Il quarantaseiesimo
numero in edicola oggi contiene la maggior parte della storia della marcia
della disperazione.
* * *
LA RADURA DELLE VOCI
Una carovana
di ricchi e annoiati europei guidata dal cinico Memphis Joe, si è inoltrata nel
territorio dei Kiowa, e fa strage di bisonti, mettendo in pericolo la
sopravvivenza della tribù. Winter Snake, il sakem dei Kiowa, è pronto ad
attaccare i bianchi. Per evitare un massacro, Zagor cerca di convincerli a
tornare indietro, ma Memphis Joe cattura lui e Cico e li getta in pasto alle
formiche rosse!
La bella Frida
Lang, una delle nobildonne europee che si è innamorata di Zagor, salva la vita
ai nostri due eroi. Ma ormai il destino della carovana sembra segnato: i Kiowa
di Winter Snake hanno sferrato l’attacco. Zagor tenta il tutto per tutto per
salvare gli europei (anche perché, se saranno massacrati, il governo americano
scatenerà una rappresaglia contro gli indiani), e gli aristocratici scoprono
loro malgrado cosa significhi la lotta per la vita, nella terra di frontiera...
Winter Snake
stringe la carovana in una morsa mortale e Zagor passa con Frida quella che
potrebbe essere l’ultima
notte della loro vita. Ma dopo un nuovo, sanguinoso scontro, Winter Snake si
ritiene soddisfatto e propone un accordo ai bianchi: lascerà tornare a casa
sani e salvi i superstiti, se gli sarà consegnato Memphis Joe. Costui,
tuttavia, viene ucciso dai nobili dopo che lo Spirito con la Scure si è
rifiutato di darlo in mano agli indiani.
Allora Zagor
decide di offrire la sua vita in cambio di quella di tutti gli altri e si
consegna spontaneamente a Winter Snake. Il nostro eroe viene torturato, ma
nessun Kiowa ha il coraggio di ucciderlo... in un leale duello con Winter
Snake, Zagor trionfa e lascia generosamente in vita il sakem.
Nell’epilogo
al forte, Zagor dice dolcemente addio a Frida (che, invece, sarebbe disposta a
sposarlo) e se ne va libero da qualsiasi costrizione...
Siamo in
presenza di uno dei capolavori della saga zagoriana.
Un’avventura
lunga (ben 402 pagine), epica, senza una scena fuori posto o ridondante, con
tantissimi momenti coinvolgenti: la strage dei bisonti, le formiche rosse,
l’amore tra Frida e Zagor (quale emozione, all’epoca della mia prima
lettura...), la marcia della disperazione, il palo della tortura...
Qualcuno ha
detto che l’unico neo è rappresentato dal finale al forte, con il forzato addio
di Zagor a Frida... ma secondo me queste scene non stonano affatto nell’economia
della storia e sono ormai entrate a far parte della leggenda zagoriana...
bgiorno, scusate puo' essere che oggi non sia inedicola? sono stato dal solito edicolante che mi ha detto 'non so se e' non e' arrivato o e' gia' finito'.... un po' stordito direi, ma di solito le sue 4 o 5 copie le ha sempre... boh
RispondiEliminaTi assicuro che il 27 il volume e' uscito regolarmente... Tant'è vero che l'immagine di copertina l'ho scansionata d'ala mia copia, visto che sul sito della SBE non l'avevano messa...;-)
EliminaChe dire caro Marco? Hai già detto tutto tu.
RispondiEliminaPerò è vero: una vicenda così epica con una storia d'amore altrettanto epica ha un epilogo davvero troppo puerile sebbene in inea con le aspettative (e forse l'età) dei lettori dell'epoca.
Comunque date un'occhiata a pag. 45, soprattutto la strisca di mezzo. C'è qualcosa di più sexy di Frida che esce dall'acqua?
Risposta: nulla! :-D
EliminaIn qualità di appassionato del fumetto, ho sempre ritenuto quest'avventura tra le mie 10 storie preferite dello Spirito con la scure. Tra la fine degli anni '70 e inizi anni '80 (periodo in cui acquistavo la prima ristampa dei numeri di Zagor) ero rimasto particolarmente colpito dalla particolare longevità de "La marcia della disperazione": in pratica mai, fino a quel momento, nessuna storia aveva superato il numero di 3 Albi. Difatti, ancora oggi ricordo che comprando il numero 115 "La sabbia è rossa", ero convintissimo che esso avrebbe sancito la conclusione di quest'avventura. Comunque c'è da dire che tale lunghezza è perfettamente proporzionale allo spessore, qualità ed intensità di un eccezionale momento creativo del binomio Nolitta-Ferri (con l'aggiunta, in questo caso, anche del grande Bignotti). Indimenticabile.
RispondiEliminaQualcuno ha storto il naso per le ultime pagine dell'avventura illustrate da Bignotti... E forse aveva ragione... Ma per chi come me aveva vissuto in diretta l'uscita di quei numeri, non vi trovava nulla di strano in ciò... Anzi, forse la maggior parte di noi non si accorse neppure del cambiamento di stile del disegnatore, talmente eravamo presi dalla vicenda in se stessa...
