Il centoottantasettesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con il ritorno del mutante, nonché la storia completa “Magia indiana”. Si tratta anche dell'ultimo numero di questa ristampa a colori, che ha riproposto le avventure della serie regolare di Zagor fino al n. 500. La settimana prossima si ricomincia da "1" con la ristampa degli albi Speciali.
MAGIA INDIANA
Nella notte della Cinquecentesima Luna, al
raduno dei capi tribù di Darkwood, un nemico sconosciuto fa trovare a Zagor una
lancia spezzata, il simbolo indiano della vendetta.
Non appena tornati alla capanna nella
palude, Zagor e Cico vengono intossicati da un gas venefico ed affrontati da
alcuni indiani che, una volta messili fuori gioco, li portano via con loro.
Dopo aver ripreso conoscenza, lo Spirito con
la Scure si ritrova a dover affrontare una serie di vecchi avversari creduti
morti: il capo dei Delaware Kanoxen, Marcus l’Uomo Pipistrello, il mostruoso
Molok e il barone Wolfigham con i suoi uomini pesce.
In realtà Zagor e Cico si trovano
prigionieri in una caverna e, mentre lo Spirito con la Scure è preda di una
specie di sortilegio che gli fa rivivere alcuni dei suoi scontri passati che
gli causano però delle ferite reali, Cico è
legato e non può far nulla per aiutarlo.
Responsabile di tutto ciò è Devil Mask, lo
stregone affrontato da Zagor nei nn. 201/203 della serie regolare, che non è
morto come si credeva e vuole in tal modo consumare la sua vendetta.
Zagor riesce a
comprendere la vera natura dell’incubo che sta vivendo e si libera, dimostrando
che la sua forza di volontà è più forte dei sortilegi del nemico. Nello scontro
finale Devil Mask viene accidentalmente ucciso da una lancia dei suoi alleati
pellerossa destinata allo Spirito con la Scure.
Presentata
originariamente sul n. 500 della serie, in questa storia celebrativa di Moreno Burattini appaiono diversi
personaggi ben conosciuti ai lettori zagoriani: inizialmente i vari capi tribù
di Darkwood, Molti Occhi, il barone La Plume e i saltimbachi Sullivan; quindi gli avversari citati nel riassunto.
Con la scelta
di questi ultimi Burattini ha voluto
omaggiare alcuni degli sceneggiatori che si sono succeduti sulla serie
zagoriana: Nolitta con Kanoxen, Ferri con Marcus, Castelli con Molok e Boselli
con Wolfingham.
Il racconto è basato sul ritmo serrato e sulla sorpresa, permeato
di magia e connotato da scenari coinvolgenti. La soluzione “a scatole cinesi”
adottata da Burattini, presentando
un nemico dopo l’altro, è assolutamente valida ed il volto del vero avversario
si rivela come totalmente inaspettato per il lettore.
L’episodio è,
inoltre, tutto incentrato sulla personalità di Zagor,
sulla sua tenacia, sul suo non arrendersi mai, sull’uscire sempre più forte da
ogni fatica affrontata; infatti da ognuno dei
combattimenti che il protagonista sostiene, Burattini lo fa sempre “resuscitare” grazie alla forza di volontà e
all’intelligenza.
In effetti, quello che inizialmente poteva sembrare solo un susseguirsi
di vecchi nemici, diviene alla fine una riflessione sulla necessità per l’uomo
di dover affrontare le proprie paure e sul fatto che in fondo, il nostro nemico
più pericoloso siamo proprio noi stessi se non riusciamo a lasciarci alle
spalle il nostro passato. Solo così, infatti, potremo vedere la “luce” che
Zagor e Cico trovano all’uscita della caverna.
Per quanto concerne i disegni di Gallieno Ferri, v’è da dire che le sue figure sono vive, dinamiche, quasi reali; qualche
piccola imprecisione sul volto di Zagor in alcune vignette viene ampiamente
ripagata dall’atleticità di un personaggio che dà davvero l’impressione di passare
fisicamente da una vignetta all’altra.
Per
concludere, ecco alcune annotazioni di Moreno
Burattini risalenti al 2007, anno di uscita della storia in edicola.
Sul criterio di scelta dei “cattivi” da inserire nella storia:
“Ho scelto i personaggi
procedendo in ordine cronologico rispetto alla loro prima apparizione, pensando
a nemici ognuno creato da uno sceneggiatore diverso e scartando quelli
nolittiani più famosi sia per assecondare il desiderio dell’editore (espresso
anche in pubblico) sia per non bruciarne un eventuale ritorno in storie più
lunghe. Ho anche cercato villain che potessero essere poco prevedibili, in modo
da sorprendere il lettore (per quanto possibile), ma allo stesso tempo
abbastanza temibili da poter essere plausibile che Zagor ne conservasse un
ricordo in grado di fargli paura. Infine, ho scelto pensando a dei cattivi che
a me erano piaciuti (il particolare, ho sempre sognato il ritorno di Molok). In
un mondo perfetto avrei fatto una storia di 128 tavole, come i vecchi speciali.
