mercoledì 4 settembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Un mondo perduto (ZCSC82)



         L'ottantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con il popolo delle caverne, nonché l'inizio della storia “Un'impresa disperata”.

 

IL POPOLO DELLE CAVERNE

 Nella parte più remota di Darkwood, l’Inaccesible Point, un terremoto causa l’apertura di una voragine dalla quale scaturiscono mostruosi animali e repellenti ominidi, che rapiscono gli indiani della foresta.
Zagor e Cico si calano nella spaccatura per cercarli e scoprono uno strano, affascinante, terribile e crudele mondo sotterraneo popolato da mostri giganteschi e da due razze di violenti ominidi: i Wachos e i Sikkim, loro schiavi.
Degli indiani rapiti soltanto il giovane Kainaka si è salvato: gli altri sono stati tutti uccisi da un mostro a tre teste, o divorati dall’enorme ragno Hito. E Zagor si trova a dover affrontare entrambe le orripilanti creature! Riuscito a fuggire dal mondo sotterraneo insieme a Cico e a Kainaka, Zagor riesce a richiudere la voragine con l’aiuto dei fulmini di un temporale e tutto il mondo sotterraneo viene distrutto da un nuovo terremoto.


Ultima storia sceneggiata da Decio Canzio, probabilmente scritta già tempo addietro e recuperata per l’occasione. D’ora in avanti il braccio destro di Sergio Bonelli si dedicherà “solamente” all’attività di supervisore della saga zagoriana.
Per questa avventura Canzio si è probabilmente ispirato al romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della Terra”, ma vi sono anche echi del ciclo di “Pellucidar” di Edgar Rice Burroughs.
         V’è da dire che la storia non è delle più memorabili, anzi! Se devo essere sincero, all’epoca dell’acquisto dell’albo gigante, per qualche momento ho anche accarezzato l’idea di abbandonare la serie... ma solo per qualche momento…

29 commenti:

  1. Io invece avevo già abbandonato la serie...pertanto non conosco la storia in questione ma, da quanto scrivi, mi sembra una delle classiche storie esagerate (e strampalate) di Canzio come se ne videro più d'una su "Il Piccolo Ranger".
    Direi che da qui in avanti inizia il pieno declino zagoriano.

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    1. Ah, ecco il motivo per cui non avevi commentato la storia del Tessitore...
      In merito a questa, credo che il tuo paragone con quel genere di avventure scritte da Canzio per il PR possa essere calzante...

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    2. Già...anche quella del Tessitore infatti non la conosco anche se i commenti positivi che ho sempre sentito al suo proposito mi hanno incuriosito.
      Per quasi tutti gli '80 sarò latitante...in quegli anni, mentre la qualità di Zagor scendeva, salivano note e travolgenti determinanti biologiche che per un po' di tempo mi allontaneranno non solo dai fumetti, ma anche dai dischi e dagli amici...credo che la prossima storia che commenterò sarà la pessima "Il ritorno di Supermike". Da lì in avanti qualche storia, così per tastare il polso alla serie, ogni tanto me la leggevo.

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  2. E qui si vedono gli zagoriani di ferro! Io non ho mai pensato di abbandonare il mio eroe preferito... Quando leggo commenti come alcuni delle scorse settimane o come certi che "zagor senza Nolitta non è più zagor" mi chiedo:ma siete dei veri fan o seguite l'eroe di darkwood come ripiego? Nolitta è stato grande è vero, ma l'impegno, la dedizione e la passione che anche altri autori hanno infuso nel raccontare al meglio le storie di zagor non debbono essere denigrate!capisco ci sono storie che più ci appassionano e altre che non sono nelle nostre corde;disegnatori dal tratto più o meno bello.. Ma tutti hanno contribuito a creare una delle saghe più longeve del fumetto italiano! Personalmente pur possedendo l'intera collezione continuerò a comprare la Csac... Che per noi della vecchia guardia rappresenta la realizzazione di un sogno... Ciao a tutti

