mercoledì 6 aprile 2016

In memoriam

SS. Crocifisso di Gallieno Ferri



La notizia della morte di Gallieno Ferri mi ha raggiunto la sera del 2 aprile, verso le ore 21.30, a Lucca, quando ero riunito a cena con gli amici del Forum SCLS e alcuni autori e disegnatori, quasi fosse stato deciso “colà dove si puote ciò che si vuole” che non dovessi essere solo a riceverla ma in compagnia degli amici zagoriani più cari…

Una notizia, per me come per altri, forse non inaspettata (essendo a conoscenza della sua malattia e delle fatiche che negli ultimi mesi aveva dovuto affrontare) ma che ha comunque ferito l’animo di tutto coloro che lo conoscevano.

Incontrai per la prima volta di persona Gallieno Ferri il 16 marzo 1996 a Milano, esattamente vent’anni fa, nel corso della partecipazione alla mia prima fiera del fumetto di Cartoomics, e ancora oggi posso dire che in quell’occasione l’emozione più grande di tutte la provai quando gli feci autografare la mia prima stampa zagoriana. Riuscii anche a scambiare con lui qualche parola. Ricordo ancora che gli dissi che ero un fan zagoriano fin dal 1971, e lui, il mito della mia infanzia fumettistica, mi rispose (allora dandomi del “lei”, figuratevi!): “Pensi che io, a quell'epoca, erano già dieci anni che disegnavo Zagor!”.

 Da quella prima volta sono state molte le occasioni nelle quali, in seguito, ho avuto l’onore di poterlo incontrare e di alcune di queste conservo dei ricordi per me particolarmente cari.

Nel marzo 2004 a Milano, ad esempio, scattai tutto orgoglioso la mia prima fotografia con lui; nel marzo del 2007, sempre a Milano, pranzammo insieme per la prima volta con tutti gli amici del Forum SCLS; nell’ottobre del 2011, a Città di Castello, Gallieno mi chiese di scattargli una foto che avesse come sfondo il Palazzo degli Orologi di Piazza Matteotti al crepuscolo, e come ringraziamento mi regalò - dono del tutto inaspettato - una sua tavola originale.

Nel dicembre del medesimo anno ricordo che mi telefonò a casa per dirmi che avrebbe avuto piacere che intervenissi all’inaugurazione di una mostra dedicata ai suoi 50 anni con Zagor, organizzata proprio nella sua Recco: in quell’occasione mi fece addirittura da autista portandomi prima a visitare una chiesetta a picco sul mare, il Santuario di San Michele e del Santissimo Crocifisso, all’esterno della quale esiste una targa commemorativa illustrata proprio dal suo inconfondibile tratto, e successivamente - dopo un ottimo pranzo da “Ö Vittorio” - facendomi addirittura da cicerone durante una visita al Museo Marinaro di Camogli.

Richiese anche la mia partecipazione, sempre a Recco, alla presentazione al pubblico del primo numero della Collezione Storica a Colori di Zagor, avvenuta nel febbraio 2012; e ancora: nel marzo 2014, a Milano, volle a tutti i costi farsi fotografare insieme a mia figlia Beatrice, la quale, nel corso degli anni, mi aveva spesso dato da consegnargli dei disegnini zagoriani da lei realizzati.

L’ultima volta che ho incontrato personalmente Gallieno è stato il 7 luglio 2015, in occasione della conferenza dedicata al n. 600 di Zagor tenutasi al Mondadori Megastore di Via Marghera a Milano; qualche ora prima ci eravamo visti in redazione e avevamo fatto un’ultima fotografia insieme, poi, al termine della conferenza - nel gioioso caos creato dal numerosissimo  pubblico - lo vidi che se ne stava andando accompagnato da figli e nipoti. Allora lo raggiunsi di corsa attirando la sua attenzione; lui si voltò e gli dissi: “Volevo salutarti prima che te ne andassi!”. Lui mi abbracciò con queste parole: “Ti ringrazio, Marco, perché sei sempre presente in queste occasioni!”.
                                                                                                                   
Ora il maestro Ferri se ne è andato definitivamente, lasciandoci tutti più “poveri”, umanamente e artisticamente. Ha raggiunto il suo amico Sergio Bonelli là dove potranno continuare ancora insieme a narrare le storie del nostro eroe preferito.