Avendo più spazio avrei allungato tutto il finale, dal risveglio di Zagor in
poi, lasciando il resto così com’è”.
Sul perché che
non abbia utilizzato nessun “cattivo” creato da Toninelli e da Capone:
“A parte che gli spazi per
le citazioni erano limitate (ho cercato comunque di inserirne il più possibile,
sia nel testo che nei disegni), e a parte che ci sono citazioni anche nella
scelta dei capi indiani al raduno o nel rimando alla lancia spezzata, mi pare
che i due sceneggiatori assenti, Toninelli e Capone, siano omaggiati dal fatto
che dedicati al primo ci sono i quattro albi precedenti al 500, e al secondo i
tre albi successivi. In altre parole: se uno pensa a un grande cattivo creato
da Toninelli può pensare a Skull il mutante, che certo avrebbe potuto tornare
nel 500 al posto di Marcus o di Molok. Ma essendo tornato per ben quattro albi
subito prima, mi pare che come omaggio non sia poi tanto male! Lo stesso per
Capone: il suo nemico più suggestivo è il sacerdote Stephan, che tornerà per mano
del suo creatore, e Capone è lo sceneggiatore messo in evidenza in posizione
strategica proprio sui numeri 501, 502 e 503. Non mi pare che sia un
trattamento di sfavore!”.
Interessante, infine, la sua risposta su una questione molto
particolare, cioè se il fulmine che all’inizio della storia colpisce una roccia
e, rompendola, rivela la lancia spezzata, fosse o meno una magia operata da
Devil Mask:
“Non c’è nessun fulmine
che rompe una roccia. A pagina 21 [dell’albo originale] si vede (vignetta 2)
che la roccia è già spezzata (era fatta così già da prima, per naturale
conformazione) e semplicemente comincia a emanare bagliori e ronzii. A pagina
22 (vignetta 2) quello che sembra un fulmine caduto dal cielo in realtà è una
emissione elettrica che scaturisce dalla roccia stessa e va verso l’alto
(tant’è vero che dopo, vignetta 3/4, esplode in un bagliore che costringe tutti
a coprirsi gli occhi). Il sonoro WAMP non è infatti quello del fulmine (che è
RUUMMBLEE - CRAACK). Dunque la lancia spezzata era già lì, nella roccia già
aperta, e Devil Mask si è limitato a un qualche gioco di magia che facesse
scaturire bagliori luminosi dalla roccia. Essendo uno stregone indubbiamente
dotato di qualche conoscenza magica (come già si sapeva) mi pare che un
fenomeno del genere rientri nelle sue possibilità”.
Cari Amici,
RispondiEliminache dire arrivati a questo punto?
Per me solo una cosa: aspettare ogni settimana (e non ogni mese o 6 mesi) l’uscita del Nostro Eroe preferito è stata un’esperienza impagabile, un sogno che avevo sin da ragazzino allorquando non sapendo tutto il lavoro che sta dietro al pubblicazione di un albo mi domandavo, stizzito, perché Zagor non uscisse tutte le settimane come Topolino (che usciva tra l’altro proprio giovedì).
In questi anni il giovedì mattina ho avuto un appuntamento irrinunciabile ed unico al quale non volevo mancare, ossia quello con un amico che mi aspettava per raccontarmi delle storie fantastiche ed inimmaginabili.
Siamo partiti da Xakonen e da Marcus e con loro (guarda caso) finiamo.
Rimane un po’ di dispiacere perché credo che, come col fratellone Tex, anche Zagor dovesse vedere a colori tutte le storie della serie regolare.
In tutti questi anni di CSC, poi, leggendo l’impareggiabile blog di Baltorr, ho pure appreso delle tante discussioni che gravitano sul mio (sul Nostro) Eroe; delle polemiche anche, circostanza che una volta di più mi ha interessato alle vicende del Nostro.
Ho così saputo – ho iniziato a leggere le storie di Zagor da bambino senza fare caso ad autori e disegnatori – che il papà di Zagor le ha scritte sino 1975 – in concomitanza con la storia di Dharma la strega (se non sono corretto, non vogliatemene) per poi riprenderlo con la storia di Hellingen e degli akkroniani.
Ed in effetti, pensandoci bene, tra le uniche ed inarrivabili storie contro Supermike, i samurai, Frida Lang (con, quest’ultima) Billy Boy, Alexis, i due fratelli in lotta per l’eredità, i congiurati della Luisiana e capitan serpente, ed altre storie come l’allampanato ed improbabile don Chichotte, Blondy, il cacciatore di Masai, il capitano della nave spagnola fantasma, avevo notato una certa differenza, in peggio (per non parlare, poi, con le storie a cavaliere dei nn. 50, uniche anch’esse).
