mercoledì 28 novembre 2012

Zagor Collezione Storica a Colori: La grande sfida (ZCSC42)




Il quarantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura contro  i Fratelli del Fiume nonché la prima parte della storia “Il buono e il cattivo”.

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TRAGICO CARNEVALE

Nel loro viaggio di ritorno a Darkwood, Zagor e Cico arrivano a New Orleans, in Louisiana, da poco diventata territorio americano, proprio mentre sta per iniziare il Carnevale. Ma la festa si muta presto in tragedia: Donovan, il comandante del presidio militare della città, viene ucciso a sangue freddo, durante la sfilata dei carri, da qualcuno che si è travestito come Cico. Quindi il simpatico messicano diventa il maggior sospettato, e viene scagionato solo grazie all’intervento del capitano Ellis (una vecchia conoscenza di Zagor).
Da qui in avanti, i nostri due eroi vengono involontariamente coinvolti nelle macchinazioni dei Fratelli del Fiume, un’organizzazione sovversiva che vuole trasformare la zona di New Orleans in un piccolo stato indipendente filofrancese. Zagor, Cico e il giovane capitano Ellis si impegnano a combatterli, cercando anche l’appoggio dei proprietari terrieri della zona.
Dopo vari agguati e colpi di scena, la resa dei conti non tarda a giungere: sono proprio gli aristocratici della zona, guidati dal nobile Alphonse de Marigny, che hanno costituito la fratellanza, avvalendosi dei loro schiavi di colore come carne da macello nei vari attentati.
Zagor viene catturato e gettato in pasto a un enorme alligatore, ma si salva e passa al contrattacco. Il terrore comincia allora a serpeggiare tra i rivoltosi: il signore di Darkwood vale più di tutti loro messi assieme! E ha dalla sua un inaspettato alleato...
Con un improvviso voltafaccia, uno di questi nobili “indipendentisti” (il giovane Marcel Dutronc) si unisce a Zagor nello scontro finale che, grazie all’intervento dei militari americani, si risolve per il meglio.

Storia bellissima e ricca di fascino, soprattutto per l’ambientazione geografica ed i richiami storici ad uno schiavismo ancora in auge negli Stati Uniti del sud, uno schiavismo molto “complesso” (come ben tratteggiato da Nolitta), che lascia trasparire quasi un rapporto “devozionale” tra gli schiavi e i loro padroni: i primi sono addirittura disposti spontaneamente ad uccidere e a morire per i secondi!
Molto ben delineati i personaggi dell’aristocrazia sudista, i quali sembrano vivere in un mondo fuori dal tempo e con ideali che ormai sono destinati a tramontare. La redenzione di uno degli avversari di Zagor (il giovane Dutronc), poi, è uno dei cavalli di battaglia delle storie nolittiane.
Indelebili nella memoria alcune scene: il primo bacio in assoluto dato da Zagor a una donna in una sua avventura (la “damina” della sfilata); la sorpresa dell’attentato iniziale; la sfida a fioretto con Dutronc (che Zagor, molto prosaicamente, vorrebbe risolvere a pugni!!!); il duello subacqueo con il gigantesco alligatore Matusalemme ed il lancio della sua testa attraverso la finestra; il colpo di scena finale della redenzione di Dutronc.
Un Donatelli al massimo della forma ci mette il resto...
Una storia, a mio parere, da inserire nella top ten zagoriana!

mercoledì 21 novembre 2012

Zagor Collezione Storica a Colori: Sulle acque del Mississippi (ZCSC41)



Il quarantunesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura con Guitar Jim nonché la prima parte della storia “Tragico carnevale.

