Il centesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro l'Uomo Ombra, nonché la prima parte della storia “Zagor l'implacabile”.
L’UOMO OMBRA
Zagor trova un uomo morto che stringe nel pugno
il pezzo di una mappa che indica il luogo in cui un gruppo di banditi aveva
nascosto l’oro rubato durante una rapina. È questo che racconta a Zagor e Cico
Endicott, un agente della Pinkerton. Il Re di Darkwood cerca di ricostruire la
mappa ma la sua pista è disseminata di cadaveri!
Infatti un misterioso individuo agisce nell’ombra
e uccide gli uomini che Zagor vuole interrogare. Tenta anche di uccidere i
nostri eroi (ai quali, nel frattempo, si è unito il trapper Doc), e la sua
identità si scoprirà solo alla fine!
La storia, che presenta i connotati del giallo (interessante la trovata
della mappa divisa tra i componenti del gruppo di banditi), è molto dinamica,
con diverse insidie naturali che contribuiscono a metter in evidenza le qualità
dello Spirito con la Scure. Spettacolari le sequenze con Zagor e Cico che
discendono in canoa un turbinoso fiume.
Pelizzari, con alterna fortuna, ha tentato di rispettare tempi e
situazioni tipicamente nolittiane, sopratutto inserendo di tanto in tanto i
classici siparietti comici per sdrammatizzare. Cico risulta piacevole nelle
singole gag, tuttavia i momenti comici arrivano talora al momento sbagliato,
tanto da venire percepiti come una sorta di inutile interruzione della vicenda.
Purtroppo l’identità dell’uomo ombra (Endicott) è facilmente intuibile;
molto più stuzzicante è il mistero del tesoro nascosto, che rimarrà tale sino
alla fine.
La storia comunque è più che discreta e l’uomo ombra si dimostra un
avversario temibile.
Buoni i disegni di Donatelli, sempre a suo agio con scenari tipicamente
western.
* * *
ZAGOR L’IMPLACABILE
Un losco
mercante, chiamato Muso di Rospo, insieme all’indiano Shangar vende ai Mandan
un carico di merci infettate dal vaiolo. Zagor attraversa mezza America per
aiutare gli amici Kee-Noah, Beau e Piotr Bezukoff, ma forse è troppo tardi: al
villaggio Mandan ormai regna la morte!
Toninelli prende a
spunto un fatto storico realmente accaduto nel 1837 (la fine dei Mandan a causa
del vaiolo portato da un cacciatore bianco da loro ospitato), per imbastire una
storia realistica che ha molte scene drammatiche, come ad esempio il rogo nel
campo Mandan; bellissima la fuga dello spietato Muso di Rospo (con Zagor e
Bezukoff che lo inseguono nelle vesti di implacabili giustizieri), la
descrizione del progressivo avanzare della malattia e la vignetta finale con la
morte che impugna la falce mietitrice!
Insomma, una storia non
eccezionale, ma permeata da una drammaticità che la rende abbastanza
coinvolgente.
Belli i disegni
dell’indimenticabile Michele Pepe, qui alla sua seconda prova zagoriana.
Noto che questa volta hanno letteralmente cambiato la cover originale dell'albo "Zagor l'inplacabile"! Forse perche' nell'albo originale Zagor esulta come se stesse festeggiando la vittoria della sua squadra del cuore? Nella cover di Repubblica Zagor si rivolge direttamente a Manito? Scherzo naturalmente....
RispondiEliminaNell'editoriale da lui scritto nel volume, Moreno Burattini spiega il perché del cambiamento ;-)
EliminaPerbacco! E quale sarebbe, di grazia?
EliminaBurattini svela che quella della ZCSC è la prima che fece Gallieno, ma le si preferì quella poi pubblicata sulla Zenith perché si preferì fornire una visione frontale del volto dell'eroe piuttosto di quella pubblicata ora, più segnata dalla sofferenza e dal dramma interiore... In effetti - aggiungo io - la prima evidenzia il titolo imponente "Zagor l'immortale" mentre la seconda il titolo drammatico "Mercanti di morte"....
EliminaAh! Beh...la prima è sicuramente più epica.
Elimina"Forse perche' nell'albo originale Zagor esulta come se stesse festeggiando la vittoria della sua squadra del cuore?"
Elimina:lol:
La cover dell' "Uomo Ombra" l'avrei comunque preferita....
RispondiEliminaCaro Baltorr,ieri sera,a cena,alcuni amici hanno intavolato l'argomento riguardante il compenso "stellare" del quale godono alcuni autori di fumetti e disegnatori. Reputo l'argomento interessante e mi domandavo se,in tanti anni che frequenti la redazione bonelliana,tu fossi in grado di svelarci, piu' o meno,a quanto ammonta il compenso di uno sceneggiatore e di un disegnatore. Spero di non metterti in difficolta'...
RispondiEliminaNessuna difficoltà, caro Frank, semplicemente perché...... non so davvero cosa risponderti!!!
EliminaPersonalmente non ho mai affrontato questo discorso con nessun autore o disegnatore nello specifico. Probabilmente non si è mai verificata l'occasione ed io, sinceramente, non ho mai avuto "curiosità" particolari sull'argomento...
Le uniche cose che so, presumo siano quelle che sanno anche tutti: gli autori in Bonelli non percepiscono compensi tutti uguali, ma secondo la loro bravura o il personaggio che disegnano...
