giovedì 12 novembre 2015

L’orda selvaggia (ZCSCSpec9)



Il nono numero in edicola oggi contiene la storia completa  La setta cinese” (Zagor Special n. 16 – aprile 2004) nonché la prima parte della storia “L’orda selvaggia” (Zagor Special n. 17 – aprile 2005).


LA SETTA CINESE

Misteriosi indiani stanno continuamente rapendo dei membri delle tribù dei Fox e degli Shawnee nonché alcuni trappers, trasportandoli in un luogo sconosciuto.
Zagor interviene per risolvere il problema e scongiurare che le due tribù ed i trappers si incolpino gli uni con gli altri e si uccidano a vicenda. Durante le indagini Zagor incontra un vecchio amico, Spingler, che il giorno successivo viene ritrovato morto dopo che si era recato per una riparazione sul barcone di un mercante di Saint Louis, tale Haskell.
Abbandonata temporaneamente la ricerca della misteriosa tribù di rapitori, lo Spirito con la Scure cerca di scoprire e catturare l’assassino di Spingler. Raggiunto il battello di Haskell, Zagor scopre a proprie spese che il mercante è a capo della banda di indiani Wichita che si cela dietro le sparizioni: Haskell infatti rifornisce di uomini i seguaci della setta cinese del sanguinario dio Butakama che organizzano combattimenti all’ultimo sangue in una grotta nascosta nella foresta.
Catturato, Zagor viene condotto nel rifugio della setta dove, insieme ad altri prigionieri, viene costretto a combattere in una serie di prove mortali, alle quali riesce a sopravvive. Non intendendo rimanere prigioniero più a lungo, lo Spirito con la Scure organizza una fuga all’esito della quale solo lui e Cico riescono a mettersi in salvo, soccorsi dai trappers tra i quali c’è anche l’amico Doc Lester.
Nell’assalto finale ai componenti della setta cinese, questi verranno massacrati ed anche il disgustoso Haskell verrà assicurato alla giustizia.

Seconda e ultima storia zagoriana dello sceneggiatore genovese Pierpaolo Pelò (la prima era stata L’uomo dipinto, uscita sette anni prima nella serie regolare –1997) che qui riesce a fornire una prova discreta, scrivendo un soggetto che, se non brilla per originalità (ovvero la “gara” in cui i partecipanti, reclutati con la forza, devono superare una serie di prove solo ed unicamente per soddisfare il gusto perverso dello “spettacolo” da parte del cattivo di turno, vedi anche La preda umana – Zagor Gigante nn. 29/30 – e La montagna degli dei – Zagor Gigante nn. 184/186), tuttavia si lascia leggere piacevolmente per tutte le sue 160 pagine.
La vicenda, che evidentemente era stata tenuta a lungo nei cassetti della redazione, ha un gusto rétro ed è basata soprattutto sull’azione e sui combattimenti, senza dar molto spazio all’approfondimento dei personaggi e sulle loro motivazioni (ad esempio, non viene spiegato alcunché sulle origini della setta cinese, né approfondito qualche retroscena sul perfido Haskell e il suo essere in combutta con i Wichita e i seguaci di Butakama).
Pur con qualche imprecisione, Marco Torricelli offre una prova più che sufficiente, soprattutto nella resa delle scene di massa.
Nel marzo 2004, ad un utente del Forum SCLS che voleva sapere se i testi di questa storia erano stati revisionati o erano del tutto opera di Pierpaolo Pelò, Moreno Burattini ha risposto:
La setta cinese è una storia con delle idee intriganti (a me sono piaciute molto le cinque prove che Zagor deve affrontare nel mezzo del racconto) ma con qualche problema da risolvere, dovuto principalmente al fatto che si tratta di una avventura che anni fa sarebbe sembrata ottima ma che oggi, con i tempi e i gusti che cambiano velocemente, occorreva aggiustare (ci sono storie che, se aspettano troppo la pubblicazione, invecchiano un po’ troppo precocemente). Anche per questo racconto mi sono posto, insomma, il problema di non tenerlo da parte troppo a lungo, anche per i bei disegni di Torricelli che dovevano assolutamente trovare la via dell’edicola (tutt’altro che fondi di magazzino!). Valutando i problemi, io e Boselli abbiamo stabilito che con qualche sforbiciata, un minino rimontaggio e la riscrittura di una parte dei dialoghi (ma tutto sommato, poca roba), la storia poteva essere uno Speciale perfetto. I testi sono senza dubbio tutti di Pelò, ma l’editing è mio con la supervisione di Boselli”.


