martedì 22 febbraio 2022

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (45)

Eccoci giunti alla quarantacinquesima puntata

della rubrica

A domanda… Moreno risponde”!


Grazie alla grandissima disponibilità di

Moreno Burattini

e alla vostra collaborazione nel porre sempre domande interessanti

siamo arrivati a quota 900!!!


Un traguardo davvero significativo,

che sta ad indicare quanto sia sempre vivo

l’interesse dei lettori

per un personaggio come Zagor

che ormai ha ampiamente superato

i 60 anni di presenza

ininterrotta nelle edicole italiane.


Vi aggiorno inoltre sull’ “andamento”

del flusso delle vostre domande:

ad oggi è già completa la serie n. 46

(che provvederò quanto prima a far avere

a Moreno per la redazione delle risposte)

mentre la n. 47 è arrivata a quota 12 (su 20).

Vi invito quindi ad inviare sempre nuovi quesiti,

chiedendovi tuttavia di pazientare sui tempi

“tecnici” di pubblicazione delle risposte.

1 – Leggendo il fumetto “Feticcio di fuoco”, ho notato che i primi tre fotogrammi a pagina 96 sono esattamente gli stessi dei primi tre fotogrammi a pagina 15 del primo fumetto di Zagor, “La foresta degli agguati”. Non sto dicendo che solo le scene siano le stesse: Zagor sta guardando dall’albero i nemici  che guidano Cico catturato, ma mi sembra che il luogo sia lo stesso. Rami su un albero, cespugli, sentieri, quasi ogni dettaglio è esattamente lo stesso. Queste due scene si svolgono nello stesso luogo?

No. Nelle grandi foreste ci sono molti scenari che si assomigliano. Semplicemente ho chiesto agli Esposito di “citare” le vignette di Ferri, per recuperare (o cercare di farlo) vecchie atmosfere. Chiedo spesso ai disegnatori di ispirarsi agli scenari, alle inquadrature, al dinamismo del grande Gallieno. A volte fornisco proprio le vignette da ricreare: mi interessa, ovviamente, soltanto la suggestione, ma talora gli illustratori scelgono di essere aderenti anche nei dettagli.

2 – Caro Moreno, non volendo entrare nelle situazioni interne della Casa Editrice con cui collabora, ho intenzione di chiederle se il lavoro del letterista, pur di non farlo rimanere a disposizione di una sola storia, possa venire dirottato su altre, in particolar modo sulla serie mensile. Un esempio lampante è aver trovato ben tre letteristi diversi per tre albi mensili, come quelli della trasferta nei Carpazi di Zagor contro il Vampiro. Le chiedo quindi se il lavoro computerizzato del lettering al giorno d’oggi possa non far differire troppo lo stile, se fosse stato utilizzato, dei vari letteristi tanto da assegnare loro tre parti di una stessa storia, contando sul fatto che non vengano riconosciuti cambiamenti?

Abbiamo uno staff di letteristi attivi su più serie e di solito interscambiabili, ma ovviamente, anche per facilitare il loro lavoro (devono “entrare” nella storia, riconoscere i personaggi), cerchiamo di far letterare ogni avventura da un letterista solo. In caso di necessità, di particolare urgenza, può anche verificarsi l’eventualità di dover dividere un albo tra più letteristi, ma è meglio se ne occupa solo uno. Ad ogni modo, i letteristi usano tutti lo stesso font per cui, anche nel caso di un lavoro a più mani, non ci sarebbero stacchi percepibili agli occhi dei lettori. I più attenti però, chissà, potrebbero notare lievi differenze nel modo di posizionare i baloon.

3 – Gentile Moreno, io sono anche un forte sostenitore di Tex. E per questo voglio congratularmi con lei per l’iniziativa delle strisce di Tex da lei sceneggiate. A proposito, le chiedo quanto abbia influito in positivo aver già sperimentato tale formula con il personaggio Zagor e poi traslata in su Tex? Inoltre, aggiungo una curiosità che vorrei soddisfare: tale storia, che non rimarrà negli annali, non nei miei almeno, in quanto ha a mio parere un buon inizio ma uno svolgimento fin troppo scontato e con un finale attivo, credibile, ma banale e che sa di “già visto”, è stata sceneggiata e disegnata appositamente per la serie a strisce oppure è stata dirottata sulle stesse, essendo stata precedentemente immaginata come appartenente ad un Magazine o ad un Color Tex di storie brevi o di qualche altra pubblicazione texiana?

