mercoledì 2 febbraio 2011

Tributo

Prima di continuare nella narrazione degli avvenimenti relativi alla mia passione zagoriana, voglio dare un giusto tributo a due persone che hanno avuto a che fare con me ed i miei fumetti di Zagor in un modo un po' "particolare"...
La prima di queste persone è mio padre, Franco, che nel post precedente avete visto ritratto con me in una vecchia foto del 1971.
Intanto è giusto ricordare che la scure di quella foto me la fabbricò lui, con il manico di un vecchio martello in disuso e una pietra che insieme andammo a cercare e trovammo in riva ad un torrente...
Inoltre, sebbene da piccolo non ricordi di averlo mai visto leggere fumetti (contrariamente a mia madre, Angela, e a mia sorella, Annamaria, che alimentarono così la mia passione ma che presto se ne allontanarono) ricordo perfettamente, invece, che negli ultimi anni della sua vita (ormai in pensione dal suo lavoro di operaio salumiere) lesse le mie intere collezioni di Zagor, Tex e Mister No...
Rammento che me li faceva recuperare dalla cantina 10 fumetti alla volta, e nei momenti di libertà dalle faccende domestiche in aiuto a mia madre e dalla coltivazione del suo orticello sotto casa, se li leggeva tutti con calma. E quando li aveva finiti, una delle prime cose che mi diceva quando rientravo a casa dal lavoro era: "Guarda che quelli li ho finiti...", sottintendendo che avrei dovuto procurargliene degli altri. Allora io riportavo in cantina quelli che aveva letto e gliene recuperavo dieci numeri nuovi...
Poco prima della sua dipartita da questo mondo, a causa di una leucemia fulminante che se lo portò via nel giro di una settimana, era arrivato a leggere Tex 437 e Zagor 364...
Ma sono convinto che anche dove si trova ora, ogni tanto, dà un'occhiata con piacere alle nuove storie zagoriane e texiane...
So long, daddy!


           La seconda persona che voglio ricordare è un mio caro amico d'infanzia, che porta il mio stesso nome di battesimo. Lo incontrai e conobbi il primo giorno in prima elementare e da allora è, probabilmente, l'unico amico di quei giorni lontani con il quale sono tutt'ora quotidianamente in contatto.
Non è mai stato un collezionista di fumetti, ma negli ultimi anni '70 con lui ho praticamente riletto tutta la serie di Zagor dal n. 1 al n. 153. Quando ci trovavamo a casa mia, parte dei pomeriggi era dedicata alla lettura di Zagor ad alta voce, seduti uno in fianco all'altro, una pagina a testa!!! Ricordo che io leggevo le pagine dispari e lui le pari, in modo tale che - essendo impegnato nella lettura della pagina a sinistra - il suo occhio non potesse troppo indugiare sulla successiva e scoprire troppo presto il prosieguo della vicenda...
Ricordo anche le sonore risate che si faceva per le gags di Cico e le sonore manate che mi dava sulla gamba per il gran ridere che faceva...
Dopo il 1978 questa nostra piacevole abitudine della lettura "a due" si perse... Eravamo cresciuti, gli interessi comuni erano mutati e le vicende della vita non ci consentivano di vederci più così spesso...
Ma anche oggi, in occasione del suo compleanno o del Natale, non gli faccio mai mancare da parte mia un regalo zagoriano (un Oscar Mondadori, un cartonato, una monografia...).
            Ciao, Marco, alla prossima!!!

7 commenti:

  1. Tra le altre cose in comune, Baltorr, abbiamo anche una sorella con lo stesso nome di battesimo. ;-)

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  2. Ciao, giustiziere di Besanwood ;-)
    Una domanda: quali erano, se riesci a ricordare, le storie zagoriane preferite dal tuo papà?

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  3. Ma pensa, Fran!!!
    Allora è un po' come se fossimo fratelli anche noi due!;-)

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  4. Ehilà, Massimo!!!
    Sinceramente non ricordo se mio padre avesse una storia zagoriana preferita...
    Ricordo però che apprezzava soprattutto quelle con gli indiani di Darkwood e i fuorilegge stile vecchio west...;-)

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  5. Ciao Baltorr,

    io sono l'unico, tra i ragazzini che negli anni '70 collezionavano Zagor, ad aver tenuto viva questa passione e naturalmente l'intera collezione. A parte "i buchi" dei quali parlerò quando anche tu dirai dei tuoi su questo blog.
    Io ho mantenuto passioni ed interessi di allora (fumetti, Citroen e dischi) ai quali se ne sono poi aggiunti altri.
    Bello il ricordo che fai di tuo papà, il mio che al momento è ancora tra noi non ha mai letto fumetti. Però mi ha trasmesso la mania per le macchine del double chevron.
    Ciao

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  6. Ciao, Mario.
    Grazie per i tuoi apprezzamenti.
    Anch'io credo di essere rimasto l'unico di coloro che conoscevo e collezionavano fumetti negli anni '70 ad avere mantenuto questa passione... Pensa che uno di questi (anch'egli zagoriano) qualche anno fa l'ho incontrato per caso all'edicola e mi ha confidato di avere venduto la sua intera collezione (e di averci ricavato parecchio) perché le nuove storie non gli piacevano più e di essere passato a collezionare Dampyr!
    In merito ai "buchi", ne parlerò probabilmente nel prossimo post!;-)

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