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IL MIO AMICO “GUITAR” JIM

In un saloon di Galveston, Zagor e Cico incontrano Guitar Jim, ormai deciso a tornare sulla retta via. Ma nel locale arriva anche il misterioso Julio Ordoñez, che recluta volontari per andare a Solitude Valley dove, a suo dire, intende ritrovare un vecchio amico, di nome Medina.
La pista verso l’entroterra è insidiata dagli Apaches e solo un nutrito gruppo di uomini armati può sperare di percorrerla indenne. Guitar Jim si offre per unirsi alla spedizione, mentre lo Spirito con la Scure ha un diverbio con gli uomini di Ordoñez, e Guitar Jim inaspettatamente lo colpisce alle spalle. È ancora un criminale, dunque?
La risposta sarà chiara (ma non priva di sfumature) quando Zagor lo raggiungerà sulle montagne dell’interno, arrivando appena in tempo per salvare lui e gli altri del gruppo dalla furia degli Apaches… e per scoprire che non sono i pellerossa gli avversari più infidi!
Questa prima avventura centenaria zagoriana ha come tema portante la possibilità di riscatto che tutti gli uomini possono avere nella propria vita, anche in una connotata da scelte negative. Infatti Guitar Jim passa definitivamente dalla parte dei “buoni” ed il personaggio di Marco Medina decide di tornare a Okahoma City per rendere conto dei suoi errori passati...
Nonostante la necessaria brevità della storia, Nolitta fa del suo meglio per non deludere i lettori... e possiamo dire che, tutto sommato, c’è riuscito!

giovedì 15 novembre 2012

Zagor Collezione Storica a Colori: Pequeña Tortuga (ZCSC40)




Il quarantesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura contro Capitan Serpente, la storia completa “Puerto Juarez e la prima parte de “Il mio amico Guitar Jim.

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PUERTO JUAREZ

Al termine della drammatica avventura con Capitan Serpente, sulla rotta verso casa, la nave che riporta Zagor e Cico negli Stati Uniti fa una sosta a Puerto Juarez, nella penisola dello Yucatan, in Messico.
Qui i due incontrano l’affascinante Conchita, che fa colpo su Cico e coinvolge i nostri amici nella lotta fra i guerriglieri messicani che combattono per l’indipendenza e i soldati fedeli al re di Spagna!
Breve storia che iniziava a pag. 44 e si concludeva a pag. 114 dell’albo gigante n. 99 (eccezionalmente con una foliazione straordinaria), studiata al fine di consentire la pubblicazione di una storia, a sua volta autonoma ed autoconclusiva, nel successivo n. 100 a colori.
Potremmo, inoltre, azzardarci a dire che si tratta della prima storia seria (non comica) che ha per protagonista principale Cico, il quale si invaghisce a tal punto di Conchita da condurre l’amico Zagor (scettico fin dall’inizio sulla sincerità della ragazza) in un’avventura che ha come tema una delle tante “revoluciones” tipiche dei paesi latino-americani.
All’epoca della prima lettura mi dispiacque un po’ la delusione amorosa che provò il povero Cico...

mercoledì 7 novembre 2012

Lucca Comics & Games 2012


Eccovi alcune fotografie scattate in occasione della mia partecipazione a Lucca Comics & Games 2012, dove – zagorianamente parlando – il 3 Novembre si è tenuta la presentazione di un’anteprima del documentario “Noi, Zagor” di Riccardo Jacopino, la presentazione del volume “Zagortenayde” ed il Raduno Autunnale del Forum www.spiritoconlascure.it.


                                    Il pubblico presente all’incontro zagoriano

Mauro Marcheselli

Moreno Burattini

Riccardo Jacopino

Stefano Bidetti e Moreno Burattini presentano la “Zagortenayde”

Joevito Nuccio

Gallieno Ferri

Quattro nuovi autori zagoriani.
Da sinistra, in primo piano: Emanuele Barison, Lorenzo Bartoli, Roberto Altariva, Walter Venturi

Il documentario…

…nel quale ci sono anch’io!

