mercoledì 26 giugno 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Le dodici fatiche (ZCSC72)



Il settantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro Rocky Thorpe, nonché la prima parte della storia “Strane scomparse”.


SFIDA AL CAMPIONE

            Vita dura per i teatranti nelle terre di Frontiera!
I Sullivan, dopo la deludente esperienza come cercatori d’oro dell'avventura Pugni e pepite, tornano a fare i saltimbanchi. Tuttavia con i loro spettacoli non riscuotono molto successo, e quindi Romeo, per portare qualche soldo in famiglia, è costretto a fare il pugile. Ma il giovane non è tagliato per la boxe.
Zagor, allora, accetta di partecipare ad un incontro con il campione Rocky Thorpe, detto il Bisonte del Missouri, per consentire ai Sullivan di racimolare il necessario per continuare la loro carriera di guitti.
Zagor sconfigge il campione, e il truce impresario di Thorpe, Mac Govern, vorrebbe che lo Spirito con la Scure continui a combattere per lui. Scarica Rocky e rapisce i Sullivan per costringere Zagor ad accettare la sua proposta. Per tutta risposta Zagor, a cui si è alleato lo stesso Rocky Thorpe, sventa il piano di Mac Govern e libera i Sullivan. D’ora in avanti sarà lo stesso Rocky Thorpe a combattere per loro.

Seconda storia sceneggiata da Giorgio Pezzin che riporta indietro di qualche decennio il personaggio di Zagor. Sembra infatti di leggere una delle storie riempitivo degli anni ‘60: la trama è di una semplicità disarmante, Zagor non fa che menare le mani e la psicologia dei personaggi è pressoché nulla.
Migliore, se vogliamo, l’aspetto comico della storia, che trova nei disegni di Gamba il suo punto di forza (non a caso, Gamba verrà scelto in  futuro per illustrare le storie comiche di Cico).

* * *


STRANE SCOMPARSE (La montagna degli dei)

          Zagor e Cico vengono rapiti dagli sgherri di un ex-archeologo folle, il professor Sharky, che ora si fa chiamare Basileus ad ha costruito un nuovo Olimpo, con palazzi e templi che ricordano l’architettura dell’antica Grecia.
Volendo porre al suo fianco un eroe che ricordi il semidio Ercole, ha creato dei veri e propri mostri mitologici da far affrontare a uomini “forzuti” che fa rapire e porre a confronto con le sue creature. Ma tutti soccombono!
Zagor viene costretto ad affrontare le dodici fatiche di Ercole per salvare la vita di Cico, ma dopo aver superato le prime sei prove lo Spirito con la Scure decide di interrompere il pericoloso “gioco” e di andare personalmente a liberare Cico.
Basileus allora gli scaglia contro un gigantesco cane a tre teste (il mitico Cerbero), poco prima finire lui stesso dilaniato dalle mostruose fauci, tradito dai suoi stessi sgherri che vogliono impossessarsi delle sue ricchezze.
Zagor uccide il cane e cattura di due assassini con l’aiuto di Cico.

Prima avventura sceneggiata da Tiziano Sclavi, che inizia così la collaborazione con la casa editrice di Sergio Bonelli.
Il personaggio dello scienziato folle non è una novità, ma Sclavi lo utilizza per mettere in evidenza l’aspetto “epico” della saga zagoriana. Dopo lo Zagor/Ulisse di Odissea americana, ecco quindi lo Zagor/Ercole de La montagna degli dei.
Il vero carattere dello Spirito con la Scure emerge soprattutto nella sua scelta di non sottostare ai voleri di Basileus, rifiutandosi di portare a compimento tutte le dodici fatiche. Anche Cico è ben tratteggiato (esilarante la scena in cui si fa servire dalle ancelle greche).
I disegni di Donatelli rendono molto bene l’epicità degli scontri con i mostri mitologici. Insomma, un esordio di tutto rispetto per un nuovo sceneggiatore le cui storie zagoriane ci accompagneranno per un bel po’ di tempo.


mercoledì 19 giugno 2013

Rapida visita alla redazione (18.06.2013)



Ieri, in occasione della "Pizzata Estiva Ambrosiana" del Forum SCLS ho scattato qualche veloce foto che vi potrà interessare.



