Il centosessantaseiesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor e con il colonnello Slate, nonché la prima parte della storia “I naufragatori!”.
IL SEME DELLA VIOLENZA
Trasferire una tribù di Cayuga in pieno
territorio Chippewa, senza tener conto del fatto che i due popoli sono da
sempre in lotta tra loro, è un’idea che può germinare soltanto nella mente di
un folle. Ma il comandante di Fort Holburn, il colonnello Slate, responsabile
del dissennato ordine, è tutt’altro che pazzo... Allora, a chi giova
precipitare nell’orrore di una nuova guerra l’intera regione?
Nel frattempo il sergente Rowland raggiunge,
inseguito dai suoi commilitoni, il rifugio di Zagor, solo per essere ucciso
dagli uomini del sergente Chaney, alle dirette dipendenze di Slate. Forse
la chiave per smascherare gli autori del complotto che sta seminando odio e
morte tra le foreste di Darkwood sta nelle poche, confuse parole che Rowland,
morente, riesce a bisbigliare. Ma che cosa significano?
Zagor decide di
far luce sulla vicenda e dopo essere passato da Tonka - che gli espone i suoi
timori sull’approssimarsi di una nuova guerra indiana che potrebbe coinvolgere
oltre ai Chippewa e i Cayuga, anche i suoi Mohawk e gli Shawnee - raggiunge Fort Holburn, dove trova il generale
Murray che ripone una piena fiducia nell’operato di Slate. Nel forte c’è anche
il mercante d’armi Griffith, che vede nel conflitto imminente una sicura
fonte di guadagno e si appresta a vendere alla guarnigione una ingente partita
di nuovi fucili.
Zagor si rende
disponibile a guidare insieme al capitano London una pattuglia in soccorso di
alcuni soldati assediati dagli Shawnee. Purtroppo Chaney e i
suoi fedelissimi sono d'accordo con il colonnello Slate per fomentare la guerra
favorendo così la vendita di armi di Griffith in cambio di una
percentuale e cercano di uccidere Zagor. Quest’ultimo sopravvive e torna al
forte di nascosto, dove scopre dall’indiano ubriacone Grumble Bell che il
sergente Rowland
era stato testimone degli accordi fra Slate, Chaney e Griffith e per questo è
stato eliminato.
Con l’appoggio del generale Murray, Zagor
smaschera i traditori e raggiunge il colonnello Slate per consegnarlo alla
corte marziale. Lo Spirito con la Scure non riesce nel suo intento perché Slate
viene ucciso da una freccia scoccata da Stella del Mattino, il cui marito era
stato ucciso dagli uomini del colonnello.
Bella ed
appassionante storia, ricca di elementi classici quali la guerra
indiana, il forte, i soldati “buoni” e quelli “corrotti”, scritta da Burattini e disegnata
da Torricelli, si caratterizza per
la molteplicità dei temi trattati: la collusione tra loschi trafficanti di
morte con vertici militari senza
scrupoli; il trasferimento di una tribù della nazione degli Irochesi in un’area
contigua a quella dove sono stanziati gli odiati nemici storici Algonchini; il
tragico espediente escogitato per trascinare la pacifica Darkwood nel
sanguinoso teatro di una guerra indiana.
Toccante e struggente l’inizio della vicenda, che vede protagonisti
Stella del Mattino e Volpe Gialla; commovente la scena che in seguito vede la
giovane indiana salire sulla rupe da cui, fin da bambini, lei e l’amato guardavano
incantati il villaggio sottostante, sognando la loro vita insieme, e qui
giurare vendetta.
Ma Burattini parla
anche di amicizia (con l’affettuoso abbraccio che Cico tributa al redivivo
Zagor, da tutti dato per spacciato), di dignità (con la figura dell’indiano ubriacone
Grumble Bell), di onestà (con i personaggi degli amici sergente Rowland e capitano
London). Zagor, duro e risoluto, non esita da par suo a schierarsi al fianco di
oppressi, deboli, umili, indifesi, vessati e calpestati da gente potente e
cinica.
