giovedì 23 agosto 2012

Zagor Collezione Storica a Colori: La montagna tragica (ZCSC28)



Il ventottesimo numero in edicola oggi contiene la maggior parte dell’avventura contro Magic-Bat e la prima parte della storia “La belva!”.



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RIVERPOINT

Zagor e Cico si trovano nel Vermont, in visita ad un vecchio amico del messicano, Donald Destry, un tempo cacciatore di pellicce ed ora cercatore d’oro.
Nella cittadina fluviale di Riverpoint incontrano Magic-Bat, un prestigiatore che si esibisce su un battello a ruota, che con i suoi trucchi ha plagiato la tribù dei Caddo che, in cambio di whisky, gli cede l’oro sottratto ai cercatori della zona.
Zagor, Cico e Destry riducono a mal partito Magic-Bat e i suoi complici, e riportano l’ordine nella regione.
Ultima storia “nuova” realizzata direttamente per gli albi giganti e ultima storia scritta da Cesare Melloncelli, che anche in questa occasione presenta degli “artisti da strada” (come nella sua avventura “Clark City”), artisti qui dediti a ben altri “spettacoli” truffaldini.
Senza alcun particolare “picco” narrativo e con scarso approfondimento psicologico dei personaggi, l’avventura si segnala per il primo flashback in assoluto sul passato di Cico e per la bellissima copertina dell’albo gigante n. 66.

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 LA BELVA!

I Munsee di Miwok sono ricattati da un inquietante individuo mascherato che si fa chiamare Re delle Aquile. Costui ha rapito il figlio di Miwok e obbliga gli indiani a scavare l’oro per lui. Zagor riesce a penetrare nel suo covo, ma, catturato, viene condannato a un’orribile morte: essere divorato vivo dalle aquile!
Scampato alla furia delle aquile grazie al provvidenziale intervento del buon Cico, Zagor si finge morto per spaventare e mettere fuori combattimento gli uomini dell’inquietante individuo mascherato e a liberare il figlio di Miwok.
Sconfitto da Zagor, il Re delle Aquile svela la sua identità: il suo vero nome è Ben Stevens e ha una storia agghiacciante alle spalle. Egli era un cercatore d’oro sopravvissuto, tempo prima, ad un feroce massacro operato dai Munsee; scalpato vivo, era riuscito ad addestrare delle aquile e se ne è servito per vendicarsi dei pellerossa.
Stevens cerca di scappare aggrappandosi agli artigli della sua aquila più grande, Ayala, ma il peso dell’uomo fa precipitare entrambi nell’abisso!
Il Re delle Aquile” era uno degli albi inspiegabilmente introvabili quando iniziai la collezione (1971), nonostante fosse uscito solo 6 mesi prima... e tanta era la voglia di leggerlo che quando finalmente lo recuperai fu una vera folgorazione!!!
L’avventura inizia con una gag di Cico “trasformato” in sirena (sicuramente il più buffo dei suoi travestimenti) e va poi assumendo tinte sempre più drammatiche (l’attacco del puma) e misteriose (la tribù indiana soggiogata dal Re delle Aquile che comanda la gigantesca Ayala e le sue compagne).
Si continua poi con la tortura di Zagor ed il salvataggio da parte di Cico; l’apparizione dello “spettro” (ottima la sequenza notturna disegnata da Ferri); il segreto del passato tragico di Ben Stevens; fino a quel tragico, ultimo volo...
Un piccolo capolavoro! Ultima storia uscita nel formato a striscia e una delle più belle di quel periodo.

5 commenti:

  1. Già...una delle migliori del periodo che chiamerei "maturità pre-golden age" e che, così a spanne, lo si può far partire da "La Preda Umana".
    Di questo periodo "mediano" ci sarà ancora la magnifica "I sei della Blue Star", un altro mio "must", che commenteremo a suo tempo.
    Condivido il commento di Moreno Burattini (nelle sue note critiche nell'albo) sulla splendida sirena "Stella" le cui espressioni più sexy sono sicuramente quelle della prima vignetta nella striscia mediana di pag. 136 ("EET...") e nella prima vignetta di pag. 137 che la mostra sensualissimamente adirata.
    Grande anche in questo Ferri, in grado di fare impallidire Manara e le sue sciacquette tutte uguali.
    Aehm...Cico col rossetto vestito da sirena invece rende Zagor indifendibile verso certe critiche mosse da mia moglie... ;-))

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  2. "Il re delle aquile" è uno dei primi albi che comprai nel 97 al mercatino dell' usato quando iniziai a leggere Zagor. Era la ristampa striscia rossa, ma pensai che fosse l' originale non riuscendo ancora a capire come mai però in altri numeri comparisse la numerazione dello Zenith XD!
    Ci sono perciò molto affezionato con la storia che è bella e appassionante nonostante sia piuttosto minimale nel suo svolgimento. Cico vestito da sirena :lol: così come

    SPOILER la sua "ribelione" quando vogliono fargli mangiare del pesce crudo! XD ^^ FINE SPOILER

    Certo che la storia di Ben Stevens è proprio tragica! Uno dei primi cattivi nel mondo Zagor, così come l' avvoltoio, ad essere caratterizzato in maniera complessa.
    Vedere Zagor

    SPOILER pestato così a quel modo e in balia delle aquile in una delle sequenze più drammatiche della serie non è da tutti i giorni. SPOILER

    La copertina de IRDA mi ha sempre affascinato. Anche quella de LS è proprio suggestiva!
    Chissà come mai nella CSAC hanno reso bianca la maschera di Ben Stevens! A me piace più colorata.

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    1. Eh, sì Francesco, il primo Zagor non si scorda mai... ;-)
      Anche a me piaceva di più la maschera colorata.

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    2. "Eh, sì Francesco, il primo Zagor non si scorda mai... ;-)"

      Già! ^^

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