvisamente libero. Verrà raccontato nel prossimo ritorno cosa è successo nel mezzo (e quindi il team up è una storia sfalsata nel futuro rispetto alla Zenith attuale), oppure niente di tutto ciò, e pertanto questo albo va considerato una sorta di what if, o qualcosa avvenuto in una dimensione parallela e roba simile?

Per quanto mi riguarda e se mai dipenderà da me, credo che l’avventura in team up fra Flash e Zagor vada considerata a tutti gli effetti al di fuori dell’ambito della serie regolare e delle testate zagoriane classiche. Tutto quanto è accaduto può essere successo in un universo parallelo o in un momento futuro non ancor raggiunto dal continuum temporale zagoriano.

15 – Caro Moreno, quando ha capito che fare lo sceneggiatore di fumetti sarebbe stata la sua strada? Non mi sto riferendo al momento in cui una persona le ha detto che avrebbe potuto fare carriera in questo ambito, ma a quando lei se n'è reso conto personalmente?

L’ho raccontato nel mio libro “Io e Zagor” (edizioni Cut-Up Publishing). Ho sempre sognato fare lo scrittore, poi ho capito che il mio talento specifico era sceneggiare fumetti. Ho perseguito caparbiamente l’obiettivo cercando di imparare da ciò che leggevo e dagli autori che  incontravo, in anni in cui non c’era Internet e gli incontri erano più difficili di adesso. Ho cominciato a capire che ce la potevo fare verso la metà degli anni Ottanta, lavorando a una fanzine che mi ha messo in contatto con il mondo degli addetti ai lavori.

16 – Caro Moreno, crede che possa essere possibile, e che ci possano essere i termini, per vedere sceneggiata una storia di Zagor da Roberto Recchioni?

Tutto dipende dal fatto che Roberto ne abbia voglia, che presenti un progetto in linea con la zagorianità (come ha fatto con Tex) e che la Casa editrice sia d’accordo. Di Recchioni sono un sincero ammiratore, perciò sarei ben felice di leggere un suo omaggio allo Spirito con la Scure.

17 – Caro Moreno, lei ha avuto il pregio di aver saputo ripescare Thunderman insieme allUomo Volante. Siccome, a parer mio, è stata una storia, la sua, decisamente intrigante, cè una cosa che mi ha lasciato incuriosito. Se ne parla in un flashback, chiaramente, ma la figura di Charles Dickwick mi è parsa decisamente allegra e gioviale. Un sognatore, che è riuscito a compiere un miracolo che si è ritorto contro di lui. Forse può risultare un po’ macchietta, un personaggio al quale Cico potrebbe fare da spalla oppure lo stesso Dickwick fare da spalla al messicano, ma il punto è: che fine ha fatto? Averlo solo sentito nominare nella seconda storia ha lasciato, spero non solo a me, la voglia di rivederlo. E la prova che ha dato con Alfred Bannister dimostra come sulla prima storia in cui apparve ci abbia messo tanta concentrazione per poterne carpire i fatti per poterlo meglio raffigurare nel sequel. Per cui, avendolo citato, ha sicuramente studiato a lungo anche la figura di Dickwick e per questo chiedo non solo un eventuale ripescaggio, ma anche cosa ne pensa lei di questo ometto e della sua mancata apparizione nel sequel (attenzione, credo che la vicenda non ne avesse forse il bisogno di rivederlo in scena per non farne scendere la drammaticità, ma è comunque andata persa una sua partecipazione).

Dickwick è un personaggio troppo naif e umoristico per poterlo utilizzare in una storia, come quella del ritorno di Thunderman e di Marcus, caratterizzata invece da una pretesa (forse velleitaria) di drammaticità e di realismo (intendendo per realismo il voler dare qualche spiegazione razionale in più in una storia comunque fantastica). Un personaggio d’altri tempi, pensato per un pubblico d’altri tempi. Resta la simpatia che suscita, indubbiamente, e che potrebbe procurargli un ritorno in una storia meno cupa di quella realizzata dagli Esposito Bros.

18 – Ho scoperto qualche anno fa che Moreno è rimasto sorpreso dal fatto che I pirati del drago sia considerata tra le sue migliori storie da molti, me compreso. Volevo chiedergli se cè qualche altra sua opera su cui non puntava particolarmente e che invece si è rivelata un successo stupendo.

