Il centosessantunesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell'avventura di Zagor nuovamente al fianco di Liberty Sam, la storia completa “Veracuz”, nonché le prime pagine della storia “La nave nera”.
VERACRUZ
Una chitarra, una pistola, un sorriso.
Ritorna la più scapestrata canaglia della saga di Zagor: Guitar Jim! Ma chi è
veramente? Dietro il suo fare sfrontato e accattivante chi si nasconde? Un
amico, un nemico, un simpatico avventuriero o un bandito senza scrupoli?
Tra banditi, soldati e guerriglieri, il
Messico riserva soltanto guai a Zagor e a Cico, che arrivano a vedere la morte
in faccia! La loro salvezza dipende da Guitar Jim. Che cosa sceglierà quell'imprevedibile
canaglia? L’oro, l’amore o l’amicizia?
Si legge con piacere questo nuovo ritorno di Guitar Jim nella
saga di Zagor, che con Cico ha riattraversato l’Oceano Atlantico ed è approdato
in Messico. La storia è interessante e ben articolata. L’intera vicenda si
snoda tra peones, bandidos, rurales e ribelli che popolano quelle terre di
brulli altipiani ed aspre foreste.
Nella prima parte troviamo un’appassionante serie di richiami ad
avventure del passato che vanno da Cico
Story (il luogo di nascita del pancione messicano, i suoi parenti, i Tre
Gonzales), a Il mio amico Guitar Jim
(lo scontro tra le due differenti visioni “filosofiche” della vita fra Zagor e
Guitar Jim, le botte, i tradimenti) sino a L’orchidea
rossa e Una canzone per Kimberly
– l’albetto dedicato a Guitar Jim allegato allo Speciale n. 8 – (la passione
del menestrello per le belle ragazze).
Nella seconda parte della storia troviamo molta azione, risvolti
romantici ed un nuovo tradimento di Jim, sul quale questa volta pesa lo zampino
dell’affascinante Pearl Nightshade (vera controparte femminile del simpatico
chitarrista, che - come lui - delinque più per il gusto del pericolo che per
sete di ricchezza: del resto è nata ricca ed ha perfino un maggiordomo al
seguito!).
Memorabile il modo in cui Zagor e Cico affrontano il plotone di
esecuzione nel pueblo. Qui Boselli riesce ad unire dramma a comicità: al
grido di guerra di Zagor
che non accetta di morire senza combattere, si contrappone l’umoristico
messicano che riesce a strappare un sorriso in una situazione altamente
drammatica, creando un momento quasi poetico. Saranno poi Jim e Pearl a
togliere dai guai i nostri eroi.
Molto divertente anche l’incontro tra Cico e i suoi parenti,
commoventi quei momenti in cui il messicano può dar sfogo al suo proverbiale
appetito senza temere che osti e tavernieri gli presentito un conto un po’
troppo salato per le sue tasche vuote. E commovente anche la generosità con cui
i parenti del nostro pancione non esitano a sacrificare l’integrità del loro
locale per salvare i nostri dai gendarmi della guardia civile.
Chiudo con un appunto di Mauro
Boselli, il quale nel marzo 2004 sul Forum SCLS così rispondeva ad un
forumista che gli domandava come mai, dopo aver tolto di mezzo Rowena (personaggio
creato da Castelli nell’avventura L’orchidea rossa), avesse fatto
innamorare Jim di una nuova ragazza e se questa volta Pearl sarebbe rimasta
sempre al suo fianco:
“Per la verità si tratta
di un accordo tra anime gemelle, più che di amore. Nei miei piani i due si
separano dopo avventure aggrovigliate e rocambolesche... Ma non leggerete mai
questa storia, anche perché molti lettori sono rimasti scontenti (con mio
stupore) della mia caratterizzazione di Guitar Jim”.
Invece a me pare che in questa storia Boselli abbia fatto tornare Guitar Jim ai suoi esordi,
scavezzacollo e impudente, capace di oltrepassare i confini della legalità ma
anche di sacrificare oro e ricchezze per l’amicizia vera.
Il 2001 fu un anno alquanto altalenante per "Zagor" che venne aperto da questa divertente e dinamica storia che doveva fare più che altro un po da apripista assieme a "La nave nera" al ritorno di Kandrax e che invece si rivelò secondo me assieme a "Il libro del demonio" la migliore dell' annata.
RispondiEliminaIn effetti si ben alternano momenti divertenti come quelli assieme ai parenti di Cico ad altri più d' azione e rocamboleschi conditi da vari colpi di scena e continui cambi di fronte.
Boselli qui si deve essere penso proprio divertito a scrivere questa avventura. Molto belli i disegni di Pesce che come scritto su ubc ci ha regalato una sensuale Pearl ^^!
C' è chi ha scritto mi pare che qui Boselli imita Nolitta. Ma francamente qui di Nolitta non c' ho visto niente o quasi! Una storia così frenetica il creatore di Zagor non l' avrebbe mai scritta e non penso che avrebbe dato una ragazza a Guitar Jim.
EliminaNolitta e Boselli sono decisamente due stili diversi, ma arrivano tutti e due a coinvolgere il lettore. Nolitta è di una sorprendente semplicità, Boselli di una avvincentre complessità. Boselli ha il bisogno fisico di aggiungere personaggi ed articolazioni. Nolitta caratterizza i personaggi in modo magistrale. Due grandi autori che hanno fatto grande zagor
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