martedì 3 luglio 2018

Furia cieca (Zagor Gigante 634/636)

Due vecchi avversari dello Spirito con la Scure, il Grande Marcus e Thunderman, in passato da lui sconfitti in momenti diversi, uniscono le forze per realizzare i loro progetti criminali e vendicarsi del Re di Darkwood. Uno era finito in prigione e lì viene fatto evadere dal secondo, che Zagor credeva. Entrambi sono estremamente pericolosi anche se affrontati singolarmente: adesso che agiscono in coppia sembra impossibile poterli battere! Qualcuno, intanto, ha avvisato Zagor del pericolo, ma è una trappola!
Il Grande Marcus e Thunderman hanno radunato attorno a loro uno stuolo di guerrieri. I due si mettono in marcia verso la “roccia che brucia” dopo essersi vendicati degli Shawnee del sakem Wapah, vecchi alleati dello lo Spirito con la Scure. Intanto, Zagor è rimasto ferito e lotta tra la vita e la morte.
La roccia restituisce a Thunderman tutti i suoi antichi poteri, aumentandone anzi la portata e la potenza… ma l’eccesso di energia che ha investito Alfred Bannister ne ha deturpato l’espetto e lo a reso folle! Persino Marcus, l’uomo volante, che era divenuto suo alleato, si rende conto di non poterlo più controllare ed è costretto a chiedere l'aiuto di Zagor. Ma come potrà lo Spirito con la Scure, che è stato gravemente ferito e sta recuperando le forze, opporsi alla furia cieca di un vero e proprio super-villain dalle cui dita vengono scagliati fulmini in grado di polverizzare le rocce?

Il Grande Marcus è uno degli avversari zagoriani che più mi aveva affascinato durante la mia infanzia. È stato anche il primo di una lunga lista di nemici un po’, diciamo così, “particolari”, cioè con delle caratteristiche misteriose che rasentavano il soprannaturale: un costume vistoso, la capacità di volare (rectius, planare), i poteri ipnotici, la tribù di indiani pigmei al suo servizio, la città aerea, gli ostaggi offerti in pasto ai coccodrilli (o caimani che dir si voglia)… Insomma, un personaggio davvero ricco di fascino, almeno per il mio io-bambino…
Ecco quindi che, quando ebbi la possibilità di visionare in redazione alcune tavole della storia che sarebbe stata pubblicata sul n. 500 della serie (Magia indiana) e che vedevano raffigurato questo criminale, esultai per il suo ritorno… salvo poi apprendere successivamente, dalla lettura dell’albo, che il Grande Marcus era solo una delle allucinazioni patite da Zagor per colpa di Devil Mask… insomma, una delusione!
Tutt’altro che deluso, invece, lo sono stato dalla lettura di questa storia, che mi è proprio piaciuta!!!
Una storia molto ben costruita, semplice, lineare, con il ritorno di avversari apparentemente imbattibili, con l’eroe in difficoltà ed inferiorità fisica, l’eucatastrofe finale… che volete farci… probabilmente sono un tipo semplice a cui piacciono le avventure semplici…
Comunque, insieme al Grande Marcus in questa avventura c’è anche Thunderman che, da avversario assolutamente improbabile quale era negli anni ’80, qui lo troviamo trasformato in un villain di tutt’altro (tragico) spessore e Moreno Burattini riesce a ricostruirne la vicenda passata in modo assolutamente plausibile, rendendolo un criminale cieco, tormentato e in cerca di vendetta per essere stato praticamente sepolto vivo! Chi non avrebbe incubi simili ai suoi?
Il primo albo è introduttivo alla vicenda, con i nostri due cattivi che lo sceneggiatore ci presenta quasi in cerca di sostegno umano l’uno dell’altro: entrambi criminali non pentiti, sconfitti dallo Spirito con la Scure, si alleano in cerca di vendetta (Vendetta per due era infatti il titolo di lavorazione della storia) e rievocano reciprocamente le loro precedenti avventure contro Zagor (per la gioia di chi già le conosceva anche tramite l’utilizzo di inquadrature che rispecchiano quasi fedelmente quelle delle storie originali, in particolare le due copertine in cui comparivano i due personaggi). Dal canto suo, il nostro eroe viene attirato in una trappola, insieme all’inseparabile Cico, ordita dalla tribù dei pigmei che in passato avevano servito il Grande Marcus e che ora vogliono riabilitarsi ai suoi occhi consegnandogli il nemico su un piatto d’argento.
Anche la tribù degli Shawnee, coinvolta a suo tempo nella vicenda di Thunderman, viene assoggettata dai due criminali, mentre Cico e Zagor riescono a fuggire, con quest’ultimo ferito abbastanza gravemente da una freccia nella schiena.

