Il centoquarantaduesimo
numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione
della storia del figlio perduto, nonché le prime pagine della storia
"Ombre su Darkwood".
IL FIGLIO PERDUTO
Zagor e Cico, giunti
ormai alle porte di Darkwood, si scontrano con i predoni indiani di Okayo,
intenzionati ad assalire un gruppo di uomini guidato da Isaac Howard.
Quest’ultimo con i suoi uomini è alla ricerca del figlio Perry, scomparso dieci
anni prima in un tragico agguato in cui hanno perso la vita la moglie e gli
uomini della scorta. Howard ha avuto notizie che nella fattoria della famiglia
Kindman si trova un ragazzo che ha una curiosa anomalia identica a quella di
suo figlio: il piede sinistro con sei dita! I nostri eroi si uniscono agli
uomini di Howard per aiutarli a sfuggire alla minaccia di Okayo.
Nel frattempo, Kevin
Harvey, un banchiere che utilizza metodi da strozzino, si sta recando con due
uomini dai Kindman, deciso ad approfittare delle loro difficoltà economiche per
impadronirsi della fattoria. Harvey è a conoscenza del viaggio di Howard, sulla
cui pista ha messo un misterioso complice. Zagor e i suoi amici riescono a
distanziare gli indiani, ma Nilsen – uno del gruppo – scompare con i cavalli.
Appiedati, vengono raggiunti da Jonathan Kindman, il padre adottivo del figlio
di Howard. Il gruppo si reca alla fattoria e, poco dopo, vede arrivare Nilsen,
ferito mortalmente da una freccia: prima di spirare, confessa di essere stato
pagato da Harvey per rallentare la marcia di Howard, in modo che il banchiere
potesse acquistare a prezzo stracciato la proprietà dei Kindman.
I predoni di Okayo
assaltano la fattoria. Nello scontro, Zagor sconfigge in duello il capo dei
predoni, che nel frattempo si ritirano. Mentre tutti pongono l’attenzione
altrove, Brant, il nipote di Howard, uccide Okayo. A questo punto Zagor lo
smaschera: fu proprio Brant. dieci anni prima, a pagare Okayo perché uccidesse
suo cugino Perry e diventare così l’unico erede dello zio: visto fallire il
primo tentativo, ha riproposto a Okayo di uccidere Howard prima che ritrovasse
Perry. Quindi, per evitare la forca, Brant si suicida!
Nel frattempo, i
superstiti della banda di Okayo incrociano Harvey e i suoi: nello scontro il
banchiere trova la morte.
Howard, invece, non
porterà via Perry ai suoi genitori adottivi, ma insieme formeranno un’unica
famiglia.
Questa ottima storia burattiniana conclude la cosiddetta “seconda
odissea” ed è l’ultima della serie regolare illustrata dal grande Franco
Donatelli, scomparso nel dicembre dell’anno precedente.
L’avventura è un
western di stampo classico ed è costituita da una trama che vede coinvolti
diversi personaggi, le cui vicende convogliano verso un unico destino che li
vede scontrarsi in un finale ricco di sorprese.
Burattini è bravo nel
tratteggiare tutti i comprimari, da Howard, il vero padre di Perry (il figlio
perduto del titolo), desideroso di ritrovarlo e di aiutare i suoi nuovi
genitori in difficoltà, ai Kindman, i genitori adottivi, figure ingenue ma
molto positive, dai cattivi di turno (i predoni di Okayo e il banchiere Harvey)
a Brant, il crudele cugino di Perry, tutti personaggi di impronta classica, mai
banali e sempre ben delineati.
Di grande impatto
emotivo, poi, il finale della storia, quasi commovente, con il suicidio del
cugino di Perry, il beffardo destino dello strozzino Harvey, e la proposta di
Isaac Howard alla sua “nuova famiglia”.
Per concludere, possiamo dire che siamo in presenza di una storia
intrisa di molti sentimenti ed emozioni, con alla base una sceneggiatura molto
valida, ottimo trait d’union tra la fine della “seconda odissea” e il ritorno
alla foresta di Darkwood.
Come già accennato, questa è l’ultima vicenda zagoriana illustrata da Donatelli
e pubblicata nella serie regolare: potremmo definirla il suo autentico
testamento artistico.
Le due ultime storie di
Franco Donatelli rimaste nel cassetto verranno pubblicate nel Maxi Zagor
n. 3 del luglio 2002. La prima, L’uomo dalla maschera nera, scritta da
Francesco Moretti, è stata realizzata prima de Il figlio perduto. La
seconda, L’ombra sul sole, opera di Burattini, è stata disegnata
successivamente e, rimasta interrotta a metà a causa della morte dell’artista,
è stata portata a termine dal disegnatore Roberto D’Arcangelo.
Magari un pochino sotto le altre storie della NO, ma comunque un' avventura ben realizzata che riesce ad amalgamare azione al racconto della vita dei pionieri. Ultima grande prova del mitico Frank Donatelli sulla serie regolare. Insolito ed abbondante l' uso del flashback. Era giusto che a chiudere questo lungo viaggio fosse un disegnatore della vecchia guardia per unire il nuovo al "vecchio".
RispondiEliminaAnche se il nuovo lungo viaggio è finito, comunque non mancheranno le belle storie, a partire da "Ombre su Darkwood" che come si vede dalla copertina è tutto un programma! ^^
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