giovedì 17 settembre 2015

Zagor alla riscossa! (ZCSCSpec1)



Il primo numero in edicola oggi contiene le storie complete “Zagor alla riscossa!” (Zagor Special n. 1 – giugno 1988) e “La pietra che uccide” (Zagor Special n. 2 – giugno 1989).


ZAGOR ALLA RISCOSSA

Un misterioso criminale, conosciuto dai suoi uomini come “Faccia di Cuoio”, a causa della maschera che gli copre metà del viso, sta facendo rapire alcuni dei migliori amici di Zagor.
Tobia Sullivan (padre di Orazio e Romeo) e Guitar Jim cadono nelle sue grinfie. Ma lo Spirito con la Scure, grazie all’aiuto dei due Sullivan rimasti e del cherokee Satko, riuscirà a mandare in fumo il piano del suo avversario, svelandone l’insospettabile identità: quella del redivivo Butcher, il “macellaio” del Destroyer!
Costui, sopravvissuto all’esplosione della sua nave corazzata (Zagor Gigante nn. 161-165) e rimasto sfigurato, ha architettato il rapimento degli amici di Zagor per vendicarsi di lui. Ma l’epilogo non sarà propriamente quello immaginato da Butcher...

È il primo degli speciali dedicati a Zagor, uscito nell’estate del 1988.
Come impostazione ricorda molto il n. 100 della collana Tex, in cui si affiancano all’eroe molti noti comprimari della serie; e, come accade nella citata storia di Tex, anche qui l’avventura risente, nel suo svolgimento, della limitazione di pagine del “numero unico”.
La trama non è certo complessa, la storia è molto lineare e con una buona dose di azione. Lo sceneggiatore Marcello Toninelli è riuscito, a mio parere, a caratterizzare sufficientemente bene tutti i personaggi, relegando però Cico ad un ruolo marginale con conseguente assenza di ogni elemento comico...
La presenza di tanti famosi comprimari fa quasi pensare al fatto che lo speciale dovesse essere un numero unico, una sorta di celebrazione; poi il successo dell’albo ha fatto sì che la serie venisse continuata.
Ottimi, come sempre, i disegni di Gallieno Ferri.


LA PIETRA CHE UCCIDE

           È venuta da lontano, da molto lontano… È caduta sui Monti Perduti e gli indiani Wuwucam la considerano una divinità. È “la Pietra che Uccide”: quando sorge il Sole emette delle radiazioni mortali. Ma è anche un gigantesco diamante, che scatena la cupidigia di molti. Tra questi c’è Digging Bill, sempre alla caccia di nuovi tesori. E come sempre Zagor dovrà salvare la vita all’amico, difendendolo da meteoriti aliene e criminali terrestri...

            Per il secondo Special, allo sceneggiatore Marcello Toninelli venne richiesta una storia in tema con il libriccino allegato all’albo, vale a dire i “tesori perduti”.
           L’idea di base della storia, la ricerca di un “tesoro” che ha acquisito le caratteristiche della sacralità presso una tribù indiana, non è una novità per i lettori zagoriani, ma Toninelli riesce a mio parere ad orchestrarla molto bene. Questa volta l’oggetto del desiderio è un misterioso meteorite dalle caratteristiche fisiche del diamante, ma che è in grado di accecare o addirittura uccidere (solo alla luce del giorno, però) chi si avvicina ad esso spinto dalla malvagità. L’avventura è godibile e si legge tutta d’un fiato; appassionante la parte dell’inseguimento dei banditi, che più volte deve interrompersi proprio sul più bello.
Ciò che in questa storia ha fatto arricciare il naso a più di un lettore è la caratterizzazione di Digging Bill, dipinto come una persona avida e insensibile!
Toninelli lo aveva già descritto così un anno e mezzo prima nella storia della ricerca del vello d’oro (Zagor Gigante nn. 269-271), togliendo dal personaggio quegli elementi comici e caricaturali di “bonaria follia” di cui lo aveva dotato Nolitta/Bonelli.
In ogni caso, nel suo libro Un senese a Darkwood, Toninelli ne fornisce anche la motivazione: “In quest’avventura me lo sono giocato come un individuo ridotto senza un soldo in tasca che viene momentanemente abbagliato dalla possibilità di arricchirsi, magari per potersi poi gettare un nuove pazze ricerche senza problemi economici”.
I disegni di Ferri, come al solito, sono molto belli.

7 commenti:

  1. Cari Amici,
    concordo parzialmente con Te Baltorr a proposito della recensione del n. 1 della CSC Special.
    Butcher è stato certamente un bel villain, ma per come presentatoti da Nolitta gli competono più parti da sadico esecutore che da genio del crimine.
    Bella la coralità dei vari personaggi amici di Zagor intervenuti e meno suggestiva la fine del cattivo che forse meritava una fine più indegna.
    Qunato alla seconda storia sul tesoro-diamante, anche questa non mi ha impressionato più di tanto: è il solito clichè delle storie del buon DiggingBil.
    Bellissimi i disegni di Ferri ma non trovate che l’oste della locanda vicino al traghetto assomiglia sia allo sceriffo della Terra da cui non si torna sia allo sfortunato violinista de La marcia della disperazione che viene abbandonato?
    Un saluto a tutti
    Giovanni 21

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    1. Ciao Giovanni!
      Meno male che hai scritto il tuo commento, altrimenti questo sarebbe stato il primo post del mio blog senza commento alcuno... almeno che io ricordi! Temevo che il passaggio dalla collana regolare agli speciali avesse disaffezionato i lettori... :-D
      In merito al tuo appunto su Ferri, effettivamente è capitato a volte che alcuni personaggi di "contorno" assomigliassero a quelli di altre storie... che dire... come nei film ci sono i cosiddetti "caratteristi" che compaiono sempre negli stessi ruoli anche in pellicole diverse, così anche il maestro di Recco ha i suoi "caratteristi" che compaiono nelle storie da lui disegnate... ;-)

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    2. Si, storia godibile la seconda e con una bella ambientazione nonché un tesoro interessante, ma niente di eccezionale come trama.
      Confesso che non avevo fatto tanto caso alla caratterizzazione di DB. Nella già citata "Il vello d' oro" non aveva di queste ambizioni. Forse l' autore non s' è reso conto di aver calcato troppo la mano. Boh! Misteri autoriali.
      Purtroppo il primo non l' ho ancora letto.

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    3. Ricordo che quando lessi il primo oscar di Zagor in "Tigre" verso la fine c' è un tipo biondo con i capelli lunghi ed ad un' occhiata veloce pensai che fosse sempre Parkman del vampiro! XD
      Rileggendo "L' isola della paura" ho notato che il traghettatore è il fratello gemello di Hammendick della golden baby! XD

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    4. Si si è vero ...ahahah...mi soddisfa la spiegazione dei caratteristi...quanto alla lentezza nel postare, caroBaltorr, io non ti abbandonerò!! Il fatto è che ho ri-iniziato a leggere romanzi dopo tempo (john williams - stoner e butcher's crossing- bellissimi il secondo un western revisjonista) e la sera i miei tre bimbi (anna teresa ed andrea di 5-4-2 anni) mi sequestrano...giovanni21

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    5. Ah che bello, i commenti sono già diventati 4!!! Grazie Francesco e Giovanni!!! :-D

      P.S. per Giovanni21:I figli sono sacri e meritano tutta la nostra attenzione! Poi viene il resto!

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  2. E ci mancherebbe! per Te questo ed altro.
    Un abbraccio.
    Giovanni21

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