Sicuramente uno dei motivi per cui Mauro Boselli ha pensato a me nell’affidarmi la breve avventura pubblicata nel formato a striscia è stata l’esperienza fatta dal sottoscritto con le strisce inedite di Zagor. Un secondo motivo è che serviva qualcuno che potesse realizzare una storia in tempi piuttosto stretti, e io ero a portata di mano, disponibile al tour de force. Non so se il racconto “Il ponte minato” verrà ristampato (andrebbe chiesto a Boselli). La storia è stata concepita come evento promozionale per il lancio delle strisce anastatiche mandate in edicola da RCS e avendo a disposizione solo 64 tavole (divise su sei albetti da 32 strisce ciascuno) sarebbe stato difficile realizzare qualcosa che restasse negli annali (del resto, la saga di Tex è sterminata e negli annali non c’è posto per tutti gli episodi). E sul “già visto” mi lasci dire che il western texiano si basa molto sul deja vu che il lettore trova rassicurate ritrovare. A me basterebbe aver fatto un lavoro quantomeno dignitoso. Ma su questo giudicheranno i lettori.

4Gentile Moreno, dato che hai un’esperienza trentennale come sceneggiatore, immagino ti sia più facile (per modo di dire, immagino che non sia facile per niente) revisionare e correggere le sceneggiature e i soggetti dei vari collaboratori. Come funziona invece con i disegni? Che tipo di intervento viene fatto, ad esempio, sulle inquadrature, sulla continuità narrativa e così via? Grazie.

Se ho, come dici, un’esperienza trentennale come sceneggiatore, ne ho una almeno cinquantennale come lettore. Perciò, valutando i disegni, mi metto soprattutto nei panni di chi, una volta pubblicati, li troverà in edicola. Quindi mi chiedo se ciò che si vede sia chiaro e comprensibile, se dalla sequenza delle vignette scaturisca una narrazione fluida ed efficace. Ma controllo anche le espressioni di Zagor e Cico, perché so che gli appassionati amano riconoscere i nostri eroi anche da quelle, oltre che dai lineamenti dei volti. Il controllo dei disegni avviene in due fasi. La grande maggioranza dei disegnatori invia in anteprima le matite: io le guardo e suggerisco delle correzioni (di solito si tratta di piccoli interventi su un numero limitato di vignette). Poi un mese o due prima della stampa, leggo tutta la storia, completa di testi e di disegni, e segnalo puntigliosamente tutte le magagne che riscontro. In alcuni casi le rimedia il disegnatore stesso, in altri provvedono i nostri grafici.

5 – Caro Moreno, potrebbe essere pubblicata una carta geografica di Darkwood? Naturalmente non dettagliata, poiché la foresta di Zagor è un luogo “inesauribile” di sorprese che ha bisogno di indeterminatezza, credo; ma con l’indicazione di dove sono collocati tutti i luoghi che abbiamo conosciuto.

Sarebbe bello ma mi sembra un’impresa irrealizzabile. Quanto meno ciclopica. Servirebbe un cartografo che si armasse di tanta pazienza, rileggesse tutta la serie (extra compresi) e si impegnasse in un lavoro lunghissimo. Se qualche super appassionato si vuol cimentare…

6 – Caro Moreno, a chi si è prevalentemente ispirato per le fattezze fisiche, e dunque facciali, del personaggio Mortimer?

Ho dato carta bianca a Ferri. Farina del suo sacco, dunque. Marco Verni, giunto dopo due storie ferriane, ha modificato un po’ la fisionomia dando al personaggio quella definitiva.

7 – Moreno, sono un tuo grande estimatore e secondo me sei stato l’unico ad unire lo stile di scrittura nolittiano ad uno più moderno. La mia domanda è la seguente: non sono un grande fan dei team-up o crossover, tranne due, “I tre Bill” e il recentissimo “Bandera!”. Due storie scritte da un autore che conosce bene entrambi i personaggi (I tre Bill perché cresciuto con Bonelli). Io vorrei un incontro tra il Comandante Mark e Zagor. Ma non un incontro fatto con il misurino, un tot di pagine a Mark ed un tot a Zagor. Piuttosto, come nei due casi citati poco sopra, una storia di Zagor in cui c’è Mark. Tu sei l’unico in grado di poter sceneggiare un incontro del genere. Quindi, c’è qualche possibilità di vederlo? Ai tempi del Boston Tea Party, Mark ha 18 anni circa, negli anni ‘30 dell’ 800 ne avrebbe una settantina.