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    1. Io non sarei così "duro" nei confronti di chi in quel periodo della storia zagoriana (metà anni 80/primi anni 90 circa) sia stato tentato o, peggio, abbia abbandonato la lettura della testata... Effettivamente - che ci piaccia o no - nella ZCSC stiamo per affrontare una serie di storie molte delle quali tutt'altro che eccellenti... Io stesso che, come ho scritto, non abbandonai il personaggio, devo confessarti che in quel periodo preferivo di gran lunga leggere le avventure di Conan o Capitan America...
      Comunque, gli zagoriani di ferro non si discutono!!! :-D

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  3. Non sono un pò troppo rosei i tizi raffigurati nell'ultima collezione storica, dato che vivono sotto terra? :)

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  4. ahi pardon!non volevo dare l'impressione del bacchettone, ma ahimè,si sa..quando si scrive di getto, cercando di non essere troppo prolissi, si incorre nel rischio di dar maggior enfasi a espressioni e parole che possono causare fraintendimenti (motivo per cui, pur seguendo assiduamente il blog fino ad ora non avevo mai scritto)E' vero riconosco che nel novero temporale da te citato la saga zagoriana ha effettivamente subito una sorta di debàcle..ho però sempre ricondotto la cosa a una sorta di "passaggio" fisiologico che tutti gli eroi di carta prima o poi attraversano (compreso l'inossidabile tex con decine di storie simili e ritrite fino ad arrivare al recente restyling che coinvolgerà addiritura DYD, visto il recente calo di vendite) personalmente conservo del periodo alcuni bei ricordi legati a storie del tipo" l'agguato del mutante, fuga nella prateria, acqua di fuoco e ss." di Toninelli, poi il ritorno di Kandrax di Nicolai, "la notte del diluvio" di Capone fino ad arrivare ancora a Sclavi con "incubi" e ss..il tenore delle quali non mi sembrava poi così malaccio!! un caro saluto a tutti : l'anonimo di cui sopra

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    1. Figùrati, nessun problema. Siamo qui per discutere di Zagor e ognuno può dire la sua!
      In merito ai bei ricordi che ognuno di noi ha nei confronti di determinate storie (anche se non eccellenti), ho già avuto occasione di parlarne io stesso altre volte: questi ricordi sono sacrosanti!
      Io, ad esempio, sono particolarmente legato alla storia dello Strano Mister Smith (da molti ritenuta una delle più insignficanti di Nolitta), per il semplice fatto che è stato il primo albo di Zagor che ho acquistato e dal quale è iniziata la mia collezione!
      Mi raccomando, scrivi ancora!!!
      Ciao

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    2. Concordo con Te, Baltor. La soggettività incide pesantemente sulle scelte degli albi, belli o brutti.
      Personalmente ho abbandonato la serie dopo la storia delle paludi (albo 295 circa) perchè ero stufo di mostri e mostriciattoli. Eppure avevo iniziato a leggere Zagor con l'avventura dei Samurai, che con genere western c'entrano poco.
      Ho ricominciato a prendere zagor ed ora non me ne perdo uno anche perchè lo trovo rassicurante: mentre io sono cambiato come persona da quando lo leggevo ragazzetto, lui no. Come i Grandi eroi.
      E poi lasciamelo dire, le storie a colori hanno un altro fascino: a me è sembrato di leggere un'altra storia ed ho apprezzato pure quella dei cavernicoli ed ho rivalutato quella del tessitore che all'inizio non mi aveva entusiasmato.
      Grazie per il Blog
      Giovanni21

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    3. Grazie a te, Giovanni, per i complimenti!
      Mi raccomando, continua a postare sul Blog! ;-)

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  5. Prendendo spunto da una frase del lettore "Giovanni21", spero di non iniziare a stufarmi nel leggere storie come appunto "Un mondo perduto" in cui continuano a comparire mostri e mostriciattoli nella saga di Zagor. Specifico comunque che mi aspettavo di peggio da questo ultimo racconto (anche se la vicenda dei temporali finali mi sembra esageratamente forzata). A questo punto, credo che le storie più interessanti, nel prosieguo di questa collana, sono quelle allo stato puro western (tranne qualche eccezione, ovviamente). E in questo volume 82, alla pag.202 la vicenda intitolata "Un'impresa disperata" confesso che mi sta intrigando e aspetto giovedi prossimo di leggerne la continuazione.