Per quanto riguarda i disegni, lo Zagor di Torricelli è al contempo “massiccio” ma tratteggiato morbidamente,
ed il suo tratto classico accontenta sicuramente i lettori più tradizionalisti.
*
* *
I NAUFRAGATORI
In cammino verso Port Whale, Zagor e Cico vengono coinvolti in una
sparatoria con il contrabbandiere Stormy Jack ed i suoi uomini, e Cico
rimane ferito. I nostri eroi decidono allora di fermarsi nella cittadina di Sandag Bay per curare il messicano. Qui
si imbattono nel simpatico Abe Kirk (sceriffo e veterinario, che si offre di prestare assistenza a
Cico) e in sua figlia Norah che non vede l’ora di
abbandonare quei luoghi desolati e rimane affascinata da Zagor.
Lo Spirito con la Scure si trova a dover
fronteggiare una malvagia accolita di assassini, la famiglia di Zeb Dowler, che
vive isolata in una casa sulla scogliera e che attrae in trappola gli equipaggi
con un crudele inganno per depredare le navi del carico. Stavolta la loro
impresa li mette però contro dei predatori ancor più temibili, gli uomini di
Stormy Jack, ai quali hanno sottratto un carico di oppio.
Dopo uno scontro con Zagor e Kirk, Stormy
Jack rapisce Norah e la porta a bordo della nave Thunder, comandata dal suo complice Seabull; quindi
salpa per andare a scontrarsi con i cinque componenti della famiglia Dowler. Questi sterminano
l’intero equipaggio, bruciano la nave e rapiscono a loro volta la figlia di
Kirk.
Il duello fra lo Spirito con la Scure e la
sinistra famiglia dei naufragatori giunge all’atto conclusivo nella tetra casa
a picco sul mare. È uno scontro senza quartiere, all’ultimo sangue, in cui si
inserisce anche il sopravvissuto Stormy Jack. Alla fine Norah sarà
liberata e i Dowler
messi per sempre a tacere...
Storia ricca
di azione, condita da tinte horror (i Dowler richiamano moltissimo i
protagonisti del film del 1974 Non
aprite quella porta di Tobe Hooper), questa seconda prova zagoriana di Jacopo Rauch presenta uno Zagor deciso e sicuro di sé, un contrabbandiere implacabile,
un abile sceriffo ed un’intera famiglia di psicopatici!
Il tema dei
naufragatori era già stato brevemente trattato nell’albo zagoriano Le jene del mare, come corollario della prima storia in
cui appariva Digging Bill. Qui Rauch ce ne dà una versione più
ricca e sicuramente originale, fondendo vari elementi narrativi (la storia di
mare, il western e – come già detto – l’horror). Rauch crea una trama avvincente, con
dialoghi brillani, avversari ottimamente caratterizzati, in grado di tenere il
lettore col fiato sospeso e di far temere realmente che possano sopraffare lo
Spirito con la Scure, e con due comprimari davvero simpatici come lo sceriffo
Kirk e sua figlia Norah
Le sequenze
iniziali del naufragio, la strage dell’equipaggio della nave, il duello fra
Zagor, Stormy Jack e i Dowler, le scene di pioggia e tempesta, sono davvero
belle, merito anche dei disegni di Chiarolla.
Il suo stile nervoso e dinamico ben si adatta alla storia, con una
ricostruzione davvero magistrale della desolata e
selvaggia ambientazione delle coste e delle mareggiate.
Una delle migliori di Burattini del periodo "Il seme della violenza", molto classica ed avvincente oltre che ad alta tensione con una Darkwood caratterizzata al suo meglio.
RispondiEliminaRauch alla seconda prova fa ancora meglio con una godibile e avvincente storia, che forse sarebbe anche potuta durare di più, facendo dei dialoghi brillanti uno dei suoi punti di forza. Simpatica e ben caratterizzata la figura di Abe Kirbi.
Dopo questa storia mi sono chiesto che fine avesse fatto e se sarebbe mai tornato! XD