Il sessantanovesimo numero, che troverete in edicola goovedì, contiene la conclusione dell’avventura sulla Sierra Blanca, nonché la prima parte della storia “Il ritorno di Guitar Jim”.
SIERRA BLANCA
Zagor e Cico accettano di fare da a una
carovana di mormoni che devono superare i contrafforti della Sierra Blanca per
raggiungere la Green Valley, dove intendono stanziarsi. Alla carovana si
aggregano anche degli individui poco raccomandabili, guidati da un certo
Keegan, e viene attaccata da un gruppo di trogloditi antropofagi.
Tempo prima, infatti, una carovana era stata bloccata
dall’inverno nella Sierra Blanca, per colpa delle macchinazioni della guida
Keegan. Ma quegli sventurati pionieri sono sopravvissuti mangiando i corpi dei
più deboli, e regredendo a uno stato primitivo e bestiale.
Con uno
stratagemma Zagor riesce a catturarli e a renderli inoffensivi. Il capo della
carovana di Mormoni si offre di tenerli con sé per rieducarli ed inserirli
nella propria comunità.
La storia, la prima sceneggiata da Giorgio
Pezzin per la serie, non è disprezzabile: molta suspence, buone idee, ed una
morale finale.
In questa avventura debutta come disegnatore a
solo Francesco Gamba, qui forse alla sua migliore prova in assoluto sulla
serie.
Molto bella
anche la copertina dell’albo gigante La pista del west.
Questa fu la prima storia di Zagor che mi convinse poco, all'epoca. Mi embrava troppo "texiana", anche se c'era qualche intermezzo umoristico, poco efficace, però, perchè l'argomento era TROPPO drammatico. Quello che più mi aveva sconcertato era la faccenda degli antropofagi e dello stivale col piede dentro. Fu un bel pugno nello stomaco. Mi sembrava troppo diverso da un racconto zagoriano...
RispondiEliminaIn effetti fu proprio in quel periodo, quando Guido Nolitta cominciò ad abbandonare progressivamente la conduzione della serie, che i lettori iniziarono a capire che c'era qualcosa di leggermente diverso nelle storie zagoriane...
EliminaNon malaccio tutto sommato.
RispondiEliminaAnche se non mi piace Gamba (preferisco Pini Segna) e Pezzin ha dato il massimo nei '70 sul Topo in coppia con Cavazzano.
Dimenticavo che sei un superesperto disneyano... ;-)
EliminaConsidero anche io questa storia, tutto sommato, come divertente, che si lascia leggere con piacere. Stupende le due cover di Ferri. Ennesima nota di biasimo per la seconda di copertina che continua incessantemente a raccontare per filo e per segno ciò che accadrà nel volume. Ma è possibile mai?!?
RispondiEliminaE vabbé, Fran, che ci vuoi fare...
EliminaVorranno fare un po' come i "bigini" di una volta...
Io, poi, la seconda di copertina non la leggo mai! :-D
Ciao a tutti, per prima cosa volevo farti i complimenti caro Baltorr per il blog che seguo sempre... È la prima volta che scrivo e volevo dire anche la mia sulle splendide storie che la Csac ripropone... È vero Pezzin non era Nolitta ma comunque apprezzai le sue storie.. Quanto a Gamba, i suoi disegni mi sono sempre piaciuti e li preferivo a quelli di Segna.. Anche se le storie in cui a mio giudizio si è superato sono "sfida al campione" e "thunderman" che ora potrò ancora rileggere e riscoprire a colori! Un saluto e.. W zagor
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti, caro "anonimo" (a proposito, come ti chiami?).
EliminaConcordo anche sul fatto che le storie di Pezzin, pur non essendo capolavori, sono di stampo classico e comunque apprezzabili.
Scrivi ancora, mi raccomando! ;-)
Quoto! Certo che Pezzin è una delle innumerevoli meteore zagoriane! °_O A dimostrazione di quanto non sia semplice scrivere una serie così eterogenea!
EliminaComunque curioso che la storia sia in due albi pieni. Cosa rarissima all' epoca. Quasi la regola da tanti anni a questa parte!
Ho riletto anch' io la storia dopo taaanto tempo! Anch' io concordo sul fatto che Pezzin tendesse ad essere più classico in generale rispetto a Castelli. Infatti ho notato uno Zagor indomito, di nuovo con il suo sesto senso, e che tende pure a scherzare sulla missione che lo attende oltre a perdere la calma quando Cico gli dice di cui è la colpa se gli antropofagi sono diventati tali. Gli scacchi di dello spiritoconlascure mi pare saranno poi ripresi mi pare solo da Toninelli in qualche avventura per poi stemperarsi. Un po un peccato perché la scena di "La stella di latta" la considero uno degli emblemi della serie.
RispondiEliminaPassando a Cico anche qui l' autore ci ripresenta, dopo quello castelliano imprenditore o mago, un pancione più classico nel suo bisogno atavico di cibo XD e lo troviamo pure di nuovo in coppia con Trampy ^^! Tra l' altro rispetto alle ultime due apparizioni il duo risulta ancora più classico visto che tornano alle fregature XD. Nel finale addirittura assistiamo ad alcune gag come quella del congelamento e dello scivolamento che neanche Nolitta ci proponeva più! XD Ho notato che qualche lettore ha storto il naso su Cico che vuole abbandonare la carovana apparentemente ormai destinata ad una finaccia! Magari sarà esagerato e si poteva evitare, però a me non è sembrato tutto questo visto che Cico non è un eroe ed è alquanto balordo come scritto XD. E poi comunque in compenso va a cercare Zagor fiducioso che non sia morto e lo salva dall' orso. Pezzin ci mostra anche un Cico duttile e astuto.
In generale l' ho trovata una storia godibile e a me i disegni di Gamba non hanno mai dato fastidio. Ho notato che addirittura che anche qui nella sua prima storia c' è una correzione ante-litteram di Ferri! XD