Insomma tutto sembra perduto, se non fosse che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: con l’intenzione di riacquistare pienamente i suoi poteri dalla Roccia che Brucia, Thunderman si trasforma in un “mostro” sia nel corpo che nell’anima, perdendo il lume della ragione (se non per il radicato senso di vendetta e rabbia che cova dentro di sé) e comincia ad uccidere tutti quelli che gli stanno intorno. Tanto che il Grande Marcus decide di rintracciare Zagor per informarlo della cosa e per chiedergli di fermare il suo (ormai ex) alleato.
E qui la mia simpatia per Marcus ha fatto sì che al termine del secondo albo potessi pensare che, inorridito dal comportamento di Thunderman, l’uomo volante avesse mostrato un barlume di resipiscenza… macché! In realtà il suo intento era di spingere Zagor a sconfiggere Thunderman per poi affrontare l’eroe con il suo sguardo ipnotico e fargli fare una brutta fine. Sarà invece proprio l’uomo tuono a causare involontariamente la morte del Grande Marcus, prima di spirare tra le braccia dello Spirito con la Scure, pronunciando parole che potrebbero anche suscitare una certo compatimento per lui (“…non ho più i miei poteri… non volevo… rimanere sepolto vivo… un’altra volta”).
Insomma, questa di “vendetta per due” è una delle avventure che presentano il ritorno di vecchi avversari (e negli ultimi mesi sono davvero tante!) che reputo tra le migliori, sia per i personaggi coinvolti sia per l’approfondimento psicologico e motivazionale che Moreno Burattini è riuscito a dare loro.
L’unica nota stonata, a mio parere, è la decisione finale presa da Zagor di bruciare i corpi degli avversari: se da un punto di vista narrativo ciò toglie agli stessi qualsiasi possibilità di un ritorno futuro, poiché comunque erano entrambi inequivocabilmente morti si sarebbe comunque potuta dare loro una “cristiana sepoltura”...
I disegni degli Esposito Bros., molto belli e ricolmi di “classicità”, danno il tocco finale positivo a tutta la vicenda.

Permettetemi ora di concludere questa recensione con una nota di orgoglio personale… nella pagina della posta del n. 635 viene citato il mio blog, in particolare la rubrica aperiodica “A domanda… Moreno risponde”. Che dire? È già la seconda volta che zagorealtro.blogspot.com riceve una segnalazione nella posta di Zagor ed è davvero una bellissima soddisfazione della quale non posso che  ringraziare Moreno!


A proposito… mancano ancora 2 domande per arrivare ad una nuova serie di 20… che state aspettando, amici zagoriani???


10 commenti:

  1. Allora se posso, faccio io le ultime due domande:

    1) In una tua risposta precedente, Moreno, citavi la pubblicazione di due storie di Fishleg.La seconda storia sara' pubbicata sul mensile o su una collana extra? inoltre, se possibile, qual'e' piu' o meno la data di uscita ?

    2) La miniserie di Zagor di cui ho sentito parlare sui social,quando sara' pubblicata?

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    1. Le tue domande saranno inserite nella sesta serie!