Giorgio Giusfredi e Paolo Bisi

Marcello Mangiantini

Mirko Perniola

Marco Verni

Gallieno Ferri e Moreno Burattini

Io e Gallieno Ferri

Gallieno Ferri e suo figlio Gualtiero

Jacopo Rauch

Gianni Sedioli e sua figlia

Marco Verni, Joevito Nuccio e Paolo Bisi

Marco Verni, io e Joevito Nuccio
(foto di Stefano Bidetti)

Francesco Pasquali (editore della Zagortenayde) e Gallieno Ferri

Gallieno Ferri al lavoro…

Io, Marcello Mangiantini e il Fernet-Branca!

Fabio Valdambrini

Marco Marcello Lupoi della Marvel Italia

Claudio Villa

Graziano Romani

Zagor Collezione Storica a Colori: L’oro degli Incas (ZCSC39)



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Il trentanovesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la prima parte della storia “Una crociera misteriosa.

 

UNA CROCIERA MISTERIOSA

Si tratta della storia più lunga di Zagor che nolitta avesse scritto sino a quel momento.
La Golden Baby, la nave del capitano Fishleg, è attraccata al molo di Port-au-Prince, la capitale di Haiti, dove Zagor e Cico hanno modo di incontrare nuovamente la sua simpatica ciurma.
Ma le sorprese non sono finite: a bordo c’è anche il cacciatore di tesori Digging Bill, che ha ritrovato per caso la mappa del luogo nel quale, secoli prima, era affondata l’Esmeralda, la nave del capitano Maldonado carica dell’oro degli Incas. Digging Bill ha ingaggiato il comandante Fishleg e la sua Golden Baby per rintracciare la nave e recuperarne il tesoro. Ma altri sono interessati a questo tesoro: per esempio, uno spietato boss criminale egiziano… monsieur Hammad!
Grazie all’intervento di Zagor la Golden Baby riesce a partire per la sua spedizione, ma accade l’imprevisto: Cico brucia per errore la mappa del tesoro dell’Esmeralda! Fortunatamente interviene Ramath, il fakiro, che, con le sue facoltà psicocinetiche, evoca lo spirito del capitano Maldonado e si fa dire l’ubicazione del tesoro.
Zagor, per individuare il relitto che ancora lo custodisce, indossata una tuta da palombaro, scende nei fondali marini, addentrandosi in un nuovo, affascinante universo, e riesce a recuperare uno dei forzieri del tesoro prima che l’Esmeralda diventi definitivamente irraggiungibile.

Ma ecco che, come dagli abissi del tempo, spuntano i pirati dello spietato Capitan Serpente, discendenti di quelli affrontati centinaia di anni prima dal capitano dell’Esmeralda. Questi catturano facilmente Fishleg e gli altri marinai: alcuni li vogliono utilizzare come schiavi, altri da dare in pasto agli squali. Ma non Zagor, che porta l’inferno nel covo dei pirati!
Il duello finale tra lo Spirito con la Scure e Capitan Serpente ha un esito imprevisto... ma ancor più sorprendente sarà il contenuto dell’unico forziere recuperato dal relitto dell’Esmeralda!
Ennesimo caposaldo della saga zagoriana, con molti comprimari d’eccezione (Fishleg, Ramath, Digging Bill, Hammad l’Egiziano, Capitan Serpente) tutti ottimamente caratterizzati.
 
L’immersione di Zagor nelle acque dell’oceano è una delle scene più affascinanti della storia editoriale del personaggio.
Questa è anche una storia che parla di ossessioni: l’ossessione di Hammad per gli squali e l’ossessione di Capitan Serpente per il tesoro dell’Esmeralda. La differenza tra i due sta in questo: il primo troverà il modo di redimersi grazie alla generosità di Zagor, il secondo troverà la morte poco dopo la deludente scoperta che il tesoro cui aveva dedicato la vita era solo una beffa...
Per chiudere, una nota di carattere “storico”: l’albo gigante n. 98 Bandiera nera è stato il primo della serie a riportare un aumento del prezzo di copertina (Lire 250 anziché di Lire 200 come era sempre stato sino ad allora).