E solo leggendo la CSC ho capito che ciò era dovuto ai diversi autori che nel tempo si erano succeduti.
Leggendo i vari Blog ho poi saputo che nel corso degli anni altri autori si sono cimentati con il Nostro fino ad arrivare con gli anni ’90 all’attuale Curatore, Moreno Burattini.
Ed ho anche letto e non solo nel blog di Baltorr delle polemiche – a volte un po’ sopra le righe devo dire – dei lettori contro i nuovi autori e contro le nuove storie; ma anche contro i vecchi autori e contro le vecchie storie.
"Siamo partiti da Xakonen e da Marcus e con loro (guarda caso) finiamo"
EliminaGià! XD A proposito di nemici comparsi, concordo con Burattini riguardo le apparizioni dei nemici di Toninelli e Capone. Riguardo il primo nonostante l' apprezzi come autore zagoriano non è che abbia creato molti nemici particolari e memorabili. Mi vengono in mente giusto, oltre al già citato Skull, il Pequot, Faccia tagliata e Krynar, che però si vede poco. Mentre per Capone si poteva inserire "Lui", ma già c' era Molok che fisicamente un pochino gli somiglia.
... (continua)
RispondiEliminaOra, rileggendo tutta la produzione Zagoriana dal n. 1 al n. 500 sono arrivato alla personale conclusione che francamente non è mai esistito un vero e proprio periodo buio della serie ed al tempo stesso che anche in quello che da molti viene definito il periodo d’oro delle avventure di Zagor sono rinvenibili storie mediocri.
Ho in altri termini la convinzione che tutti e dico tutti gli autori che si sono cimentati con Zagor hanno lasciato un ricordo che vale la pena di serbare intatto e dolce.
Se Nolitta ha scritto, infatti, la marcia della disperazione, lo stesso Nolitta è il padre dello strano Mister Smith e del sornione mago di Magic bat e dello scrittore di Dime Novel che tanto ha fatto penare Zagor e Cico in una storia un po’ piatta e prevedibile.
Il periodo da tutti ritenuto oscuro – quello in cui le storie venivano sceneggiate da Toninelli – ci ha lasciato invece delle belle avventure come quella con Beau o quella contro la banda che si nascondeva sotto i teloni (Assassinio a Darkwood e ss); Castelli ci ha deliziati con la storia, di ampio respiro narrativo, con il Tessitore e Sclavi con quella di incubi, avventura che ho letto solo sulla CSC ma che non ho ancora decifrato.
Al tempo stesso, anche tra le nuove sceneggiature ne ho letto di irripetibili (tutte quelle con Mortimer) ed altre che non consiglierei.
E questo perché Zagor è come un vecchio amico, con cui trascorriamo le nostre serate e che frequentiamo: alcune volte gli incontri sono piacevoli e lasciano il segno; altre meno.
Ma non per questo viene meno l’affetto.
Anche perché ciò che ricordiamo sono sempre le volte in cui ci siamo incontrati: non importa se abbiamo riso o se abbiamo pianto; se ci siamo arrabbiati o se ci siamo inteneriti; se abbiamo esultato o se ci siamo rannicchiati: vero è che Zagor e le sue avventure ci hanno fatto vivere momenti di indimenticabili emozioni.
E scusate se è poco.
Concludo ringraziando Baltorr per il costante aggiornamento chiedendogli di continuare.
Un saluto a tutti
Giovanni21
Grazie tantissime per il tuo bellissimo ed interessante intervento, Giovanni!!!
EliminaLa Collezione Storica a Colori continua ora con gli speciali e chissà mai che tra qualche tempo non riprendano a pubblicare le storie della serie regolare, così come avevano fatto con Tex...
Non ho bisogno di dirti di continuare, comunque, a seguire il mio blog perché so che sei uno dei suoi più affezionati frequentatori... Ancora grazie!
Non posso che quotare. Non avrei saputo scrivere di meglio. Unica precisazione è che "Magic bat" è di Meloncelli.
EliminaNe avevo avuto qualche assaggio nella chat di "Pleasant point" o come si scrive ai tempi, ma non immaginavo di leggere commenti piuttosto negativi, un po qui e soprattutto sui forum dove ne ho lette anche di peste e corna!
Mi hanno stupito soprattutto i luoghi comuni venutisi a creare chissà come del tipo che negli anni 80 le storie fossero piene zeppe di trafficanti d' armi e di whisky quando succede solo in 5! Una di Sclavi, una di Pellizzari e tre di Toninelli. Ci si sarà confusi con l' inizio degli anni 90 dove si li comparivano abbastanza di frequente. Boh! O che quest' ultimo mettesse costantemente da parte di Cico, Succederà tipo in 4 storie!