Convinto come sono di avere contro orde di detrattori, mi verrebbe da dire che nessuna mia storia si è rivelata un successo stupendo. Di solito mi capita il contrario, credo di aver scritto qualcosa di buono e scopro che c’è chi ne dice peste e corna. Ma al di là di queste facezie, che facezie sono, credo di essere rimasto stupito dell’apprezzamento che i più hanno tributato a “Brezza di Luna”, la storia illustrata da Lola Airaghi comparsa nella prima antologia dei “Racconti di Darkwood”. I disegni di Lola sono stupendi, ma io temevo di aver osato troppo facendo fare a Zagor addirittura la levatrice.

19Caro Baltorr, grazie! E ringrazia Moreno per la sua disponibilità a soddisfare le nostre curiosità. Se non sono state già fatte avrei le seguenti domande per Moreno: 1) riprenderà la Collezione Storica a Colori per chiudere quanto meno la trasferta sudamericana? 10 numeri dovrebbero bastare…; 2) si farà uno Zagor Index o enciclopedia zagoriana aggiornata? Grazie da Giovanni21.

La Collezione Storica a Colori è stata una iniziativa di Repubblica e dunque ogni decisione di riprendere la serie non riguarda la Bonelli (ma io tenderei a escludere l’eventualità, visto che quel formato ha fatto il suo tempo). Riguardo alla seconda domanda la risposta è sì.

20 – Caro Moreno, nellavventura uscita sulla serie regolare di Zagor, intitolata Da un antico passato, sceneggiata da Jacopo Rauch e disegnata da Raffaele Della Monica, sono stati rivissuti eventi tratti da più storie, come Il terrore dal mare, Il dio della polvere", Lorrore sepolto ecc. Citando questultima, mi pare chiaro che sia Zagor che Cico che Verybad avrebbero dovuto quantomeno essere più cauti nel decidere di lasciare da solo luomo colpito dal tentacolo energizzante di Athoth alla testa. Essi, infatti, avrebbero dovuto sospettare che si sarebbe potuto trasformare come successe in passato nella storia di cui questa è il diretto seguito. La forma del mostro è poi simile a quella del professore trasformato per primo e reso succube della Grande Madre in prima persona, mentre gli altri erano semplici esecutori. Invece no, perché è stato lasciato assieme alla governante mentre sono tutti andati a vedere la sfera, ad assistere allapparizione dei mostri sul Black Lake e poi a chiacchierare nello studio di Mister Housman. Ora, dico io, gli avvenimenti passati non avrebbero dovuto far subodorare che il sottoposto del padrone di casa fosse stato colpito in maniera tale da subire una trasformazione, visto che lhanno avuto proprio davanti? Non hanno visto il bubbone sulla fronte, ma la cosa mi ha fatto storcere il naso e non mi ha fatto cadere nella sospensione di incredulità che ci sarebbe dovuta essere. Mi scuso, innanzitutto, per essere stato forse un po’ troppo diretto e duro, ma intendo far conoscere al curatore della testata zagoriana la mia opinione. Cosa ne pensa di tutto ciò?

Penso che non sempre, nei fumetti come nella vita reale, le cose vanno secondo logica e prudenza. A mente fredda si fanno ragionamenti ponderati che nel turbinare degli eventi vissuti “in diretta” non vengono immediatamente presi in considerazione. Dappertutto attorno a noi si sottovalutano pericoli e conseguenze  e, con il senno di poi, ci si meraviglia di non aver considerato certi rischi. In ogni caso, nell’avventura di Zagor da lei citata le cose sono andate così. Del resto, se nei fumetti avventurosi tutti fossero prudentissimi, l’avventura sarebbe più noiosa. Se in “Non aprite quella porta” davvero nessuno l’aprisse, addio film.