Partendo dal presupposto che Zagor ha visitato le rovine di Forte Ontario nello Speciale “Soldati fantasma” (2002), sicuramente mi piacerebbe scrivere un incontro fra lui e un vetusto Mark. Ci sarebbe il problema che il Comandante non potrebbe combattere al pari dello Spirito con la Scure, per evidenti motivi anagrafici, e dunque sarebbe un ottuagenario da proteggere più che un alleato su cui contare in battaglia. Però, ammesso che la Casa editrice sia interessata a produrre un team up del genere, resta il fatto che i diritti del Comandante Mark, che io sappia, non sono di proprietà della Bonelli. Ci sarebbero perciò un po’ di accordi da stringere e contratti da firmare con chi li detiene. Una faccenda complicata, a mio avviso.

8 – Abbiamo rivisto il geniale fumettista Michele Rubini nel racconto “Attacco notturno”. C’è la possibilità per lui di tornare nella collana Zenith?

Non si può escludere, ma per il momento non c’è niente del genere in programma.

9 – Quando rivedremo Trampy? Non lo vediamo dal racconto “Mistero sul Monte Naatani”.

Fosse per me ci sarebbe Trampy in ogni storia. Poi non tutti gli sceneggiatori sono così tanto attratti dal personaggio, come in generale non tutti sono ugualmente a loro agio con Cico. Prima o poi tornerà (me lo segno). Nell’attesa, ci sono decine e decine di suoi sketches da rileggere!

10 – Negli episodi “Discesa nel Maelstrom” e “I fuorilegge della Valle Nascosta” in Islanda, Zagor sperimenta un naufragio in una barca. È assistito da un monaco irlandese, che lo chiama “Patrick” in onore di San Patrick. Prima di svenire, Zagor sognò suo padre al posto del monaco. Inoltre, il monaco dice che ci sono molti angeli in cielo che custodiscono Zagor. Qual è la vera natura di questo misterioso uomo? È un normale monaco irlandese o il suo personaggio ha un significato più profondo?

Suggerisco di indagare presso Mauro Boselli, sceneggiatore di quel racconto e grande esperto di mitologie nordiche.

11 – L’aspetto grafico di Zagor verso la fine degli anni 60 è cambiato, sia nei tratti di Ferri che di Donatelli, consolidando l’immagine classica degli anni 70 che perdura ancora adesso. Tu sai come è andata? È stata una decisione presa a tavolino anche con Nolitta? Oppure è stato un processo naturale dei due disegnatori? Ferri e Donatelli si confrontavano su queste scelte per avere, pur nelle differenze, una linea comune?

L’evoluzione del tratto dei disegnatori nel corso degli anni è cosa naturale e inevitabile. Sicuramente non c’è stata nessuna pianificazione a tavolino, anche se magari Nolitta avrà consigliato al primo Ferri di alleggerire un po’ il nero ereditato dalle precedenti esperienze francesi del disegnatore. Secondo me, Ferri e Donatelli non hanno studiato nessuna linea evolutiva comune ma, da grandi professionisti qual erano, si sono guardati a vicenda prendendo ciascuno atto dell’evoluzione del tratto dell’altro.

12 – Caro Moreno, rileggendo i vecchi albi mi soffermo sempre sulla Posta di Nolitta. Trovo che alcune di queste pagine abbiano un grande valore di testimonianza storica che aumenta sempre più con il passare del tempo. Alcune poi sono particolarmente toccanti, come quando viene citato un compagno che è venuto a mancare (Pratt e Donatelli ad esempio). Esiste una raccolta di questi scritti? O potrebbe essere un progetto realizzabile in futuro anche per omaggiare la figura di Guido Nolitta?

Esiste un volume realizzato nel 2018 dal forum Zagor-Te-Nay che raccoglie le rubriche di Nolitta su Zagor e TuttoZagor. Si intitola “Quando i social non esistevano”. Temo sia difficile da reperire. Concordo sul valore della testimonianza rappresentata dalle “Poste” di Sergio Bonelli.

13 – Adesso che si è creato un ponte tra l’universo di Zagor e quello di Tex perché non farlo attraversare anche da altri personaggi? Ad esempio nella saga standard di Zagor introdurre un giovane Kit Carson (me lo immagino già a mangiare bistecche e patatine e bere boccali di birra con Cico), o un giovane Mefisto (chissà ... magari discepolo e alleato di  Hellingen), per citare due tra i personaggi “anziani” più importanti di Tex…

Tutto molto divertente da immaginare, più difficile da realizzare, con il rischio di inflazionare i contatti fra i due microcosmi, sminuendo il valore dell’incontro avvenuto in “Bandera!” (e disturbando i tradizionalisti che vedono questi contatti come il fumo negli occhi).

