L'ottantanovesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con il ritorno di Supermike, la storia completa "Gara di tiro", nonché le prime pagine della storia “Viaggio nella paura”.
LE CINQUE PIUME
Zagor e
Cico intervengono all’annuale rendez-vous dei trappers di Darkwood. Ma stavolta
l’atmosfera non è delle più gioiose, sia per la presenza di alcuni trappers che
lavorano per la compagnia Western Furs, capeggiati dal disonesto Sharp, sia
perché un misterioso assassino uccide in sequenza tre trappers con una freccia
adornata con piume di corvo, prima cinque, poi quattro, poi tre. L’assassino,
quindi, ricatta i trappers chiedendo una grossa somma di denaro.
Le indagini
svolte da Zagor lo portano a scontrarsi con il ricattatore, che nella
colluttazione muore. Si tratta di Clyde, un giovane trapper scapestrato, nipote
di Walter Doney, amico di Zagor. Il mistero sembrerebbe risolto, quando un
quarto trapper viene ucciso con un freccia adornata da due piume nere. Zagor
allora capisce che il giovane Clyde aveva solo cercato di approfittare della
situazione per procurarsi del denaro, ma non può essere lui l’assassino.
A questo
punto il trapper Zeke confessa a Zagor che lui, insieme alle altre quattro
vittime, tempo addietro aveva ucciso una donna indiana e sua figlia:
evidentemente l’assassino vuole vendicare queste morti. Usando Zeke come esca,
Zagor riesce a catturare il colpevole: si tratta del trapper Almos,
rispettivamente marito e padre delle due indiane uccise. Prima che possa essere
assicurato alla giustizia, costui si riscatta perdendo la vita nel salvare
Zagor da un proiettile sparato dal malvagio Sharp.
Tutto sommato
siamo in presenza di una buona storia di Toninelli, un giallo in cui Zagor
svolge le funzioni di detective, anche se la risoluzione arriva non grazie alle
indagini del protagonista ma solo grazie alla spontanea confessione del trapper
Zeke.
Ottime le scene ambientate durante il rendez-vous, con le quali
Gallieno Ferri ci riporta alla memoria alcuni dei momenti più belli delle
storie zagoriane ambientate a Darkwood.
Storia certo non pessima come quella che l'ha preceduta, ma sicuramente trita e banalotta.
RispondiEliminaViene sviluppato in modo invero non malvagio un classico plot della narrativa western...vedremo di peggio.
Storia a sfondo thriller ben riuscita ed ancora una volta la simpatia inconfondibile di Cico che conquista tutti. Do come voto un buon 8 grazie alla robustezza della trama direi dall'impeccabile spessore cinematografico. Viva Zagor !!! Forever
RispondiEliminaConfesso che questa storia mi e' piaciuta.I trapper sono i veri protagonisti della storia,sempre simpatici e ben caratterizzati.Cico e' in gran forma, e le sue gag ben riuscite. Ma il personaggio che,a mio avviso,meriterebbe di ricomparire nelle storie dello Spirito con la Scure e' l'indiano Sauk. Divertente la parte della storia che lo vede protagonista insieme a Cico. Che mi dici Baltorr? Lo vedremo prossimamente sulla serie mensile? Frank 66
RispondiEliminaNon mi risulta che sia previsto un ritorno del Sauk...
EliminaMi accodo a coloro cui non é piaciuta questa storia. :( Per fortuna ci rifacciamo alla grande la prossima settimana!
RispondiEliminaCaro Baltorr,a quasi tre mesi dalla sua uscita,il Color Zagor fa' ancora parlare di se'. Dopo il "clamoroso" successo di Fishleg,a quale comprimario della saga tocchera' l'onore il prossimo anno? Hai gia' interpellato Moreno sull'argomento? Frank 66
RispondiEliminaCaro Frank, il prossimo comprimario dovrebbe essere Guitar Jim... Il problema è che il disegnatore della storia (Bane Kerac) è un po' lento e quindi potrebbe non terminare i disegni per tempo... Ecco che allora è in preparazione un "color" dedicato a Guthrum, disegnato da - mi pare - Gianni Sedioli (velocissimo autore) che potrebbe degnamente uscire come n. 2, spostando la storia di Guitar Jim al n. 3...
