Nelle selvagge Texas Hills del Texas, nel cuore della Comancherìa, nonostante le buone intenzioni dell’agente indiano Bob Neighbors, è in corso una sorda guerriglia tra i Comanche di Peta Nocona e Buffalo Hump e i Texas Rangers guidati da Rip Ford.
Quando la moglie di Peta Nocona, madre del giovane Quanah Parker, viene rapita dai texani, il ranger rinnegato Adam Crane chiama in aiuto il suo fratello di sangue, giunto in Texas per vendicare un amico. Ancora una volta dalla parte degli indiani, che rischiano di perdere le loro terre, Za-gor-te-nay si oppone disperatamente all’inevitabile corso della Storia. Ma, affrontando per errore un giovane ranger che si rivela essere invece un fuorilegge in fuga, Zagor scopre in lui un nuovo, imprevisto alleato...
Forse non tutto è perduto per i Comanche se, al fianco dello Spirito con la Scure, ora si batterà anche Tex Willer!
Dopo decenni nel corso dei quali gli amanti del fumetto d’avventura bonelliano sembravano aver messo una pietra sopra alla possibilità di vedere un incontro tra Tex e Zagor, ecco finalmente uscire in edicola il volume “Tex Willer incontra Zagor: Bandera!”.
La circostanza che ha reso possibile questo team-up è data dal fatto che, da tre anni a questa parte, viene pubblicata una serie intitolata “Tex Willer”, che narra le vicende di un giovane Tex, all’epoca in cui era ancora un fuorilegge. La serie pubblica anche degli speciali annuali, dei quali il presente albo è il terzo.
Tutti sappiamo che le avventure di Zagor si svolgono negli anni ’30 del XIX secolo mentre quelle del giovane Tex negli anni ’60. Pertanto, senza stravolgere la credibilità storica, lo sceneggiatore Mauro Boselli è riuscito a far incontrare i due personaggi in un periodo e in un’ambientazione in cui è verosimile che entrambi potessero effettivamente interagire.
La trama “fittizia” (uno Zagor cinquantenne arriva in Texas per vendicare la vigliacca uccisione del suo fratello di sangue Lupo Grigio) è il completamento di due avventure zagoriane recentemente ripubblicate nella collana “Le Grandi Storie Bonelli” e va ad intersecarsi con avvenimenti e personaggi reali, in particolare il rapimento di Cynthia Ann Parker/Nautdah (un’indiana bianca, moglie del capo comanche Peta Nocona e madre di Quanah Parker) avvenuto nel 1860 ad opera dei Texas Rangers che la restituirono alla sua originaria famiglia americana.
Nel frattempo, il giovane Tex conosce l’altro “fratello di sangue” di Zagor, il ranger rinnegato Adam Crane, che chiede aiuto allo Spirito con la Scure per rintracciare la madre di Quanah. I due eroi sono così destinati ad incontrarsi, e collaboreranno nelle ricerche sia dell’assassino di Lupo Grigio che di Nautdah. Il tutto complicato dal fatto che i Comanche stanno per essere allontanati dal Texas e condotti nel territorio indiano dell’Oklahoma per volontà non solo del Governo ma anche di molti mascalzoni locali.
Tuttavia, mentre l’uccisore di Lupo Bianco farà la fine che si merita, l’avventura si chiude con un nulla di fatto per quanto riguarda il ritrovamento di Cynthia/Nautdah, circostanza che lascia intendere un prosieguo della vicenda in futuro.
Personalmente ho apprezzato la storia, non foss’altro per il fatto di aver visto realizzato uno dei sogni della mia gioventù: l’incontro tra Zagor e Tex!
Come già scritto, la vicenda è verosimile e ineccepibile dal punto di vista storico; come suo solito, Mauro Boselli mette parecchia carne la fuoco (tanti personaggi, principali e secondari, e tante vicende che si intersecano tra loro che possono creare qualche iniziale problema di “orientamento” al lettore) ma la “cucina” da “cuoco esperto” ed il risultato è sicuramente positivo.