14 – Come qualsiasi Zagoriano DOC che si rispetti ha fatto almeno una volta nella vita, anche io mi sto cimentando nell’arduo compito di creare una catalogazione che mi permetta di scorrere velocemente i titoli e... ricordare. Zagor infatti ha ormai superato i 500 racconti e la vecchiaia, mia non di Zagor, incombe! In attesa dell’enciclopedia zagoriana, puoi spendere qualche parola sul sistema di archiviazione e catalogazione che utilizzate in Bonelli e che immagino vi consenta di recuperare in modo agevole tutte le informazioni e relazioni contenute nelle vecchie storie che serviranno per realizzarne di nuove? Ovviamente per quanto concerne Zagor immagino che tu non ne abbia bisogno, ma i tuoi collaboratori sicuramente sì!

Mi chiedi qualcosa che è al di là delle mie competenze e delle mie forze. Esiste un ufficio in cui tre validi archivisti lavorano tutto il giorno a catalogare, ricercare, archiviare ogni pagina (scritta e disegnata) in 80 anni di attività della Casa editrice. Hanno a disposizione computer potentissimi e programmi appositi su cui nulla ti so dire. Io consulto e scartabello ancora gli albi su carta.

15 – Caro Moreno, immagino che siano già in programma storie con la ciurma della “Golden Baby”, ma le piacerebbe utilizzare la stessa ciurma come protagonista della storia raccoglitrice di uno dei prossimi “Racconti di Darkwood”, dove potrebbero essere loro a narrare le gesta dello Spirito con la Scure attraverso brevi racconti?

È un buon consiglio, lo terrò presente. La “Golden Baby” in effetti tornerà entro un paio di anni.

16 – Caro Moreno, nel 6° numero delle “Darkwood Novels” apprendiamo che Zagor, insieme a Cico, ha visitato spesso la fattoria di Fiore della Notte, Brezza di Luna e Terence Foster. Rivedremo questi tre personaggi nella serie Zenith o in qualche altra?

Per il momento non è previsto il loro ritorno, ma può accadere.

17 – Quanti anni ha il giornalista Roger Hodgson di “Darkwood Novels”? È più giovane o più vecchio di Zagor? E poi: Roger Hodgson troverà mai Zagor?

Roger Hodgson sembra un po’ più vecchio di Zagor. Sul fatto che lo ritrovi, chissà.

18 – Caro Moreno, prendendo spunto dall’intervista del Signor Baltorr sulla saga di Hellingen, qual è la sua storia preferita del Mad Doctor e quale quella meno bella? E perché? Ovviamente, tralasciando quelle sceneggiate da Lei.

La mia storia preferita di Hellingen è “Ora Zero”. Lì Hellingen è finalmente “maturo” (le prime due storie lo avevano presentato e inquadrato, ma in “Ora Zero” è lui). La meno bella è quella di Boselli, ma solo perché sono più belle le altre (come richiesto, ho escluso le mie).

19 – Gentile Moreno, mi è sorto un dubbio che spero tu possa riuscire a placare. Nelle storie brevi de “I Racconti di Darkwood” esse vengono create apposta per far combaciare il racconto-cornice, o è proprio il racconto-cornice ad essere sceneggiato e disegnato in virtù delle scelte delle storie brevi che vi vengono proposte?

Stabilito che c’è un magazzino di storie brevi da cui attingere, con racconti nati indipendentemente fra di loro, io penso a una possibile cornice che sia convincente come “contenitore”, poi scelgo gli episodi da inserire che meglio si adattano.

20 – Caro Moreno, la citazione della morte di Samuelson dell’equipaggio della “Golden Baby”, avvenuta nel Maxi “La nave fantasma”, è stata voluta dallo sceneggiatore Antonio Zamberletti o è stata un’aggiunta dell’ultimo minuto da parte di Lei curatore?

Opera di Zamberletti, che ha tenuto conto delle storie pregresse.

 

23 commenti:

  1. Caro Moreno, avendo letto che, ovviamente, vuoi per motivi di denaro, per volontà dell'autore o anche dello spazio per poter pubblicare le varie storie, credi che artisti come Zerocalcare, che considero un genio, Alfonso Font, che col suo stile caricaturale vedrei a suo agio con Cico, e Roberto Diso, che in quanto a foreste deve saperne qualcosa, possano ambire a realizzare una storia per Zagor? Tu come li vedresti?

