mercoledì 7 agosto 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Il tesoro della "Discovery" (ZCSC78)



Il settantottesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con Lupo Solitario, la storia completa “Il tesoro maledetto”, nonché l'inizio della storia “Devil Mask”.


IL TESORO MALEDETTO

Nel Settecento, il comandante del galeone inglese Discovery trucidò l’equipaggio per impadronirsi di un carico d’oro. Ma il passaggio di una cometa vanificò il suo piano e la nave sparì misteriosamente.
Digging Bill ha scoperto il luogo dove si è inabissata e riesce a convincere Cico ad accompagnarlo. La nave e il suo tesoro fanno gola anche al professor Flecker che con i suoi uomini tenta di uccidere i suoi concorrenti. L’intervento di Zagor impedisce il peggio, ma Digging Bill accetta ingenuamente di allearsi con Flecker nella ricerca. Trovato il luogo dell’inabissamento, Flecker droga i suoi compagni per assistere da solo al nuovo passaggio della cometa che farà riemergere il galeone dalle acque.
Ma la leggenda dice che la cometa porterà anche un “orrore indicibile”!
Così succede! Flecker e Zagor (che non aveva bevuto il sonnifero) salgono a bordo e si ritrovano ad affrontare l’equipaggio dei marinai trucidati, tornati orribilmente in vita. Flecker viene ucciso e Zagor si salva grazie al fuoco che distrugge i morti viventi. Quando la cometa scompare, il galeone torna ad inabissarsi definitivamente...
          Con questa storia, sceneggiata da Tiziano Sclavi (anche se nell’edizione originale dell’albo veniva indicato come autore Guido Nolitta) e disegnata da Gallieno Ferri, viene degnamente festeggiato il 200° numero della serie.

L’avventura è avvincente e scorrevole, e non risente della brevità del numero unico in cui è relegata. Digging Bill è ben caratterizzato e i disegni di Ferri riescono a rendere benissimo l’idea dell’orrore indicibile causato dall’avvento dei morti viventi.
    Curiosamente, la storia è molto in linea con quelle che vedranno coinvolto il personaggio di Martin Mistère, il cui primo numero vedrà la luce nelle edicole il mese successivo, l’aprile 1982.

6 commenti:

  1. Quella storia fu una piacevole sorpresa anche per il mendace (ma chi lo sapeva?!) credito a Guido Nolitta.
    La versione horror-splatter de "I Sei Della Blue Star".
    Perfettamente in linea con quello che si poteva vedere al cinema in quei primi anni '80...

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  2. Questa storia della "Discovery" sclaviania, invece, mi piace! Seppur verbosa e con uno zagor tutto sommato poco presente, ha un suo fascino ancora oggi. Ricordo che all'epoca mi rallegrai per "il ritorno" ai testi di Nolitta, salvo scoprire in seguito che non aveva scritto lui l'episodio celebrativo.

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  3. A dire il vero, questa storia fu per me una delusione...le battute erano patetiche ("Mamma!" "Non sono la tua mamma, Cico" "Digging Bill! Un'altra battuta idiota come questa ecc") e il cattivo era assurdo (dico, affrontare Zagor GRAFFIANDOLO SULLA FACCIA? Aò, professò, che ti sei bevuto? La cosa più incredibile è che Zagor non opponeva una gran resistenza. Sarebbe bastato un cazzotto in faccia). Poi Zagor si arrabbiava facilmente per un nonnulla ("Basta, buffoni!") e imponeva addirittura a Digging Bill di non cercare più tesori, praticamente, a differenza del gran finale di Oceano. In quel numero, avevo avvertito che, in un certo senso, lo Zagor che conoscevo era finito. :(

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  4. Storia interessante ma sbrigativa nel finale. Da un lato mi sarei aspettato una maggiore longevità dell'aspetto narrativo rappresentato da un lato da una maggiore difficoltà di Zagor nel riuscire a sfuggire alla morsa dei morti viventi durante le fasi del combattimento sulla nave e, contemporaneamente, da un lato avrei desiderato un espediente narrativo per determinare una fine più giusta ai cadaveri degli ex marinai, avendo questi ultimi secoli addietro subito una morte indegna. Penso che la sceneggiatura sia stata alquanto limitante per un racconto che avrebbe potuto essere sicuramente più bello e più denso di significato. Sarebbe stato interessante, che so...un espediente narrativo, tipo il ritrovamento di un amuleto o qualcosa di analogo che avrebbe restituito quanto meno pace e serenità alle anime dei defunti. Ed invece il racconto si snoda in un finale che sa tanto di horror facilone facilone. Peccato.

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  5. Bella storia che però è da un pò che non rileggo!

    "anche per il mendace (ma chi lo sapeva?!) credito a Guido Nolitta."

    Già! Quando la presi al mercatino avevo già letto che l' ultima di Nolitta era "Terrore dal sesto pianeta" e quando lessi il suo nome all' inizio rimasi così... °_O! Solo dopo ho scoperto che era di Sclavi!
    Sarei curioso di sapere la reazione dei lettori dlel' epoca quando rividero il nome del creatore salvo poi scoprire anni dopo che non era sua!

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  6. Riguardo la battuta della mamma, la cosa penso sia volutamente ironica vista l' osservazione di Cico. L' ironia penso non stia nella battuta in sé, quanto il fatto che a Digging Bill esca un' "osservazione" simile! Zagor non è la prima volta che lo vediamo "arrabbiato". XD
    Riguardo il finale, ma sembra che venga dedicato molto spazio all' ultima parte contando anche che si tratta di un' avventura di "sole" 96 pagine. Grande spazio per Digging Bill e Cico e molto suggestivo il passaggio della cometa. Proprio belli i colori quando ci vengono mostrati gli effetti sul lago (che effetti speciali vien da dire XD) così come i disegni di Ferri!

    SPOILER Veramente spettacolare la riemersione della Discovery! FINE SPOILER

    "e imponeva addirittura a Digging Bill di non cercare più tesori, praticamente, a differenza del gran finale di Oceano"

    Beh, in quel momento che altro avrebbe dovuto dire a caldo? Non penso siano due situazioni paragonabili! Anche perché in "Oceano" fa più che altro una descrizione di Digging bill!

    "In quel numero, avevo avvertito che, in un certo senso, lo Zagor che conoscevo era finito. :("

    Addirittura!?! A me sembra che questo numero sia piuttosto classicheggiante in generale. Poi boh!

    "che sa tanto di horror facilone facilone"

    Secondo me invece no. C' è più mistero e poi così vengono messe in risalto le parole di Zagor alla fine.

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