Ho apprezzato, in particolare, il modo in cui lo sceneggiatore è riuscito a rappresentare e gestire uno Zagor “maturo”, e quindi più riflessivo e ponderatore (vedasi la lettera che lascia la giovane Tex), quasi crepuscolare, senza però fargli perdere quella furia battagliera e quel senso di giustizia che da sempre lo contraddistinguono.
Inoltre, leggendo questo racconto, il lettore zagoriano non può fare a meno di chiedersi quale possa essere stata la sorte di tutti gli altri personaggi (primo fra tutti Cico, il compagno di mille avventure) che da sempre circondano lo Spirito con la Scure. Chissà se in futuro ci verrà mai rivelata…
Davvero eccellenti i disegni di Alessandro Piccinelli, che rappresenta splendidamente tutti i personaggi, le concitate scene d’azione e i bellissimi paesaggi del sud-ovest americano.
In rete ho letto anche diverse critiche negative portate alla storia, ma una la ritengo particolarmente interessante: l’ha scritta il mio amico Massimo (Walter Maddenbrook del Forum spiritoconlascure.it) e – se vogliamo – può essere in parte condivisibile.
Ve la ripropongo: “[omissis] Però quello che pesa maggiormente - ed è proprio il peccato sommo nei team up - è la mancanza di EPICA. Ci si aspettava infatti un pretesto adeguato che giustificasse l’unione delle forze tra i due più importanti personaggi della SBE, dato che si tratta di un incontro auspicato, rimandato e dunque pensato per 50 anni! Ora non dico un’alleanza Mefisto-Hellingen, ma nemmeno una trita vicenda di rapimento e/o di ricerca di un assassino. Insomma, questa è una banale vicenda western come se ne sono viste migliaia, e sinceramente rappresenta uno sfondo troppo povero per lo storico incontro che dovrebbe reggere! Che poi, a dire il vero, l’idea di mischiarla con fatti storici come Cynthia Ann Parker, il figlio Quanah e soprattutto la riscossa e fine dei Comanche, avrebbe invece potuto conferire alla grande quell’alone di dramma necessario, ma le maledette 128 pagine strozzano sul nascere qualunque possibilità in questo senso [omissis]”.
Personalmente ritengo che il “pretesto adeguato” per il team-up Boselli lo abbia comunque trovato… Certo che uno scontro Tex/Zagor/Mefisto/Hellingen, per quanto improbabile e paradossale, a me non sarebbe spiaciuto leggerlo… eheheh…
Concludo osservando che, sempre sul Forum spiritoconlascure.it Mauro Boselli è intervenuto scrivendo: “Ho in mente un seguito, per ora, e uno soltanto. Magari me ne verrà in mente un altro, ma sempre inserito nel ciclo. Si vedrà”.
Allora sarà davvero interessante scoprire come Boselli porterà vanti la vicenda in questo (ormai sicuro) sequel, dato che la missione che si è prefissato Zagor, quella di aiutare Quanah Parker nel ritrovare la madre e la sorella, storicamente è destinata a fallire: mi risulta, infatti, che la sorella morì di malattia nel 1863 mentre la madre, dopo aver cercato di scappare più e più volte dai parenti americani ai quali era stata forzosamente restituita, morì in solitudine nel 1870, all’età di appena 43 anni…
Staremo a vedere!