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  2. Sempre interessanti le risposte di Moreno Burattini,che non dovremmo mai finire di ringraziare per la disponibilità. P.s. realtà il volume citato alla risposta n. 12 contiene "solo" le pagine della posta di "Zagor", non anche quelle di "TuttoZagor".

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  3. Sempre interessanti le risposte di Moreno Burattini,che non dovremmo mai finire di ringraziare per la disponibilità. P.s. in realtà il volume citato alla risposta n. 12 contiene "solo" le pagine della posta di "Zagor", non anche quelle di "TuttoZagor".

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  4. Grazie per la precisazione, Guido. Ciao!

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  5. Roger Hodgson? Ma Moreno è un fan dei Supertramp o si tratta di una coincidenza?

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    1. Vuoi che la inserisca come prossima domanda "ufficiale" o glielo chiediamo alla prima occasione? :-D

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    2. Domanda ufficiale!
      Una domanda un po' diversa dalle solite...

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  6. Ciao forse è già in cantiere ma ci verrà mai narrato come il capito Humboldt abbia trovato e arruolato sulla Golden baby tawar e gli altri marinai ? Sappiamo che ha comprato la baleniera dopo la avventura con hellingen e nella successiva contro i vichinghi i comprimari fissi erano già tutti presenti . Sarebbe interessante sapere quando e come i vari componenti sono arrivati grazie per la disponibilità saluti da Matteo

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  7. Ho una domanda che mi frulla in testa da un po'. Tex è un ranger, quindi ha uno stipendio. Dylan Dog viene pagato dai suoi clienti. Zagor da dove prende i suoi soldi?

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  8. Caro Moreno, in "Una Cascata di Diamanti" James Bond affronta due killers spietati di nome Mr. Wint e Mr. Kidd, interpretati rispettivamente da Bruce Glover e Putter Smith. Il loro è un rapporto "ambiguo", ma risultano freddi e sanno il loro "mestiere". Credi possibile ad una sorta di duo, che non diventino macchiette, ma che possano scherzare fra di loro con un sottile black humour e che risultino capaci di dare del filo da torcere a Zagor, a prescindere dalla motivazione che li spinge ad agire così e per conto di chi?

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  9. Caro Moreno, ha mai dovuto sollecitare qualche disegnatore troppo lento che non stava rispettando le scadenze? Può raccontarci qualche aneddoto in particolare?

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  10. Ciao Moreno, e ciao Baltorr! Possiamo sapere che fine ha fatto "L'enciclopedia Zagoriana" (era chiamata così, almeno provvisoriamente), uscirà nel 2022?

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  11. Caro Moreno, leggendo il racconto "Mistero sul Monte Naatani", mi sono imbattuto in un'illogicità: nella scena in cui Roberts, Heisenberg e Jesse parlano con Quaritch alla base "Altrove", i presenti si rivolgono a Roberts con il "professor". Roberts è il manager della base "Altrove", un operativo e un agente, non viene mai detto che sia un professore ma Jesse. Roberts si vede anche nel 13° numero di "Storie da Altrove" e lì tutti si rivolgono a lui con "Mister Roberts" come in tutte le storie di Zagor. Inoltre, non ha mai dimostrato di possedere alcuna conoscenza scientifica. Si potrebbe dire che un'altra illogicità è che tutti chiamano Quaritch un "dottore", e prima lo chiamavano "professor". Questa non è una punizione per tutto ciò che ha fatto, perché tutti chiamano ancora Hellingen un "professor" e ha commesso crimini enormi. Come spieghi queste due illogicità? Inoltre, mi dispiace, ma vorrei cogliere l'occasione per chiederti se la base "Altrove" verrà spostata nell'enorme complesso visto in "Storie da Altrove" e "Martin Mystere" ora dopo la distruzione del suo sede a Philadelphia? Il tredicesimo numero di "Storie da Altrove", ambientato nel 1838, si prepara a trasferire "Altrove" da Philadelphia in un luogo misterioso nel deserto. Il museo è ancora conservato e si presume che questa storia abbia luogo poco prima della distruzione del museo da parte di Hellingen perché è impossibile che il museo venga restaurato e abbia esattamente lo stesso aspetto, ed è anche illogico che dopo la distruzione la sede di un'organizzazione governativa segreta rimane nello stesso posto e praticamente lo "ricicla". Il 1838 si adatta anche al quadro attuale delle avventure di Zagor e del suo finora ultimo conflitto con Hellingen. Penso che alcune innovazioni sarebbero buone per la serie. Grazie!

