Il novantunesimo numero, che troverete in edicola giovedì, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro Faccia Tagliata, l'avventura completa "Le cascate d'argento", nonché la prima parte della storia “La grotta delle mummie”.
IL MARCHIO DELL’INFAMIA
Fiore Nascente, la figlia del capo dei Seneca
Aquila Bianca, è innamorata di Zagor e ciò suscita la gelosia di Freccia
Veloce, che tenta di uccidere l’incolpevole antagonista. Sconfitto da Zagor in
un leale duello, Freccia Veloce viene scacciato dalla tribù e disonorato con
“il marchio dell’infamia” (il volto tinto di nero).
Qualche tempo dopo Zagor si imbatte in un
anziano seneca morente, Chioma Lunga; il suo assassino è lo stregone della
tribù che però viene ucciso da Cico prima che possa spiegare le sue
motivazioni. Recatosi da Aquila Bianca per ricevere spiegazioni, Zagor scopre
che alcuni membri del consiglio degli anziani sono stati assassinati e Fiore
Nascente è stata rapita dai seguaci di Freccia Veloce. Zagor riesce a liberare
la ragazza e ad uccidere Freccia Veloce che, in punto di morte, nega di avere
ucciso lui gli anziani della tribù.
Con uno stratagemma Zagor scopre finalmente
il colpevole: è il capo Aquila Bianca che, per evitare di essere spodestato dal
consiglio degli anziani, ha cominciato ad ucciderli uno ad uno facendo ricadere
la colpa su Freccia Veloce. Il capo muore in un duello con Zagor.
Daniele Nicolai esordisce alla sceneggiatura di
Zagor con un’ottima storia, che potremmo definire un “giallo psicologico”.
Interessante come l’autore riesce a
caratterizzare la personalità sensibile di Zagor nei confronti di Fiore
Nascente (innamorata di lui) ed il suo atteggiamento rabbioso per aver dovuto
uccidere delle persone, che lui umanamente rispetta, come Freccia Veloce e
Aquila Bianca.
Come
sempre, ottimi di disegni di Ferri.
Una
curiosità "storico-cronologica": con la pubblicazione di questa
avventura terminava l'uscita nelle edicole della ristampa TuttoZagor. Ciò
significa che da questo punto in poi le storie che verranno pubblicate sulla
ZCSC non sono mai state ristampate prima d'ora.
* * *
LA GROTTA DELLE MUMMIE
Zagor viene
scelto dai Kiowa come successore di uno dei quattro Custodi degli Antichi,
personaggi posti a tutela di una grotta in cui sono conservati i corpi
mummificati degli antenati della tribù. Uno degli altri Custodi è Winter Snake,
capo dei Kiowa, affrontato da Zagor nell’avventura La marcia della
disperazione.
Prima di
giungere a destinazione, Zagor e Cico pernottano a Fort Farrell dove conoscono
il capitano Macrae e il tenente Savery, due ufficiali poco inclini nei confronti
degli indiani. Facendo ubriacare Cico, questi gli estorcono informazioni sulla
missione di Zagor presso i Kiowa.
Alcuni
giorni dopo, terminate le esequie del custode defunto, Zagor, Winter Snake e
gli altri due custodi si recano presso la grotta delle mummie dove sono sepolti
gli Antichi; lì Zagor, inaspettatamente, uccide uno dei custodi, tramortisce
gli altri e fugge con i monili d’oro che si trovano nella grotta. Ripresosi,
Winter Snake parte all’inseguimento di Zagor ma scopre che il profanatore non è
lo Spirito con la Scure bensì il suo sosia, Olaf Botegosky (vedi l’episodio I
due sosia)!
Con l’aiuto
del vero Zagor, Winter Snake raggiunge Botegosky e i suoi complici e li
cattura. Zagor ritorna a Fort Farrell e, spacciandosi per il suo sosia malvagio,
incontra il capitano Macrae e lo sbugiarda: è stato lui, infatti, ad ordire
quella trama criminosa per far sì che gli indiani uccidessero Zagor e si
potesse scatenare così una rappresaglia contro di loro.
Toninelli,
come suo solito, recupera due personaggi dell’epoca nolittiana, Olaf Botegosky
e Winter Snake, per imbastire una storia dal sapore antico. Ma se
l’introduzione di Botegosky consente allo sceneggiatore di orchestrare un abile
colpo di scena (il lettore, all’oscuro della sostituzione operata, rimane
spiazzato nel vedere Zagor comportarsi come un criminale), l’uso di un
personaggio importante come Winter Snake appare decisamente sprecato per il
ruolo che ricopre nell’avventura. Insomma, nulla sarebbe cambiato se invece del
fiero capo Kiowa fosse stato utilizzato un qualsiasi altro sakem pellerossa.
