giovedì 10 dicembre 2015

La luna degli scheletri (ZCSCSpec13)




Il tredicesimo (e ULTIMO) numero in edicola oggi contiene la conclusione della storia di Zagor sull’isola di Sha-ka-Lah, nonché la storia completa “La danza degli spiriti” (Zagor Special n. 23 – marzo 2011).


LA LUNA DEGLI SCHELETRI

Giunto a Spokane in cerca di un dottore per condurlo a curare un indiano Naskapi ferito, Zagor non perde l’occasione per dare una bella strigliata a Mulligan e Doyle, due lavoranti al soldo del potente allevatore Garreth, che hanno aggredito due pellerossa della tribù dei Nipmuc, Huskay e sua figlia Ahlita, fuori dal trading post di “Pancia Grossa” Colan.
Mulligan e Doyle, usciti di prigione, intendono vendicarsi di Zagor, ma prima che possano fare alcunché vengono circondati da una nebbia innaturale da cui sbucano delle figure scheletriche; Zagor ritrova i cadaveri dei due con accanto un monile di fattura Nipmuc e pertanto si reca al villaggio indiano per far luce sull’accaduto.
Gli indiani raccontano a Zagor che qualche tempo prima quattro misteriosi assassini avevano massacrato una famiglia Nipmuc e lo sciamano Tawak durante un funerale nella Radura dei Sakem e poi avevano depredato i preziosi ornamenti custoditi in una grotta sacra. Ora la Luna degli Scheletri è alta nel cielo e i Demoni dell’Abisso sono scaturiti dalla nebbia per punire due dei colpevoli (Mulligan e Doyle) e nelle notti successive completeranno l’opera, sterminando tutti i responsabili.
Dopo una serie di vicissitudini, Zagor ottiene una piena confessione dal vecchio Cappello Grigio, un Nipmuc scacciato dalla tribù che vive di elemosine: egli aveva rubato un monile dalla grotta sacra per rivenderlo al commerciante Colan; questi aveva rivelato la cosa a Mulligan, Doyle e ai loro sodali Rascal e Clayton, i quali – saputa l’ubicazione della grotta da Cappello Grigio – avevano poi compiuto il massacro.
Sulle tracce di Rascal e Clayton, Zagor ha occasione di salvare dalla fiamme (a cui questi li avevano condannati) mister Garreth e suo figlio. I due banditi fuggiaschi vanno incontro al loro destino, trafitti dalle frecce e dalle lance degli spettri vendicatori; Cappello Grigio muore di paura dopo aver visto lo spirito di Tawak materializzarsi; anche “Pancia Grossa” Colan, tempo dopo, andrà incontro al suo destino in una notte di luna piena...

Storia molto articolata di Jacopo Rauch, con tanti personaggi e tante sottotrame più o meno connesse tra di loro, che cerca di fondere un’ambientazione tipicamente western con il genere horror (probabile ispirazione potrebbe essere il film Fog di John Carpenter del 1980 o il suo remake del 2005).
          L’idea della vendetta compiuta da esseri ultraterreni non è certo una novità, tuttavia l’autore senese gioca bene le sue carte e crea una storia non priva di piacevoli sequenze. La sceneggiatura cattura il lettore nel susseguirsi degli eventi e non annoia mai, con i suoi dialoghi sempre frizzanti.
           Lo Zagor di Rauch si conferma un eroe determinato, dall’ottimo intuito e molto abile nella strategia. Anche a Cico viene dato il giusto spazio e lo sceneggiatore dimostra di saperlo gestire bene, sempre funzionale alla trama.
La storia si segnala, inoltre, come prima prova di Oliviero Gramaccioni ai disegni. L’artista romano, proveniente dalla scuderia di Mister No, offre una buona prova professionale. Il suo stile molto particolare può risultare ostico ai “puristi” zagoriani, ma rende molto bene l’atmosfera cupa del racconto. I tratti di Zagor e Cico sono abbastanza lontani dal “canone” ma non per questo meno apprezzabili; forse in alcune vignette, soprattutto quelle con i personaggi inquadrati in campo lungo, si nota poca precisione, ma nel complesso il suo lavoro è dignitoso.


