venerdì 7 giugno 2024

Le storie di Trampy (Zagor Più 13)

Questo nuovo numero della collana Zagor Più presenta per l’undicesima volta il format ormai famoso noto come “I racconti di Darkwood”: una serie di brevi avventure racchiuse da una storia “cornice” che funge da incipit, raccordo e chiusura. Il titolo complessivo di questo albo è Le storie di Trampy.

Questa volta, infatti, tocca a Ebenezer Snare, meglio noto come Trampy, il ruolo di narratore di questi quattro nuovi racconti. Grazie all’impunito vagabondo ci verrà svelato il segreto di Olympia, conosceremo un vero eroe, scopriremo cosa si nasconde dentro una misteriosa locanda nella foresta e risolveremo un inspiegabile caso di omicidio avvenuto in un wigwam isolato nella neve, là dove nessuna impronta ha lasciato il suo segno sul manto bianco…

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Iniziamo dalla cosiddetta “storia cornice” disegnata, come di consueto, dal bravo Stefano Voltolini e scritta da Moreno Burattini, nel corso della quale Trampy, nella speranza di scroccare un pasto luculliano, convince mister McDermitt (curioso di saperne di più sul mitico Spirito con la Scure) ad ascoltare alcune delle imprese di Zagor. Non tutto però filerà liscio per il simpatico vagabondo… Qui mi permetto una riflessione personale: non appena saputo il titolo di questa antologia, mi sono subito domandato come potesse Trampy raccontare storie con protagonista Zagor dato che – nelle numerose apparizioni del vagabondo all’interno della saga –, lo stesso ha occasione di incontrare personalmente lo Spirito con la Scure solo una volta (almeno a che io ricordi, ma la mia memoria potrebbe fare cilecca…), vale a dire nella storia degli anni ’70 “Terra senza legge/Lo strano Mister Smith”. È direttamente Trampy che ha dato la risposta al mio dubbio, laddove nell’ultima pagina riflette sul fatto di avere riferito solo avventure di Zagor che proprio Cico gli ha raccontato! Senza questa spiegazione, il tutto sarebbe stato poco plausibile…

Il primo racconto narrato da Trampy, “Il segreto di Olympia, è opera dalla collaudata coppia Samuel Marolla e Paolo Bisi. La storia ha dei richiami sia al genere horror che a quello steampunk, e devo dire che, pur ottimamente scritta e disegnata, non mi ha convinto sino in fondo, lasciandomi con uno senso di straniamento che non mi ha abbandonato nemmeno dopo la lettura. Ma si tratta di una sensazione assolutamente personale…

La seconda storia, “Un vero eroe, scritta dal veterano Luigi Mignacco, vede l’esordio zagoriano dell’altrettanto veterano (classe 1944) disegnatore Luigi Merati, già visto all’opera su Il Piccolo Ranger, Mister No e Diabolik. Il suo tratto classico e pulito ben si adatta alla storia (da segnalare solo qualche “imperfezione” in alcuni volti di Zagor), la quale, d’altro canto, è abbastanza semplice, senza particolari momenti di tensione narrativa. Il lettore scoprirà la storia del leader di una comunità di agricoltori che cela un segreto nel suo passato…

La locanda nella foresta di Giovanni Eccher (ormai un habitué di questa collana) è la storia che più mi ha appassionato dell’intero volume. Il personaggio della locandiera Carol e il suo modus operandi sono particolarmente interessanti, per tacer del fatto che  il bravo disegnatore Giuseppe Candita la tratteggia in modo veramente sexy… L’unico “difetto”, a mio parere, è la decisione finale che Zagor prende nei confronti della ragazza: probabilmente non avrebbe potuto fare altrimenti, ma [SPOILER] il lasciarla libera dopo un assassinio a sangue freddo (per quanto potesse essere “motivato” nelle sue ragioni) non mi è sembrato in linea con la caratura etica e morale dello Spirito con la Scure.

Chiude il volume “L’assassino è tra noi”, classico giallo whodunit di Moreno Burattini (la cui soluzione tuttavia si può, a un certo punto, abbastanza intuire), disegnato dall’esordiente zagoriana Patrizia Mandanici (che ha disegnato per la S.B.E. Legs Weaver, Nathan Never, Gregory Hunter e perfino Tex), giunta a cimentarsi anche con l’eroe di Darkwood con eccellenti risultati.

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Terminata la lettura di questo volume, ora non ci resta che attendere la prossima uscita dello Zagor Più, dal titolo “Ritorno nella città nascosta”, contenente una sola storia lunga ad opera di Tito Faraci e Gianni Sedioli che vedrà Zagor ancora all’opera a Nuova Uxmal… In edicola il 22 agosto prossimo!

 



2 commenti:

  1. Un caro abbraccio esimio Baltorr, e ti butto lì questa prospettiva: che ne diresti di uno Zagor+ SEMPRE A STORIA UNICA LUNGA con i racconti dirottati su uno dei due color come con Tex? Magari a 160 pagg (4 × 40 senza 'cornice') oppure l'attuale formato a 128 con tre racconti + cornice? Secondo me potrebbe funzionare perché par di capire che la maggioranza dei lettori gradisca appunto la storia unica... Ciaooo

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    1. Carissimo Paolo, ben trovato! Che dire in merito alle tue proposte... se effettivamente le vendite degli antologici fossero davvero "critiche" forse di dovrebbe tornare alla formula "racconto unico" e dirottare quelli brevi altrove... a me però la formula dei Racconti di Darkwood piace...

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