Domani andrò a Lucca Comics & Games. Per una serie di buonissimi motivi…
Innanzitutto domani, a Lucca, avrà luogo un momento di cordoglio in ricordo del grandissimo Sergio Bonelli. A poco più di un mese dalla sua scomparsa, infatti, il nostro amato editore sarà commemorato nel corso di un convegno dal titolo: “Da Guido Nolitta all’Avventura”, durante il quale interverranno anche numerosi personaggi pubblici.
Sarà, quella di domani, anche l’ennesima occasione (ma gli zagoriani come me non ne avranno mai abbastanza!!!) per celebrare i 50 anni dello Spirito con la Scure.
Infatti, nell’auditorium del Palazzo Ducale, Moreno Burattini, coadiuvato da filmati, immagini e fotografie (molte delle quali, probabilmente, scattate proprio dal sottoscritto), condurrà un dibattito con la presenza di numerosi autori zagoriani (tra in quali, Gallieno Ferri e Marco Torricelli).
Nel corso del pomeriggio saranno, altresì, presentate diverse iniziative zagoriane, tra le quali qui voglio parlarvi del volume intitolato “Il sakem senza piume”, edito dall’A.N.A.F.I.
Si tratta di un’opra di 224 pagine che racchiude un’introduzione di Sergio Bonelli, una cronologia completa di Zagor, le schede di tutti gli autori e dei vari personaggi, nonché alcuni interventi (il tutto ad opera, tra gli altri, di Luigi Marcianò, Moreno Burattini e Giampiero Belardinelli).
Tuttavia, mi permetto di sottolineare che la parte del leone di questo volume la fa sicuramente la storia francese dello Spirito con la Scure , ivi contenuta.
Dovete, infatti, sapere che gli episodi di Zagor che vennero pubblicati in Francia tra il 1962 ed il 1993 dalla casa editrice Lug sono, com’è naturale, una buona parte di quelli apparsi in Italia sulla Collana Zenith della Sergio Bonelli Editore (proprietaria dei diritti d’autore del personaggio).
Ma sul quindicesimo numero del trimestrale Spécial Kiwi del 20 Giugno 1963 apparve un’avventura di 101 pagine, con protagonisti Zagor e Cico, che si intitolava Le sachem sans plumes, mai pubblicata in Italia. L’episodio, apparso originariamente anonimo, potrebbe essere stato disegnato abbastanza verosimilmente da Bertrand Charlas. Il sito francese Promenade Initiatique dans le Monde des Petits Fortmats indica, infatti, quale autore dell’opera, proprio costui su commissione dell’editore Lug. Nulla, invece, è dato sapere in merito all’autore della sceneggiatura (potrebbe anche essere opera dello stesso disegnatore).
Bertrand Charlas è stato membro dello studio artistico Chott, ha illustrato diversi episodi della serie tarzanide “Zembla” su Zembla Special e per Special Kiwi e Special Rodeo ha disegnato “Billy Wild”, una serie western che narrava le avventure di un giustiziere e del suo amico messicano Pancho. Come potete vedere nella vignetta sottostante, questi due personaggi assomigliano in modo quasi imbarazzante proprio agli Zagor e Cico che troverete illustrati nell’avventura Le sachem sans plumes!
Un’altro aspetto curioso è che Bertrand Charlas ha uno stile che ricalca molto i disegni di Aurelio Galleppini, creatore grafico e disegnatore di Tex, soprattutto nei tratti del volto dello Spirito con la Scure.
Sotto il profilo qualitativo, la storia e i disegni non sono nemmeno paragonabili al livello artistico dello Zagor bonelliano e, sicuramente, non passeranno negli annali della storia del fumetto. Ma, come già ebbe a scrivere Giuseppe Pollicelli in un articolo apparso sul Darkwood Monitor Annual, “malgrado il suo livello qualitativo sia tutt'altro che eccelso, Le sachem sans plumes non può non costituire un documento interessante per tutti gli appassionati di Zagor”.
Tuttavia questa storia (successivamente ristampata in Francia nel 2003 sui numeri 311 e 312 di Mustang) in Italia non vide mai la luce.
Quando nel 2009 l’amico Moreno Burattini mi permise di estrarre una copia fotostatica da quella in suo possesso, mi divertii - oltre che a leggerla - anche a tradurla in italiano, a scansionare le tavole, a ripulirle da fastidiose macchie nere dovute alla non eccelsa qualità dell’originale, a togliere dai balloon i dialoghi originali e ad inserirvi i dialoghi italiani, adattandoli laddove necessario. Il tutto unicamente per mio personale diletto.
Sennonché, nel 2010, il risultato di questo lavoro venne mostrato a Sergio Bonelli... il quale mi contattò dicendomi che l’A.N.A.F.I. aveva previsto la pubblicazione di questa storia in occasione dei 50 anni dello Spirito con la Scure e che la mia opera di traduzione sarebbe stata apprezzata.
Sono stato, quindi, coinvolto, quasi del tutto casualmente, nel progetto che oggi vede finalmente la luce e che consente a tutti gli appassionati zagoriani di poter leggere questa storia apocrifa, finalmente tradotta e pubblicata anche in lingua italiana, con il pregio di una splendida copertina inedita di Gallieno Ferri!!!
Ciao baltorr,
RispondiEliminache bella soddisfazione!
Congratulazioni.
Quest'anno a Lucca non ci sarò...c'ero l'anno scorso che ero meno oberato di lavoro.
Vabbè...
Complimenti per il tuo lavoro. L'impegno alla fine è stato ripagato da una pubblicazione ufficiale. Il fatto che Bonelli in persona abbia cambiato idea sul progetto la dice lunga sulla sua portata storica (no, non esagero; per gli zagoriani questo evento è importante come quando esce un nuovo pezzo inedito di John Lennon o Michael Jackson, indipendentemente dalla sua qualità originaria)
RispondiEliminaComplimenti per l'iniziativa Marco!!!
RispondiEliminaTi saprò dire di più nel 2013 :)
Anche il lettering è ad opera tua?
A presto
by pigna1994
Grazie a tutti voi per i complimenti, amici!
RispondiEliminaEffettivamente questa pubblicazione va a colmare uno dei due "buchi" per quanto concerne le storie zagoriane inedite (in assoluto o in italia).
A pigna1994 rispondo che il lettering non è opera mia ma dei redattori dell'Anafi.