mercoledì 20 novembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: River Patrol (ZCSC93)




            Il novantatreesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro la River Patrol, nonché la prima parte della storia “La terra da cui non si torna”.

 

IL BATTELLO DEGLI UOMINI PERDUTI


A Port Allegany, Zagor e Cico decidono di aiutare il vecchio amico Greg che, in qualità di proprietario di un barcone commerciale che solca le acque del fiume, deve sottostare ai ricatti della River Patrol, un’organizzazione paramilitare comandata da O’Bannion che fornisce protezione a pagamento contro gli attacchi di predoni che soni in realtà complici dello stesso O’Bannion.
Con un equipaggio rinnovato, composto dal forzuto Owen, l’ex-prestigiatore alcolizzato Pronzini e da Kaplan, abile con la frusta, e con l’aiuto esterno dell’indiano Banak, Zagor si scontra ripetutamente con i predoni e con lo stesso O’Bannon. Quest’ultimo viene finalmente ucciso e la River Patrol definitivamente distrutta.



Dopo due sceneggiature a mio parere poco riuscite, Toninelli torna a narrare un’ottima storia. In particolare ho apprezzato come ha saputo delineare le figure dei comprimari, soprattutto quella dell’indiano Banak.
Forse un po’ troppo sbrigativa la conclusione della vicenda (difetto abbastanza ricorrente nelle storie di Toninelli). Come al solito, ottimi i disegni di Donatelli.

16 commenti:

  1. Dissento dal tuo commento, caro Baltorr.
    A me le due storie brevi - racconti di Toninelli sui delitti in casa del Trapper e sui gas venefici sono piaciute e le ho trovate godibili; la storia del gas concordo che forse meritava maggior approfondimento, ma è anche vero che le storie che hanno a che fare con il prof. Verybad sono tutte un pò strampalate, anche quelle sceneggiate in epoca Nolitta. Quella dell'uomo invisibile, per esempio, non spicca certo per la sua architettura.
    L'unico neo che rileggendola, mi sento di appuntare alla storia dei delitti è la reazione, forse un pò troppo algida, di Zagor alla morte dei figli dell'amico trapper: è ben vero che erano tempi duri, ma la morte di un figlio ....
    Concordo con Te invece sulla storia della River Patrol: eccellente e bellissima anche sopratutto ai disegni di Donatelli. E poi mi è piaciuta perchè manca l'intermezzo della prigionia del Nostro eroe che, dall'inizio alla fine della storia, fa il diavolo a 4 contro gli uomini di 'O Bannion...
    Infine non Ti nascondo la mia felicità perchè tra poco, dal numero 95, posso colmare i numeri mancanti della mia collezione, sperando che non smetta prorpio ora di uscire la CSC!!!
    Se senti o vedi Moreno, digli di non mollarci proprio ora!!!!
    Ciao Baltorr e grazie sempre per il Blog e le Tue recensioni.
    Un abbraccio a tutti
    Giovanni21

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    1. Grazie, Giovanni, per i complimenti! ;-)
      Per la collezione storica, come ho già avuto modo di dire, la programmazione delle uscite è sicurissima sino al n. 107 (la storia "Incubi" di Sclavi), poi si andrà avanti ad oltranza se le vendite rimarranno quelle attuali...

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    2. Caro Baltorr, Ti ringrazio per la risposta.
      Mi sai dire quanto vende la CSC di Zagor?
      fai poi presente che hanno problemi di distribuzione.
      Saòuti
      Giovanni21

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    3. Purtroppo i dati di vendita non li conosco...

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  2. Non é facile giudicare questi lavori di Toninelli su Zagor. Prendiamo la vicenda che si conclude questa settimana: trama che scorre via, personaggi interessanti (almeno se rimaniamo sugli "alleati" di Zagor), con qualche piacevole trovata (Bronzini che salva baracca e burattini, il passato oscuro di Banack) ma poi l'autore toscano ricade quasi ineluttabilmente in quelli che sono limiti capaci di allontanarlo dai fan. Zagor non rimane in piedi, nelle sue vicende, una volta che sia una. Colpito da vicino alla testa, da lontano, di spalle, di sfortuna. Viene colpito e cade. Tocca così ad altri tirarlo fuori dai guai; ora io non sono un talebano zagoriano...per me ci può stare la trovata che esca un pò dal solito copione, però qui si esagera e Zagor non ha (e non avrà più?) quell'aria ieratica, carismatica e affascinante di tante altre storie. E' un tipo in gamba, questo si, ma come se ne trovano tanti nella frontiera americana: persino il tipo con la frusta (a proposito, ma come cavolo si chiama?) gli é pari. Questo, lasciatemelo dire, non va bene.

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    1. E noi te lo lasciamo dire senza alcun problema, Fran! ;-)
      Le tue critiche sono talmente argomentate e scevre da qualsiasi posizione preconcetta che non possono che essere giustamente portate nel pubblico dibattito di questo blog.
      Grazie!