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  2. Buongiorno caro Baltorr e utenti tutti del blog
    Apprezzo appieno la disamina da te compiuta sugli albi in parola e ne condivido in ogni parte le considerazioni; una storia sicuramente segnata da un ritmo gradevole, ben calibrato coniugando verosimiglianza e scorrevolezza e soprattutto in grado di rimodellare due antagonisti che, pur nella loro compiutezza (pensavo avessero esaurito ogni argomento), hanno il merito di recitare muovendosi non appesantiti da quell’ombra di “prevedibilità” che le aspettative dell’annunciato ritorno lasciavano presagire. Molto bene. Quanto ai grandi fratelli Esposito, che dire? Forse qualche inquadratura un po’ sotto tono rispetto alle superbe prove compiute ne “Alla ricerca di Zagor” o ne “Il varco tra i millenni” e un generale calo qualitativo verso la fine del secondo e l’inizio del terzo albo, ma la tridimensionalità ed il dinamismo delle scene d’azione, l’espressività dei personaggi e l’interpretazione del protagonista, rispettosa della sua storia e delle sue caratteristiche, dovrebbero esser d’ispirazione a tanti colleghi che si apprestino a disegnare lo SCLS (copertinista compreso!). (…Continua)

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  3. In relazione alle eventuali domande da rivolgere al nostro Moreno, ecco la mia qui di seguito: Zagor è l’eroe positivo per eccellenza, classico nel suo codice morale, moderno sia per la concezione dell’universo che lo circonda e dell’interazione con esso, sia per l’umanità e l’emotività che lo contraddistinguono. Tra le sue peculiarità mi è sempre piaciuta la capacità di indignarsi e d’infuriarsi innanzi alle vittime dei soprusi, non temendo di manifestare sentimenti e stati d’animo, a volte reagendo con veemenza sul piano del trasporto emozionale con tutta la collera possibile per poi ritrovare in extremis il proprio equilibrio, dimostrandosi una volta di più l’eroe (umano) di sempre. Per fare una banale citazione, mi sovviene il richiamo ad una vecchia storia degli anni ottanta, “il filtro diabolico”, in cui lo scontro finale con il villain di turno (“bimbo” Sullivan) fu particolarmente intenso a causa dei tormenti fatti patire da questi al nostro eroe nel corso di quell’avventura. Ricordo di essermi immedesimato così tanto nello stato d’animo del protagonista in occasione della resa dei conti, che vissi tale epilogo con totale trasporto, in completa simbiosi con le emozioni ivi narrate delle quali, ancora oggi, rammento l’appagante soddisfazione di fine lettura. Di contro, negli ultimi tempi, ho avuto come l’impressione che tale prerogativa, vuoi per una maggior incidenza del “politically correct” sugli albi della collana, vuoi chissà, per esigenze redazionali, si sia andata ad affievolire e che le reazioni emozionali del nostro, per quanto esacerbate dai drammatici eventi in cui viene coinvolto, rispetto alle premesse narrative ed alle aspettative createsi nel corso dell’avventura siano, nel finale, sempre piuttosto “misurate”, “contenute”, “ponderate”. Mi sarei aspettato ad esempio una resa dei conti un po’ più “tosta” nell’ultimo scontro con Mortimer (reo dell’uccisione proditoria di alcuni cari amici dell’eroe), o un confronto più “deciso” con il sempiterno nemico (clone) Hellingen (reso ancora più odioso dalle rivelazioni sul suo passato) o ancora, rievocando l’avventura in edicola, una riscossa un po’più “risoluta” nei confronti dell’uomo pipistrello, sia pur lasciandone, come avvenuto, la dipartita per mano del complice Thunderman. Storie (che, si badi bene, ho comunque apprezzato e che meritano un sicuro plauso) dalle premesse brillanti ed emotivamente coinvolgenti ma dalle conclusioni, a mio parere, un po’ troppo basate sul “fair play” o lasciate nella determinazione dell’evento decisivo, alle circostanze del “fato” (la caduta accidentale, il masso provvidenziale ecc.). Ovviamente capisco che a far agire il nostro paladino in modo un po’ più “strong” si rischierebbe di urtare la sensibilità di alcuni lettori; (ci sono sempre quelli che legati alle ingenuità degli esordi vorrebbero uno SCLS alla “Bud Spencer”: cazzotti inverosimili, fagioli e risate) e naturalmente non dico che si debba tracimare nello splatter o nel cattivo gusto, ma a me piacerebbe vedere ogni tanto uno Zagor “scatenato e inarrestabile” contro cui niente può l’antagonista di turno, un eroe trasportato dall’ira e furente in cui il fine prestabilito (la giustizia) giustifichi ogni mezzo, dal cui contegno emergano la disperazione e il dolore sofferto per le perdite o le malefatte subite, ma anche la redenzione, il risveglio e l’umanità proprie personaggio che lo hanno sempre contraddistinto e fatto amare al grande pubblico differenziandolo, da altri suoi colleghi di carta (e di scuderia). E’ una cosa fattibile? Lo vedremo ?
    Con cordialità ringrazio….Anonimo (Sardo)