Caro Baltorr,rieccomi nuovamente a te con un' altra domanda che ricorre spesso,ultimamente,tra i miei amici: quando potremo leggere,ma soprattutto deliziarci,con l'avventura riguardante Blondie e le sue "poppute"amiche?
RispondiEliminaIl calendario che conosco io arriva sino all'aprile 2015 e non c'è traccia di questa storia, sorry... ;-)
EliminaHo sfogliato ieri sera,prima di cena,l'albo numero 400 del nostro eroe preferito:era da un po' che non lo rileggevo.Tra gli antagonisti di Zagor fa' la sua ricomparsa il Barone Wolfingham con i suoi Figli di Dagon.Lo scontro con il Barone avviene in realta' soltanto nei sogni deliranti di Zagor, perche' Wolfhingam e' in effetti perito nell'avventura "Terrore dal mare".Ho avuto l'impressione che Burattini sia molto legato a questo personaggio,tanto da omaggiarlo,in questo numero centenario,insieme ad altre icone della saga.Moreno vuol per caso far ritornare dal "regno delle ombre" Wolfhingam? Indaga per noi Baltorr....
RispondiEliminaAl ritorno di Moreno dalla Patagonia indagherò sicuramente! ;-)
EliminaRileggendo sulla CSAC il "Ritorno del Vampiro" che,come abbiamo ribadito di recente,e' uno dei migliori ritorni della saga,mi e' tornato in mente quanto di recente detto dallo stesso Burattini nel corso di un recente convegno zagoriano: "Rakosi ritornera' in un modo molto originale...." A distanza di alcuni mesi dallo scoop e' trapelato qualcosa dallo staff zagoriano? Ci sara' il maestro Ferri ai pennelli? Fai "cantare" Moreno! Si dice che le formiche rosse facciano miracoli.... dopo cantera' come un usignolo!
RispondiEliminaLe indiscrezioni che ho raccolto (da prendere con gran beneficio di inventario!!!) sono queste: la storia dovrebbe essere incentrata soprattutto su Ylenia, ma poiché colui che l'ha vampirizzata è Rakosi, sarà pure presente quest'ultimo come "manovratore" dell'intera vicenda...
EliminaHo letto "I giorni del terrore" qualche anno fa ed ero per il tema trattato. Mi pareva una delle avventure più adulte di Zagor. Poi c' è la bella ed inquietantissima copertina del 261. Devo dire che sono rimasto un po deluso. A parte due o tre spunti, la storia si svolge in maniera un po troppo classico e viene un po a mancare quello che doveva essere il tema principale e cioè la vergognosa vendita di pelli infette da parte di spietati ed immondi mercanti agli indiani. Purtroppo questa avventura assieme ad "Acqua di fuoco" e "Il vello d'oro" tra quelle con un bel soggetto non adeguatamente sviluppato da Toninelli. Non ho ancora ben capito come facesse ad alternare, almeno per il periodo 84-86 storie così così ad altre belle. Anche qui comunque ci sono i mercanti d' armi. Pardon, l' avevo saltata nel citarla in un altro commento. Mi ricordavo che erano solo le pelli. A Toninelli comunque piace inserire avvenimenti e tradizioni storiche e questo ed uno dei suoi pregi. A me poi sono piaciute tutte le sue avventure fantastiche (devo però rileggere "Le creature delle acque morte"). Secondo me avrebbe dovuto scriverne di più.
RispondiEliminaPassando a "Il segreto della mappa", mi sono stupito che sul forum spiritoconlascure in generale non è molto apprezzata. A me è piaciuta. Un' avventura un po sui generis di Zagor con una godibile caccia al tesoro. Di Pellizzari mi è piaciuta anche l' altrettanto bistrattata "Carovane combattenti". Peccato che poi non abbia più scritto per Zagor.
Pardon! C' è anche "Una tribù in pericolo" con mercanti d' armi e o di wisky! Non me lo ricordavo.
RispondiEliminaO.K., e finisco, XD, anche in
RispondiEliminaSPOILER parte ne "Lo spirito del fiume FINE SPOILER.
Devo dire che rileggendola, ho apprezzato ben di più "I giorni del terrore". Un' avventura che sa ben miscelare azione e drammaticità rendendola la più adulta e amara di Toninelli.
RispondiEliminaSPOILER Alla fine Zagor, Beau e Piotr riescono a fermare la vendita delle armi e interrompere l' attività di Jampot e Gondar e Muso di rospo è vittima del male che ha portato assieme a Shangar, che prende perché decide di scappare abbondando quest' ultimo, ma purtroppo non ad impedire che la terribile malattia abbia ucciso molti membri della tribù.
Per questo possiamo un po accostarla ai finali di "Libertà o morte" e "Sandy river".
FINE SPOILER
La tragica situazione al campo Mandan e la rabbia e la disperazione di Piotr riescono a coinvolgere il lettore, almeno a me e parso così. Poi la vicenda di Muso di rospo verso la fine ricorda un po certe scene di Dylan Dog! Non a caso Toninelli sceneggerà due episodi dell' indagatore dell' incubo e scriverà una situazione simile ne "Lo spirito del fiume".
Concordo sui disegni del mitico e compianto Pepe! Proprio belli!
Magari la situazione al campo Mandan poteva essere più approfondita effettivamente, ma anche così non è trascurata.
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