La bella ragazza ritratta in mezzo a tre baldi forumisti è Maria Lorenza Chidini,
colorista della Bonelli


 Luca Enoch


 Stefano Vietti


 Stefano Marzorati


Mauro Boselli



Mauro Marcheselli (più veloce del mio obiettivo!)


Tino Adamo


Roberto Piere


Davide Bonelli e Moreno Burattini


Luigi Corteggi


Max Bertolini (disegnatore di Nathan Never)



Maurizio Colombo


Una pagina di lavorazione dei redazionali del n. 76

della Collezione Storica a Colori di Zagor


Bozza di lavorazione del n. 78 della ZCSC

contenente la seconda parte della storia "Lupo Solitario", tutto lo "Zagor 200"

e la prima parte dell'avventura "Devil Mask".

 

martedì 18 giugno 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Al di là del tempo e dello spazio (ZCSC71)



        Il settantunesimo numero, che troverete in edicola giovedì, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro gli Akkroniani, nonché la prima parte della storia “Sfida al campione”.


TERRORE DAL SESTO PIANETA

       Dopo aver incontrato il barone Icaro La Plume, la cui ultima macchina volante viene abbattuta da un misterioso corpo celeste, Zagor e Cico accompagnano il colonnello Perry a Skylab, la base scientifica in cui le autorità hanno richiuso il professor Hellingen, nella speranza di sfruttare il suo genio. Perry deve appurare se Hellingen ha recuperato il senno perso al termine dell’avventura Ora zero.
       Giunti alla base, trovano tutti gli uomini morti mummificati mentre di Hellingen non v’è traccia.
       Tempo dopo, Zagor e Cico vengono rapiti da un oggetto volante che li trasporta sul monte Naatani dove li attendono Hellingen e una colonia di malvagi extraterrestri: gli Akkroniani! Grazie ad un apparecchio radio, Hellingen ha infatti preso contatto con gli alieni ed essi sono giunti dallo spazio profondo per fare scorta di sangue umano e colonizzare la Terra.
        Sono stati loro a mummificare la guarnigione di Skylab e a liberare lo scienziato pazzo, che ora vuole conquistare il mondo con il loro aiuto e inserisce un programmatore mentale nella testa di Zagor, che diventa così uno strumento della sua volontà!
    Ma Zagor si libera del condizionamento di Hellingen e vuole contrastare la colonizzazione aliena del nostro pianeta. Manda a chiamare Perry, ma... basteranno i militari? Gli Akkroniani sembrano invulnerabili: nessuna arma terrestre può ucciderli!
       Zagor viene soccorso da Keokuk, uno stregone depositario di un’antica tradizione: Rakum, un antico guerriero rosso, aveva in precedenza già affrontato e sconfitto gli Akkroniani grazie a delle armi magiche e Keokuk le ha custodite in attesa di consegnarle ad un nuovo eroe!
         Grazie ad un rituale magico (che costa la vita a Keokuk) Zagor entra in possesso di uno scudo in grado di fermare i raggi emessi dalle armi aliene e di una faretra colma di frecce intrise di un veleno mortale per gli Akkroniani. Con queste armi lo Spirito con la Scure penetra nella base aliena e fa una strage.
         Gli Akkroniani fuggono, abbandonando Hellingen. Costui, per sfuggire alla cattura da parte di Zagor e dei militari sopraggiunti, guidati dal colonnello Perry, entra in una cabina che probabilmente lo dovrebbe teletrasportare in salvo. Ma qualcosa non va per il verso giusto e lo scienziato viene ridotto in cenere!


È l’ultima avventura di Zagor sceneggiata da Nolitta, nonché la più lunga in assoluto la lui scritta per il personaggio.
Un capolavoro di suspense, tecnologia, fantascienza, magia, orrore, laddove il messaggio lanciato dal creatore dello Spirito con la Scure è chiarissimo: l’antica magia pellerossa può addirittura sconfiggere la tecnologia aliena più avanzata!
Un’avventura ricolma di momenti coinvolgenti: l’orrore della guarnigione mummificata; la comparsa dei terribili Akkroniani; l’impotenza manifesta di Zagor contro i terribili avversari alieni (“Forse per la prima volta nella mia vita ho avvertito un brivido di paura…”, dice); il pauroso rituale della magia senza tempo.
Dal punto di vista grafico, la storia risente di alcuni evidenti interventi “rifinitori” di Bigotti sui disegni di Ferri e del fatto che le ultime tavole siano state disegnate dal solo Bigotti, togliendo così una continuità grafica che avrebbe reso l’avventura un assoluto capolavoro.
Ciò non di meno, questa storia vinse giustamente il referendum dei lettori del 1981.


mercoledì 12 giugno 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Zagor contro Hellingen (ZCSC70)




          Il settantesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura del ritorno di Guitar Jim (L'orchidea Rossa), nonché la prima parte della storia “Guai in vista”.


