Il cinquantaquattresimo
numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con Cinzia Bradmayer (Il palo della tortura), nonché
la prima parte della storia “Tigre!”.
TIGRE!
Gli indiani Cheraw sono tormentati da misteriose
belve che si cibano di carne umana. Zagor partecipa a una battuta di caccia al
misterioso animale e scopre che si tratta di due tigri, scappate dalla gabbia
di Harry Kellog, un ricco proprietario terriero della zona, che si è trasferito
in America dopo aver vissuto molti anni in India. Ma le uccisioni di indiani
continuano, anche dopo la morte delle due tigri…
È proprio alla magione
di Sir Kellog che Zagor scopre che la belva sanguinaria che ha provocato tante
morti non è una tigre. È il giovane Wilfred Kellog, il fratello minore di
Harry, trasformato in un mostruoso uomo dalla testa di felino dalla magia della strega Dharma, quale
punizione per aver osato uccidere, anni addietro, una delle tigri bianche del
rajah indiano Kubal Singh.
Kellog vuole operarlo,
trapiantando su di lui gli organi di un giovane indiano, nella speranza di
farlo tornare umano. L’operazione chirurgica non ha luogo perché Wilfred si
libera e fugge nella notte, braccato da Zagor e Cico. Alla fine sarà proprio il
fratello dello sfortunato giovane a porre termine alla sue sofferenze
uccidendolo e suicidandosi.
Storia terrificante, malinconica e crepuscolare che,
possiamo dire, chiude degnamente quel periodo che la maggior parte degli
appassionati identifica come la golden age nolittiana.
Zagor sembra essere un semplice spettatore di fronte
alle forze avverse della natura e della magia, ed anche quella possibilità di
riscatto “protagonista” di altre storie e tanto cara a Nolitta, in questa
avventura non trova possibilità d’essere.
Il fato,
inarrestabile ed invincibile, è l’assoluto padrone!
Meraviglia di storia. Non c'é un personaggio che non sia memorabile, non c'é una sequenza che non sia azzeccata. Da ragazzino mi spaventò molto, é una sorta di storia di licantropia adattata per la serie di Zagor!
RispondiEliminaSono d'accordo, Fran! A me angosciò soprattutto leggere la notte della trasformazione...
EliminaL'ultimo "vero" gioiello zagoriano di Guido Nolitta.
Indimenticabile avventura a sfondo soprannaturale della saga di Zagor inclusa, tra l'altro, anni fa, come seconda storia nel n. 627 della Collana di fumetti della Mondadori dal titolo "Zagor contro il vampiro" dedicata agli Oscar Best Sellers. Meritato riconoscimento di una delle storie, insieme a quella del vampiro Rakosi, di maggior effetto suggestivo ed impressionante. Epica.
RispondiEliminaGiusta la tua osservazione, Nino.
EliminaDi quel volume ne avevo parlato in questo vecchio post:
http://zagorealtro.blogspot.it/2011/04/anno-domini-1996.html
Una storia atipica.
RispondiEliminaGran parte di essa è in realtà un lungo racconto in flash-back con Zagor e Cico nelle vesti di uditori.
Le azioni zagoriane sono ridotte al minimo verso la fine del racconto e si ha l'impressione di aver a che fare con uno Zagor figurante e non protagonista.
Magnifici i disegni di Ferri, qui al suo zenith, ma francamente un po' sprecati per una storia dove i protagonisti sono altri.
Con questo episodio, si chiude, a parer mio, una quartina di storie non disprezzabili ma distanti dai capolavori che si trovano tra Indian Circus e Supermike. Forse sta in queste quattro storie la vera "silver age".
Dalla prossima, "Il cavaliere misterioso", purtroppo sarà caduta libera.
Infatti ricordo che avevamo già avuto occasione di questo tuo amore/odio per questa storia, Mario...
EliminaIn merito alla "silver age" non sono così drastico come te: per diverso tempo saranno ancora diverse le storie scintillanti d'argento...;-)
Avremo modo di discettarne a breve....
EliminaCi conto!!! ;-)
Eliminala prima storia che lessi...meravigliosa e tanti bei ricordi...vorrei fare una sola domanda: quanto durerà ancora questa stupenda serie?avevo captato fino al numero 70, ma spero vada di lungo, vorrei leggere le storie fino al 300.
RispondiEliminaAndrea
Grazie per il tuo intervento, Andrea!
EliminaTemo che la Collezione si fermerà davvero al n. 71....:-((
Una storia drammatica ed indimenticabile, con la maledizione di Wilfred Kellog, trasformato in un uomo tigre a causa di una crudele mutazione inflittagli da un rajah che amava fin troppo le sue bestie per covare sentimenti di misericordia per gli uomini...Zagor qui è solo uno spettatore, potrebbe essere chiunque, anche un passante catturato al quale gli viene raccontata tutta la storia. Anche questo fatto strano mi aveva colpito. Mi aspettavo che Zagor affrontasse l'uomo tigre e lo sconfiggesse, poi che lo portasse fino in India affrontando Dharma e il rajah per farlo tornare come prima...sarebbe venuta fuori una lunghissima storia coi fiocchi. Invece, col finale, mi ero chiesto, un pò deluso: "Come, e la storia finisce qui? Ma perchè?"
RispondiEliminaStoria stupenda e ben disegnata (la copertina di Zagor con la tigre sul fondo è una di quelle che più mi è rimasta impressa!), con un sottofondo amaro e malinconico sul finale e sul mancato sviluppo della storia...se fosse successo come pensavo, credo che Zagor sarebbe stato grande, in un'avventura come quella di "Oceano"...peccato!
Se "La dea nera" portava una parte d' India a Darkwood, qui in nella grande e variegata nazione asiatica ci si va veramente attraverso il già citato lungo, tenebroso e affascinante flash-back dei fratelli Kellog, una delle vette narrative di Nolitta secondo me. Come esperimento è curioso, ma azzeccato e anche rileggendola in questi giorni, la storia mi ha affascinato come la prima volta.
RispondiEliminaVicenda in effetti pessimista e tragica, ma con un insegnamento morale di fondo. Con Kubal Sing, personaggio ricco di sfumature e Dharma, l' autore crea due grandi figure ben caratterizzate, così come gli altri protagonisti. Grandi ambientazioni e curioso anche il fatto che il mitico e compianto Sergione abbia anche rinunciato alla solita gag di Cico riservandone giusto una nel finale. Storia dunque un po inusuale dal punto di vista narrativo. Scelta che però si è rivelata azzeccata secondo me.
Anch' io penso che con questa bella e coinvolgente avventura si chiuda la golden age e nel 77 cominci la silver.
"inclusa, tra l'altro, anni fa, come seconda storia nel n. 627 della Collana di fumetti della Mondadori dal titolo "Zagor contro il vampiro" dedicata agli Oscar Best Sellers. Meritato riconoscimento di una delle storie, insieme a quella del vampiro Rakosi, di maggior effetto suggestivo ed impressionante. Epica."
L' ho letta la prima volta proprio lì! Entrambe le storie mi presero (e prendono) un botto! ^^
Chissà se la lotta con la tigre all' inizio è stata ispirata da Nolitta dal bello e mitico sceneggiato di Sandokan trasmesso proprio nel 76. ^^
RispondiEliminaMe n' ero scordato. Nella pur bella "Thugs", purtroppo Kubal Sing e Dharma sono stati inspiegabilmente snaturati rendendoli... due diabolici cattivi a tutto tondo! °_O Perché Sergio hai permesso ciò, perché!?! Boh!
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