giovedì 18 aprile 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Ombre cinesi (ZCSC62)



Il sessantaduesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro il Tropical Corp (Febbre gialla), nonché la prima parte della storia “La taverna del gufo.


TROPICAL CORP

            Brutta giornata per Cico: prima ha uno scontro con il Going-Going, l’animale mangiatutto, poi con Drunky Duck (che gli recapita la posta vestito da gigantesca rana!). Stavolta, però, il folle postino di Darkwood porta cattive notizie: il colonnello medico Norman Perry, vecchio amico di Zagor, è rinchiuso nella “Casa della Gente Felice”, il manicomio di Charleston, e chiede l’aiuto di Zagor!
           Zagor e Cico riescono a liberare Perry dal manicomio, e scoprono l’agghiacciante verità: in vista di un’operazione bellica nell’Asia Centrale, il Ministero della Guerra ha creato una milizia speciale, il Tropical Corp, che è stato stanziato a Darkwood, agli ordini del colonnello Caniff. Seguendo un folle piano, Caniff ha fatto spargere i germi di una terribile malattia tropicale, la febbre gialla! Quando Perry è venuto a conoscenza di ciò, ha tentato di opporsi e per questo è stato internato.
Zagor, Cico e Perry tornano a Darkwood per avvertire i pellerossa del pericolo, ma è già tardi. Gli indiani di Darkwood muoiono, sterminati dalla febbre gialla. Perry e lo stregone Molti Occhi si prodigano per trovare una cura. Zagor, però, viene rapito dagli uomini del Tropical Corp e trasferito a Fort McKinley, il loro quartier generale, dove gli iniettano il virus della terribile malattia. Il nostro eroe è morente.
Ma l’impossibile accade: Tonka, guarito grazie agli sforzi di Perry (che cavallerescamente lascia il merito a Molti Occhi), penetra nel forte con i suoi guerrieri e dà battaglia per liberare lo Spirito con la Scure, che può così essere curato.
L’intervento di Harold Pickenz (politico di Washington conosciuto da Zagor in occasione dell’ultima avventura contro Hellingen) risolve al meglio la situazione: il Tropical Corp viene sciolto e i responsabili affidati alla giustizia. La febbre gialla è stata finalmente debellata!


Storia bella e complessa, nella quale Nolitta utilizza la sua abilità di narratore in un crescendo continuo. La prima parte è essenzialmente introduttiva e sfrutta al meglio l’elemento comico con la presenza di personaggi come il Going-Going, Drunky Duck e lo spassosissimo Cico; la seconda parte è più densa di azione ed avventura; la terza ci mostra gli impressionanti effetti del morbo sulla persona di Zagor ed il finale positivo, laddove la tradizione indiana e la moderna medicina riescono a risolvere la drammatica situazione.
       I disegni sono di un Donatelli in ottima forma, coadiuvato - alle chine di alcune tavole - da Francesco Gamba.

12 commenti:

  1. Forse l'ultima vera grande storia di Nolitta con un Donatelli superbo e perfettamente a suo agio nell'ambiente tropicale della vicenda.
    Mi sfuggono un po' i dettagli, ma nel complesso ne conservo una gran bel ricordo.
    La rileggerò.

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    1. Devo, in sostanza, dire che sono d'accordo con te... In questo senso: come ebbi modo di scrivere in uno dei primi post di questo mio blog, originariamente interruppi la collezione di Zagor a metà della prossima avventura (Il sigillo dell'imperatore)... In seguito ebbi modo di apprezzare altre storie nolittiane recuperate a posteriori (lo stesso "Sigillo" ma anche "il vendicatore alato"), ma devo dire che, nei ricordi della mia giovinezza, questa resta davvero l'ultima bella storia nolittiana..

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    2. Le storie che citi non sono certo male, ma non hanno la coerenza interna di "Tropical Corp" e pertanto inficiano in certa misura l'interesse di chi legge...iniziano un po' "a fare acqua", naturalmente secondo la mia percezione.

      Una curiosità mai soluta: perchè nella cover di "Febbre Gialla" Zagor è contornato da un alone bianco?
      Effetto bruttino anzichenò...

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    3. Non conosco i motivi dell'effetto in copertina, ma invece a me è sempre piaciuto!!! :-D

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  2. Francamente non ricordavo che la storia con il Tropical Corp fosse così bella! Sull'altra che inizia, invece, mai avuto dubbi: era ed é un capolavoro.

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    1. Contrariamente a quanto successoa te, come ho scritto più sopra in risposta a MarioCX, non riuscii ad apprezzare la storia dei cinesi alla sua originaria uscita, mentre Tropical Corp mi appassionò fin da subito!

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    2. I cinesi vanno bene su Tex con Letteri ai pennelli...;-)

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    3. Su questo abbiamo già avuto modo di confrontarci e siamo sostanzialmente d'accordo...:-)

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  3. Tropical corp: una grande storia dell'ultimo Zagor.

    Le scene clou sono numerosissime, ma tra le tante ricordo: Zagor febbricitante che spara contro i soldati all'assedio dentro il forte; Pickenz che afferra le mostrine del colonnello Caniff e le sbatte a terra, degradandolo e mettendolo in prigione. Raramente ho visto una punizione più netta di questa per un "cattivo".
    Cico nel manicomio è da antologia... ^^

    Stupenda storia!

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    1. Effettivamente uno Zagor così sofferente non è usuale...
      Cico/Tacchino di Natale è uno spasso!!!

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  4. I cinesi vanno bene su Tex con Letteri ai pennelli!?! Mah! Un pò riduttiva come cosa. Se si riescono a fare delle belle storie con loro ben vengano! Poi per una volta che vengono inseriti! Li aveva usati prima solo oltre 10 anni fa per "Ombre", storia diversa per altro.
    Curioso che come ultima grande storia nolittiana venga citato "Tropical corp" quando Nolitta/Bonelli si accomiatò dalla serie con... "Terrore dal sesto pianeta"!?! °_O
    L'unica cosa su cui si può discutere, come ho letto sul forum di spiritoconlascure.it è che alla fine Zagor con Virginia si comporta più in stile Mister No che non spirito con la scure!
    Comunque nonostante fosse impegnato con Tex e Mister No trovò il tempo di scrivere lunghe ed appassionanti storie per Zagor. Solo che non poteva durare. Difatti "Affondate il Destroyer!" la completò Canzio e Nolitta scrisse storie più brevi a parte l' ultima, suo grande comiato!

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  5. Forse "Terrore dal sesto pianeta" la mettete a parte, in senso buono.

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