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  12. Caro Moreno, Lei ha saputo creare un supernemico come Mortimer, riporterà alla ribalta un altro supernemico come SuperMike ed ha "Ri-Nolittaniziato" Hellingen. Ora, non è certo detto che i supernemici debbano venire ripresi da autori sempre diversi, ma anche col Barone Rakosi con le splendide storie di Rauch, Boselli e Castelli(oltre che dell'originale) e quelle di Kandrax create(sempre oltre all'originale), da Nicolai, Boselli e Chiaverotti, quali di questi due personaggi appena citati, che non ha mai utilizzato nelle sue storie, vede come più vicino al suo stile di scrittura e, quindi, con una certa possibilità di poterci creare una storia su? Detto questo, mi auguro di rivedere presto i vampiri e lo stesso Druido, che mi ha lasciato con l'amaro in bocca dopo l'ultima avventura, detto sinceramente.

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  13. Caro Moreno, scusa se ti scrivo e ti disturbo, vorrei chiederti una cosa, che può sembrare "stupida": potrebbe creare uno dei suoi versacci dedicandolo, e quindi avendo esso come protagonists, al personaggio Stiletto di cui tanto si è parlato in questa rubrica?

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  14. Ciao baltorr oggi non ho domande da porre ma solo i miei più sinceri sentimenti verso zagor che mi accompagna fin dall' età di 11 anni non sto qui ad elencare tutte le storie che mi hanno fatto sognare fin dai primi numeri ho cominciato con lo zagor 288 il ritorno di hellingen ma ero piccolo ho letto la storia per intero solo da adulto .ho cominciato la serie regolare con la prima storia di Moreno l orribile mutazione e non ho più smesso congratulazioni a tutti gli autori il grande Moreno in primis solo questo cordialmente vostro Matteo

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    1. Grazie Matteo per questa tua condivisione! E' bello ricevere commenti come il tuo, che ci accomunano un po' tutti! Riscrivi!!! Ciao!

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  15. Gentile Moreno, crede che essere diventato curatore della testata Zagor possa sì averle dato più cose da gestire, ma anche molta più libertà, e quindi meno pressione nel dover decidere, piuttosto che nel venire giudicato, di dirigere sè stesso più di quanto non l'avesse avuta quando era sotto gli sguardi di Renato Queirolo e Mauro Boselli, nonché Decio Canzio e Sergio Bonelli?

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  16. Caro Moreno, ho sempre amato moltissimo il personaggio di Going-Going e sono felice di averlo rivisto di recente. Lo abbiamo visto per la prima volta nell'edizione Zenith, così come più volte dopo, mentre negli anni precedenti era apparso solo nella serie dedicata a Cico. La mia domanda è : c'è la possibilità di rivedere Going-Going nell'edizione Zenith, e non solo nei racconti umoristici della nostro Cico?

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  17. Caro Moreno, Zagor ha conosciuto molti dei protagonisti di Bonelli e persino gli eroi DC. Visti i tempi delle loro avventure, pensi che sia possibile un crossover tra Zagor e Kerry il Traper?

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  18. Caro Moreno, crede che le lodi all'ultima storia della coppia Barbieri/Barison "L'acqua che urla" possano essere state causate, a parte la qualità alta della trama ed un realismo sensazionale(ghiottone a parte), anche dal fatto che esista, in questo momento, un periodo di magra del personaggio che porta a gridare al miracolo leggendo belle storie, ma non capolavori, come questa?

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  19. Caro Moreno, ho due domande da proporti a proposito di Tex. Nella serie del giovane Tex Willer non so se abbia in programma di sceneggiare uno speciale, ma le piacerebbe od ha in progetto di proporre storie per la serie mensile del giovane Ranger? E poi, ha annunciato di stare sceneggiando il sequel di una storia del creatore di Tex, per cui le chiedo una storia, una per ogni autore(Guido Nolitta, Claudio Nizzi e Mauro Boselli), per la quale le piacerebbe creare un seguito?

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  20. Buongiorno i miei più sinceri complimenti a Jacopo rauch lo apprezzo molto scrive storie bellissime e con quella dell' ultimo scontro con rakosi ha dato il massimo anche se spero che un giorno possa tornare dopotutto è un arcivampiro . La storia attualmente in corso con verybad mi piace tantissimo pensate che possa no esserci sviluppi futuri visto il tema alla Lovecraft ? Un caro saluto da Matteo

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