Il trentaduesimo numero
in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura con lo sceicco nero, la
storia completa “Il dio del ghiaccio” e la prima parte della storia “I
falchi delle nevi”.
* * *
IL DIO DEL GHIACCIO
L’incontro con il professor Talbot alla
ricerca di una misteriosa mummia conservata nel ghiaccio e adorata dagli
indiani Micmac segna l’inizio di una nuova, drammatica avventura.
Zagor e Cico accompagnano il professore e
riescono a sottrarre la mummia ai pellerossa, ma vengono ingannati da Talbot
che, grazie a un sonnifero loro somministrato, si allontana misteriosamente con
la “refurtiva”...
In realtà la pretesa mummia è Molok, un
mostro creato dal professor Talbot assemblando parti di vari cadaveri e
sfuggito al suo controllo. Rifugiatosi in una cittadina del Vermont, Talbot
rianima la creatura e questa, istigata dall’assistente Ivan, si trasforma in
una selvaggia macchina di morte.
Zagor rintraccia casualmente Molok e decide
di fermarlo, ma costui sembra invulnerabile...
Talbot, che ha cercato di imitare Dio dando
vita alla sua creatura, capisce il suo sbaglio e riesce a portare Molok nelle
sabbie mobili, dove entrambi trovano la morte.
All’epoca della pubblicazione di questa
storia avevo otto anni ed era la prima avventura horror di Zagor che mi
capitava di leggere: le atmosfere lugubri, rese benissimo dai disegni di
Bignotti, mi impressionarono parecchio.
Degne di nota sono le prime vignette “verticali”
della storia editoriale di Zagor (alle pagg. 97 e 140 di questa edizione).
Ad Alfredo Castelli, qui al suo esordio come
sceneggiatore zagoriano, rimprovero solo una cosa che, peraltro, a me era sfuggita ma mi è stata fatta notare da
mia figlia Beatrice: una volta scoperto che Talbot aveva drogato lui e Cico,
Zagor non si mette immediatamente sulle sue tracce ma prosegue il viaggio di ritorno
a Darkwood come se nulla fosse successo... “Avrebbe dovuto inseguirlo subito! Zagor
non si comporta così!” ha saggiamente sentenziato mia figlia di sette anni!
* * *
Sono rapinatori
inafferrabili che, per sfuggire agli inseguitori, indossano un paio di sci
(all’epoca, ancora sconosciuti negli Stati Uniti). Sono soprannominati i Falchi
delle Nevi, perché colpiscono fulminei e implacabili. Ma Zagor impara in fretta
a sciare e tende loro una trappola, giungendo ad infiltrarsi nel loro covo e
ad affrontare il loro capo, l’eschimese Eskimo, in una lotta mortale.
La storia è molto ben
congegnata ed originale (i banditi sugli sci che appaiono e scompaiono sono
molto inquietanti), disegnata magistralmente da Donatelli che rende in modo
stupefacente gli scenari innevati.
Spettacolare
l’inseguimento dei predoni sulla neve da parte di Zagor e divertentissimi i
tentativi di Cico di usare prima le racchette da neve e poi gli sci.
Il nemico di turno,
Eskimo, è un personaggio interessante che si è meritato persino un ritorno (a
mio parere non completamente riuscito).
La copertina di Ferri
per il n. 78 della serie gigante è strepitosa!!!
Ricordo che nel periodo
dell’uscita di quell’albo “giocavo” ancora a Zagor, e nel cortile di casa mia
mi divertivo a fingere di sciare come il mio eroe...
Che cover, ragazzi! Un capolavoro dopo le altre, stavolta era davvero difficile scegliere per i redattori dell'iniziativa editoriale.
RispondiEliminaPeccato che, in casi come questo, occorra per forza scegliere sacrificando un'altra cover altrettanto bella.
Anche la storia dei "Falchi delle Nevi" é bella ed originalissima, ma io ricordo con piacere anche quella di Castelli: ritoccata o no, rimane un robusto horror con più di un momento emozionante!
Io avrei preferito quella di Molok, ma devo ammettere che quella dei Falchi è più di "impatto"... Entrambe le storie sono bellissime... Per me, con una leggera prevalenza per quella di Castelli...
EliminaE quella di Eskimo? Diciamo che é un terzetto da medaglia d'oro! :-)
EliminaGià! Proprio spettacolari quelle de IFDN e di "Eskimo"!
EliminaHo riletto volentieri quest' avventura che non ricordavo in certe parti così cruda!