LA DANZA DEGLI SPIRITI

I Wapekute, indiani appartenenti al gruppo Dakota capeggiati da Nashack, si stanziano a Darkwood e iniziano a far prigionieri coloni e pionieri bianchi. Zagor e Cico si mettono in marcia verso il villaggio di Nashack temendo che il comportamento dei Wapekute scateni la reazione dell’esercito facendo andare di mezzo anche l’incolpevole tribù degli Oneida.
Durante il viaggio, Zagor ha occasione di salvare dalle mani di un trafficante di whisky Molly Graw, una donna dal carattere indomito, disposta a tutto pur di ritrovare il marito Josh rapito dai Wapekute.
Dopo varie vicende, Ryan rapisce Cico e Molly e li consegna a Nashack, nel cui accampamento si sta per svolgere una cerimonia sacra chiamata “la danza degli spiriti”. Zagor fa una delle sue spettacolari entrate in scena e nessuno può nuocergli perché le consuetudini della cerimonia impediscono di versare il sangue di un avversario a meno che non sia lui a farlo per primo.
Quando Molly viene a sapere che il marito Josh è morto durante un tentativo di fuga, impazzisce per il dolore e ferisce Nashack con un coltello. Zagor agevola fa fuga di Cico e Molly e rimane a combattere con i Wapekute. Molly però torna sui suoi passi e con una pistola cerca ancora di uccidere Nashack. Questi legge la follia negli occhi della donna e le racconta come il marito sia morto da valoroso lottando con lui in combattimento; Molly spara al capo indiano ma Zagor gli salva la vita. Molly, allora, confessa che il suo unico scopo era quello di ricongiungersi a Josh; poiché questi è morto, prima cha Zagor possa fermarla, si punta la pistola al petto e si uccide!
Nashack, colpito dal gesto della donna, le consente di riposare accanto al marito nel cimitero dei Wapekute; poi si congeda da Zagor promettendo che smetterà di rapire i bianchi e di compiere scorrerie... ma che in futuro tornerà a cercarlo per ucciderlo!

Lo sceneggiatore di questa storia è il magentino Mirko Perniola, che prima di questo Speciale aveva esordito su Zagor con il Maxi n. 10 Corsa mortale (del luglio 2008), seguito dall’Almanacco dell’Avventura 2011 Il dottor Knox (settembre 2010).
Storia realistica, di grande maturità e “modernità”, ricca di momenti toccanti, con personaggi non convenzionali e ben caratterizzati, verosimili nelle loro vicende, primi fra tutti la tragica e sfortunata Molly Graw ed il fiero Nashack.
Il fulcro della storia sono proprio i personaggi, prigionieri del ruolo che il destino ha riservato loro. Prigioniera del proprio amore e di un doloroso passato é Molly Graw. Quando gli indiani le portano via anche il marito Josh, ella si aggrappa alla speranza con folle determinazione e cerca di precedere, invano, il crudele destino. A sua volta, il marito vuole tornare a tutti i costi dalla moglie che ama, ma sulla sua strada trova Nashack, un feroce guerriero schiavo delle regole del suo mondo e prigioniero del proprio orgoglio. Né Nashack né Molly sono del tutto buoni o cattivi, ma entrambi vedono il mondo dalla loro esclusiva prospettiva: nessuno dei due riesce ad uscire dal proprio ruolo, a sfuggire al proprio destino e alla regole del mondo che si sono costruiti.
Quando tutto è perduto, Molly non ha il coraggio di affrontare ancora la vita. Ci ha provato ed ha perso: l’unica via di fuga al dolore è la propria morte. La caduta nella follia della donna è silenziosa e del tutto inaspettata, ed il sorprendente finale è la logica conseguenza del precipitare degli eventi, al di là della portata dello stesso Zagor.
Una fine tragica ma inevitabile, che corona una storia davvero bella.
Buoni i disegni di Marcello Mangiantini. Oltre a variare molto le fisionomie, è molto bravo nella ricostruzione degli ambienti e nella realizzazione degli abiti dei personaggi. Fa un buon lavoro anche su Cico, che in alcune vignette ha un’ottima espressività, mentre la nota dolente rimane il volto di Zagor, decisamente un po’ troppo giovanile. Forse abbandonando la fisionomia “ferriana” dell’eroe e rappresentandolo a modo suo potrebbe rimediare all’unico difetto presente nelle tavole.