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    2. Be, dipende dalla storia. A volte è così, a volte Zagor appare più tosto come ad esempio in "Cacciatori di scalpi", "Acqua di fuoco", "Le belde del Black river"... sul fatto di rimanere in piedi però anche Nolitta non scherzava. XD

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  3. Ciao a tutti, rieccomi qua. Chiedo venia per la temporanea assenza dal blog, ma i pressanti impegni lavorativi e i recenti, disastrosi avvenimenti che hanno visto e vedono protagonista la mia amata Isola, hanno fatto in modo che non potessi dedicare il solito spazio, che ormai sempre più di consueto, riservo ai commenti su questo nostro “incontro virtuale”.
    Sono d’accordo con te Giovanni, anche a mio parere, in queste recenti storie, TONINELLI si dimostra scrittore di mestiere e di comprovata esperienza “Zagoriana”, seppur con la caduta in qualche cliché, inevitabile punta dolente di tutti i racconti che hanno come trama e protagonisti il ritorno di comprimari positivi (Verybad) o negativi della serie (Botegosky). Proprio la rilettura della storia afferente quest’ultimo, (forse anche alla luce del racconto recentemente ordito da BURATTINI - L’uomo che sconfisse la morte - lontano dai soliti luoghi comuni, con una trama imprevedibile e una densità psicologica attribuita al “sosia” antagonista del nostro, a dir poco sorprendente) è una di quelle che, una volta esaurite, purtroppo lasciano tenui tracce e sono destinate a farsi dimenticare in fretta. Fortunatamente, tale povertà dell’impianto narrativo, seppur con qualche rara eccezione (i risvolti psicologici del dialogo sostenuto da Zagor con gli ufficiali del forte circa le tragiche sorti dei nativi americani è in ogni caso degno di nota) è sopperita dal solito, grande FERRI, come di consueto suggestivo e dinamico, il cui tratto risulta chiaro e godibile anche nelle scene più concitate. Entrambe le due successive vicende che lo SCLS vive, quella di “Agguato all’alba” e “La morte nell’aria” pur trattandosi di storie “contenitore”, sono comunque avventure con trame ben strutturate, bilanciate nei tempi, la cui lettura si rivela godibile anche grazie allo spessore riservato alle figure di secondo piano (la famiglia di boscaioli e Vince, il cugino degenere nel primo episodio; Wing-Hatter dei Nipmuk e il sergente Marmaras nel secondo). Quanto alla storia sulla “River Patrol”, il dosaggio sapiente di effetti come suspense, tensione e colpo di scena ben agganciano il lettore solleticandone e soddisfacendone gli istinti narrativi, con uno Zagor in buona forma, ben spalleggiato da un Cico all'altezza e da un’eterogenea compagnia di personaggi di contorno (nello sviluppo della narrazione divenuti veri e propri protagonisti) a cui TONINELLI da’ vita grazie a una semplicità che li rende umani e reali. In merito ai disegni di DONATELLI infine, se nelle prime due storie il sentimento predominante è di rassegnazione a causa di un tratto ormai da tempo in decadenza, nella storia “Il Battello degli uomini perduti”, seppur ci sia ancora qualche incertezza, specie nelle pose e nelle inquadrature più arrischiate, è palese il rinvigorimento qualitativo di questo disegnatore, la cui grande professionalità richiama i vecchi fasti, raggiungendo ancora una volta risultati straordinari nel tradurre in narrazione grafica i progetti dell’autore.
    Un Caro saluto a tutti, il vostro Anonimo (Sardo).

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    1. Grazie per il tuo bell'intervento!
      A nome anche di tutti i partecipnti a questo blog ti esterno tutta la solidarietà possibile ed il mio sostegno morale per il cataclisma che ha colpito la Sardegna.
      A presto!

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    2. Grazie Baltorr per averci anticipato. Anche io caro Anonimo Sardo ti sono vicino in questo momento di difficoltà per la Tua Sardegna. Sono sicuro che da grande popolo quale siete troverete la forza e l'energia per risollevarvi. Ti abbraccio. Giovanni21

