mercoledì 12 novembre 2014

Zagor Collezione Storica a Colori: L’enigmatico Mask (ZCSC144)



        
         Il centoquarantaquattresimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor contro Hellingen e Wendigo, la storia completa "I misteri di Redstone", nonché la prima parte della storia “L’Uomo Dipinto”.


I MISTERI DI REDSTONE

Il padre di Elettra Warton muore, senza che Zagor possa evitarlo. Alcuni anni dopo, un misterioso individuo incappucciato che si fa chiamare Mask raduna un gruppo tagliagole, decisi a uccidere Zagor, che da tempo odiano, e minacciano gli Warton, madre e figlia...
Mask e i suoi uomini riescono a rapire Elettra e Zagor deve affrontare tutti gli spietati mascalzoni che seguono gli ordini di quel misterioso individuo incappucciato. Ma chi è Mask? È forse John Warton, il padre di Elettra, ancora vivo e consumato dall’odio per il Re di Darkwood?
In realtà la spiegazione del mistero è ancora più sorprendente. Mask è la stessa Elettra, affetta da una forma di schizofrenia che la fa identificare con il padre e che lo vuole vendicare uccidendo colui che, inconsciamente, ritiene responsabile della sua morte: Zagor.
Ma la sventurata ragazza muore per mano di uno dei suoi stessi complici.

        Dopo quasi quattro anni di storie scritte unicamente da Boselli e Burattini (con un solo intervento di Colombo), esordisce sulla serie regolare un nuovo sceneggiatore: il toscano Giorgio Casanova, il quale scriverà, però, due sole storie di Zagor.
Questa, nel suo complesso, è una storia “di passaggio”, quasi un dramma psicanalitico, con un soggetto potenzialmente buono ma appiattito da una sceneggiatura a mio parere abbastanza lacunosa.
Ad esempio: chi dei lettori zagoriani aveva mai sentito parlare di Gunny Malone, Orso Selvaggio, Trapper Rover, Ox e Chandler? Volendo creare una squadra di nemici “minori”, con in comune l’odio per Zagor, si sarebbe potuto benissimo ricorrere a personaggi già apparsi nella serie. Inoltre, questi avversari appaiono senza mordente, ingenui e tratteggiati in modo superficiale.
E la famiglia Warton, da dove arriva? Mai un riferimento era stato fatto in passato, mentre ora si scopre che sarebbe stata protagonista di una delle avventure più tragiche e toccanti dell’intera vita di Zagor, il quale ne conserva una cicatrice e un ricordo indelebile.
           È, invece, a mio parere un elemento originale quello di aver contrapposto a Zagor un avversario femminile che lo combatte, pur essendone innamorata...

10 commenti:

  1. L' ho riletta di recente volentieri! Bell' esordio di Casanova che imbastisce una trama psico-giallo-action con momenti anche riflessivi e toccanti. Peccato che non sia troppo citata, ma in quel periodo uscivano quasi sempre storie belle una dietro l' altra! XD Chissà perché l' autore ha sceneggiato solo due storie. Belli i disegni di Cassaro.

    " È, invece, a mio parere un elemento originale quello di aver contrapposto a Zagor un avversario femminile che lo combatte, pur essendone innamorata..."

    Già! Elemento insolito per la serie un avversario molto particolare!

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  2. Salve, amico! Sai dirmi quanti pagine sono la conclusione di Zagor contro Hellingen e Wendigo in Zagor a Colori 144? Grazie.

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    1. Ciao Emanuel!
      Le pagine conclusive sono 41

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    2. Grazie per gli informazioni. Mi piace molto questo blog. Ciao!

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    3. Grazie a te, Emanuel! Scrivi ancora sul blog!!!

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  3. Concordo con te. 'sta storia da psyco in gonnella ha lasciato molto perplesso anche me e leggndo del padre ho pensato veramente di essermi perso qualche passaagio (i.e. la storia di papà Warton). Speriamo che il colore la riabiliti..
    Un caro saluto a tutti ed in particolare a Baltor che nonostante la sua professione - la piu maliarda tra tutte - riesce ad accompagnarci ogni settimana sulle orme del Nostro. Ciao a tutti Giovanni21

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  4. Concordo con tutti voi! Gran bella storia! Ora le mie attenzioni sono rivolte al ritorno di Frida Lang,che avverra' fra un paio di settimane sulla CSAC. A presto,dunque....

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  5. Particolare storia sicuramente molto originale e diversa da tutte le altre. Per la prima volta il nostro Zagor si cimenta contro un avversario complesso ed affetto da problemi inerenti il campo della psichiatria e dei traumi infantili. Molto bella la scena in cui Zagor entrando nella grotta si accorge dello scheletro seduto su una sedia di Elettra Warton. Un doveroso omaggio all'indiscusso capolavoro cinematografico "Psyco" dell'ineguagliato regista Alfred Hitchcock.

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  6. Sono contento che la mia storia sia piaciuta. Vi posso rivelare alcuni retroscena: ho smesso di sceneggiare perché facevo (e faccio) tutt'altro mestiere nella vita e scrivere era diventato davvero difficile e pesante.
    Ha ragione Baltorr nel dire che i comprimari potevano essere scelti nel passato di Zagor, ma - lo devo confessare - avevo una conoscenza davvero pessima della storia dello Spirito con la Scure. Ero anche alla mia prima sceneggiatura (in vita mia!) e quindi sono stato saggiamente guidato da Mauro Boselli verso idee che non mi impelagassero troppo nella continuity del personaggio.
    Con un albo in più si sarebbe potuto fare di molto meglio in termini di profondità psicologica, ma al tempo non si poteva superare il doppio albo per una storia.

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