        A dispetto della cover e del titolo di questo n. 70, oggi noi parleremo de.......

IL RITORNO DI GUITAR JIM

         Guitar Jim va a Darkwood a trovare Zagor e Cico. Nella notte, alcuni uomini armati lo aggrediscono nella capanna degli amici; il baldanzoso chitarrista li uccide, ma è evidente che c’è sotto qualcosa. Si tratta di una donna, Rowena Bloom, di cui Guitar Jim si è innamorato mesi prima, a Charleston. Per lei, Jim ha rubato delle lettere compromettenti con le quali veniva ricattata dal potente uomo politico Louis Dorn.
          Recatisi a Charleston, Zagor, Cico e Guitar Jim incontrano Dorn, che svela loro che la bella Rowena è una spia al soldo di una potenza straniera, che ha fatto rubare a Guitar Jim dei progetti segreti.
           In realtà Rowena si chiama Maria ed è una giovane clandestina messicana ricattata da Dorn, il quale viene smascherato da Cico!
          Nel finale, Guitar Jim cerca di rapinare un treno per procurarsi i soldi per mantenere la famiglia che vuole formare con Rowena, ma Zagor lo ferma appena in tempo. Allora Guitar Jim e Rowena se ne vanno via insieme su un calesse, come due normali innamorati...



Storia apparentemente banale ma che pone invece l’accento su un problema serio: quello dei clandestini negli Stati Uniti. E se qui Guitar Jim perde un po’ della sua verve per ricoprire il ruolo del giovane innamorato, pur tuttavia questa avventura sceneggiata da Castelli si lascia piacevolmente leggere. Ciò essenzialmente grazie al ruolo primario di Cico e ai bei disegni di Donatelli.


martedì 11 giugno 2013

L'Atlante di Mister No

L'amico Massimo Capalbo (Devilmax sul Forum SCLS) ha messo mano a un'opera davvero monumentale, L'Atlante di Mister No.

Baltorr, Moreno Burattini e Massimo Capalbo in redazione (2007)
 
Ora tutti noi abbiamo la possibilità di leggere questo bellissimo lavoro, grazie alla sua pubblicazione a puntate su DIME WEB.

Clikkando su questo link

potete leggere la prima parte!

Bravo Massimo!!! 


martedì 4 giugno 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Tragedia sulle nevi (ZCSC69)




          Il sessantanovesimo numero, che troverete in edicola goovedì, contiene la conclusione dell’avventura sulla Sierra Blanca, nonché la prima parte della storia “Il ritorno di Guitar Jim”.


SIERRA BLANCA

Zagor e Cico accettano di fare da a una carovana di mormoni che devono superare i contrafforti della Sierra Blanca per raggiungere la Green Valley, dove intendono stanziarsi. Alla carovana si aggregano anche degli individui poco raccomandabili, guidati da un certo Keegan, e viene attaccata da un gruppo di trogloditi antropofagi.
          Tempo prima, infatti, una carovana era stata bloccata dall’inverno nella Sierra Blanca, per colpa delle macchinazioni della guida Keegan. Ma quegli sventurati pionieri sono sopravvissuti mangiando i corpi dei più deboli, e regredendo a uno stato primitivo e bestiale.
Con uno stratagemma Zagor riesce a catturarli e a renderli inoffensivi. Il capo della carovana di Mormoni si offre di tenerli con sé per rieducarli ed inserirli nella propria comunità.



La storia, la prima sceneggiata da Giorgio Pezzin per la serie, non è disprezzabile: molta suspence, buone idee, ed una morale finale.
In questa avventura debutta come disegnatore a solo Francesco Gamba, qui forse alla sua migliore prova in assoluto sulla serie.
Molto bella anche la copertina dell’albo gigante La pista del west.




lunedì 3 giugno 2013

50a Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia



Sabato 1° giugno 2013 ho partecipato alla
50a Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia.