EliminaBene!! Guthrum lascia presagire una storia carica d'avventura.Un'autentica garanzia di successo visti i bei ricordi che ha lasciato in noi affezzionati zagoriani.Ottima,inoltre,la scelta di Sedioli ai disegni. Caro Baltorr,ieri mi sono rivisto alcune tavole,riguardanti Zagor 600,pubblicate sul tuo blog nei mesi scorsi.Aver rivisto Rakum l'eroe rosso mi ha fatto ritornare in mente gli Akkroniani. Pensi che ritorneranno? Il loro eventuale ritorno e' collegato a quello di Hellingen? Sottoponi Moreno a tortura indiana per svelare l'arcano. Frank 66
RispondiEliminaVedrò cosa riesco ad estorcergli... ;-)
EliminaCari Amici,
RispondiEliminaintervengo nel Blog per sostenere la bontà della storia delle cinque piume: un giallo western con tanto di antefatto omicida credibile e godibile al tempo stesso, non ultimo per i disegni di Ferri. La storia mi pare ben modulata e ben architettata, con l'apparente colpo di scena della morte del nipote del trapper .Buona, secondo me, l'idea di riesumare i teli mimetici: contribuisce a creare la cronologia degli eventi e delle storie e a cementare il rapporti Zagor -lettori.
La comicità di Cico trova un degno compare nel Sauk.
Mi è piaciuta anche la scelta della Compagnia di pellicce e del suo proprietario di abbandonare i metodi di Sharp all'esito del processo sommario sulle pelli rubate.
Altro che profitto a tutti i costi!!
Superlativa la chiusura: Almos muore salvando Zagor, avendo capito, probabilmente, anche dopo aver parlato con Zake, il rimorso dei trappers omicidi - almeno dell'ultimo - e che comunque il suo gesto non gli avrebbe fatto ritrovare la moglie e la figlia perduta. Lo leggo come un riscatto la morte di Almos, al pari della scelta di Zake che acconsente a fasi consegnare alla giustizia per pagare il suo debito e con l'impegno dei trappers di farlo, con ciò volendo cancellare tutte quelle morti.
L'albo n. 89 finisce poi con la storia di Beau, impagabile dall'inzio alla fine, ma su questo argomento tornerò i prossimi giorni, se necessario visto che mi è parso di capire che la storia del giro d'america su scommessa (come Verne) è piaciuto a tutti.
Domanda per Baltorr: è tornato in seguito il Duca Beau?
Vi abbraccio
Giovanni21
Beau Wyndhan ritorna nello Speciale n. 10 "I cavalieri del Graal" ;-)
EliminaHa-ah! Baltorr!.. Rivedremo un po' prima il Lord inglese, la bella kee-noa e Bezukoff.... Se tutto va bene con la Csac, i predetti riappariranno nella storia "zagor l'implacabile" e seguenti.. Un abbraccio grande.. Anonimo(Sardo)
EliminaAhiahiahi.... Hai ragione, nell'avventura con il macabro Muso di Rospo... A me era venuto in mente solo lo speciale... ;-)
EliminaAhahahahah, figurati! Non giudicarmi troppo "fiscale" però, mi raccomando! .... Mi ricordavo di quella storia, (il cui titolo e soggetto strizzavano l'occhio all'omonima di Tex - spero così dicendo di non rovinare la sorpresa a nessuno) oltre che per l'episodio in sè, di cui parleremo a suo tempo, dell'esordio ai pennelli, sulla serie, di Michele Pepe. Altro disegnatore (anch'egli scomparso) al cui stile mi abituai con molta "flemma". Un caro saluto, con stima e affetto...Anonimo (Sardo)
EliminaNo, no, quando ce vo' ce vo' (come dicono i romani!)...
EliminaIn merito a Pepe, questi era un bravo disegnatore che anch'io apprezzai pienamente solo col tempo...
Ma ne riparleremo! Ciao!
