martedì 22 novembre 2011

Dove eravamo rimasti...

Nel mio "viaggio" zagoriano eravamo rimasti alla fine dell'anno 2002, con la mia partecipazione a una Comiconvention che descrivevo "senza infamia e senza lode (e, soprattutto, senza Zagor!)"...

Il 2003 zagoriano iniziò con il debutto di un "nuovo" sceneggiatore sulla collana regolare dello Spirito con la Scure. Ho scritto "nuovo" tra virgolette perché lo sceneggiatore in questione esordiva, sì, per la prima volta con una storia di Zagor, ma era un veterano della S.B.E.: si trattava infatti di Luigi Mignacco, che, come scrisse Sergio Bonelli nella posta dell'albo di Febbraio, "negli ultimi anni ha scritto migliaia di pagine di un altro personaggio, il mio Mister No".
Luigi Mignacco, nato a Genova ma cresciuto in provincia di Alessandria, aveva cominciato a lavorare nel mondo del fumetto nei primi anni '80 ed aveva sceneggiato per Lanciostory, Topolino, Orient Express, L'Intrepido, Comic Art, Il Giornalino, collaborando con maestri come Attilio Micheluzzi e Sergio Zaniboni.
Nel 1986 era infine entrato nello staff della Sergio Bonelli Editore, e nelle sue mani sono passate (e alcune rimangono tutt'ora) diverse serie: Martin Mystère, Nick Raider, Dylan Dog, Dampyr e Zagor. Tuttavia, il suo contributo più importante è sicuramente stato nella serie di Mister No, ove aveva esordito nel 1987 e della quale era stato lo sceneggiatore principale fino al 1996, anno in cui venne affiancato da Michele Masiero che avrebbe scritto con lui la maggior parte delle storie fino al 2009.

Per il suo esordio zagoriano (la storia intitolata "La scorta Mohawk"), Mignacco scelse, guarda caso, quali avversari dell'eroe di Darkwood proprio dei nemici brasiliani, giunti dal lontano Sertao, regione ben nota agli appassionati del pilota amazzonico Mister No.

 
  
Come di consueto, il sottoscritto partecipò alla fiera del fumetto di Cartoomics, che quell'anno festeggiava il suo decennale ed aveva come tema "Due come noi" ovvero le grandi coppie del fumetto: Bibì & Bibò, Cip & Ciop, Zagor & Cico, Diabolik & Eva Kant, Batman & Robin, Tex Willer & Kit Carson, e cosi via.


Dal canto suo, la Sergio Bonelli Editore aveva come sempre il proprio stand popolato di disegnatori e sceneggiatori ed organizzò anche tre conferenze dedicate ai personaggi di Napoleone, Dampyr e Martin Mistère.


Qui sotto potete vedere le stampe che mi feci autografare da Roberto Rinaldi (Dylan Dog), Gallieno Ferri (naturalmente Zagor & Cico) e Claudio Chiaverotti (Brendon).




Anche allo stand dell'Astorina ebbi la possibilità di accaparrarmi delle belle "cosette" di Diabolik & Eva Kant. Qui sotto potete vedere la stampa di Beniamino Delvecchio e uno schizzo diaboliko di Giuseppe Di Bernardo.



Cartoomics 2003 fu per me anche l'occasione per acquistare il secondo volume dell'Editoriale Mercury "Zagor: 40 anni a Darkwood" di Gisello Puddu (già uscito nell'Aprile del 2002).
Questa è un'opera enciclopedica a colori e riccamente illustrata che celebra e analizza l'epopea editoriale, fumettistica e narrativa di Zagor, opera che ancora ad oggi non è stata eguagliata. Nei due volumi che la compongono, il personaggio ideato da Guido Nolitta e Gallieno Ferri viene studiato sotto i tanti aspetti del suo universo fumettistico, con interessanti contributi di Giampiero Belardinelli, Moreno Burattini, Mauro Giordani e Angelo Palumbo.
In coda a ciascun volume si trovano le affascinanti copertine di Gallieno Ferri che hanno accompagnato, (e tuttora accompagnano), come giustamente recita il sottotitolo dell'opera, i 40 anni della vita editoriale del personaggio.
Peccato solo che l'Editoriale Mercury si sia lasciata sfuggire l'occasione del cinquantennale dello Spirito con la Scure per ripubblicare l'opera (ormai da tempo esaurita), integrandola opportunamente con un terzo volume che andasse a coprire gli ultimi dieci anni dell'epopea zagoriana...


Nella posta dell'albo zagoriano del mese di Giugno, venne pubblicata la lettera di un appassionato lettore, Vittorio Sossi di Vallepietra (Roma), già all'epoca curatore dell'ottimo sito internet "Il viaggio di Zagor" (http://www.fumettando.it/viaggiodizagor/) nonché oggi acclamato soggettista dello Spirito con la Scure ("La maledizione del Poseidon"). Chi frequenta il Forum http://www.spiritoconlascure.it/ lo conosce anche come attivo partecipante a moltissimi pranzi forumistici in tutta la Penisola (eh eh eh...).

Inoltre, nella medesima pagina della posta, Sergio Bonelli comunicava un altro esordio nelle sceneggiature zagoriane, quello del romano Ottavio De Angelis (già autore di un episodio per Nick Raider). "L'avamposto dei trapper", tuttavia, rimane l'unica opera scritta da questo autore nella collana di Zagor.


