Il centoquarantaquattresimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor contro Hellingen e Wendigo, la storia completa "I misteri di Redstone", nonché la prima parte della storia “L’Uomo Dipinto”.
I MISTERI DI REDSTONE
Il padre di
Elettra Warton muore, senza che Zagor possa evitarlo. Alcuni anni dopo, un
misterioso individuo incappucciato che si fa chiamare Mask raduna un gruppo
tagliagole, decisi a uccidere Zagor, che da tempo odiano, e minacciano gli
Warton, madre e figlia...
Mask e i suoi uomini
riescono a rapire Elettra e Zagor deve affrontare tutti gli spietati mascalzoni
che seguono gli ordini di quel misterioso individuo incappucciato. Ma chi è
Mask? È forse John Warton, il padre di Elettra, ancora vivo e consumato
dall’odio per il Re di Darkwood?
In realtà la spiegazione
del mistero è ancora più sorprendente. Mask è la stessa Elettra, affetta da una
forma di schizofrenia che la fa identificare con il padre e che lo vuole
vendicare uccidendo colui che, inconsciamente, ritiene responsabile della sua
morte: Zagor.
Ma la sventurata ragazza
muore per mano di uno dei suoi stessi complici.
Dopo quasi quattro anni di storie scritte unicamente
da Boselli e Burattini (con un solo intervento di Colombo),
esordisce sulla serie regolare un nuovo sceneggiatore: il toscano Giorgio
Casanova, il quale scriverà, però, due sole storie di Zagor.
Questa,
nel suo complesso, è una storia “di passaggio”, quasi un dramma
psicanalitico, con un soggetto potenzialmente buono ma appiattito
da una sceneggiatura a mio parere abbastanza lacunosa.
Ad
esempio: chi dei lettori zagoriani aveva mai sentito parlare di Gunny Malone,
Orso Selvaggio, Trapper Rover, Ox e Chandler? Volendo creare una squadra di
nemici “minori”, con in comune l’odio per Zagor, si sarebbe potuto benissimo
ricorrere a personaggi già apparsi nella serie. Inoltre, questi avversari
appaiono senza mordente, ingenui e tratteggiati in modo superficiale.
E
la famiglia Warton, da dove arriva? Mai un riferimento era stato fatto in
passato, mentre ora si scopre che sarebbe stata protagonista di una delle
avventure più tragiche e toccanti dell’intera vita di Zagor, il quale ne
conserva una cicatrice e un ricordo indelebile.
È, invece, a mio parere un elemento originale
quello di aver contrapposto a Zagor un avversario femminile che lo combatte,
pur essendone innamorata...
L' ho riletta di recente volentieri! Bell' esordio di Casanova che imbastisce una trama psico-giallo-action con momenti anche riflessivi e toccanti. Peccato che non sia troppo citata, ma in quel periodo uscivano quasi sempre storie belle una dietro l' altra! XD Chissà perché l' autore ha sceneggiato solo due storie. Belli i disegni di Cassaro.
RispondiElimina" È, invece, a mio parere un elemento originale quello di aver contrapposto a Zagor un avversario femminile che lo combatte, pur essendone innamorata..."
Già! Elemento insolito per la serie un avversario molto particolare!
Salve, amico! Sai dirmi quanti pagine sono la conclusione di Zagor contro Hellingen e Wendigo in Zagor a Colori 144? Grazie.
RispondiEliminaCiao Emanuel!
EliminaLe pagine conclusive sono 41
Grazie per gli informazioni. Mi piace molto questo blog. Ciao!
EliminaGrazie a te, Emanuel! Scrivi ancora sul blog!!!
EliminaConcordo con te. 'sta storia da psyco in gonnella ha lasciato molto perplesso anche me e leggndo del padre ho pensato veramente di essermi perso qualche passaagio (i.e. la storia di papà Warton). Speriamo che il colore la riabiliti..
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti ed in particolare a Baltor che nonostante la sua professione - la piu maliarda tra tutte - riesce ad accompagnarci ogni settimana sulle orme del Nostro. Ciao a tutti Giovanni21
Grazie, Giovanni! Troppo buono...
EliminaConcordo con tutti voi! Gran bella storia! Ora le mie attenzioni sono rivolte al ritorno di Frida Lang,che avverra' fra un paio di settimane sulla CSAC. A presto,dunque....
RispondiEliminaParticolare storia sicuramente molto originale e diversa da tutte le altre. Per la prima volta il nostro Zagor si cimenta contro un avversario complesso ed affetto da problemi inerenti il campo della psichiatria e dei traumi infantili. Molto bella la scena in cui Zagor entrando nella grotta si accorge dello scheletro seduto su una sedia di Elettra Warton. Un doveroso omaggio all'indiscusso capolavoro cinematografico "Psyco" dell'ineguagliato regista Alfred Hitchcock.
RispondiEliminaSono contento che la mia storia sia piaciuta. Vi posso rivelare alcuni retroscena: ho smesso di sceneggiare perché facevo (e faccio) tutt'altro mestiere nella vita e scrivere era diventato davvero difficile e pesante.
RispondiEliminaHa ragione Baltorr nel dire che i comprimari potevano essere scelti nel passato di Zagor, ma - lo devo confessare - avevo una conoscenza davvero pessima della storia dello Spirito con la Scure. Ero anche alla mia prima sceneggiatura (in vita mia!) e quindi sono stato saggiamente guidato da Mauro Boselli verso idee che non mi impelagassero troppo nella continuity del personaggio.
Con un albo in più si sarebbe potuto fare di molto meglio in termini di profondità psicologica, ma al tempo non si poteva superare il doppio albo per una storia.