Blondie, una nemica del passato di Zagor,
evade in maniera rocambolesca da un carcere nel cuore dei Monti Appalachi. La
sua non è una fuga verso la libertà, bensì alla ricerca di qualcosa forse
legato al suo passato, a nord, in una città: Scanlon Creek. Per una fortunosa
coincidenza, anche Zagor e Cico si dirigono nello stesso luogo.
Là un tempo imperversava una banda di
sanguinari e imprendibili rapinatori che si era guadagnata l’appellativo di “Banda
degli Spettri”. Zagor e Cico si trovano loro malgrado a dover affrontare l’uomo
che li guidava, combattendo fianco a fianco con Blondie.
I tre si rifugiano in una ghost town, dove
la ragazza racconto allo Spirito con la Scure la propria storia. Cos’è successo
alla sua famiglia? Quali circostanze l’hanno costretta a diventare una
fuorilegge? Cosa l’ha spinta a evadere di prigione un’ultima volta?
Non posso che applaudire a questa storia western che ripropone
un nemico in gonnella di fine anni ’70: la famigerata fuorilegge Blondie.
Antonio Zamberletti è
molto bravo ad approfondire e delineare in tutte le sue sfaccettature questo
personaggio che nella storia originale, di oltre quarant’anni or sono, era poco
caratterizzato ed abbozzato in poche pagine (ma delle quali un paio di scene -
il bagno di Blondie e il suo tentativo di sedurre Zagor a cavallo -, tuttavia,
sono rimaste indelebilmente impresse nella mente degli zagoriani dell’epoca). Ciò
a conferma del fatto che anche con storie che presentano il ritorno di vecchi
avversari si può fare centro!
In questa avventura scorrevolissima (282 pagine che ho
“divorato” dalla prima all’ultima) Zamberletti
costruisce due trame parallele destinate a ricongiungersi nell’ultimo albo: in
una abbiamo uno sceriffo, Allemby, (che scopriamo essere stato il capo di una
banda di spietati banditi) che vuole in tutti i modi impossessarsi di alcuni
terreni auriferi, e nell’altra una fuorilegge evasa da una colonia penale, che
da bambina ha assistito alla morte dei genitori ed è stata abusata dalla
famiglia adottiva, e che ora è in cerca di vendetta. Ciò che accomuna le due
trame è il fatto che il capo dei banditi è stato anche l’assassino dei genitori
della bambina. L’abilità dello sceneggiatore fa sì che le due vicende si
intersechino in modo assolutamente plausibile, appassionando il lettore che non
vede l’ora di scoprire che cosa accadrà.
Soprattutto credo che gli zagoriani si saranno domandati lungo
tutta la vicenda (o, almeno, io l’ho fatto): Blondie morirà? O si redimerà, e
lei e Zagor diventeranno buoni amici? O addirittura si innamoreranno?
Zamberletti ha
operato la scelta che personalmente ho apprezzato di più: con l’aiuto
determinante di Zagor, Blondie riesce comunque a vendicare i propri genitori,
ma rimane anche fermamente convinta di proseguire nella sua vita da fuorilegge!
In tal modo lasciando aperta la possibilità di un suo ulteriore, futuro ritorno
come avversaria dello Spirito con la Scure.
Peraltro, lo sceneggiatore se la cava bene, a mio parere, anche
nella gestione del personaggio di Cico, pienamente protagonista della vicenda e
di riuscitissime gags, e nel mescolare momenti di pura avventura con dialoghi
intensi ben costruiti. Anche lo sceriffo Allemby è un personaggio ben delineato
e sfaccettato, diviso tra il suo ruolo di cattivo di turno ed il rimorso per
l’omicidio della madre di Blondie/Isabel.
Se proprio vogliamo trovare un “neo”, allora direi che è quello
dei numerosissimi avversari uccisi da Zagor con la pistola: non credo di
ricordare una simile ecatombe in nessun’altra storia dello Spirito con la Scure
(ma forse mi sbaglio). Il “mio” Zagor cerca di uccidere il meno possibile…
Comunque, un’unica, piccola “nota stonata” in una esecuzione sinfonica per il
resto pienamente riuscita.
Per quanto concerne i disegni, Mauro Laurenti era certamente il disegnatore più adatto a questa
storia. La sua rappresentazione di Blondie, donna estremamente affascinante e
sexy ma anche dura e determinata, è veramente azzeccata.
Anche i suoi paesaggi e le scene d’azione sono molto belle.
Inoltre, il suo tratto mi è sembrato davvero migliorato rispetto alle sue
ultime prove sulla collana.
Se la storia è riuscita cosi bene, il merito è anche suo!
Anche questa volta concordo con te,Baltorr! Zamberletti ha allestito una buona trama western,che ogni tanto non guasta,dove si muovono a loro agio i protagonisti di questa storia. Io avrei preferito qualche scena "infuocata" per vivacizzare la storia e suggellare l'incontro tra Zagor e Blondie. Naturalmente per scene infuocate intendo qualche bacio al tramonto,come con Frida. Ma tutto sommato va bene anche così.Nel complesso,storia promossa. A presto...