Ecco a voi alcune foto scattate nell'occasione ad autori e disegnatori presenti.

Claudio Nizzi e Mauro Marcheselli

Davide Bonelli

Elena Mirulla

Emilio Uberti

Enzo Chiomenti

Emilio Uberti & Enzo Chiomenti

Giovanni Freghieri

Graziano Romani
 
MarcoVerni
 



Paolo Bacilieri & Tito Faraci



Roberto Altariva

Alle ore 15.30, presso la Sala Convegni,
si è svolta la cerimonia di assegnazione dei tradizionali Premi ANAFI.

Il pubblico in sala
 

Paolo Gallinari, Presidente ANAFI

Premiazione dei Referendum ANAFI

1. Miglior disegnatore:
Giampiero Casertano

2. Miglior sceneggiatore:
Bruno Enna

3. Miglior autore completo:
Paolo Bacilieri


4. Miglior iniziativa editoriale:
Le storie - Sergio Bonelli editore
(ritira Mauro Marcheselli)

5. Miglior volume:
Sky Masters of the Space Force - Ed. Nona Arte
(ritira Andrea Rivi)

6. Miglior saggista:
Luca Mencaroni per “Avventure NOIR”

PREMI DI GIURIA

Premio «Rino Albertarelli» (premia il figlio Ario)
«Ad un giovane disegnatore affermatosi nel corso dell’anno precedente»:
Per aver saputo ritagliarsi uno spazio importante in testate americane sperimentate come Star Trek, Spider-Man e Hulk, o innovative come True Blood e Hack/Slash, sviluppando uno stile personale ed originale, facilmente riconoscibile da parte di tutti gli appassionati, a
Elena Casagrande

Premio «Roberto Reali» (premia la moglie Teresa)
«Per la valorizzazione della memoria storica del fumetto»:
Per l’amore con cui ha cercato di offrire ai lettori più giovani i personaggi su cui il fumetto italiano del dopoguerra aveva fondato il proprio successo, proponendo ristampe di ottima fattura di molti dei più importanti personaggi della narrativa avventurosa italiana, a
Corrado Alessi

Regista eclettico, capace di spaziare nel mondo dei corti o dei lungometraggi con uguale talento, ha utilizzato la televisione e spazi come La storia siamo noi per far compiere a molti spettatori una manovra di avvicinamento al fumetto visto nella sua complessità, come ha dimostrato anche il suo ultimo pregiatissimo lavoro Come Tex nessuno mai, a
Giancarlo Soldi

Per aver saputo, in un’epoca piena di fermenti innovativi, rompere gli schemi del fumetto umoristico, satirico e ironico, rendendoli così personali che a distanza di 25 anni dalla sua terribile scomparsa, ancora il racconto per immagini deve fare i conti con il suo modo di narrare, all’affettuosa memoria di
Andrea Pazienza
(ritira la moglie Marina Comandini)

Per avere saputo restare fedele ad un umorismo prorompente, nato sulla pelle di personaggi già noti come Cattivik, Nick Carter o Capitan Posapiano, e poi piegato a raccontare con originalità un proprio mondo umoristico, attraverso un personaggio come Lupo Alberto costruito per durare, come ha abbondantemente dimostrato, perché capace di essere duttile strumento per compiere una satira non urlata, ma sorridente e coinvolgente che è capace di toccare tutti i settori del nostro vivere sociale, a
Silver

Per avere saputo raccontare in maniera personale, inserendosi nell’evoluzione di  una narrativa disegnata, che stava entrando negli anni del boom, i nuovi eroi del fumetto avventuroso italiano e, nel contempo, per essere riuscito a creare  una editrice moderna, capace di essere una vera industria della narrazione, laddove precedentemente c’era solo una struttura di tipo familiare ed artigianale, all’affettuosa memoria di
Sergio Bonelli
(ritira il figlio Davide)

È stato quindi presentato il volume ANAFI:
Paperino - Le inedite follie inglesi di William A. Ward

Infine, è stato assegnato il Premio Papersera 2013 a
Topolino Libretto
(ritira la direttrice di Topolino Valentina De Poli)