Qualche mese fa Burattini ha pubblicato sul suo blog una tavola relativa ad una storia da lui sceneggiata dal titolo "New York".Pensi che dovremo aspettarci,dopo la trasferta sudamericana,anche una"capatina",gia' che ci siamo,in Nord America? In questo caso l'attesa di noi zagoriani, per il ritorno degli arcinemici dello Spirito con la Scure, si allungherebbe ulteriormente.Ne sai qualcosa Baltorr? Frank 66
RispondiEliminaLa storia con il titolo di lavorazione "New York" di Burattini & Mangiantini dovrebbe apparire nel Maxi Zagor n. 23 del gennaio 2015!!!
EliminaMi associo ai vostri pareri. Non il classico racconto “fill in”, ovvero realizzato a preludio di un episodio più sostanzioso e considerevole (quello che avremo occasione di leggere nel corso delle prossime settimane), ma una bella storia in cui le tematiche western convivono con una “detection” serrata e appassionante, la cui rilettura è stata decisamente piacevole e divertente. Molti gli elementi positivi: dall’esaltazione delle eccezionali doti del nostro beniamino, (la trappola sventata, la gara di tiro, l’eccezionale sequenza dello scontro fisico con il massiccio “Bourbon Sharp”, per citarne solo alcune) all’aderenza alla realtà storica del West, (le compagnie di pellicce, come ad esempio la Hudson Bay Company, cui TONINELLI immagino si sia ispirato per quella citata nell’episodio, effettivamente rappresentarono un importante cardine dell’economia Americana di frontiera dell’epoca) agli spassosi siparietti di Cico con il Sauk, al mistero incentrato sugli omicidi dei cinque “Mountain Man”; forte di una suspense creata in pochi passaggi e avvalorata dal piccolo colpo di scena dello svelamento dell’identità del colpevole. Su tutto, un sempre strepitoso Gallieno FERRI che come al solito eccelle nella caratterizzazione dei personaggi e nella capacità di farli recitare, nelle dinamiche scene d’azione, nelle magnifiche vedute d’insieme. Nel complesso una storia appagante e soddisfacente.
RispondiEliminaUn saluto a tutti con simpatia, il vostro.. Anonimo (Sardo)
Ieri sera,mentre mi sbafavo un cosciotto di cinghiale in una trattoria tipica,un amico "buona forchetta"ha intavolato la discussione sulle versioni "estere" dello Spirito con la Scure. Ma chi e' il curatore delle versioni zagoriane d'oltre confine? E chi il disegnatore ufficiale? Frank 66
RispondiEliminaNon mi risulta ci sia un curatore delle edizioni estere, almeno non nel senso di curatore delle storie. All'estero non fanno che ripubblicare (anche se magari con diverso formato) la medesime storie uscite in Italia.
EliminaCari Amici,
RispondiEliminaintervengo nel blog per sottoscrivere appieno i vostri giudizi sulla storia di Zagor ed il Duca Beau. Che dire? c'è tutto come nei grandi romanzi. L'avventura, il pericolo, l'amicizia, la vendetta, l'amore. I colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante e la storia mantiene intatta il suo ritmo.
Mi è piaciuta la scelta del cognome dello zio russo - Bezukov (scusate la grafia) - che mi ricorda Pierre Bezukov indimenticabile eroe e protagonista di uno dei mie romanzi preferiti: Guerra e Pace.
Saluti a tutti
Giovanni21
Non è escluso che Toninelli si sia ispirato proprio alla fonte che tu citi quando ebbe a decidere il cognome del personaggio... ;-)
EliminaHo riletto volentieri questa bella storia gialla ambientata durante il rendez-vous dei trapper. Le ultime storie con i nostri erano state in trasferta e rivederli nella loro abituale festa è stato bello. Solo che questa volta l' allegria viene rotta da misteriosi omicidi cui fa seguito
RispondiEliminaSPOILER una storia proprio drammatica e triste. Interessante che non compaia solo l' aspetto bonnaccione dei trapper. FINE SPOILER
Ben integrati anche i momenti con i tipi della compagnia e la figura del nipote di Doney, Clyde, con un Cico particolarmente ispirato e la presenza di un bel personaggio come il Sauk. Peccato solo che Toninelli di solito in quel periodo non facesse storie troppo lunghe.