Nel 2010 sul Forum SCLS lo sceneggiatore Mirko Perniola rivelò che la data di uscita di questa storia era stata rinviata perché “per come stava uscendo bene, insieme a Moreno abbiamo deciso di allungarla portandola da 94 a 160 pagine, in modo da farci uno speciale... e devo dire che, per il momento, sono molto contento che sia stata presa questa decisione, così la storia risulta indiscutibilmente più intrigante avendo avuto più spazio per dar vita ai personaggi!
La storia era già disegnata, ed è stata davvero dura riuscire a trasformare il tutto! Però per me scrivere una storia è come scolpire una statua... Inizialmente hai il tuo blocco di pietra grezza, che è il soggetto, che ha enormi potenzialità e possibilità; allora andando a togliere "i pezzi in più" o scene poco interessanti, come ad es. Zagor che fa domande infruttuose durante un’indagine, mi avvicino sempre più alla forma finale, che comprende i fatti più interessanti e intriganti. Di solito, a trattamento e découpage finiti per intero, mi ritrovo ad aver sforato di diverse tavole, allora a malincuore devo tagliare delle scene che avrei voluto raccontare, ma per le quali non c’è spazio.
Giocoforza, se mi viene chiesto di aggiungere ad una sceneggiatura finita, torno indietro e riattacco i pezzi precedentemente scalpellati via... il difficile sta nel rendere il tutto davvero omogeneo così che il ritmo di lettura non venga spezzato.
 Stavolta si trattava di aggiungere 66 tavole, due terzi in più rispetto a quelle che già c’erano! Perciò, dopo un primo momento di panico, mi sono organizzato riattaccando inizialmente i pezzi scritti in passato ma eliminati per motivi di spazio, poi ho aggiunto alcuni elementi che nella versione iniziale non erano neppure stati immaginati (vi sfido a trovarli durante la lettura!), Questo però mi ha costretto a dover effettuare un lungo e complesso lavoro di rimontaggio spezzando anche le tavole già realizzate, per fare in modo che tutto si incastrasse bene senza che si vedessero strappi o cuciture e, cosa più importante, senza costringere il buon Mangiantini a dover buttare delle vignette già realizzate!
Insomma è stata un’esperienza complessa ma che sono contento di aver fatto, dati i risultati!”.

Alla domanda di un forumista, che osservava come da un personaggio come Molly Graw si sarebbe aspettato una donna alla Kill Bill, fredda nella ricerca del marito, magari una donna alla Anna Magnani in Roma città aperta, mentre aveva trovato la donna del tutto pazza e penosa, che guarda solo al suo obiettivo di ritrovare il marito, Perniola rispondeva:
La risposta, in realtà, è nell’albo! Pagina 77, vignetta 4.
Molly: "Quel giorno a me hanno strappato l’anima".
Infatti, il titolo di lavorazione di quest’albo era L’anima strappata (che a me piaceva molto di più di quello trovato sull’albo...).
Insomma, la Sposa e la Pina avevano trovato dei motivi per vivere, mentre a Molly era rimasta solo un’idea che non voleva neppure considerare (come ammette alla fine).
Perciò, più che pazza e penosa, che sono termini di chi ritiene la propria posizione di superiorità rispetto all’oggetto del commento, parlerei piuttosto di triste e comprensibile disperazione.
Molly ha avuto il coraggio di uccidere e di rischiare la vita, ma non ha trovato il coraggio di vivere senza amore... è davvero una pazzia?
Basta saper amare davvero per trovare la risposta”.