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  4. Il ritorno di Marcus è stata davvero una sorpresa per tutti, almeno per noi che negli anni Settanta eravamo piccini. Quell'insolito villain, che richiamava i super eroi cattivi della Marvel, era rimasto nella memoria con un certo grado di... affetto! Il fatto che Moreno lo abbia recuperato, è stato davvero un bellissimo regalo. Si trattava di un azzardo, ovvio; Marcus non era un personaggio facile da gestire, poteva risultare ridicolo, improbabile, visto alla luce della sensibilità dei lettori di oggi (un po' come l'Arciere rosso, ve lo ricordate?). Invece Moreno lo ha saputo gestire davvero bene. Lo stesso si può dire per Thunderman. Far resuscitare due nemici di tal fatta, conferendo loro spessore e dramma, è un'operazione non facile. Davvero una bella storia.
    Nicola Ruffo

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  5. chiedevo gentilmente a Moreno se ci sono storie di Chiarolla in scaletta a breve ....grazie da Gianluca

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  6. Ciao Baltorr,
    Non so se in linea con le domande da porre a Moreno, ma leggendo il romanzo di Zagor non ho compreso bene lo spazio temporale che trascorre tra la morte di Fitzy e l'incontro di Zagor con Ayane. Mi sbaglierò senz'altro, ma mi ha dato l'impressione come se il tutto fosse accaduto nell'arco di solo giorno, o della notte stessa. Cosa che, se fosse vera, risulterebbe incompatibile con la sinossi ideata da Nolitta in Zagor racconta... Grazie.

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  7. Caro Baltorr.. Sei proprio dalle mie parti... Piaciuta la val di Mello? Io mi ci rintempro nei giorni di solleone.. Chissà magari ci si può incontrare!... Un caro saluto Anonimo (Sardo)

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    1. In Val di Mello ero già andato nell'ottobre scorso e mi aveva entusiasmato tanto da volerci portare la mia famiglia e un gruppetto di amici. Cosa che abbiamo fatto sabato scorso!

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  8. Carissimi amici. Finalmente dopo tanto tempo sono riuscito a postare i vostri commenti! Ho avuto un problema tecnico, del quale non ho ancora compreso la natura, in base al quale non mi giungevano le notifiche dei vostri commenti/domande!!! Ho pensato che mi aveste abbandonatoooooo!!!
    Invece ora ho risolto la cosa e credo di essere riuscito a rintracciare e pubblicare tutti i vostri post. Alcune delle vostre domande sono già state formulate da altri prima di voi, mentre la maggior parte è antrata nella rose della sesta serie.
    La quinta, con le relative risposte di Moreno, la pubblicherò domani o dopo. Restate sintonizzati e grazie per la vostra fedeltà!!!
    Marco

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