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    1. Grazie per il tuo commento, sempre puntuale ed interessante, Nino!

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    2. Caro Nino, ti assicuro che da ora in avanti per almeno 4 -5 numeri (pubblicazione prmettendo) non avrai a che pentirtene...i mostri purtroppo torneranno..
      Ciao
      Giovanni 21

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  6. La settimana scorsa ero al mare (Liguria): niente Zagor a colori n 82! tornato a Firenze niente neanche qui, né al super né nelle edicole !!!
    Ma ci sono stati problemi nella distribuzione ?

    Lorenzo

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    1. Non mi risulta, Lorenzo... Può invece essere che comincino a distribuire solo nelle edicole dove ne vendono comunque qualche copia...

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    2. Mi inserisco. Per me esiste, invece, un problema di distribuzione.
      Abito a Pordenone: ho monitorato ben due edicole in centro: Zagor a colori non arriva. Ho chiesto di Zagor raccolta: nella mia edicola di fiducia forse quello mi arriverà ... da ottobre però. E poi dicono che le vendite sono in calo...
      Di Tex, invece, ce n'è dappertutto e per tutti i gusti...
      Saluti
      Giovanni21

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    3. Beh...dalle mie parti la distribuzione a pioggia è andata avanti per i primi 3 o 4 numeri. Poi solo copie prenotate.

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  7. Ahimè caro Baltorr, mi hai invogliato a scrivere ancora ed eccomi qua.Volevo però rivolgere il mio commento a Nino, che mi sembra di aver capito sia tra coloro che stanno scoprendo lo SCS grazie alla nuova edizione di Repubblica. Vedi, Nino, per molti di noi vecchi affezionati Zagor ha rappresentato più di un semplice fumetto.A lui ci siamo ispirati, abbiamo cercato di imitarlo seguendone i valori (dignità, coraggio, senso dell'onore)ha accompagnato la nostra formazione da ragazzi prima, da uomini poi.E' con vera emozione (bada pur possedendo l'intera serie) che ho quindi iniziato ad acquistare la CSAC.. felice, considerata l'inattesa prosecuzione a oltranza, che la gloriosa schiera di fedelissimi, (quelli che ne decretarono il successo e quelli che hanno continuato a sostenerlo) non solo si sia ricompattata, ma sia oggi più forte che mai. Per questo ti esorto a non stufarti, giudica tu stesso quanto sia bello lasciarsi trasportare dall'avventura allo stato puro senza preconcetti e tenendo conto della commistione di generi così come l'aveva ideata il creatore della serie. I Mostri (e i mostriciattoli), i
    druidi, i vampiri sono stati voluti per dare eterogeneità alla serie e proprio in questo consiste la peculiarità di Zagor rispetto ad altre testate; l'idea è stata quindi portata avanti, alcune volte con successo altre no dai nuovi autori succedutisi nel corso degli anni; l'importante ad ogni modo è che il nostro rimanga in qualche modo visibile e soprattutto accessibile alle nuove generazioni che abbiano voglia di conoscerlo senza farsi condizionare alcunchè. Ad ogni modo nei prossimi volumi, i mostri (e i mostriciattoli) non ci saranno... e quando arriveranno (l'episodio inizia conl'albo "il battello degli uomini perduti" nella serie originale) i disegni di Gallieno Ferri renderanno talmente magica l'atmosfera da far apparire anche quella storia memorabile. Un Caro Saluto e buona lettura. ..PS. Baltorr complimenti per il Blog (è bello non solo confrontarsi conaltri appassionati ma avere un avanguardia in Via BUONARROTI per curiosità ed anticipazioni è mitico!)
    Con cordialità : Anonimo (sardo)