Anche Cico che alla fine SPOILER fa fuoco su Eskimo... °_O curioso che sia lui alla fine a dargli il colpo di grazia (o almeno così sembra.)! FINE SPOILER
Curioso e diverso dal solito in effetti il contesto con le scene con gli sci veramente spettacolari. Mitiche poi le gag con Cico con il suo colpo di genio ^^!
Secondo me è una di quelle avventure del periodo che, come ad esempio "La dea nera", ha una seconda parte piuttosto veloce. Nolitta all' epoca tendeva a non fare storie troppo lunghe.
Sarà un caso, ma questa storia d' ambientazione innevata è uscita a dicembre 71- gennaio 72! Un pò come successo con "Natale calibro 45" uscito a dicembre 69, anche se quest' ultima è un' avventura proprio natalizia.
Riguardo "Molok", nella posta, se non erro, del 79 del tutto c' è un intervento di Castelli che penso conosciate in cui, oltre a dire volutamente errando, penso, che "Fantasmi" è indicata come la peggior storia degli ultimi 5 anni nel secondo referendum XD, svela la genesi della storia dicendo che dovevano esserci proprio un Frankenstein e la creatura e che successivamente l' episodio è stato "ritoccato"!
Eh sì! Il povero Bignotti dovette ridisegnare tutte le teste del mostro...
EliminaL'unica cosa che mi lascia perplesso in questa collana continuano a essere i titoli. Non capisco perché si guardino bene dal riproporre i titoli originali: "I falchi delle nevi" è molto più suggestivo del banalissimo "Uomini crudeli", ma lo stesso discorso si può fare per il precedente "La scure e la scimitarra" (così tanto simile a "la scure e la sciabola" da suonarci familiare) o, peggio, per il giustiziere della notte, riferito al fiore che uccide, di cui si è già commentato negativamente qualche puntata addietro. Ma titoli a parte, le avventure sono davvero straordinarie. Finora, devo ammetterlo, non ho preso tutti i numeri, ma ho selezionato solo le avventure che ricordavo e giudicavo migliori. Ma da qui alla Marcia della disperazione (anzi, "la carovana dei disperati"... sigh) non mi sarà possibile saltarne alcuno. Saluti.
RispondiEliminaMino
Titoli a parte (scelti forse per differenziare ancor di più questa edizione dagli albi originali?), effettivamente le prossime storie non le puoi proprio saltare, caro Mino!;-)
EliminaSono d'accordo.
EliminaPer due motivi: prima di tutto siamo legati ai titoli "classici", in seconda istanza quando si cerca una storia con sti titoli nuovi non si sa mai dove andarla a pescare.
Almeno questo è quello che mi succede con la Tex.
In effetti i titoli, a dirla francamente, fanno pena...
RispondiEliminaComunque, ricordo bene quelle storie. Molok, quando l'avevo letto mi aveva fatto impressione, davvero mostruoso e grottesco...forse Bignotti era il più adatto a rappresentare un mostro simile.
I falchi delle nevi ed Eskimo mi avevano colpito per l'ambientazione insolita di Zagor, in mezzo alle montagne con gli sci...non era male, ma mi aveva lasciato perplesso il contesto...
Comunque delle grandi storie anche quelle, non al top ma si difendono bene...
Una curiosità, scusami: tu i Zagor ristampa a colori li comperi?
Come direbbe un mio amico romano: io compro tutto quello che ha disegnata sopra un'aquila!
EliminaScherzi a parte, la risposta e': Certo, tutti i giovedì mattina dal mio edicolante di fiducia che me li tiene da parte!
Sbaglio o nei disegni di Bignotti per "Molok" c'é la mano del Magister, qua e là?
RispondiEliminaSai che non ci ho mai prestato attenzione?
RispondiEliminaTi riferisci a qualche vignetta particolare o alla storia in generale?
Non ho l'albo sotto mano, può darsi che prenda una papera! Controllerò. ;-)
EliminaHo riletto "Molok", che ricordavo proprio poco! Mi ha piacevolmente stupito. Castelli al suo esordio (non so quanto ci sia di revisione di Nolitta oltre a cambiare l' identità della creatura) imbastisce un' avventura godibile, misteriosa e coinvolgente nella sua semplicità. C' è più di una scena d effetto, qualche gag di Cico qua e la e non mancano tensione e azione. Un Castelli anche decisamente più equilibrato nella narrazione rispetto a come si sarebbe dimostrato qualche anno dopo quando in alcuni casi. Belli i disegni di Bignotti che torna dopo qualche anno su Zagor.
RispondiEliminaEcco il mio podio dell' autore:
1) "Il ritorno del vampiro";
2) "Il grande inganno";
3) "Molok".