Milano, 2004

Milano, 2005

Milano, 2007

Lucca, 2007

Zagabria, 2007

Milano, 2008

Milano, 2009

Godega, 2009

Milano, 2011

Reggio Emilia, 2011

Parma, 2011

Città di Castello, 2011

Lucca, 2011

Recco, 2011

Recco, 2012

Albissola, 2012

Lucca, 2012

Milano, 2014

Borgotaro, 2014

Santa Margherita Ligure, 2014

Milano, 2015







13 commenti:

  1. Grazie per il bel ricordo personale. Che dire da questo e da altri blog? Ferri era un uomo d'altri tempi, unsignore ed in galantuomo. Se la vita gli ha dato molto se non tutto come diceva anche lui, sicuramente se l era meritato. Non sapevo della sua malattia ma il volto dozagor disegnato nell ultimo speciale mi aveva molto impreesionato, comunicandomi non fatica come avrebbe dovuto masofferenza. S. Agostino alla perdita dellamata mamma diceva: non piangiamo per averla perduta, ma ringraziamo Dio per averla avuta. Penso che anche noi dovremmo pensarla così.e non solo con scopo consolatorio. Un abbraccio, più forte del solito. Giovanni21

    RispondiElimina
  2. Anche io ho incontrato l'ultima volta Gallieno il 7 luglio alla Mondadori, e devo ringraziare Marco per avermi fotografato assieme. Addio Maestro e grazie per tutto quello che ci hai dato.

    RispondiElimina
  3. Gentilissimo Marco, ho avuto il piacere di seguire ed apprezzare il vs lavoro come forum sabato scorso a Collezionando, chiaramente la notizia della scomparsa del Maestro mette oggi in ombra ogni altra considerazione. Ti ringrazio anche dei ricordi personali che condividi con noi tutti ed un poco ti invidio..... Mi unisco al cordoglio della famiglia e di tutti gli amici e collaboratori del Maestro ma quando mi guardo intorno e vedo giornalini, libri, raccolte e copertine sparse per la casa con l'inconfondibile FERRI G. In calce, so che il Suo ricordo non scomparirà mai.

    RispondiElimina
  4. Bellissimo il tuo ricordo Marco ....io lo incontrai a Parma nell'ottobre 2013 con Burattini in occasione della presentazione dell'art book l'arte di Ferri ....davvero un gentiluomo , simpatico e disponibile .. manchera' tantissimo a tutti noi Zagoriani e tutto il mondo del fumetto , praticamente siamo cresciuti con lui facendoci sognare con le sue tavole , il momento e' triste pero' continuare a sostenere il nostro eroe ..anche per Gallieno !! ciao da Gianluca

    RispondiElimina
  5. Provo a farti una domanda, caro Baltorr, la domanda che avrei sempre voluto fare a Ferri e non so se Tu o altri gli avete posto in occasione di qualche incontro: c'è stata in particolare una storia che il Maestro si è particolarmente divertito a disegnare? o una storia sempre da lui disegnata che gli è particolarmente piaciuta?
    Ciao Giovanni21

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una domanda simile venne fatta a Ferri e Bonelli, non ricordo in quale precisa occasione, ed entrambi diedero una risposta abbastanza vaga, sostenendo di avere scritto e disegnato talmente tante storie da non averne una preferita. Su insistenza dei colui che aveva posto la domanda mi pare che alla fine entrambi dissero che ricordavano con piacere la storia con Frida (La marcia della disperazione).

      Elimina
  6. La mia preferita...ed un capolavoro per trama, ritmo, personaggi r messaggi vari. Grazie Baltorr...giovanni21

    RispondiElimina
  7. Ciao Baltorr, hai idea fra chi sarà la gara per sostituire "l'insostituibile" Ferri come copertinista di Zagor?
    Io personalmente vedo Nuccio o in alternativa Venturi.
    Ciao,grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi sono fatto una mia idea, che però può lasciare il tempo che trova...
      Secondo me i casi sono due: o la SBE opta per un copertinista di "rottura" con la tradizione (scelta innovativa ma sicuramente rischiosa), oppure con una scelta di continuità stilistica.
      Nel primo caso la scelta potrebbe cadere su Rubini, al quale sono state fatte realizzare le copertine dell'edizione americana e quella dello speciale Dragonero/Zagor.
      Nel secondo caso io vedrei benissimo il duo Sedioli/Verni, che riescono a coniugare insieme dinamismo e tratto ferriano...
      Comunque, torno a ripeterlo, questo è solo il mio pensiero... Vedremo...

      Elimina
    2. Voto anche io per il duo sedioli/verni. verni in particolare ha un tratto eccezionale....
      Saluti a tutti Giovanni21

      Elimina
  8. L' ho scoperto solo ora!
    R.I.P. maestro! Grazie per il tuo tratto che ha evocato e continua a evocare in me tante emozioni!

    RispondiElimina