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    1. Grazie mille, Anonimo (sardo)!!! ;-)

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    2. Caro Anonimo, innanzitutto preciso che non ho scoperto Zagor grazie a questa Collana a colori. Sono anch'io un lettore di vecchia data e (per diversi motivi) abbandonai la collezione di Zagor intorno agli inizi degli anni '80 dopo aver comprato il numero 200. Ed ecco perché le storie dal n. 201 non le conosco bene (a dire il vero le ho collezionate successivamente fino all'originario n. 235 grazie alla "Raccolta Tutto Zagor" che purtroppo poi ha chiuso la produzione) anche se avendole lette quasi 10 anni fa una sola volta, non le ho impresse bene nella memoria come invece gli Albi precedenti. In quanto alle storie di Zagor, ognuno di noi chiaramente ha i suoi gusti personali. Non sono prevenuto con le storie in cui compaiono mostriciattoli vari, però se alla fine alcune di esse non le trovo un granché, mi sento liberissimo di esprimere un mio modesto commento soggettivo. D'accordo, aspetto allora di leggere l'avventura "Il battello degli uomini perduti". Così come tra breve l'esordio di un altro "storico" nemico chiamato il mutante. Saluti

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    3. caro Nino Pellino, anche io ho fatto lo stesso percorso: appassionato di Zagor da vecchissima data, ho smesso di acquistarlo con l'arrivo dei mostri: ho digerito i cavernicoli; no gli struzzoni della palude dell'orrore.
      Francamente ritengo di avere esercitato il mio sacrosanto diritto di lettore in piena libertà ed autonomia.
      Certo, dopo qualche numero di Zagor comperato qua e là negli anni, ho ricominciato con la CSC perchè, come ho già detto, le storie a colori del Nostro hanno per me un altro fascino: le trovo addirittura più belle. Ho trovato che i colori, infatti, donano molto non solo a Blondie ma anche e sopratutto a Virginia.
      Anche la storia di Smirnof (ma che fine ha fatto?) ne è uscita rivalutata, secondo me.
      Eppure lo stesso commento che ne fanno gli autori sulle prime pagine non è affatto lusinghiero...
      In ogni caso ognuno di noi deve ammettere che ogni giudizio sulle storie di Zagor è dettato dalle proprie valutazioni personali.So di molti lettori che detestano la storia degli Akkroniani (la prima); eppure se vi ricordate in quel lontano sondaggio del 1981 era risultata la più votata.
      Anche io l'avevo votata come la mia preferita ma devo dire che rileggendola a colori non l'ho trovata poi tanto entusiasmante nonostante i disegni dell'insostituibile Ferri.
      Non solo i gusti, quindi, ma anche l'età, le esperienze ed il vissuto ti portano ad una maggiore partecipazione alla lettura e, quindi, ad un diverso giudizio.
      In fondo il bello del nostro eroe è anche questo: sconosciuti, magari anta, che si scambiano idee ed impressioni su un personaggio dei fumetti come se ne avessero 12!
      Con ciò non voglio certamente ridimensionare la figura del nostro eroe e l'importanza che lui ha avuto nella crescita e nell'educazione di ognuno.
      A proposito anche alle mie due figlie di 3 anni e mezzo e 2 anni e mezzo piace sfogliare la CSC e sopratutto ordinare i numeri contemplando così le copertine.... chissà....
      Vi saluto con amicizia e stima

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    4. Grazie, caro Giovanni, per il tuo interessante intervento. E grazie anche perché hai voluto condividere con noi il tuo pensiero e la tua passione zagoriana!
      P.S.
      Vedrai che bella esperienza sarà quando comincerai non solo a sfogliare, ma anche a leggere quelle avventure insieme alle tue figlie... ;-)