Ringrazio Baltorr e l' aver seguito i forum di Zagor dove ho trovato notizie, aneddoti, interventi degli autori e riflessioni molto interessanti che mi hanno anche spinto a rileggere le storie di Zagor e a leggerne di nuove! ^^ Così ho avuto modo di scoprire cose che mi erano sfuggite, rivalutare alcune storie, svalutarne altre, fare un' analisi più matura della serie... ^^
"ma che non ho ancora decifrato."
EliminaA chi lo dici! ^^ Dopo 17 anni ancora non so troppo bene come prenderla benché comunque in generale mi piaccia.
Grazie per la "quotazione", Francesco!
EliminaGiovanni21
27 anni, caro Francesco, 27, il tempo passa...giovanni21
EliminaComunque se Tu dopo 17 o 27 anni che siano non l'hai capita, io che l'ho letta l'anno scorso meglio che ci rinunci! Giovanni21
EliminaDopo Tex e Zagor, per me sarebbe magnifico una collezione storica a colori di Mister No, forse in 2016.
RispondiEliminaChissà...
EliminaDevil Mask vuole vendicare la morte del fratello... ma non era lo zio?
RispondiEliminaLorenzo
Complimenti a Lorenzo che ha notato questo errore "storico". Infatti l'originale Devil Mask non era stato sostituito da suo fratello, come Cico gli dice e lui conferma, bensì da suo nipote, il figlio meticcio di sua sorella e di un potente uomo bianco.
EliminaQuesto errore era già stato fatto notare all’epoca dell’uscita della storia nella serie originale da alcuni forumisti di spiritoconlascure.it, ma evidentemente in redazione nessuno l'ha recepita e l'errore è rimasto anche in questa ristampa a colori!
E la cosa ancor più curiosa è che nell' avventura precedente il cacciatore di taglie con cui si allea il doc per catturare Skull alla sua prima apparizione, viene indicato come complice di quest' ultimo!
EliminaCurioso due errori di fila.
"ma evidentemente in redazione nessuno l'ha recepita e l'errore è rimasto anche in questa ristampa a colori!"
Oh, mamma! Almeno quello dell' avventura di SKull è stato corretto? Speriamo.
Fermi tutti!!! Sul serio si parla di Mister no in collezione storica a colori? Baltorr tu che sei vicino a fonti autorevoli dacci una dritta autentica...giovanni21
RispondiEliminaNo, no, tranquillo, Giovanni. Ad oggi sicuramente non è in progetto nessuna ristampa a colori di Mister No. Il mio "chissà" del post precedente era solo un positivo augurio...
EliminaAvventura celebrativa, forse fin troppo. Gli scontri o presunti tali con i nemici passati sono avvincenti e gusti, ma alla fine sembra più che altro come è stato scritto su spiritoconlascure forum di aver assistito secondo me ad un trailer della serie di Zagor.
RispondiEliminaSempre com ' è stato fatto notare lì curioso che Ferri abbia disegnato in maniera diversa stile Perry Tobia. Pare in effetti di essere un pò tornati ai tempi in cui Donatelli e Bignotti disegnavano un Tonka "alternativo" e lo stesso Ferri, chissà perché, sballava Baltor ne "Il ritorno del vampiro" (salvo disegnarlo bene nel flashback di Metrevelic!) e quasi tutto il riassunto grafico della prima avventura di Supermike nel suo ritorno. Curiosamente due avventure di Castelli. Coincidenza? Boh!
Comunque questi 100 numeri di Zagor post-rinascimento sono stati un periodo dove non sono mancate perle come la mitica trasferta africana, i ritorni di Mortimer, "Huron", "La palude dei forzati", ultimo ma non ultimo questo ritorno di Skull... però d' altra parte abbiamo avuto ripescaggi
come "Il sudario verde" tutt' altro che eccezionale, seppur abbastanza godibile, autori che hanno impresso un loro stile forse troppo personale come Colombo e De Angelis con risultati altalenanti, un ritorno di Kandrax così e così ritenuto da tutti o quasi quello non nolittiano meno riuscito, una mini-saga atlantidea riuscita solo in parte... certo si veniva da un periodo alla grande se non alla grandissima! Forse difficile riuscire a fare meglio. Comunque non ci può affatto lamentare secondo me. Un calo si è avvertito più che altro negli speciali, negli almanacchi e nei primi due maxi su tre con ripescaggi vari per un motivo o per un altro tra cui quello del giusto tributo al mitico Donatelli nel 3° maxi.
Grazie anche a te, Francesco! Sei davvero "un fiume in piena" con i tuoi interventi!!!
EliminaMi raccomando, contianua ancora a commentare anche gli speciali zagoriani in unscita a partire da questa settimana!!! Ciao!