Il quarantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura contro i Fratelli del Fiume nonché la
prima parte della storia “Il buono e il cattivo”.
* * *
TRAGICO CARNEVALE
Nel loro viaggio di ritorno a Darkwood, Zagor e Cico
arrivano a New Orleans, in Louisiana, da poco diventata territorio americano,
proprio mentre sta per iniziare il Carnevale. Ma la festa si muta presto in
tragedia: Donovan, il comandante del presidio militare della città, viene
ucciso a sangue freddo, durante la sfilata dei carri, da qualcuno che si è travestito come Cico.
Quindi il simpatico messicano diventa il maggior sospettato, e viene scagionato solo
grazie all’intervento del capitano Ellis (una vecchia conoscenza di Zagor).
Da qui in avanti, i
nostri due eroi vengono involontariamente coinvolti nelle macchinazioni dei Fratelli
del Fiume, un’organizzazione
sovversiva che vuole trasformare la zona di New Orleans in un piccolo stato
indipendente filofrancese. Zagor, Cico e il giovane capitano Ellis si impegnano
a combatterli, cercando anche l’appoggio dei proprietari terrieri della zona.
Dopo vari agguati e
colpi di scena, la resa dei conti non tarda a giungere: sono proprio gli
aristocratici della zona, guidati dal nobile Alphonse de Marigny, che hanno
costituito la fratellanza, avvalendosi dei loro schiavi di colore come carne da
macello nei vari attentati.
Zagor viene catturato e gettato in pasto a un enorme
alligatore, ma si salva e passa al contrattacco. Il terrore comincia allora a
serpeggiare tra i rivoltosi: il signore di Darkwood vale più di tutti loro
messi assieme! E ha dalla sua un inaspettato alleato...
Con un improvviso
voltafaccia, uno di questi nobili “indipendentisti” (il giovane Marcel Dutronc)
si unisce a Zagor nello scontro finale che, grazie all’intervento dei militari
americani, si risolve per il meglio.
Storia bellissima e
ricca di fascino, soprattutto per l’ambientazione geografica ed i richiami
storici ad uno schiavismo ancora in auge negli Stati Uniti del sud, uno
schiavismo molto “complesso” (come ben tratteggiato da Nolitta), che lascia
trasparire quasi un rapporto “devozionale” tra gli schiavi e i loro padroni: i
primi sono addirittura disposti spontaneamente ad uccidere e a morire per i
secondi!
Molto ben delineati i
personaggi dell’aristocrazia sudista, i quali sembrano vivere in un mondo fuori
dal tempo e con ideali che ormai sono destinati a tramontare. La redenzione di
uno degli avversari di Zagor (il giovane Dutronc), poi, è uno dei cavalli di
battaglia delle storie nolittiane.
Indelebili nella
memoria alcune scene: il primo bacio in assoluto dato da Zagor a una donna in
una sua avventura (la “damina” della sfilata); la sorpresa dell’attentato
iniziale; la sfida a fioretto con Dutronc (che Zagor, molto prosaicamente,
vorrebbe risolvere a pugni!!!); il duello subacqueo con il gigantesco
alligatore Matusalemme ed il lancio della sua testa attraverso la
finestra; il colpo di scena finale della redenzione di Dutronc.
Un Donatelli al massimo
della forma ci mette il resto...
Una storia, a mio
parere, da inserire nella top ten zagoriana!
Una storia stupenda, hai già detto tutto, Baltorr: mi aveva molto coinvolto a quei tempi.
RispondiEliminaMi ricordo bene la scena dove il sergente dà un pugno a Zagor, di quelli tosti, in faccia, mentre gli fa l'interrogatorio coi suoi uomini. Zagor è stordito e si tocca la faccia, osservando il suo sangue sulla mano, ed esclama con calma terribile: "Non mi piace vedere il colore del mio sangue, uomo." Poi grida AAAHYAAAKKK e li stende tutti, uno dopo l'altro.
Uno Zagor in massima forma! ;)
Sono d'accordo con te. Quella scena di calma apparente e successiva furia scatenata è molto efficace!;-)
EliminaManca solo il titolo,quello vero:Le Montagne Selvagge
RispondiEliminapoi sarebbe perfetto
W Zagor,W la CSAC
PS
Ciao grande Marco!!!
Eh, sì... Ma non si può avere tutto dalla vita!
EliminaCiao grande Giuseppe!;-)
Ciao Baltorr
RispondiEliminaHo una richiesta per te che conosci quelli di Zagor TV. C'è un bellissimo filmato di Moreno che si accinge a intervistare Sergio (il Sergio a cui noi tutti dobbiamo una bella infanzia) mostrandogli delle copertine di Zagor e chiedendogli dei ricordi delle storie. Sergio parla del primo numero e del numero 5, i "Due sosia" raccontando aneddoti molto divertenti (come il fatto che Botegosky era una presa in giro di un suo amico)dopodichè il filmato finisce.
Puoi chiedere a quelli di Zagor TV se ne esiste un continuo e se ce lo mostreranno.
Saluti
Troverò il modo di far loro pervenire la tua richiesta. Poi ti farò sapere...;-)
EliminaL'amico Gianluca mi riferisce che il video e' un pezzo unico e non ci sono seguiti... Sorry;-)
EliminaA Giusé, ma che fine hai fatto????
RispondiEliminaBuona storia con le società segrete con una bella ambientazione come quella della Louisiana.
RispondiEliminaDa piccolo la scena in cui Zagor se la prende con Cico mi colpì molto così come l' attentato che arriva improvviso.
Qui Nolitta utilizza Zagor anche con toni da commedia come con il tenente (?) durante l' interrogatorio o con il duello con Marcel. All' epoca aveva un po lasciato, anche se ogni tanto vi ci tornava come ne "La marcia della disperazione".
Come fatto notare però più che un' indagine che porta mano a mano alla fine, abbiamo un accumulo di situazioni. Divertente, ma un po lunga, anche se con uno squarcio storico, la parte dell' arrivo alla magione dell' aristocratico mentre poi dall' ultima parte del secondo albo la storia risulta molto avvincente e coinvolgente!
Che m' ero scordato di dire! XD Quando presi il 101 mi colpì il volto di Zagor in copertina! Mi balzò, come ad altri penso, il fatto che non fosse di Ferri. Per anni ho supposto l' avesse realizzato, aggiustato, quello che è, Bignotti. Invece ho il forte sospetto se non la sicurezza che sia stato Corteggi l' autore. XD
RispondiEliminaQuesto per dire anche che in anni recenti ci si è lamentati di correzioni ed interventi nelle copertine quando qualcosina c' era già all' epoca. XD Vedi anche il 183 con Cico e la folla, addirittura eliminati nel tutto!