mercoledì 21 agosto 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Fuorilegge! (ZCSC80)




           L'ottantesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro Bimbo Sullivan, nonché la prima parte della storia “Il grande complotto.


UNO STRANO FUORILEGGE

Dopo aver incontrato un misterioso individuo, Cico litiga con Zagor e si allontana dalla capanna nella palude lasciando un messaggio all’amico: è stanco della vita di pericoli che conduce e dei rimproveri di Zagor e ha deciso di costruire il proprio futuro altrove, da solo!
Zagor è assalito dai sensi di colpa ed è triste per la decisione dell’amico, ma decide di rispettarla.
Un mese dopo, tuttavia, riceve una notizia ancora più sconvolgente: il messicano, insieme a un misterioso complice con la barba, si è messo a rapinare banche!
Zagor si mette allora sulle loro tracce, ma quando li raggiunge il nuovo socio di Cico lo riduce a mal partito; lo salva un simpatico trapper chiamato Little Owl, che decide di aiutarlo nel proseguire la ricerca dell’amico perduto.
Con il suo aiuto, Zagor riesce a catturare un irriconoscibile Cico e a sconfiggere l’uomo barbuto, che altri non è che il suo vecchio nemico Bimbo Sullivan che è riuscito a drogare il messicano per condurlo sulla via del crimine e così vendicarsi del suo storico avversario. In preda all’ira, Zagor sta per strangolare Bimbo Sullivan quando interviene Cico che, rinsavito, lo ferma prima che commetta l’omicidio. I due amici si sono finalmente ritrovati!


         Esordio alla sceneggiatura di Marcello Toninelli, che si fregerà del titolo di “erede di Nolitta” per tutti gli anni '80.
       Questa sua prima storia non è affatto male, così come buone saranno le successive sceneggiature per almeno un’altro anno e mezzo/due; poi verrà il lento declino, con un’alternanza tra buone e cattive storie, fino all’abbandono definitivo del personaggio da parte di questo autore.
In questa avventura è da notarsi in positivo l’approfondimento psicologico del rapporto tra Zagor e Cico: quando Cico se ne va, Zagor entra visibilmente in crisi, diventa irascibile ed intrattabile e solo con il ritorno di Cico anche lui tornerà ad essere quello di sempre, tanto i due sono ormai legati da solida ed inattaccabile amicizia. Non a caso, colui che riporta Zagor alla ragione, impedendogli di strangolare Bimbo Sullivan, è proprio Cico!
Altro elemento positivo sono i richiami alle storie passate (quelle con Bimbo Sullivan, l'Inferno dei Vivi, Zagor Story) e la creazione del simpatico trapper Little Owl.
Da segnalare anche il ritorno ai disegni, dopo diverso tempo, del compianto Franco Bignotti, il cui tratto si è ulteriormente raffinato dopo essere stato ad illustrare Mister No e Martin Mistère.
Tutto sommato, quindi, una storia più che buona.

11 commenti:

  1. Toninelli debutta tirando fuori dal passato un villain di spessore pressochè nullo e praticamente dimenticato. "Bimbo" Sullivan fa le sue apparizioni in un
    periodo in cui il personaggio di Zagor è in via di definizione...assurdo pensare di poter utilizzare una figura così ordinaria in tempi diversi.
    In ogni caso: dopo vent'anni di produzione zagoriana, Toninelli aveva a disposizione fior di temibili eccellenti "cattivi" ma ha scelto Bimbo.
    Sarebbe come mettere sul piatto "Self Portrait" avendo in casa la discografia completa di Bob Dylan.

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  2. Mah, questa storia mi deluse tanto che da allora non comprai più Zagor per anni. I personaggi mi sembravano stravolti, non riconoscibili, e la storia mi sembrava fin troppo sopra le righe. Solo molto, molto tempo dopo ricominciai a comperare Zagor. :(

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    1. A dir la verità qui c' è uno Zagor che più si avvicina a quello in Nolitta!

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  3. Uh, cominciamo bene... Due commenti, due stroncature toninelliane! :-D

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  4. Io che amo lo Sclavi di Dylan dog e Mister no e pure quello di Incubi continuo a pensare che siano sue le storie più brutte e irrispettose del personaggio, considerando che a Sclavi era permesso tutto (Incubi) mentre a Toninelli quasi niente (vietate le trasferte, i finali dolci/amari ect.). Ve la ricordate quella storia di Toninelli dove Zagor incontra dei saltimbanchi col carrozzone, il padre con i baffi, i figli uno bruno e uno biondo E NON SONO I SULLIVAN! Quella mi sà di storia pensata per i Sullivan, "cassata" in corso d'opera.

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  5. Storia nel complesso non male soprattutto perché, questa volta, il buon Cico assume l'insolito ruolo di un pericoloso fuorilegge, nonché complice involontario di un vecchio e dimenticato nemico dello spirito con la scure, ossia Bimbo Sullivan. Almeno personalmente ritengo decisamente indovinata l'idea dello sceneggiatore nell'aver riportato alla luce quest'ultimo personaggio soprattutto considerando l'odio da costui accumulato in tanti anni di prigionia a causa di Zagor. L'unico neo secondo me è l'idea forzata e un tantino troppo fantasy riguardo l'uso di un filtro diabolico che causa la perdita di volontà di Cico. E' vero che le storie di Zagor spesso si discostano dal filo logico della realtà, però, non so come spiegarmi, questa trovata non mi ha convinto. Avrei preferito semmai che il simpatico messicano fosse spinto da un estremo e gravissimo ricatto da parte di Bimbo Sullivan e che lo vedessimo di conseguenza, durante le scene delle rapine alle banche, più titubante e impaurito, ma allo stesso tempo impossibilitato a ribellarsi allo spietato e barbuto fuorilegge.

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    1. In merito al connubio filtro diabolico/Bimbo Sullivan ammetto anch'io di ritenerlo un po' forzato...

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    2. ...concordo in pieno con Nino!

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  6. Occorre però dire che Bignotti é al top, secondo me, e la sceneggiatura compensa un pò alcune ingenuità. Non é malaccio, tuttavia.

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  7. Buon esordio di Toninelli che ci regala uno Zagor contro Cico! Al nostro viene affiancato un simpatico trapper ben caratterizzato. All' autore toscano è stato rimproverato di tralasciare Cico a favore di altri personaggi. Se è vero che qualche volta è stato così, nella maggior parte dei casi a me il simpatico messicano è sembrato ben caratterizzato. In alcuni casi gli ha dato anche una gag iniziale o quasi e più di una volta si è rivelato una valida spalla per Zagor. Poi è stato l' unico o uno dei pochissimi a far tornare, più di una volta, Trampy!
    Piacevole e bel ritorno del mitico e compianto Franco Bignotti che mancava, probabilmente per impegni con Mister No, su Zagor dal 75! Per lo spirito con la scure disegnerà ancora tre storie.

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    1. Chissà se Toninelli per questa storia si è ispirato a "Topolino e lo strano potere di Flip"!

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