Nel numero di Agosto, l'editore pubblicizzava (giustamente orgoglioso) l'uscita di un volume della collana "I classici del fumetto di Repubblica" dedicato a Zagor. Le storie scelte da Sergio Bonelli per l'occasione furono "La preda umana" e "La casa del terrore", "due vicende", scriveva, "che mi vengono indicate come migliore esempio di quella alchimia tra l'avventura e l'umorismo che costituiva la formula vincente degli albi di Zagor fra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta...".


Naturalmente, alla sua uscita, io mi precipitai in edicola ad acquistarlo. Qui sotto potete vedere la mia copia, fatta successivamente autografare da Sergio Bonelli stesso.



Nella pagina della posta del numero settembrino di Zagor, Sergio Bonelli, dopo aver giustamente ricordato i meriti di Luigi Corteggi quale grafico e copertinista, annunciava che alla Comiconvention in programma al Quark Hotel avrebbe avuto luogo un incontro di alcuni autori zagoriani con il pubblico... Non potevo certo lasciarmelo sfuggire!


Recatomi, quindi, alla Comiconvention, ebbi il piacere di assistere all'incontro zagoriano tenutosi nella giornata di sabato 27 settembre al quale erano presenti Moreno Burattini, Mauro Boselli, Marco Verni e Mauro Laurenti.
Burattini introdusse l'incontro e, unitamente a Marco Verni, parlò dell'avventura da loro realizzata (e che era di imminente uscita) con il ritorno di Mortimer e del Tessitore per l'occasione alleati contro Zagor.
Quindi il microfono passò a Mauro Laurenti, che parlò della storia da lui disegnata che avrebbe visto il ritorno di "Bimbo" Sullivan. Laurenti svelò, inoltre, di aver appena terminato di disegnare una storia di Dampyr, e Boselli (creatore del personaggio) intervenne con una battuta sul fatto che Laurenti sa disegnare bene solo le donne, suscitando risate nella sala!
Quindi, sul versante delle anticipazioni, Boselli e Burattini svelarono che il 2004 zagoriano sarebbe stato un anno di "ritorni": oltre al già citato "Bimbo" Sullivan, sarebbero tornati il barone Icaro La Plume (con il debutto alle matite di Gianni Sedioli) e l'investigatore pasticcione Bat Batterton (in una storia disegnata dai fratelli Cassaro).
Infine, vennero presentate le "nuove leve zagoriane" presenti in sala ma fino a quel momento mimetizzate tra il pubblico: i disegnatori Marcello Mangiantini, Giuseppe Prisco e Alessandro Piccinelli.
Burattini riuscì persino, con una specie di magistrale colpo di scena, a mostrare all'assemblea alcune tavole disegnate da questi nuovi autori, ognuna delle quali strappò grandi applausi dal pubblico presente.
E la vera bella notizia, alla fine, era proprio questa: il parco disegnatori di Zagor, così consolidato, nulla aveva ormai da invidiare a quello delle migliori testate della Bonelli!

In questa piccola fotografia recuperata sul web, potete vedere - seduti al tavolo dell'incontro - Laurenti, Boselli, Burattini e Verni.


L'anno 2003 volgeva al termine e nel mese di Ottobre (credo) mi giunse una mail da tale Michele Agueci che mi diceva di avere preso il mio indirizzo di posta elettronica dal "defunto" sito Darkwood Online e mi informava che, se volevo, avrei potuto iscrivermi al neonato Forum http://www.spiritoconlascure.it/ per confrontarmi con altri appassionati zagoriani...
Cosa che feci nel successivo mese di Novembre ma, essendo all'epoca poco avvezzo con le comunità virtuali postai poco e solo inizialmente... poi gettai la spugna e per altri due anni e quattro mesi feci solo qualche saltuaria connessione al Forum...

5 commenti:

  1. Ciao Baltorr, ben ritrovato.
    In effetti "La preda umana" e "La casa del terrore", sono due storie davvero memorabili.
    "La casa del terrore" è stata la prima storia che ho letto di Zagor, avevo 10 anni e ne restai folgorato.
    Corsi in edicola e acquistai l'indito che era "Addio fratello rosso" e la ristampa che era "Ramath il Fachiro".
    Mi attendevano mesi di incantata immersione nel cuore della migliore narrativa nolittina. Mesi di appassionata e affanosa ricerca dei numeri che mi mancavano nelle rivendite di libri e fumetti usati all'epoca presenti in modo copioso nella mia città...sparirono nei primi anni '80 vittime dell'avvento del registratore di cassa.
    Però, per quanto rigurda le storie nuove, la festa sarebbe durata poco...il disastro "Pericolo Biondo" era dietro all'angolo...

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  2. Grazie, Mario, per aver voluto condividere questi tuoi bellissimi ricordi...
    Io ricordo ancora la mia affannosa ricerca de "La casa del terrore". Anche da piccolo ero affascinato dalle storie horror e a all'inizio della mia collezione (primi anni '70) le uniche avventure di quel genere nella saga di Zagor erano "L'uomo lupo", "Molok" e - appunto - "La casa del terrore" (anche se qui l'elemento soprannaturale alla fine si rivelava un imbroglio).

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  3. Finalmente hai ripreso a scrivere.
    Non trascurare questo blog!!
    Ciao Marco!!

    Trampy

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  4. Grazie, Giuseppe/Trampy per il tuo sostegno! E' anche merito tuo e delle tue "sollecitazioni" se ho ripreso il blog... adesso spero di essere più costante! Grazie ancora!

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  5. Darkwood online! Che tempi! Postai pure un commento! ^^
    Bella ed interessante questa retrospettiva!

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