L’ORDA SELVAGGIA

Una banda di feroci Métis, comandata dal sanguinario Lamort, cala su Darkwood per rapire donne bianche e indiane per poi rivenderle come schiave nelle terre più selvagge del Canada.
Zagor e Cico si uniscono a Bob Corman, marito di una delle donne rapite, per fermare la banda e liberare le prigioniere. Ma l’impresa è disperata: i nostri eroi sono soli contro avversari numerosissimi e feroci, che non esitano a usare gli ostaggi come scudi umani.
A complicare la vicenda, c’è la guerra che un gruppo di ribelli canadesi, guidati dal generale Daguerre, sta combattendo per ottenere l’indipendenza delle loro terre dal governo centrale. Zagor riesce a far leva sull’orgoglio del generale per portarlo dalla sua parte contro l’Orda Selvaggia.
Lamort, allora, chiede aiuto al suo alleato John Castle, un commerciante di pellicce che vive in un fortino nella foresta. Nello scontro finale Zagor e i suoi alleati sterminano tutti i componenti della banda: sul terreno rimangono anche i corpi senza vita di Lamort, Castle e Daguerre, il quale che non è riuscito a coronare il suo sogno di una libera nazione Métis...

Terzo incontro di Zagor con i Métis dopo quelli che aveva narrato Mauro Boselli nell’Almanacco dell’Avventura 1997 (Sulle piste del nord) e nello Special n. 12 (Avventura in Canada). Questa avventura, tuttavia, non ha alcuna relazione con le precedenti e i Métis sembrano solo un espediente per imbastire una storia tutta azione, inseguimenti e scontri a fuoco; è anche probabile che la storia risalga a diversi anni prima e quindi potrebbe anche essere stata “messa in cantiere” antecedentemente alle due boselliane.
Come dicevo, la storia è un continuo susseguirsi di scontri a fuoco e colpi di scena ma l’ho trovata comunque divertente; il personaggio di Lamort, spietato e crudele, è un villain interessante e con la sua banda di tagliagole ci mostra un’altra faccia dei Métis (che evidentemente non sono tutti buoni come li avevamo incontrati nelle precedenti avventure).
In definitiva un’opera non certo prodigiosa, ben distante dallo standard zagoriano dell’epoca, tuttavia un’opera che nella sua semplicità appare sufficientemente efficace.
I disegni di Roberto D’Arcangelo sono essenziali, semplici e dignitosi, piacevoli da guardare.
Dello sceneggiatore Francesco Moretti non ho notizie certe, se non che per la Sergio Bonelli Editore, precedentemente a questo Speciale, ha realizzato gli Almanacchi del Giallo 1999 e 2000 con protagonista Nick Raider e uno dei due episodi contenuti nel Maxi Zagor n. 3 del 2002 (L’uomo dalla maschera nera). Presumo possa essere l’autore di cui si parla in questo link: http://www.dylandogofili.com/autori/FrancescoMoretti.htm.

10 commenti:

  1. e siamo a 4 numeri dalla fine della CSAC....e Moreno ancora non si è pronunciato....

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  2. Ti prego Baltorr interrompi l'agonia di noi superfans della CSAC e dicci di che morte si deve morireee!!!

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    1. Non lo so... Sto anch'io agonizzando con voi... Temo, però, che non essendoci nuove notizie...

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  3. Credo siamo al capolinea...si scende, ragazzi....giovanni21

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  4. allora si è saputo qualcosa di definitivo?
    LORENZO74

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    1. salute a tutti,
      allora è definitivo? ci si ferma sicuro al 13?
      MAURINO77

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    2. Oggi Moreno mi ha scritto che ha consegnato ri redazuonali del n. 13 ed è in attesa di sapere se dovrà continuare o no...

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  5. Mah....mi pare un po incredibile...ma non si era detto che si continuava coi maxi? Giovanni21

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  6. "La vicenda, che evidentemente era stata tenuta a lungo nei cassetti della redazione"

    Ricordo nella posta de "L' uomo dipinto" se non erro che si parlava di una seconda avventura di Pelò ed avendo apprezzato, vuoi forse perché come già scritto era la mia prima storia di Zagor XD, la prima, non vedevo l' ora di leggere la seconda, ma gli anni passavano e non si vedeva neanche l' ombra vicenda. Poi nel 2004 come un fulmine a ciel sereno ecco "La setta cinese"! Onestamente sapeva di fondo di mag... ehm, storia nel cassetto lontano un miglio XD.
    Comunque si, la storia è godibile ed abbastanza avvincente, soprattutto nelle prove e negli anni 80, primi 90 probabilmente avrebbe fatto furore XD.
    Altra storia nel cassetto con "L' orda selvaggia". Qui come fatto anche notare da altri nello scontro tra le rocce si notano dei tagli pazzeschi °_O! Comunque godibile ed piuttosto intrigante anche questa vicenda, seppur non troppo approfondita.

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