Il terzo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura contro il sosia di Zagor, le storie “L'impronta misteriosa”, “Il mistero degli uomini scomparsi” e buona parte de "La lancia spezzata", il primo episodio zagoriano scritto da Giovanni Luigi Bonelli.
L'IMPRONTA MISTERIOSA
Zagor e Cico trovano il cadavere di un trapper, Jess Holeg, apparentemente ucciso da un orso. Dalla capanna è però sparito l'oro custoditovi. Il colpevole si rivelerà un domatore di orsi, lo zingaro Paulo Sarosi, che troverà la morte a causa del proprio animale.
Il giallo è di facile soluzione, la trama elementare: ma Cico, nelle parti del falso marajà di Cicolandia, ha modo di prodursi in un efficace e divertente travestimento.
All'epoca della mia prima lettura mi divertì, pur nella sua efferatezza, il fatto che l’orso uccideva il suo padrone perché attirato dal miele versatogli sulla testa...
* * *
IL MISTERO DEGLI UOMINI SCOMPARSI
Cico, che per l’occasione indossa i vestiti e i colori dei Cayuga a causa di una delle sue buffe avventure, viene rapito da alcuni bianchi che lo mettono al lavoro in una miniera, assieme ad altri indiani a loro volta rapiti dalle rispettive tribù.
Zagor interviene, libera gli schiavi e riduce a mal partito gli schiavisti.
Storia brevissima (tre albi a striscia originari) senza infamia e senza lode, in cui il personaggio di Zagor viene una volta di più identificato come difensore degli indiani oppressi dai bianchi malvagi.
Ultima storia sceneggiata da Ferri e “revisionata” da Nolitta.
LA LANCIA SPEZZATA
Nakawa, figlio del capo indiano Kanoxen affrontato dal nostro Zagor nell’avventura “La foresta degli agguati”, crede che il nostro eroe abbia ucciso suo padre con l’inganno, e desidera vendicarsi.
Questo personaggio si presenta con una fascia che gli cinge la fronte cui sono attaccate due ali (elemento che ho sempre ritenuto improbabile...) ed in compagnia di un lupo e di un corvo coi quali riesce a comunicare...
Inizialmente l’atmosfera dell’avventura è lugubre e tetra, e lascia positivamente presagire uno sviluppo legato alla “magia”... purtroppo Gianluigi Bonelli (qui alla sua prima prova come sceneggiatore zagoriano) stempera il tutto in una banale avventura western, che si risolve in un nulla di fatto...
Insomma, a mio parere, sotto una copertina (quella dell’albo gigante n. 6) che promette tanto, una storia ordinaria e non pienamente riuscita.
In effetti dopo l' inizio misterioso, avventura un po di routine la prima del mitico G.L. Bonelli! Il finale poi
RispondiEliminaSPOILER mi sembra un pò troppo all' acqua di rose visto quello che hanno combinato gli indiani. FINE SPOILER
Comunque godibile.