giovedì 11 dicembre 2014

Zagor Collezione Storica a Colori: Gli highlanders ribelli (ZCSC148)




        Il centoquarantottesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell'avventura di Zagor con il ritorno di Nat Murdo, nonché la prima parte della storia “Il mistero dell’Unicorno. 


IL MISTERO DELL’UNICORNO

Dopo le avventure vissute nel Mar dei Sargassi e in Scozia, Zagor e Cico approdano a Boston e si imbattono in Felix, un simpatico ragazzino che ama borseggiare la gente, e in un misterioso personaggio dotato di una mano artificiale. Scoprono, inoltre, che c’è un sabotatore a bordo del Dragoon, il veliero del loro amico Honest Joe!
Sventato il sabotaggio, Zagor e Cico, a bordo del Dragoon di Honest Joe, fanno vela per la Groenlandia! Lì si trova il relitto dell’Unicorno, un veliero del Seicento a bordo del quale, nell’autunno del 1681, una misteriosa epidemia aveva provocato la morte dell’intero equipaggio e nella cui stiva sono conservate armi letali provenienti da un leggendario continente perduto. È quanto racconta a Zagor, a bordo del Dragoon, il professor Van Dicke, che spera di raggiungere l’Unicorno prima del suo collega Weiss, che si è accordato con una potenza straniera!
        Raggiunta la Groenlandia, con l’aiuto di un pallone aerostatico Zagor e i suoi amici raggiungono il relitto dell’Unicorno, incastonato fra i ghiacci. Lì vengono fatti prigionieri dagli uomini del professor Weiss, il quale rivela che le armi a bordo della nave sono il prodotto dell’antica civiltà di Mu. Fra lui e il professor Van Dicke scoppia una colluttazione, in seguito alla quale azionano involontariamente una delle armi e vengono irrimediabilmente infettati.
            Zagor e Honest Joe fanno esplodere la santa barbara, scongiurando così la minaccia delle terribili armi batteriologiche.

 Dopo essere tornati in America, Zagor e Cico ripartono alla volta, addirittura, della Groenlandia per una bella avventura di Burattini e Chiarolla, piena di fascino e mistero, incentrata sui misteri di un oscuro passato che vede coinvolta l’antica civiltà di Mu.
            Notevole la versatilità e dinamicità di questo racconto, che si snoda tra le strade di Boston, le tempeste marine sulla nave Dragoon, ed i territori artici della Greonlandia. La storia riunisce in sé diversi generi di avventura, in particolare quello marinaresco (con epiche scene di tempesta e di inseguimento tra velieri), e quello archeologico, insieme all'eterna contrapposizione tra bene e male. Il ritmo è ben modulato sull'alternanza azione/investigazione, e la soluzione finale è tutt'altro che intuitiva.
           Il racconto, caratterizzato da un prologo misterioso che lascia intravedere quale potrebbe essere la minaccia, annovera tra i suoi co-protagonisti un orripilante e spietato nemico (lo scienziato-archeologo Karl Weiss), un ingenuo, appassionato e disincantato professore (Van Dicke), la sua solo apparentemente delicata assistente (Hanna) ed il simpatico e determinato Honest Joe con la sua nave. Ma soprattutto facciamo la conoscenza di un bambino pestifero ma audace e coraggioso, Felix, un piccolo borseggiatore che richiama alla mente certe figure di dickensiana memoria o anche, più semplicemente, il monello di Chaplin, ed è un personaggio che è inevitabile trovare simpatico.
        Molto belli i disegni di Chiarolla, che rendono con grande efficacia il vento e le acque tempestose, e che con minuziosità ricostruiscono lo squallore dei bassifondi di Boston.

2 commenti:

  1. Come successo già in precedenza Boselli cede con nochalance il testimone a Burattini senza che vi sia alcun calo qualitativo!
    L' avventura come già scritto nell' articolo è densa di fascino e mistero e riesce a ben mescolare azione, archeologia e giallo senza annoiare il lettore così come lo spostamento della vicenda da Boston al mare per finire nei ghiacciai groelandesi avviene senza traumi narrativi.
    Secondo capitolo della sottotrama mu-atlantidea (che sembra aver trovato la sua conclusione solo quest' anno! XD) iniziata con "Le sette città di Cibolla" che riesce a tener testa al predecessore. Come scritto da un utente sul forum spiritoconlascure, chissà se l' inserimento di queste tematiche spalmato su più storie era già in programma o è avvenuto man mano.
    Weiss si dimostra un nemico astuto e spietato e il suo rapporto con Van Dicke è ben caratterizzato. Peccato che sia durato lo spazio di un' avventura.
    Nel complesso una delle storie migliori di Burattini secondo me. Gli preferisco poi il suo stile anni 90, primi 2000 a quello di metà anni 00 più verboso.

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  2. Ah, fa piacere rivedere Hoest Joe, Noah e il loro equipaggio e Felix è proprio simpatico!

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