Caro Baltorr, quello che hai letto è solo un assaggio:lo Zagor "quasi crepuscolare" è propedeutico ad uno crepascolare. Come puoi immaginare, non posso scendere ai dettagli, ma qualcosa posso dirti, se prometti di essere discreto. Non si tratta del progetto di Boss Boselli che sarà in linea con lo speciale, ma di qualcosa di blandamente eversivo, ma coerente con quanto già prodotto in via Buonarroti. Tento di sintetizzare l'innesco: nel futuro di Nat Never, il discendente di Jerry Drake riporta sulla Terra via una delle sue astronavi di linea Amazon, lo spirito del perduto rapporto con il Verde che lo trasforma in uno sciamano in grado di evocare lo Spirito con la Scure ( in una citaz del terzo team tra Dyd e BVZM ndr ) perchè viaggi indietro nel tempo fino al momento in cui Tex sta per salvare Tesah da Coffin perché l'Idea del Cardinale ( vedi Napoleone ) si è incarnata nella nativa americana perchè scateni un Armageddon che riporti il mondo al tempo in cui i pesci abissali si accesero di luce per essere esche appettitose ( vedi Jan Dix ). Una roba che possa rivaleggiare con le Crisis e le Secret Wars di DC e Marvel. Stiamo pensando ad un formato come quello delle novels di Morgan Lost. In b/n. Disegni in stile Cartoon Network (Craig, Steven Universe). Non vedo l'ora di leggere quello che ne penserai. Ciao ciao
RispondiEliminaCaro Crepascolo, penso che si tratterebbe di un super-team-up strepitoso!!! :-D
RispondiEliminaGrazie!
Grandioso
RispondiEliminaGiuro, non sono un odiatore, un "leone da tastiera" o un troll, ma una persona reale che qualcuno ha anche avuto la sventura di incontrare anche se non sono un grande frequentatore di fiere del fumetto ed iniziative affini.
RispondiEliminaFaccio questa premessa perché vorrei affermare che non sempre chi non ama un autore anche lo odia, non sempre chi ha a noia le femminazze che abbondano da qualche anno sui fumetti Bonelli "classici" è un sessuofobo, semplicemente magari pensa che personagge (scusate il neologismo inventato) da legal-thriller americano forse non c'entrano granché nel mondo di Tex e Zagor...ma sto andando fuori tema e me ne scuso.
Che dire di questa storia?
Quello che ho scritto sul forum in risposta all'utente Walter Maddenbrook che ha citato Marco nel suo scritto:
"Non riesco a seguire le storie di Boselli, affollate da comprimari in genere poco incisivi, complicate da sottotrame convergenti (ma anche divergenti) che spesso annoiano facendo perdere il filone portante della vicenda, quando c'è.
Ma sono critiche già espresse che, con umiltà, non voglio oggettivizzare.
Sicuramente molti adorano questo tipo di narrativa e sono contento per loro e per Boselli che ha una nutrita platea di fans che sicuramente merita.
Ecco, ieri ho riletto dopo trent'anni il capolavoro del 1992 "L'abbazia del mistero/Sepolti vivi", quella è la mia storia tipo.
Semplice ma non banale, appassionante e sorprendente.
In fondo, forse, la narrativa a fumetti è un po' come la musica pop, è più difficile scrivere meraviglie semplici (Beatles) che mappazze complicate (King Crimson).
Mi scuso con i fans di Robert Fripp".
E poi aggiungo questo: oltre a non averci capito molto di questa storia proprio perché durante la lettura non mi interessava e quando una cosa non mi afferra tendo a distrarmi, ho riflettuto che in fondo l'incontro tra Tex e Zagor non c'è stato perché quei due non sono né Tex né Zagor.
If you know what I mean...
Grazie mille, Mario, per la tua disamina. Quando svrivi che "quei due nn sononé Tex né Zagor" intendi il Tex e lo Zagor attuali, posso essere d'accordo con te. I due personaggi della storia sono un Tex giovane e uno Zagor "maturo"...
EliminaLa storia mi è piaciuta molto certo anche secondo me la lunghezza maggiore le avrebbe conferito più ampio respiro però anche così è più che godibile ho apprezzato particolarmente la maturità e la saggezza di zagor rispetto al giovane Tex Willer l unica nota stonata della storia secondo me è stata la morte di lupo grigio un personaggio che ho amato moltissimo nelle due precedenti avventure in Texas . Complimenti a Mauro Boselli per averci regalato questo incontro tanto atteso saluti cordiali da Matteo
RispondiEliminaGrazie per il commento, Matteo!
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