Ad ogni buon
conto la storia è ottimamente sorretta anche dai disegni di Ferri, che nelle
scene dello scontro tra i due sosia riporta alla mente dei lettori più “vecchi”
una delle migliori avventure dei primissimi numeri della serie.
Baltor,pensi che rivedremo ancora Winter Snake? Magari in un Color Zagor a lui dedicato.Ma forse Tonka,in questo caso,avrebbe la precedenza.A proposito,si parla gia' del prossimo Zagorone? Che si dice,a riguardo,in casa Bonelli? Frank 66
RispondiEliminaDi Winter Snake per ora non so nulla.
EliminaPer sapere se avremo il quarto Zagorone dovremo aspettare ancora un po' le decisioni dei "piani alti" della Bonelli, visto che il costo di tale pubblicazione è molto elevato e in realtà, nonostante - a mio parere - la bellezza delle storie pubblicate sia stata un continuo crescendo, le vendite sono progressivamente calate, anche se di poco...
Continuo a pensare che l'avventura di Toninelli sia efficace, però - accidenti - la gag finale di Cico é davvero di pessimo gusto.
RispondiEliminaBaltorr,quando potremo vedere,sulla serie mensile,la storia :"L'isola delle volpi argentate"? Frank 66
RispondiEliminaSe nulla cambia nella programmazione "L'isola delle volpi argentate" di Colombo-Giusfredi/Ferri dovrebbe comparire insieme a "Tamburi nella Notte" di Rauch/Pesce e a "Sangue nero" (tit. provvisorio) di Mignacco/Cassaro nel Maxi n. 21 del gennaio 2014.
EliminaCaro Baltorr,ieri,come spesso accade da un po' di tempo a questa parte,complice il tuo interessantissimo blog,discutevo con alcuni amici dell'imminente "ritorno" di Rakosi. Ci domandavamo,noi comuni mortali,in che modo Burattini intendesse far ritornare il nostro "amato" Vampiro. Gli zingari,come ben sappiamo,hanno fatto una brutta fine. E Cico,sicuramente,non e' cosi' stolto da ridare il sangue di Zagor a chicchessia per far risuscitare Rakosi,anche perche',in questo caso,sarebbe una fotocopia dell'avventura precedente.Cosa intendeva Moreno per "ritornera' in un modo molto originale" ? Baltorr indaga per noi! Se serve, lega al palo della tortura Burattini!
RispondiEliminaAlla prima occasione buona provvederò ad investigare per voi! ;-)
EliminaMa no, Francesco L.P., nessun pessimo gusto. Lui mangerà quello che i morti non possono più mangiare, tutto qua. Gli eroi omerici o sanciopanzeschi che siano, hanno un loro metro diverso da quello di noi ghiottoni qualunque e dicono, anzi ruttano, quel che pensano a tutto balloon. Se l'avesse solo pensato, non detto a piena voce, sarebbe stato da serpe.Così... :-)
RispondiEliminaCiao, Giuseppe, benvenuto sul blog!
EliminaMa sei il Giuseppe Lippi curatore di Urania???
Godibile vicenda che all' epoca mi fece rimanere proprio stupito per il colpo di scena visto che presi l' albo incuriosito soprattutto dal titolo e mi ritrovai Olaf Botegosky! XD
RispondiEliminaBelli i disegni di Ferri soprattutto nel ritrarre la grotta con le mummie, cosa di cui aveva già dato prova ne "Il ritorno di Supermike", e nelle scene subacquee molto suggestive. Bello rivedere anche Winter snake, anche se in effetti la sua personalità non risalta molto.
Godibile vicenda anche quella de "Il marchio dell' infamia" con cui ben esordisce Nicolai che farà ancora meglio con "La vendetta di Kandrax" e "Il genio del crimine". Concordo sul bel tratteggio del rapporto tra Fiore di luna e Zagor. Mi chiedo perché l' autore non lo si sia fatto continuare! °_O In un altro blog ho appena letto che su un numero di Collezionare del 90 scrissero che aveva scritto altre storie mai pubblicate però! Un' alternanza con Toninelli avrebbe giovato alla collana! Si, poi è arrivato Capone, ma ogni sua storia ne uscivano 6-7 di Toninelli! °_O E quando è arrivato Burattini il Toni aveva purtroppo già le valigie in mano e ci siamo dovuti accontentare della bella alternanza che va da "Pericolo mortale" a "L' abazia del mistero".
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