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  8. Stimatissimi Nino e Giovanni, chiedo venia per il ritardo nella risposta, ma potendomi connettere di rado, non mi sono reso conto delle vostre repliche e sono passato alla lettura dei commenti sulle storie successive. Nino: chiedo scusa per averti considerato un neofita; la spiegazione è dovuta al fatto che non avendo fino ad ora interagito nel blog, non avevo prestato abbastanza attenzione alle tue note sulle precedenti discussioni... pardon, non accadrà più!Detto ciò chiedo altresì scusa ad entrambi (Nino e Giovanni) se, con le mie parole, posso aver dato l'impressione di aver limitato, in qualche forma "la libertà di espressione di un modesto commento soggettivo" piuttosto che quella di "esercizio di sacrosanti diritti di lettori in piena libertà ed autonomia",..se ciò è avvenuto, sappiate che non era mia intenzione farlo. Non è oltremodo mia prerogativa giudicare le scelte, i gusti e le valutazioni personali di chicchessia, nel pieno rispetto dei diritti e delle ragioni di chiunque. Il mio intervento, come credo il vostro e quello degli altri partecipanti a questo simpatico "incontro virtuale" è stato solo animato, dalla voglia di far sentire anche la mia voce su un'argomento concernente una passione comune, null'altro. Unicamente a questo poposito ho scritto i precedenti post, e le mie asserzioni, forse un pò provocatorie, (se questo senso è stato dato alla frase "e qui si vedono gli zagoriani di ferro!" o al tentativo di convincere eventuali nuovi lettori a non abbandonare la nuova CSAC nonostante i giudizi negativi su un'epoca non più d'oro del personaggio) sono state determinate, soltanto dalla curiosità, dalla voglia di capire pareri e ragioni che alcune volte, si discostano dai miei,in modo da confrontarmici. Tutto qui. Senza voler esser pedante infatti, nella mia zucca (Ahimè d'altronde noi Sardi quantunque anonimi siamo famosi per essere delle teste dure) pur rispettando appieno l'opinione in merito di chiunque, sia chiaro, non vuole entrare il concetto che un'individuo abbandoni (seppur temporaneamete) una propria passione proprio per le peculiarità da
    cui essa è costituita. E'come professare per anni l'interesse per una squadra di calcio nata e costituita da elementi internazionali e d'un tratto cambiare squadra perchè ci si accorge che non è composta da giocatori di casa nostra. Il buon Nolitta ci ha dismostrato come egli abbia voluto creare un personaggio attingendo all'universo mitologico per plasmare un eroe capace di far fantasticare il lettori anche con storie di mostri e magia; perdere dunque interesse alle storie perchè tali elementi che ne caratterizzano la saga,perdurano e si ripropongono, mi sembra quanto meno un paradosso. Ma questa è la mia opinione, ripeto, e in alcun modo pretende
    di voler essere imposta a chicchessia. Concordo con te Giovanni, nella bellezza ludica di questo blog che consente anche a sconosiuti "magari anta" di tornare indietro nel tempo di qualche anno, estraniandosi dalle realtà e dai gravosi impegni che il contesto familiare e sociale oggi ci impone.
    Con Cordialità e, a presto...il vostro Anonimo (Sardo)

