Il venticinquesimo
numero, che troverete in edicola da domani, contiene la conclusione dell’avventura contro Mohican
Jack
e la prima parte della storia “I tre assassini”.
* * *
SENZA PIETÀ
I Mohicani sono in rivolta, sobillati da
Mohican Jack, alias Jack Elworth. Giornalista e ardente sostenitore dei diritti
degli indiani, Elworth ha radunato centinaia di guerrieri di tutte le tribù
mohicane. La sua intenzione è di portarli al massacro, spingendoli ad attaccare
Fort Liberty, dove è asserragliato un intero reggimento di soldati. Così, la
loro strage mostrerà al mondo l’infelice condizione del popolo rosso!
Zagor, però, riesce a penetrare nel campo dei
Mohicani e a convincerli a non attaccare Forte Liberty. Ma Mohican Jack non
demorde: la carica suicida la farà da solo… con un esito tragico e imprevisto!
Tristezza è ciò che si prova dopo aver letto
la parola fine di questa sesta nuova avventura apparsa solo nella Serie
Gigante.
Al confronto con altre storie dell’epoca,
magari più belle, questa riporta un messaggio oscuro e pessimista circa
l’ottenebramento della verità in nome del potere e del “progresso”. Un sottile
e percettibile messaggio dell’autore su ciò che fu veramente la conquista del
West a discapito degli indiani.
Lo sfondo fiammeggiante della
copertina dell’albo gigante n. 58 sembra quasi voler sottolineare la tragicità di
questa storia…
* * *
I TRE ASSASSINI
Zagor e Cico guidano George Ellis, Tony
Rogers e Roddy Greaton verso la regione di Two Fingers Lake. I tre giovani
inglesi si devono incontrare con un loro connazionale, Philip Warwick, che ha
promesso loro un posto nella sua azienda di legname. Ma niente di tutto ciò è
vero, e quel che lo Spirito con la Scure si trova di fronte è assolutamente
sconcertante e imprevedibile… e molto pericoloso!
Warwick è il capo di un gruppo di fanatici
inglesi che vogliono riportare gli Stati Uniti sotto il dominio britannico.
Sono alleati con gli indiani Irochesi e con due loschi trafficanti di armi,
Dubois e Perroquet. Catturano Zagor e lo condannano alla fucilazione. Ma il
nostro eroe ha dalla sua un insospettabile alleato: il giovane Roddy!
Con questo racconto Nolitta ha voluto ancora
una volta porre l’attenzione del lettore sull’assoluta inutilità e negatività
della guerra.
Pur dotati di un senso patriottico in se
stesso “positivo” e di un coraggio veritiero (circondati ed inferiori di
numero, non si arrendono se non quando tutto è irrimediabilmente perduto ed i
loro ufficiali superiori sono stati tutti uccisi), i militari inglesi che
vorrebbero riconquistare la “colonia ribelle” sono alla fin fine proprio solo “dei
monelli fuggiti dal collegio” (come li definisce il colonnello Warwick,
anche se in senso spregiativo) che, nel loro idealismo sviato, finiscono per
essere massacrati.
I veri personaggi negativi sono altri: i
mercanti d’armi Dubois e Perroquet che ricevono, alla fine, il giusto castigo
dallo Spirito con la Scure.
La sto rileggendo con piacere come tutta questa ristampa, ammetto però che non é mai stata tra le mie preferite, e che verso Jack non provo alcuna empatia.
RispondiEliminaNessuna empatia nemmeno da parte mia... Solo che, tutte le volte che la rileggo, non so decidermi se dare del pazzo a Elworth o provare pietà per lui, palesemente inferiore agli avversari, quando finisce crivellato di colpi... Forse sarebbe potuta finire diversamente... Chissà?
EliminaDue storie molto, molto belle quelle di "Mohican Jack" e di "Servizio Segreto" con un forte elemento che le accomuna.
RispondiEliminaElworth e Warwick, perseguono entrambi la sciagurata velleità di voler cambiare gli eventi innestando nel loro tempo un castello ideologico completamente alieno dal divenire storico.
In una parola: sono dei terroristi.
"Pazzi e somari" (la definizione non è mia) che seminano lutti senza ottenere la deviazione di un solo grado da ciò che procede solido e inevitabile in tutt'altra direzione.
