Il centocinquantaseiesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la maggior parte dell'avventura di Zagor con i Texas Rangers e i Comanche, nonché la prima parte della storia “Fuga per la libertà”.
FRATELLI DI SANGUE
Il Texas è in fiamme! I Rangers del
colonnello Austin hanno massacrato a tradimento alcuni capi comanche. Lupo
Grigio, leader dei Quahadi, vuole unire contro i bianchi tutte le nazioni
comanche. E il ranger Adam Crane è sempre più diviso tra la fedeltà al suo
Corpo e l'amicizia verso il suo fratello di sangue Lupo Grigio...
Zagor, Cico e Adam Crane cercano di impedire
che scoppi la guerra fra i Rangers del Texas e i Comanche: ma un muro d'odio
separa ormai i due popoli. I Penateka Comanche fanno scorrerie nelle fattorie
dei bianchi e persino Rose Manley, la bionda ragazza di Adam, disprezza i musi
rossi!
Anche gli uomini del generale Vicente si
inseriscono nella guerra scoppiata fra i Rangers e i comancheros, desiderosi di
impossessarsi dell'oro dei monti Wichita. Accordatisi con i Penateka Comanche,
riveleranno ben presto le loro vere mire...
Quando l'odio offusca le menti, le parole di
pace possono suonare come un segno di debolezza o, peggio, di tradimento, cosa
che Adam Crane non tarda a scoprire sulla sua pelle. I Rangers del Texas e i
volontari guidati dal fanatico Burnette hanno una sola idea in testa:
sterminare tutti i Comanche. Sul fronte opposto, Lupo Grigio, Zagor e quel che
resta delle comancherías superstiti, lottano per sopravvivere. Nel mezzo, Adam
Crane, che ha ancora qualche remora ad abbandonare i suoi compagni d'arme. Ma
gli eventi precipitano. E indicano al valoroso Ranger la via da tenere.
Zagor torna in Texas in una storia lunga, complessa, emozionante
e straziante (seguito di un’altra avventura boselliana, Comancheros) e si trova alle prese con una delle vicende più
difficili della sua carriera di mediatore fra bianchi e indiani.
Zagor si trova a dover scegliere da che parte stare e,
nonostante il colore della sua pelle, nonostante il non venire accettato dai Comanches
come uno di loro, decide di parteggiare per loro. Troppo forti le loro ragioni
per scegliere diversamente, troppo deboli le loro speranze di vittoria per lasciarli
soli. Scelta resa ancora più dolorosa dalle presenza, nelle fila dei rangers, di
parecchi suoi amici fra cui Adam Crane.
I personaggi principali sono tutti ben caratterizzati: Zagor dibattuto
nella sua scelta, Lupo Grigio deciso nei suoi intendimenti nonostante sia
conscio di andare verso una probabile sconfitta, Adam Crane sospeso fra l’attaccamento
alla sua divisa e l’amore per la sua donna ed il rispetto per una cultura diversa
dalla sua che gli appare sempre più dalla parte del giusto, Cico pienamente
partecipe dell’avventura ma sempre pronto a sdrammatizzarla.
Decisamente buoni i disegni di Marcello, che sanno conferire la giusta atmosfera sia agli eventi
narrati che ai personaggi.
Se vogliamo trovare dei "difetti" nella storia, questi sono il
fatto che lo sceneggiatore sembra mostrare un eroe in preda degli eventi
e poco incisivo nel ruolo di risolutore del conflitto tra bianchi e pellerossa,
a scapito della centralità di personaggi come Adam Crane e Lupo Grigio, ed anche
il finale “positivo”, nel quale si arriva ad una pace tra Comanches e bianchi
che nella realtà storica non ci sarà.
In proposito,
riporto un intervento dello stesso Mauro
Boselli fatto sul forum zagoriano SCLS nel Luglio 2006:
“So anch’io che non è perfetta,
ma è una storia complessa e orchestrata. Secondo me, una storia che tiene assieme
tanti fili narrativi può non piacere o essere giudicata macchinosa, ma non si
può definire un completo fallimento. Altrimenti si sgonfierebbe subito e i fili
si attorciglierebbero malamente e visibilmente. Ma ciò non accade. Alcuni, e io
sono tra questi, hanno il dubbio che il finale “positivo” tolga forza alla
vicenda e la sgonfi sul finale. Ma dopo attenta riflessione, cambiai il finale
da tragico in “falsamente consolatorio”, proprio perché ci stava meglio. In
quella storia di momenti tragici ce n’erano già altri, come il massacro dei
rangers buoni, per esempio, e un finale negativo l’avrebbe resa, come storia di
Zagor, del tutto intollerabile. In effetti contavo di scrivere la TERZA parte,
un dì, ma penso ormai che non avrò più il tempo di farlo”.
Curioso l' intervento visto che la storia viene giudicata positivamente da molti.
RispondiEliminaStoria che fa parte del filone più adulto di Zagor di cui nel nuovo corso mi pare si fosse occupato solo Burattini fin' ora con storie come "Sangue apache", "Liberty Sam" e "La terra dei Cherokee".
Godibile ed intrigante a tratti, però in effetti è una storia non proprio di Zagor. Sembra più di Tex o Blueberry. Anche dopo averla riletta continuo a preferirle il suo precursore "Comancheros" per la sua natura avventuroso-picaresca. Cico alla grande e ben delineate le figure di contorno come il romantico soldato messicano e l' ottuso e razzista padre di Rose.
A me il finale di tregua non è mai dispiaciuto mentre ho trovato sempre un po stonata la prevedibile
SPOILER storia d' amore tra Adam e l' indiana a discapito di Rose FINE SPOILER
che dopotutto è più ignorante che razzista ed ama veramente il ranger come dimostra nell' ultimo albo.
Da ragazzino rimasi incredulo della fine dei ranger! O_O
"questi sono il fatto che lo sceneggiatore sembra mostrare un eroe in preda degli eventi e poco incisivo nel ruolo di risolutore del conflitto tra bianchi e pellerossa"
Si, un po alla Mister no.