 

13 commenti:

  1. Caro Moreno, ti scrivo per chiederti se Zagor, riuscendo a dare una seconda possibilità a qualcuno, non se ne sia poi amaramente pentito. Mi ricordo che, nella storia riguardante la prima apparizione di Lupo Solitario, al Dottor Potter, in preda alla febbre dell'oro, dopo aver tentato di uccidere lo Spirito con la Scure ed i suoi compagni, dopo essere fuggito, essere quasi morto congelato nel fiume ghiacciato, e salvato dallo stesso indiano e da Zagor, quest'ultimo decide che abbia già pagato abbastanza per i suoi peccati. Tutto si risolse per il meglio, quella volta, ma il racconto narrato da Lupo Solitario dove viene detto, alla fine, che di oro non ce ne fosse davvero più nel luogo dove aveva portato i tre banditi, potrebbe anche aver indotto lo stesso dottore a voler approfondire la questione, magari cercando informazioni dallo stesso Warren in cambio di uno sconto di pena o della libertà totale. In due potrebbero andare a ricercarlo, quell'oro, con Warren pronto ad approfittarne per tornare in libertà e tornare quindi alla sua vita di ladro ed assassino. O ancora, creare una nuova banda oppure qualcuno interessato a quell'oro, dopo tanto tempo, trova il coraggio di coinvolgere meschinamente il dottore per fare uscire di prigione Warren e venire portato nel suddetto luogo. Alla fine della fiera, Zagor dovrebbe comunque pentirsi di aver lasciato in libertà un pericoloso, per quanto ingenuo, criminale come il Dottor Poter, col rischio, appunto, di vederselo tornare sulla strada, sia come cattivo volontario od involontario, con una sua decisione o con una decisione presa da altri. Ma forse non sarebbe molto giusto andare contro una scelta avvenuta anni fa, e che potrebbe quindi far ricredere il giudizio dato da Zagor nei confronti di chi ha avuto semplicemente un attimo, un tragico attimo di debolezza?

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  2. ciao,imam primjedbu,zašto dajete crtačima da crtaju zagora koji loše crtaju .chiarola,laurenti,barison.itd.jer lošim crtežom upropaste dobru priču,mnogi čitatelji se žale na loš crtež,nabrojani crtača kad imate drugi dobrih crtača.verni,espositi bros,sedioli,della monica itd.

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  3. Caro Moreno, invio questo quesito che mi "diverte" sottoporto. Premetto che "Il Seme della Violenza" sia una delle mie avventure preferite di Zagor, ma proprio quell'avventura mi fece nascere un dubbio, all'epoca, sul comportamento del Generale Murray. Quando Zagor, sul finale, fa fuggire di fronte a tutti il responsabile di tutto ciò che stava accadendo di male nella regione in quel momento, lo stesso Patrick Wilding dichiara di aver voluto anticipare il Generale in quanto non poteva fidarsi ciecamente di lui, e per non rischiare che potesse insabbiare tutto. Nel corso del racconto, abbiamo sì visto Murray vacillare di fronte alle possibili mazzette dovute ad una vendita estrema di fucili durante una guerra indiana, ma Zagor di questo non dovrebbe saperne niente, in quanto non presente di persona nei momenti in cui i cattivi di turno cercano di tirare il Generale dalla loro parte. La mia domanda, quindi, è riferita al fatto di capire come mai Zagor possa dubitare così tanto del Generale? Forse perché non si fida dei militari in toto, oppure c'era qualcos'altro che mi è sfuggito?

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  4. Buongiorno intanto complimenti per la cura delle storie molto avvincenti mi preme una domanda come mai certe storie faticano anni prima di arrivare in edicola ? Sono forse datate o non vengono ritenute pronte per il lettore ? Grazie in anticipo e scusate se per caso è già stata data risposta

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  5. Buongiorno Moreno intanto complimenti per il tuo lavoro e di tutto lo staff di zagor . Avrei anche io una domanda avendo letto tutte le storie dalla tua prima pericolo mortale fino a oggi la reputo ancora una grande storia essendo degli anni novanta pensi che possa trovare posto nella collana le grandi storie bonelli ? O ce ne sono altre che a tuo giudizio potresti essere felice di vedere ripubblicata ? Ovviamente sceneggiate da te . Distinti saluti

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  6. Buongiorno Moreno.
    Ti ho sentito più volte dire che Zagor non affronterà più lunghe trasferte, come quella sudamericana o quella africana di alcuni anni fa, o come la prima che parti con ODISSEA AMERICANA, per terminare con RITORNO A DARKWOOD.
    Ammetto di essere molto perplesso, e di essere rimasto deluso dal taglio di quella Europea, che inizialmente doveva essere lunga un anno.
    Mi stupisce molto che la motivazione risieda nella “volontà dei lettori” Quando, frequentando forum e social, o leggendo le riviste Zagoriane, dove scrivono i più affezionati e fedeli lettori, ho sempre trovato grande entusiasmo per le lunghe trasferte, e semmai delusione per non poterne più vedere.
    Vorrei quindi capire a quali dati si fa riferimento per dire che i lettori non gradiscono le trasferte. Sondaggi mai resi pubblici? Cali di vendita particolari in coincidenza con le trasferte stesse? Ci deve essere una rilevazione che abbia statisticamente senso, per prendere una decisione apparentemente tanto impopolare, non posso credere che ci si basi su “sensazioni”. Puoi darmi una spiegazione convincente, e magari anche un tuo parere personale?
    Grazie.