22 commenti:

  1. E così siamo alla fine di una magnifica avventura e di una bella e corsa tra le avventure del Nostro.
    Di più ho avuto la possibilità di conoscere anche Te ed il Tuo blog e tutti i simpatici amici che lo hanno frequentato.
    Ringrazia da parte mia lo staff Bonelli per la possibilità che ci hanno offerto di avere ben 200 numeri della raccolta a colori e ringraziali anche (ironico) del bel regalo di Natale che ci hanno fatto dicendo solo ieri che la bella avventura finiva.
    Comunque sia, a pag. 9 del'ultimo numero uscito Burattini ci presenta Mister No ... è un passaggio di testimone?
    Sarebbe un bel modo di recuperare la figuraccia fatta.
    Non smettere di postare le avventure di Zagor!
    Ciao
    giovanni21

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    1. Gtrazie a te, Giovanni, per il supporto al blog!!!
      Anche se si è conclusa l'avventura della CSAC, naturalmente continuerò a scrivere sul blog, sia con i report fotografici e filmati, sia con le anticipazioni, sia con il commento alle storie zagoriane.
      A proposito, cosa mi consigliate? Di continuare a recensire le storie del passato o di commentare quelle in uscita?
      Fatemi sapere!

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    2. "Di più ho avuto la possibilità di conoscere anche Te ed il Tuo blog e tutti i simpatici amici che lo hanno frequentato."

      Quoto! ^^ Mi ha anche spronato a rileggere piacevolmente i 503 numeri che ho assieme agli albi fuoriserie e a leggere nuove storie XD!

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    3. Grazie mille, Francesco, anche per il tuo sostegno!!!

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  2. "Comunque sia, a pag. 9 del'ultimo numero uscito Burattini ci presenta Mister No ... è un passaggio di testimone?"

    Salve, amico! Sai dirmi se la prossima CSAC è la CSAC di Mister No? Grazie.

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    1. Per ora stamperanno ancora storie di Tex, poi... chissà! Ad oggi non so nulla di un'eventuale ristampa a colori di Mister No. Vedremo! Ciao!

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  3. La festa è finita e gli amici se ne vanno...questa era la frase di una nota canzone.....però gli amici rimangono e la festa verrà creata in un'altra maniera.....quindi su le maniche e coraggio....come diceva quel tale...: Se le cose vanno bene poi ci si annoia. ...ci vuole la solita rottura di p.....e quotidiana.....perciò avanti. ...nuovi stimoli, nuovi traguardi. Per quanto mi riguarda illustre Baltorr commenta le storie del passato e quelle che usciranno. ...sarà un modo per far conoscere il nostro eroe ai neofiti e un salto nel passato per i veterani. Nell'occasione porgo a tutti i miei migliori auguri di un sereno Natale. MARIO66

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  4. Vai Baltorr, continua !!
    A recensire le storie del passato e a commentare quelle in uscita....
    Io sono con te !!

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    1. Inutile dire che sono anche io della partita ... preferirei guardare al futuro ... sichè avanti caro Baltorr ...giovanni21

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    2. Grazie Jelsy e Giovanni!!!
      A questo punto pensavo di fare così: la settimana prossima posterò il servizio relativo alla pizzata zagoriana del Forum SCLS, poi mi prenderò una pausa per le vacanze natalizie (salvo il consueto post per farci gli auguri) e l'anno prossimo ricominciamo con il commentare le storie, una alla settimana.
      Che mi consigliate? Riparto con la serie regolare dal 501 o continuo con gli speciali fino ad esaurimento (ne mancano 4) per poi passare alla zenith?

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  5. Vai Baltorr, continua !!
    A recensire le storie del passato e a commentare quelle in uscita...
    Io sono con te !!

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  6. Completa gli speciali e poi vai ad oltranza da La valle misteriosa del compianto Ade

    natural killer

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    1. Il mio intendimento sarebbe effettivamente questo. Visto che mancano solo 4 speciali sarebbe un peccato non finire di commentare queste storie. Poi passerei alla serie regolare...
      Grazie del suggerimento, n. k. !

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  7. Approvo: anche le Tue meritate ferie! giovanni21

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  8. Primo giovedi senza Zagor a colori. Stamane sono andato ugualmente in edicola ma l edicolante mi ha confermato che non era arrivato nulla...la speranza è sempre l ultima a morire...giovanni21

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  9. Si, continua con gli speciali e poi via con la serie regolare e quelle in uscita XD. Però ogni tanto fai magari uno special sulle tue storie preferite nei vari decenni e magari quelle che ritieni sottovalutate XD.

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  10. Fai anche uno special sui tuoi personaggi preferiti se hai tempo, buoni e cattivi! ^^

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  11. Caro Baltorr sarai il Nostro Analista zagoriano.....ciao...giovanni21

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