Nessuna simpatia per entrambi, nessuna.
Forse oggi sarebbero a scriver libri su com'erano formidabili le loro imprese, forse ospitati in qualche talk-show televisivo.
Nelle storie magnifiche che leggiamo in queste settimane, hanno entrambi fatto la fine che si sono ampiamente meritati.
La mancata comprensione scientifica dei movimenti del reale, fa credere quelle assurdità che non possono che far commettere le atrocità così crudamente descritte in questa coppia di capolavori.
La mano della piccola Betty che stringe la bambolina, a pag. 194 del N. 24 si commenta da sè e dimostra bene quello che intendo.
La Storia recente, fino ad arrivare all'undici settembre 2001, purtroppo, ancor meglio.
Mamma mia, Mario, che commento impegnativo!
EliminaNon vorrai per caso trasformare questo blog in una cosa seria?
Scherzo, naturalmente... Ho letto con estremo interesse le tue parole e, in buona parte, le condivido. La frase che più mi ha colpito e mi ha fatto scorrere un brivido lungo la schiena e' stata quella relativa ai libri e ai talk-show che amplificano a dismisura e "commercializzano" anche ciò che non meriterebbe di essere pubblicizzato, e che invece ignorano, magari, gli esempi positivi...
Grazie!
Purtroppo, gratta gratta, la nostra società ha come unica morale il profitto...e se il libro di un demente vende...
EliminaGrazie a te dell'ospitalità!
Chissà perché la storia "dell'esercito fantasma" non é apprezzata da diversi zagoriani! Io la trovo piena di ritmo e di personaggi interessanti (a parte, forse, proprio i tre ragazzotti di inizio avventura)!
RispondiEliminaMe lo sono sempre domandato anch'io... Forse perché con riferimenti storici troppo realistici?
EliminaChissà! Potrebbe essere. Resta però un finale bellissimo, drammatico nella sua follia.
EliminaNon sapevo che fosse poco apprezzata, a mio modo di vedere è una delle migliori pre-Golden.
EliminaLo sviluppo della narrazione è simile a quello de "Gli Evasi" e de "I Sei Della Blue Star".
Ovvero gran parte della storia si dipana lungo un percorso boschivo durante il quale il lettore, rapito, ha modo di conoscere gli attori della vicenda.
Poi, al "capolinea" (per "Fucilazione" il campo militare Inglese, per "Gli Evasi" l'ultimo approdo dello svizzero nella casa della coppia di pionieri, per "I Sei della Blue Star" la Blue Star appunto) avviene l'epilogo finale epico e drammatico...e indimenticabile!
"Ho riletto volentieri "Servizio segreto". Una buona storia dove la parte migliore è forse legata a quella del mistero che avvolge i tre giovani e il loro misterioso inseguitore. La parte al campo è forse un po troppo veloce. Magari nel formato gigante Nolitta gli avrebbe dedicato più spazio. Comunque nel complesso una bella storia dove non mancano figure ben caratterizzate come i tre giovani, soprattutto Roddy, il fanatico Warwick, i perfidi Dubois e Perroquet,
RispondiEliminaSPOILER l' agente segreto, FINE SPOILER ed il simpatico Jim McEnery o come si scrive.
Bello spazio per Cico sia in ambito comico che in quello serio.
Come già avete scritto, una condanna alla guerra e al fanatismo militare. Proprio toccante la scena
SPOILER sul campo di battaglia dopo lo scontro, la rabbia che prova Zagor e la figura di Roddy, giovane dotato di buon senso, ma incapace di tradire i suoi compagni. FINE SPOILER
Una delle più lunghe a striscia!
Ormai famosa l' ultima vignetta in cui Cico afferma di essere figlio unico quando 10 anni dopo nell' albo "Cico story" scopriremo che in realtà ha una nutrita schiera di sorelle e fratelli! XD ^^
RispondiEliminaAvventura un po "grezza" quella di Mohican Jack. Tematiche interessanti forse non sviluppate al meglio con il piano dell' antagonista che è veramente, ma veramente folle!
RispondiEliminaFinale amaro.
Lessi prima "Il ponte dell' arcobaleno" e solo dopo quest' avventura. Mi domandai alla fine che diamine ci facesse Mohican Jack lì! °_O XD Unico neo di una bella storia.