    Mauro Corti

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  7. Caro Moreno, da semplice lettore non posso proprio immaginare quanto lavoro possa esserci dietro il diventare ed il continuare ad essere il curatore di una testata o, ancora più difficilmente, revisore di tutte le serie in uscita. In tal senso, Decio Canzio, probabilmente Renato Queirolo, attualmente credo Michele Masiero, abbiano avuto ed hanno sicuramente i loro metodi per curare le varie serie, e pur essendo persone diverse, qualcosa li accomunava/accomuna, ma qualcosa li differenziava/differenzia. Quali sono le differenze fra la cura delle varie testate di ieri, messe in pratica da Canzio, principalmente, e da Queirolo, e quelle messe in pratica oggi da Michele Masiero?

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  8. Caro Moreno, nello Speciale Zagor n. 31 intitolato "Il Libro delle Ombre" viene detto che esistono possibilità per diversi varchi dall'Oltremondo al Mondo di Zagor. Una cosa che è accaduta anche nel recente "Da un Antico Passato" nella serie regolare. Per quanto riguarda l'avventura col Mago Castaldo, alla fine lo stesso decide di suicidarsi per non fare da tramite lui stesso all'Oltremondo ma il grimorio, che dovrebbe essere andato distrutto e che non è più in possesso dell'energia negativa del Demone protagonista della storia, credi che, al pari del Mago Weisz, che a stare troppo a contatto col grimorio posseduto è diventato una sorta di tutt'uno con l'entità malvagia, possa essere rimasta una traccia, un minimo accenno di varco per l'Oltremondo nello stesso Grimorio, e che quindi, pur con la morte di Fred Wood possa infine rendersi di nuovo un passaggio sicuro fra un Mondo ed un altro, al pari, per esempio, del libro utilizzato da Stephan nelle due avventure scritte da Ade Capone, intento a chiamare in scena il Demone Haggoth?

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  9. Caro Moreno, un giorno rivedremo Jean Lafitte e Andrew Cain? Ormai mancano da più di 20 anni, magari Lafitte potrebbe apparire nella prossima avventura ai Caraibi con i Seminoles. Un'altra cosa: dei capi indiani di Darkwood appare quasi esclusivamente Tonka e qualche volta Winter Snake ma che fine hanno fatto Scure Gialla dei Naskapi, Nakoola dei Mohicani, Wuwutky degli Oneida, potreste farli apparire ogni tanto anche per farli conoscere al pubblico più giovane.

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  10. Caro Moreno, voglio porti agli occhi una mia curiosità. Sia "I Misteri Redstone" che "Il Libro del Demonio" sono state disegnate da Gaetano Cassaro, e per questo possono starci personaggi con fattezze simili in entrambe le storie. Come spieghi, però, che sia il braccio destro di Mask che il tuttofare della casa del "Libro del Demonio" siano praticamente rappresentati uguali, anche se evidentemente stanno a rappresentare due personaggi differenti?

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  11. Buongiorno Moreno, ecco una domanda particolare: secondo lei Hellingen è stato in grado di amare e in caso sarebbe possibile per lui adesso? Dopo aver letto il quarto speciale di Tex Willer dedicato a Mefisto in cui si evince come il terribile illusionista tenga a sua sorella Lily, e quindi abbia dimostrato di avere a cuore qualcuno al di fuori di sè, mi è sorta la domanda se anche Hellingen abbia avuto questa “scintilla” dentro di sè almeno in una parte della propria vita, oppure pensa che sia sempre stato segnato dall’ossessione, dalla solitudine e dal risentimento?

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  12. Gentile Moreno, quali sono i motivi che la fanno vertere su un personaggio come Kandrax piuttosto che su un personaggio come Rakosi?

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  13. Caro Moreno, quali storie, non per forza Zagoriane, ti piacerebbe rileggere nella collana "Le Grandi Storie Bonelli"?

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