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  9. Caro Anonimo Sardo, nessuna scusa per carità! Diceva Voltaire (che non è il mio filosofo preferito): "Anche se non sono d’accordo con la tua opinione, sono comunque pronto a dare la vita affinchè tu la possa sempre esprimere". Ci mancherebbe quindi che tu non possa esprimere la tua opinione! Che tra l’altro provenendo da chi ha tutta la collezione del Nostro è certamente suggestiva.
    Il fatto è caro Anomino, che a me piacciono le storie stampo western; e quelle di Zagor che trascendono tale carattere era per merito di Nolitta che me le facevo piacere. Come ha già scritto qualcuno su questo blog, era Nolitta che riusciva a farti credere che una carovana di Zingari trasportasse la bara di un vampiro; che nella foresta di D. si aggirasse un tizio che si credeva robin-hood; che esistessero ancora i pirati, etc.
    Personalmente ho smesso la collezione perché gli sceneggiatori non riuscivano più a convincermi di tutto questo. Tutto qui. Ma sono e sono rimasto sempre uno zagoriano, perché condivido il modo di essere e di pensare del nostro eroe. Peggio per me che non ho la collezione completa (e ne sento la mancanza, credimi); meglio per te che puoi goderti non solo le storie ristampate ma anche tutti i suggerimenti ed i riferimenti presenti.
    Certo che è tosto ’sto Blog!
    Un saluto a tutti
    Giovanni21

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    1. Per dimostrarti quanto sia "tosto", come scrivi tu, questo blog, ti informo che (nonostante tutti ne siano convinti) Voltaire non ha mai scritto né detto la frase da te citata.
      Come mai allora gliela si attribuisce?
      La sola versione nota di questa citazione è quella della scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall, "I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it", The Friends of Voltaire, 1906, ripresa anche nel successivo Voltaire In His Letters (1919).
      Charles Wirz, Conservatore de "l'Institut et Musée Voltaire" di Ginevra, ricordava nel 1994 che Miss Evelyn Beatrice Hall mise, a torto, tra virgolette questa citazione in due opere da lei dedicate all’autore di "Candido" e riconobbe espressamente che la citazione in questione non era autografa di Voltaire in una lettera del 9 maggio 1939, pubblicata nel 943 nel tomo LVIII dal titolo "Voltaire never said it" (pp. 534-535) della rivista "Modern language notes", Johns Hopkins Press, 1943, Baltimore.
      Ma ormai la frase di Miss Hall aveva varcato l’Atlantico e dopo un piccolo rimbalzo nei circoli ristretti dei liberal era entrata nel formidabile circuito dei media americani, tramite il popolare Reader's Digest (Giugno 1934) e la Saturday Review (11 Maggio 1935). E da allora la sua diffusione è stata inarrestabile.

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    2. Mi inchino a cotanta istruzione! E poi dicono che a leggere i fumetti non si impara nulla! P.S. La frase l ho letta non so dove come attribuita al filosofo (in nota era citato Voltaire appunto). Al di là della paternita è il principio che essa esprime che importa....certo che bisogna stare attenti anche alle citazioni con voi!!!! Saluti a tutti e grazie a Baltorr x le precisazioni.
      Giovanni21

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    3. Ahahahah! Non temere Giovanni! Questa cosa della falsa paternità della frase non la sepevo neppure io fino a qualche tenpo fa quando lessi, appunto, un articolo che ne parlava!
      Come dici tu, poi, è il concetto che la frase esprime che conta! ;-)

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  10. Me la ricordavo un pochino meglio IPDC. All' epoca mi piacque soprattutto per tutte le creature che Canzio ci ha messo! ^^ Avrei preferito più spazio per Tonka. Comunque godibile e coinvolgente anche se ogni tanto i dialoghi non sono troppo brillanti. Fortissima la gag del Darkwood restaurant! ^^ Alla fine contro il wakos (?) Zagor ha un comportamento un po troppo irruento.
    Stupito nel leggere che si è abbandonato la serie per... gli "struzzoni" de "La palude dell' orrore"! Tra l' altro già Nolitta aveva inserito mostri e creature varie a bizzeffe! Vedi per citare giusto tre storie: "Il mostro della palude", "Odissea americana" e "Viaggio senza ritorno" oltre alla quantità di mostri classici!
    Mi fa pure sorridere che questa storia la si definisca stramplata quando Nolitta con le "stramberie" non ci era andato affatto leggero. XD
    Per continuare con il già visto subitissimo qui abbiamo un ragazzino, Kanaika, che ha un ruolo importante. Nella successiva "Un' impresa" disperata" invece troviamo Smart eel! XD

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