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    3. Carissimo Baltorr, esprimo la mia gratitudine e quella dei miei corregionali a te e a voi tutti per l’unanime dimostrazione di solidarietà. Per buona sorte, a causa della distanza dai luoghi teatro degli eventi e della sua posizione altimetrica, il piccolo paese da cui provengo, ove ho ancora una parte degli affetti più cari, (da molto tempo ormai lavoro e vivo in Lombardia) non è stato coinvolto nell’immane disastro che ha gettato nella disperazione e nel lutto molte famiglie; le quali, anche se il maltempo sembra aver concesso un periodo di tregua, stanno vivendo ore drammatiche e disperate. (Conosco personalmente alcuni parenti delle vittime e vi assicuro che la situazione è ancor più angosciosa di come la si descrive sui media). Sono tuttavia convinto che, ancora una volta la gente Sarda, anche grazie agli aiuti che chi di competenza vorrà inviare (di cui c’è assoluto bisogno), saprà reagire da par suo, con la tenacità e la fierezza di chi in silenzio è abituato a combattere e non piega mai la testa, anche quando la natura gli si mette contro, anche quando le possibilità di ricostruire e ricominciare paiono esigue o nulle. Di certo bisognerà far tesoro degli errori commessi, ci sarà bisogno d’impegno, costanza e dedizione a tutti i livelli (soprattutto politico) e durevoli nel tempo, ma confido intensamente in questo popolo dal carattere eccezionale che spesso deve combattere con mille difficoltà ma che mai si lascia abbattere e mai si arrende; cui, anche se immeritatamente, sono fiero di appartenere.
      Ti ringrazio Marco, per i cenni di approvazione ai commenti che indegnamente riporto sul tuo blog, ma, come ho già detto in passato, è un onore condividere con voi tutti una passione, quella dello SCLS, che virtualmente unisce e ci rende partecipi come se fossimo amici di vecchia data, come membri di una speciale “cerchia” cui anch’io adesso, modestamente mi fregio di far parte. Rinnovo il plauso per l’eccezionale lavoro di documentazione fotografica (e non) da te svolto in occasione di mostre, eventi, manifestazioni che riguardano il nostro eroe e soprattutto presso la redazione di via BUONARROTTI, per noi appassionati vera linfa vitale, cui non mancherò a breve di chiederti curiosità e delucidazioni.
      A risentirci presto, con cordialità … Anonimo (Sardo).

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  4. Beh, Zagor anche con Nolitta è stato steso diverse volte! XD Comunque in generale lo Zagor di Toninelli è comunque un tipo tosto e forte. Certo, l' autore, volenti o nolenti, tende un po più al realismo. Comunque non mancano prove in cui il nostro mostra la sua forza sovrumana o quasi come verso la fine in "Naufragio sul Missouri" o quando

    SPOILER riesce a resistere al potere di Skull ne "L' agguato del mutante FINE SPOILER.

    Invece, risfogliando "I predatori della valle del diavolo", che devo rileggere, sono rimasto stupito nel vedere uno Zagor veramente bolso che

    SPOILER le prende da tutti senza quasi mai rifarsi! FINE SPOILER

    Sic! Ci sono rimasto proprio così! °_O Ma che aveva in mente Toninelli quì?!? Mah!
    "La morte nell' aria" è l' unico numero che mi manca dall' 1 al 500!
    Ogni tanto come qui l' autore toscano (si?) rispolvera gag cichiane come anche ne IPDVDD, "I sette poteri" e "La vittima designata".
    Curioso notare come si trovi molto a suo agio nelle avventure a sfondo fluviale. Vedi in parte NSM, "Le belve del Black river" e "Lo spirito del fiume". Secondo me tra le sue migliori.

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    1. "nvece, risfogliando "I predatori della valle del diavolo", che devo rileggere, sono rimasto stupito nel vedere uno Zagor veramente bolso che

      SPOILER le prende da tutti senza quasi mai rifarsi! FINE SPOILER"

      Più che altro nella seconda parte! Nella prima invece è in forma! Cosa ancora più curiosa. Peccato che ci sia questo neo in una buona storia come questa.

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  5. Per la prima volta ho letto per intero "Il battello degli uomini perduti" ed ho potuto gustarmi la gag di Cico dell' agopuntura! :lol: XD ^^
    Altra buona storia di Toninelli, la seconda delle sue quattro ambientate su un fiume, ben corale con una supersquadra di bei personaggi che si oppone al temibile river patrol con Zagor soprattutto nelle vesti di capitano-coach XD, ma che non manca di entrare in azione quando serve! Unico neo magari il fatto che Owen e il baffone con la frusta non abbiano potuto sfoggiare troppo le loro qualità nei successivi scontri! Un 20-30 pagine in più sarebbero state molto gradite! Da menzionare Batack, un po uno zorro indiano che sembra la versione notturna dello spirito con la scure! Peccato che mi sembra sia più riapparso e Zagor non abbia se non erro ancora raccontato la sua storia a Cico! XD Ah, Greg, si (?), padrone del Trailer, sembra il fratello o quantomeno cugino di Carcassone! XD
    Anno un po altalnenante per Toninelli visto che nell' 85 sono uscite, oltre a questa storia, "La palude dell' orrore" e la più che discreta "La grotta delle mummie", AAA, LMNA e "I guerrieri della città sepolte", ritenute, penso assieme a "Una tribù in pericolo", tra le sue storie peggiori! A partite da LGDM devo rileggermele e LMNA la devo finire! Chissà perchè sono state pubblicate due storie così brevi. Era meglio secondo me una fatta bene. Boh! Anche se, come scritto, devo rispettivamente rileggerla e finire di leggerla. Superproduzione per Donatelli visto che sono sue ben quattro storie e due di Ferri.
    Tornando a Toninelli, l' altalenanza da questo nano in avanti sarà una sua caratteristica.

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  6. Piuttosto affascinante la copertina di "Sabotaggio" e bella anche quella de IBDUP.

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  7. Vabbé, pardon, Banack! Non me lo ricordo mai bene XD

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