EliminaBeh...analista e pignolo già a 10 anni mi accorsi eccome che quello delle ultime pagime era lo steso di "Vudu"...
EliminaMe n'ero accorto anch'io ma, abituato ai cambiamenti dei disegnatori effettuati sui fumetti della Marvel, non mi diede per nulla fastidio... E poi era comunque uno dei tre disegnatori zagoriani dell'epoca, mica un "intruso"....
EliminaUna storia che ha fatto epoca per noi appassionati zagoriani: Frida e Winter Snake sono stati dei personaggi memorabili. Come pure la scena di Klain e del suo violino, tra le più struggenti della saga zagoriana. Una storia molto seria e tragica, di amore, disperazione e morte, che non poteva non finire, secondo me, con la gag di Cico, che imita, diciamo a modo suo, il tentativo di Zagor di sfuggire a Frida.
RispondiEliminaMi era sempre piaciuta l'idea che una storia drammatica finisse in una risata.
Molto nolittiano...^^
Sono d'accordo!
EliminaMi sono emozionato ancora. Dopo tutte le volte in cui ho letto questa storia, in ogni formato, nel corso della mia vita. Emozionato per l'assedio iniziale, per il bacio di Frida, per la sorte di Klein, per il sacrificio di Zagor...in barba a chi ci accusa di essere solo dei nostalgici incapaci di giudicare obiettivamente, io dico che questa é la miglior sceneggiatura zagoriana e una delle migliori storie a fumetti mai pubblicate in Italia.
RispondiEliminaAnche qui sono d'accordo!;-)
Eliminaè ufficiale,la ristampa a colori di Zagor terminerà con il numero 71...che dire,sono molto deluso e arrabbiato perchè Zagor meritava di andare avanti per altri 100-150 numeri minimo,una mazzata tremenda per i lettori dello spirito con la scure,tutti speravano di farsi la sua bella collezione per intero come avvenne con Tex e invece ancora una volta interrotta a metà,non ho parole...l'unica speranza ora è che qualche altra casa editrice prenda l'iniziativa di rifarne una,o da dove la interrompe Repubblica o dall'inizio,non importa,quello che conta è avere finalmente una raccolta completa,seria,rispettosa e che tenga presente anche i sentimenti dei lettori,ciao!
EliminaMah... Staremo a vedere, caro Tiziano... Ciao!
EliminaCiao, a 40 anni ho scoperto Zagor.. prima, in bianco e nero non m'avevano mai attirato, Grazie alla Serie Oro (a colori) di Repubblica mi affascino' Zagor con l'Odissea Americana..
EliminaPoi Ho saputo di questa iniziativa..un po' tardi per cui ho ordinato 29 arretrati che non vedo l'ora di leggere! Sarebbe tristissimo arrivare solo a 71 uscire vale a dire fino all'albo 182 infatti da quanto sentito dai miei amici e in internet sono assai stupende anche le storie seguenti: "il ritorno del vampiro" "il signore nero", "il popolo delle caverne", "viaggio nella paura", "Zagor contro Zagor", "la palude dell'orrore", "la vendetta di Kandrax", "il VELLO D'ORO", "i 7 poteri", "INCUBI!!", e poi "Jess lo spietato", "i mille volti della paura", "le 7 città di Cibila", "ombre su Darkwood", "terrore da mare" (Kraken) fino a "Ponte dell'acobalemo" (n° 400)... che a colori sarebbero veramente am veramente stupende! Spero quindi che tutti gli zagoriani abbiano la possibilità di sostenere questa iniziativa...a colori^^! ciao a tutti.
Speriamo!!!
Eliminagrande storia Baltor qui c'e' la vera essenza di Zagor io,personalmente sono molto contento della trasferta sud americana ; ci aspettano secondo me grandi storie disegnate dai nostri migliori disegnatori sono molto impaziente .ti saluto con affetto e complimenti per il tuo blog!!
RispondiEliminaGrazie per i complimenti e un caro saluto anche da parte mia!
EliminaDa ragazzino non riuscivo tanto ad apprezzarla per la presenza di Frida. Non gradivo molto le divagazioni amorose. XD Con il tempo ovviamente ho cambiato idea ed è giusto che anche Zagor abbia avuto la sua storia d' amore. ^^ La storia l' ho riletta di recente e l' ho trovata molto bella: azione, drammaticità, qualche tocco comico come quello di Zagor con un paio di dame come giò avevamo visto ne "Le jene del mare"... una delle più belle di Nolittone alias Sergione, che, come scritto su ubc fumetti, è un western puro. Il ruolo di buoni e i cattivi che è ben sfaccettato, le varie situazioni di battaglia alternate a quelle di riflessione, le scene memorabili come quella di Klain, di Zagor e Frida, dello spirito con la scure al palo della tortura, la scena dell' addio di lui e a lei, che già avevo trovato molto romantico e malinconico. A me la gag finale di Cico piaceva e piace. Un simpatico ribaltone della situazione dell' eroe con quella della spalla. ^^ L' unica cosa magari è l' uscita di Zagor dalla finestra e poi sembra avere un' aria tranquilla.
RispondiEliminaUnica pecca magari il cambio continuo nel finale di disegnatore: da Ferri a Bignotti per poi tornare a Ferri ed infine di nuovo Bignotti!
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