Giovedì 7 febbraio 2013, presso
la Scuola Primaria “Don Carlo Gnocchi” di Besana in Brianza, Moreno
Burattini ha tenuto due incontri di circa un’ora e mezza ciascuno con gli
alunni delle classi di terza, quarta e quinta elementare, trattando l’argomento
“Il linguaggio del fumetto”.
Con l’ausilio di immagini, fotografie e slides
proiettate su uno schermo, Moreno ha raccontato ai ragazzi, con esempi semplici
ma molto efficaci ed interessanti, come il mezzo di comunicazione del fumetto
non sia secondo ad altri e, anzi, in taluni casi, superi per versatilità altri
tipi di linguaggi spesso ritenuti suoi “fratelli maggiori” (uno per tutti, il
cinema).
L'idea di
organizzare questo evento mi frullava in testa da un po’ di tempo e con
l’inizio del nuovo anno scolastico, nel settembre scorso, mi sono dato da fare
per riuscire a concretizzarlo.
Sapendo che
Moreno Burattini aveva già fatto qualcosa di simile in altre scuole italiane
chiedevo, innanzitutto, la sua disponibilità a tenere un incontro presso la
Scuola Primaria “Don Carlo Gnocchi” della mia cittadina, Besana in Brianza, per
parlare agli studenti del linguaggio del fumetto.
Sondavo, poi,
l'interesse nei confronti di un incontro di questo genere da parte delle
maestre della scuola di mia figlia Beatrice; avutone riscontro positivo,
tornavo da Moreno per farmi spiegare di preciso di quali supporti che avesse
bisogno per realizzare il tutto, e predisponevo questa presentazione
dell'iniziativa:
Le insegnanti di terza, quarta e quinta elementare
aderivano entusiaste e, tramite la loro coordinatrice, presentavano al
Dirigente Scolastico la richiesta che vedete qui sotto, ottenendone
l’autorizzazione:
Considerato che il numero di alunni che componevano
le otto classi coinvolte era di circa 260, le insegnanti consigliavano di
tenere nella stessa mattinata due incontri consecutivi e mi chiedevano di
sottoporre loro due date fra le quali poter scegliere quella più adatta.
Ritornato in Via Buonarroti 38 felicemente munito
del nulla osta del Dirigente Scolastico, Moreno mi presentava alla Sig.ra
Ornella Castellini, Segretaria di Direzione della S.B.E., con la quale
concordavamo la spedizione al mio indirizzo di 300 albi a colori di Zagor (i
nn. 500 e 551) da consegnare in omaggio agli scolari che avrebbero partecipato
all’incontro. Moreno mi indicava le date del 31 gennaio o del 14 febbraio, che
io sottoponevo alle insegnati con questa comunicazione:
Tra le due date le insegnanti sceglievano la
seconda.
Il giorno 16 gennaio arrivavano al mio domicilio i
quattro scatoloni contenenti i 300 albi a colori di Zagor, che provvedevo
qualche giorno dopo a recapitare alla Scuola affinché venissero custoditi
gelosamente...
Infine, le insegnanti mi consegnavano
l’autorizzazione all’ingresso nell’istituto per Moreno e il sottoscritto,
mentre gli alunni di una delle classi quinte elaboravano un manifestino
dell’evento sulla falsariga di quello che era stato utilizzato per un incontro similare
un paio d’anni prima.
E così, alle 19.00 di giovedì 6 febbraio recuperavo
Moreno Burattini alla fermata della metropolitana milanese di Sesto FS e
insieme ci dirigevamo in auto alla volta di Besanwood!
L’ottima cena preparata da mia moglie Antonella
veniva così allietata dalla presenza di Moreno con il quale, da amabile
conversatore qual’è, si è parlato di mille cose. Neanche a dirlo, a farla da
“padrone” è stata mia figlia Beatrice che ha monopolizzato la serata mostrando
a Moreno i suoi disegni (e regalandogliene uno) e i suoi giornalini.
Terminata la cena, mentre Antonella aiutava
Beatrice a prepararsi per la nanna, Moreno ha voluto vedere la mia collezione
di tavole originali, che pare abbia riscosso il suo apprezzamento visto che,
circa un’ora dopo, su Twitter scriveva così: “Ospite
di un amico, abbiamo passato il dopocena a guardare la sua collezione di tavole
a fumetti originali. Altro che quella di farfalle”. Alla fine,
andavamo tutti a riposare, in vista dell’impegnativa giornata dell’indomani.
Giornata che
aveva inizio alle 7.30 con un’abbondante colazione e qualche foto di Moreno con
Beatrice.
Poi, mentre mia moglie Antonella prendeva il treno per recarsi al
lavoro, noi altri andavamo a scuola.
Presentazione
di Moreno alle insegnanti, preparazione e prova di computer, videoproiettore e
microfono, e poi... finalmente avevano luogo i due incontri con gli alunni!
Moreno ha iniziato presentando prima se stesso e il
suo lavoro, e poi parlando in generale di alcuni personaggi dei fumetti americani,
italiani e giapponesi.
Poi è entrato più nel particolare, fornendo delle
informazioni di carattere storico sull’evoluzione del fumetto dall’800 ai
giorni nostri.
Quindi, con il supporto di fotografie, tavole e
vignette, ha illustrato la tecnica e il linguaggio dei fumetti.
Infine, ha mostrato alcune copertine degli albi di
Zagor facendo capire al pubblico le motivazioni di certe scelte stilistiche e
delle inquadrature.
Alla fine, i bambini del primo turno hanno
letteralmente “assalito” Moreno per farsi autografare l’albo ricevuto in
omaggio...
... tanto che a quelli del secondo turno è stato
chiesto di mettersi più diligentemente in fila per gli autografi, mentre mia
figlia Beatrice faceva da “segretaria”...
Che dire, quindi? La mattinata per Moreno è stata
molto faticosa (ha parlato praticamente per tre ore), ma i bambini presenti si
sono divertiti moltissimo. Abilmente coinvolti dal relatore, hanno di volta in
volta ascoltato interessati e affascinati, interagito attivamente alle
sollecitazioni di Moreno, e posto domande e chiarimenti sempre pertinenti.
Anche le insegnanti erano entusiaste dell’esito
dell’iniziativa, tanto che qualcuna ci ha riferito che utilizzerà gli albi di
Zagor regalati agli alunni per effettuare un lavoro di classe sul fumetto, che
andrà ad elaborare tutte le informazioni ricevute nell’odierno incontro.
Alle 13.00
abbiamo raccolto baracca e burattini (!!!) e, dopo aver riaccompagnato a casa
Beatrice, ho riportato Moreno alla metropolitana di Sesto San Giovanni affinché
potesse rientrare al lavoro in redazione. Poi, questo instancabile araldo del
verbo zagoriano sarebbe ripartito l’indomani alla volta di Trieste per tenere
l’incontro “Zagor e
l’infinita avventura” nell’ambito della grande
retrospettiva “L’Audace Bonelli” realizzata per celebrare i settant’anni della Sergio Bonelli Editore…
Grazie, Moreno. Sei un grande!