sabato 3 novembre 2018

Gli uomini serpente (Zagor Gigante 638/640)


A Darkwood, la profanazione del luogo in cui giacciono i resti di Dharma la strega da parte di due misteriosi orientali (un uomo dalle fattezze mostruose e una donna fascinosa quanto inquietante, che si rivelerà essere Nayana, la figlia di Dharma), fa da preludio a una serie di sinistri avvenimenti. Un nugolo di serpenti assale la capanna nella palude e orripilanti figure strisciano sul ponte della “Golden Baby”, nel cuore della stessa notte in cui Ramath il fachiro svanisce nel nulla.
Zagor, allarmato da incubi allucinanti, si mette in marcia con Cico verso la costa del New England, per raggiungere Fishleg e la sua ciurma. Lungo il viaggio, sono proprio alcuni marinai della “Golden Baby” a venirgli incontro. Insieme a loro, il Re di Darkwood salva dal linciaggio da parte di una folla di fanatici, agli ordini di un invasato predicatore, Aisha, una ragazza accusata di stregoneria, e suo padre.
Finalmente riunitisi a Fishleg, Virginia e al resto della ciurma della “Golden Baby”, Zagor, Cico e Aisha si addentrano negli acquitrini della Venom Swamp alla ricerca dello scomparso Ramath, rapito da Nayana, che adesso si trova imprigionato in un mondo da incubo. Ramath è riuscito a proiettare il suo spirito là dove Nayana finora non è riuscita a raggiungerlo, ma il fachiro si indebolisce sempre più e sembra destinato a soccombere alla magia della sua potente avversaria.
Zagor per salvare l'amico è disposto anche ad affrontare la strega e i suoi demoni, in una dimensione ultraterrena…

Ogni tanto nella saga zagoriana ci sta proprio bene un’avventura in stile classico alla Salgari, come questa architettata da Jacopo Rauch, che si riallaccia in particolare a due storie del passato (La dea nera e L’amuleto di giada, nn. 53/54 e 444/446) per narrarci di Nayana, regina dei serpenti e la figlia di Dharma la strega, tutta tesa al completamento della missione che aveva portato alla morte la genitrice e alla conseguente vendetta nei confronti di Ramath, il fachiro, e Zagor, lo Spirito con la Scure, che in passato avevano affrontato in più occasioni la negromante della lontana India.
In questa avventura troviamo di tutto: mistero, magia, azione, pathos, suspense e un’abbondante dose di horror grazie alla presenza di vari mostri alquanto originali.
Lo sceneggiatore riesce ad orchestrare tutto quanto con consumata abilità (il rispetto della continuity; i vari personaggi, anche comprimari, vecchi e nuovi; l’incastro dei combattimenti sul piano reale e su quello ultraterreno; i simboli, i mostri, i poteri magici) in una storia che diverte e appassiona, ricca anche di dialoghi e spiegazioni interessanti e mai noiosi.
Ben caratterizzati tutti i protagonisti, in particolare le due figure femminili di Aisha e Virginia. Interessantissima (ed evocativa di un altro classico nolittiano: Odissea Americana) la scena del combattimento di Zagor con i demoni scimmieschi a quattro braccia nella dimensione ultraterrena. Inquietante e magnifica la (meritata) brutta fine del reverendo Gibson…
L’unico appunto che mi sento di fare a Rauch è quello che, personalmente, mi sarebbe piaciuto vedere uno scontro finale diretto tra Zagor e la bellissima strega, cosa che non si è verificata. Ma presumo che l’intento dell’autore fosse proprio quello di evitare ciò, per lasciare un finale “aperto” ad un possibile ritorno futuro di Nayana.
Come sempre molto belli i disegni del collaudato duo Gianni Sedioli e Marco Verni che realizzano intensi primi piani dei personaggi e scenari molto evocativi e d’atmosfera.
Il loro Zagor è sempre più dinamico: solo a titolo di esempio, davvero spettacolare è la tavola di pagina 26 del numero 639 (Gli uomini serpente).

8 commenti:

  1. Ottima recensione! Grazie Baltorr! Io penso (e mi auguro) che in futuro ci sia un ritorno della regina dei serpenti con uno scontro diretto tra lo spirito con la scure e Nayana!

    RispondiElimina
  2. Complimenti per la recensione.Faccio qui una domanda per Moreno.

    - Tra tutte le storie scritte nel 2019 da Moreno ( a parte la miniserie ) quali sono a suo avviso quelle di cui e' piu' soddisfatto?

    RispondiElimina
  3. Mi è piaciuta molto è stata la storia più bella dell'anno (2018, bellissima annata zagoriana).
    E' mancato lo scontro con Nayana ma Zagor ha abbattuto tantissimi mostri terrificanti anche più potenti della stessa strega.
    Parlando di Rauch mi ha dato molto più fastidio il mancato combattimento contro Aquila Nera nel Maxi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ci crederai, ma il Maxi "Aquila Nera" l'ho comprato ma non ancora letto...

      Elimina
  4. Davvero spettacolare la seconda copertina!

    RispondiElimina