Il quarantaquattresimo
numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura contro il redivivo Hellingen nonché la
prima parte della storia “Tre uomini in pericolo”.
RITORNO A DARKWOOD
Assenti dalla loro
Darkwood dall’epoca dell’avventura contro il vampiro, all’agognato ritorno
Zagor e Cico non trovano più la stessa foresta che avevano lasciato: i trappers
sono stati allontanati dal
nuovo comandante di Forte Bravery, il colonnello Kraizer; una nuova guarnigione
di soldati presidia i luoghi; gli indiani stanno fuggendo, perseguitati da
fulmini che cadono a ciel sereno, compiendo stragi indiscriminate...
L’unico trapper che
Zagor e Cico riescono a rintracciare viene subito ucciso dai militari e il
colonnello Kraizer sembra nascondere qualcosa...
C’è un solo indiano rimasto a Darkwood: Tonka, il valoroso capo dei Mohawks. È con lui che
Zagor e Cico si recano ad un vulcano spento, l’Occhio del Diavolo, dentro il
quale si dirigono interi convogli di militari. Zagor riesce a penetrare
all’interno, scopre una base avveniristica, con piattaforme di lancio per
missili, e ritrova un antico nemico. Incredibilmente, ancora vivo… Hellingen!
Costui è sopravvissuto
all’arpione di Fishleg ed è intenzionato a diventare il dittatore
supremo degli Stati Uniti, progettando un colpo di stato insieme al colonnello
Kraizer. Un uomo di Kraizer è a Washington, al Congresso: ha portato uno
schermo televisivo, grazie al quale Hellingen e Kraizer possono comunicare con
il Presidente. E intanto la capitale viene bombardata dai missili di Hellingen…
Nonostante ciò,
l’intervento risolutivo di Zagor salva l’America e fa impazzire
completamente il professore...
Con questa avventura,
Hellingen diventa “ufficialmente” il nemico n. 1 dello Spirito con la Scure,
nemesi invincibile che ha persino il “potere” di tornare dalla morte (sino a
questa avventura, comunque, solo da morte apparente...).
Nolitta e Donatelli
riescono magistralmente a rendere l’orrore di una Darkwood devastata e
completamente irriconoscibile al nostro stesso eroe; le invenzioni del genio
criminale, fin troppo avveniristiche per l’epoca, non stonano nell’economia
della narrazione; l’ultimatum al Presidente degli U.S.A. e la risoluzione della
crisi da parte di Zagor rendono l’eroe ancora più incardinato nella realtà, e
la sua valenza assume caratteristiche “globali” (nei successivi scontri tra i
due personaggi, Zagor non si limiterà a “salvare” la sua patria ma addirittura
il mondo intero).
L’idea della base
avveniristica nascosta in un vulcano spento, poi, mi colpì talmente all’epoca
della mia prima lettura che io scrissi addirittura un racconto con lo stesso plot
di Ora Zero, ambientato però ai giorni nostri...
Una delle scene che
particolarmente mi colpì fu quella in cui Zagor uccide i soldati di Kraizer
spingendo semplicemente dei bottoni: l’orrore che prova per questo suo
necessario ed inevitabile gesto è la summa dello spessore morale che
Nolitta ha sempre conferito al suo eroe.
Di conseguenza, quando
alla fine Zagor distrugge i macchinari di Hellingen non possiamo che condividere
in pieno la sua considerazione: “Tutto sommato, per fare le sue guerre la
stupida umanità può accontentarsi dei fucili, per il momento!”.
Baltorr, tra meno di mezz'ora scendo da casa per andarmi a comprare, puntualmente come ogni giovedi, questo n. 44 della Collezione storica a colori del nostro fumetto preferito dell'adolescenza. Mi sono preso una giornata di riposo dal lavoro e ho deciso di gustarmi comodamente nella mia stanza e nel corso di questa mattinata, nonché nel primo pomeriggio (diciamo un buon 2-3 ore piene) la lettura di questa indimenticabile storia dello spirito con la scure a sfondo fantasy e contro uno dei suoi più temibili ed affascinanti nemici. La prima volta che la lessi fu nel lontano 1979 e sono pronto a rivivere, da ultra quarantenne, l'esperienza emozionale che quest'avventura riuscì a trasmettermi tanto tempo fa. Saluti da Nino
RispondiEliminaAd averne di ultraquarantenni come te, caro Nino!