RispondiEliminaStoria scorrevole e ben congegnata. Complimenti agli autori....ma merito va anche al personaggio femminile (Isabel),che con la sua sensualità seduce tutti ed in fin dei conti anche Noi!!!!
RispondiEliminaCari Amici, mi dispiace ma non sono d'accordo.
RispondiElimina'Sta Blondie tormentata ed alla fine cattiva per le scelte della vita che non ha saputo superare non mi è piaciuta ed è stato un errore farla tornare.
Il personaggio originale, infatti, era quello di una bandita nel vero senso della parola, senza remore o giustificazioni di sorta.
Blondie, non dimentichiamolo, nel primo episodio uccide abbastanza a sangue freddo gli uomini dello sceriffo in una sorta di tiro al piccione che non ha alcuna giustificazione se non quella di colorare di pericolosità e malvagità la ragazza.
In questa storia non ci va per il sottile con alcuni mal capitati, ma, guarda caso, gli uomini che uccide sono dei farabutti e quindi la coscienza è più tranquilla.
A mio modesto avviso, arebbe stato meglio:
1) lasciarla in galera;
2) se proprio doveva tornare, spiegare che Isabel era una ragazza ricca ed annoiata che uccide ed uccideva per sadismo e cattiveria pura.
Con ciò si sarebbe data continuità alle storie e creato una nuova Nemesi del Nostro (ossia altro cattivo).
Il risultato: una via di mezzo neanche tanto; un'altra "bambola" con cui far divertire Zagor (ci sono già Virginia e Gambit: non bastano?, PS da buon monogamo faccio salvo il solo rapporto con Frida) e che probabilmente ci ritroveremo tra i piedi, con imbarazzo di Zagor.
Si, perché Blondie pur avendo sofferto non ha saputo trasformare l'odio in amore o l'ingiustizia in voglia di giustizia e continuerà a delinquere.... sotto gli occhi di Zagor...
Il finale della storia, infatti, non esclude con certezza tale possibilità.
Certamente solo gli eroi od i protagonisti veri riescono a fare questo passaggio.
Ma allora, ripeto, che ce ne facciamo?
Vi abbraccio.
Giovanni 21
Oh, ma ultimamente non te ne va mai bene una, Giovanni!!!!
EliminaAhahahah, scherzo naturalmente!!!
Un abbraccio a te!
ahahah hai ragione… d'altronde le mie sono critiche sempre costruttive …(almeno così nell'intenzione).
EliminaE poi, Ti dirò: i ritorni di vecchi nemici mi sanno sempre di minestra riscaldata… come con Markus e Fred Bannister.. tanto per cambiare!!!!
Ciao e grazie per la cura che dedichi al blog.
Giovanni 21
Ciao Baltorone! Come stai? Ti ricordi di me? Sono Mario di Savona.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la storia in oggetto...beh, per me Blondie, Thunderman, Smirnoff e similari andrebbero lasciati nel dimenticatoio.
Non mi piacevano allora figuriamoci adesso. Poi la storia è la fiera degli stereotipi trash a metà con uno scontatissimo western pseudo-texiano.
Ciao!
Ciao "Marione"! Certo che mi ricordo di te!!! Indimenticabile lo scambio di idee che avemmo alla cena di Albissola!!!
EliminaInoltre, avevo letto i tuoi commenti sul Forum in merito a questa storia e so che non hai gradito. Peccato...
Ma dàì, speriamo di vederci in qualche altra occasione!
Ciao!
Quest'anno ad Albissola ho avuto un simpatico incontro con Claudio Nizzi. E' davvero una bella manifestazione.
RispondiEliminaA presto!
La mia Gola Profonda SBEllica - la stessa persona che mi ha venduto per certo lo special Cico Cassaintegrato innamorato di Natalina Wertmulla Maestra di Dagherrotipi nella Valle dei Possibili Futuri ( di Toninelli/Cavazzano ) - mi ha bisbigliato che Blondie ed altre donzelle che arriveranno da qui al 60mo compleanno della testata sono sia un modo per far disegnare a Laurenti quello che gli riesce meglio sia un test per preparare i fans alla nascita dello spin off Zagora con le avventure della figlia selvaggia e birichina di Zagor e Marie Laveau che avrà capacità magiche di teleporta e longevità ricavata dalla tecnologia atlantidea di cui le amazzoni sono custodi. Zagora sarà il capolavoro del Laurenti - tra Lauren Bacall e Rita Hayworth - e si esprimerà come una Mae West aggiornata al gusto contemporaneo. Viaggerà di dimensione in dimensione e combatterà Dark Manitou ed i necrosignori della entropia perenne insieme alla sua posse di Chicas rotondette e baffute che le ricordano tanto lo zio Cico. Per ora miniserie di sei in formato Dragonero Adventures. Poi si vedrà.
RispondiEliminaBene! Allora stiamo a vedere!!!
EliminaOh my god. State a vedere voi, io a sto giro passo!
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