EliminaBuona lettura e grazie per aver condiviso con noi questo tuo bel momento di "tranquilla vita fumettistica"...;-)
Una storia indimenticabile...mi ricordo le frustate che Hellingen inflisse allo Spirito con la Scure, credo sia stato l'unico ad averlo fatto. Anche mio fratello ne fu impressionato. Poi il clima di angoscia che c'era a Darkwood era palpabile, quasi come quella del Vampiro.
RispondiEliminaMi ricordo anche la scena in cui Zagor porta in braccio Cico ferito (un peso enorme!) fino a Fort Bravery e ha persino la forza di prendere a calci l'ottusa sentinella. Ed entra nel forte, con Cico moribondo in braccio, la barba malcurata e l'aspetto fbbricitante e furioso, dicendo ai soldati stupiti: "Io sono Zagor...Zagor...il re di Darkwood! E sono qui per ottenere giustizia! Giustizia e vendetta! AAAHYAKKK!"
Scene indimenticabili: ma qui ce ne sono un sacco.
PS: Scusa, Baltorr, ma il capitano mi sembrava si chiamasse Kroizer, non Kraizer...ho sbagliato?
No, no... è proprio Kraizer;-)
EliminaGrazie per il tuo intervento, Joe!
Vorrei scrivere qualcosa, ma se poi arriva Carlo Monni a sgridarmi? 0_o
RispondiEliminaNaaaa... Carlo è un avvocato serio, mica legge il mio blog!:-D
EliminaBeh, scrissi in tempi non sospetti che Hellingen, tra le creazioni di Nolitta, non è il mio "cattivo" preferito. Non lo giudico mal riuscito, naturalmente, ma non mi affascina come Rakosi o l'uomo lupo. ;)
RispondiEliminaBeh, sul fatto che anch'io preferisca di gran lunga Rakosi penso sia risaputo... Secondo me Hellingen e' un personaggio più facile da gestire nei suoi vari ritorni che non il vampiro ed è per questo che è diventato giocoforza l'avversario per eccellenza di Zagor...
EliminaAnche a me piace un po di più Rakosi. E anche Kandrax. Vuoi pure perché apprezzo ancor di più il campo surreale a quello scientifico e fantascientifico.
EliminaZagor Vs Hellingen ? Per me, usciamo dal campo fumettitistico, ed entriamo nel campo della leggenda...
RispondiEliminaQuesti sono forse i miei primi numeri di Zagor che ho mai letto, da ragazzino. Emozione allo stato puro!
E' proprio vero che il primo Zagor non si scorda mai...;-)
EliminaComunque bellissima storia, rileggendola: Hellingen costringe Zagor a tirare fuori "il peggio" per riuscire a sconfiggerlo!
EliminaQuoto come al solito l' articolo. XD La storia la lessi alla rovescia! XD Difatti se non erro comprai dal terzo albo a scalare! ^^ Già solo "Minaccia dallo spazio" mi coinvolse un botto con tutta quell' atmosfera di paura e tensione e con la scena in cui Hellingen frusta Zagor che
RispondiEliminaSPOILER però non cede! FINE SPOILER
Ricordiamo che in questa storia negli originali e nella serie rossa compariva... il nuovo look di Tonka! XD Chissà a cos' era stato dovuto. Come scritto all' inizio doveva trattarsi di un altro indiano e solo all' ultimo si decise che doveva trattarsi del nostro? Curiosamente il look verrà ripreso da Bignotti per "Arrivano i samurai" e sempre da Donatelli per "Agli ordini dello zar". Nel secondo caso lo sapevo perché ho i numeri originali. Stupito nell' apprendere che anche nel terzo fosse così visto che l' albo in cui compare ce l' ho in versione tutto dove è stato ridisegnato nelle tre avventure con il look classico. La cosa ancor più curiosa è che poco dopo OZ Tonka riappare brevemente con il suo solito look ne "La marcia della disperazione"!
Divertente la vignetta in una posta del tutto in cui Bat Batterton si trova davanti le due versioni del capo dei Mohak che asseriscono ognuno di essere quello autentico! XD
Parlando di Hellingen effettivamente qui fa un ulteriore salto di qualità e sempre in effetti curioso come mano a mano salga la caratura degli scontri tra i due. Come se Nolitta e co. volessero stupirci mano a mano per non farci rimanere delusi.
Alla fine
SPOILER Nolitta stavolta se lo riserva ufficilamente vivo! XD FINE SPOILER