Il centocinquantanovesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor con il ritorno di Cain, nonché la prima parte della storia “Madame Laveau!”.
IL RITORNO DI CAIN
Alla ricerca di Jacques, Zagor, Cico e
Digging Bill si addentrano nel misterioso continente africano. Incontrano
mercanti di schiavi, un arcano feticcio dotato di oscuri poteri, un amico
creduto morto... E scoprono che Jacques è stato rapito dai terribili negromanti
di Kush, che vivono in una città-cimitero e hanno il potere di risvegliare i
morti.
Al confine estremo del Djouf giace,
sull'immensa pietraia calcinata dal sole, la necropoli di Achron, ed è là che,
in tempi remoti, il re kushita Thaylas portò lo scettro della regina di
Atlantide, Tin- Hinan. La ricerca del disperso Lassalle si intreccia con quella
della mummia di Thaylas, che ancora impugna il prezioso scettro sotto la cui
autorità la principessa Marada vuol riunire le tribù Tuareg. Ma nella città dei
morti il pericolo ha l'aspetto orribile dei ghoul, i mangiatori di cadaveri,
mentre la confortante luce del sole mostra a Zagor e Cain che lo sceicco Azim,
con i suoi cavalieri del deserto, non è una minaccia meno temibile.
Non c'è termine agli orrori che si parano
davanti a Zagor, a Cain e ai Tuareg della principessa Marada. Scampati
miracolosamente alla furia dei ghoul, il loro riposo nella fortezza di Gebel
Shaat è di breve durata; alle mura premono orde di morti viventi, un'armata
spettrale composta dai cadaveri di tutti i soldati le cui ossa, secolo dopo
secolo, hanno biancheggiato al sole implacabile del Djouf. Sono due sacerdoti
kushiti a guidarli, ed è loro che bisogna colpire!
Con questa
avventura ha inizio la cosiddetta “trasferta africana” di Zagor e Cico.
Il viaggio in
terra d’Africa è stato più breve della precedente odissea (solo otto
albi della serie regolare) e vede alternarsi nella narrazione Boselli e Burattini.
A mio parere, se gli autori avessero scritto una più lunga serie di avventure
ambientate nel Continente Nero questa trasferta sarebbe rimasta più
facilmente nel cuore dei lettori e avrebbe dato meno l’impressione di un’occasione
non del tutto pienamente sfruttata…
Comunque sia, questa prima storia la ritengo, personalmente, un
capolavoro di Mauro Boselli e Stefano Andreucci. In essa si respira
l’atmosfera del deserto africano, dei Tuareg, delle antiche città perdute con i
loro segreti celati nelle tenebre, dei negromanti e dei loro riti innominabili...
Vecchie leggende, oscure maledizioni, demoni acquattati nel buio… Un mondo
ostile, tetro, minaccioso… Magia, mistero, avventura… Sembra di leggere un
racconto di R. E. Howard o un romanzo di E. R. Burroughs.
Dopo un bel prologo, lungo quasi tenta pagine, che lega questa
storia a Il terrore dal mare, Zagor è il vero protagonista della prima
parte, dove è presente una massiccia dose di azione, mentre nella seconda parte
predomina una struttura ricca di dialoghi e informazioni, che tuttavia mai
annoiano. Lo Spirito con la Scure è a tratti quasi una silenziosa comparsa, ma
è giusto sia così: Cain il vendicatore, l’uccisore di mostri, è il vero signore
di questi esotici luoghi, lui sa quali sono le decisioni migliori da prendere.
Poi ecco che la figura di Zagor torna ad emergere (quando convince Cain a
risparmiare la vita dello sceicco Azim) e da lì in poi i due personaggi
ricoprono alla pari il ruolo di protagonista, con l’eroe di Darkwood che ha
l’onore della “soluzione finale”.
I disegni di Andreucci
lasciano senza fiato. In questa storia raggiunge a mio parere l’apice del suo
talento sia nella resa dei personaggi, sia nella scelta delle “inquadrature”
sempre azzeccate e mai banali, sia soprattutto nei bellissimi paesaggi. Ogni
vignetta è un opera d’arte unica nel suo genere.
Insomma, in definitiva una storia magnifica arricchita da
altrettanti magnifici disegni.
In questo Zagor a Colori 159 quante pagine sono della storia "Madame Laveau"?
RispondiEliminaSono 99. Ciao! ;-)
Elimina"A mio parere, se gli autori avessero scritto una più lunga serie di avventure ambientate nel Continente Nero questa trasferta sarebbe rimasta più facilmente nel cuore dei lettori e avrebbe dato meno l’impressione di un’occasione non del tutto pienamente sfruttata…"
RispondiEliminaQuoto! Anche le tre storie non furono per un motivo o per un altro molto lunghe.
"In essa si respira l’atmosfera del deserto africano, dei Tuareg, delle antiche città perdute con i loro segreti celati nelle tenebre, dei negromanti e dei loro riti innominabili... Vecchie leggende, oscure maledizioni, demoni acquattati nel buio… Un mondo ostile, tetro, minaccioso… Magia, mistero, avventura… Sembra di leggere un racconto di R. E. Howard o un romanzo di E. R. Burroughs."
Anche qui non posso che quotare! ^^ La giungla africana, lo sterminato deserto, Zagor che "estende" la sua figura di spirito anche in Africa, la sfida al re, la ricerca nella città perduta, l' assalto alla fortezza...
una delle più belle di Boselli che affascina, trascina e cattura. L' autore è addirittura riuscito a superarsi con il ritorno di Cain dopo "Il terrore dal mare". Seppur tanti, i vari personaggi hanno il giusto spazio e sempre bello il confronto tra le diverse personalità di Zagor e del cacciatore di mostri.
Della trasferta africana per me la migliore. Boselli, almeno fino al 2006, secondo me una storia così bella non l' ha più scritta!
"I disegni di Andreucci lasciano senza fiato. In questa storia raggiunge a mio parere l’apice del suo talento sia nella resa dei personaggi, sia nella scelta delle “inquadrature” sempre azzeccate e mai banali, sia soprattutto nei bellissimi paesaggi. Ogni vignetta è un opera d’arte unica nel suo genere."
RispondiEliminaGià! Peccato che, come si sa, sia stata la sua ultima storia per Zagor!
Ahimé, sì! :-(
EliminaAvete ragione. La traferta africana non e stata sfruttata al massimo. Pensate a Zagor sul nilo magari con G.B. Belzoni o nell africa sub sahariana o in quella tropicale o petche in sud africa tra boeri ed inglesi? Vabbè forse si sarebbero dovute forzare un po le date ma xche no?
RispondiEliminaGià! Di materiale ce n' era! Sarà che Boselli era troppo impegnato con l' inizio di "Dampyr". Boh!
Elimina"un arcano feticcio dotato di oscuri poteri"
RispondiEliminaIl mitico ju-ju o come si scrive! ^^ Genialata di Boselli ad introdurre questo "personaggio"! XD Come fatto notare l' aiuto magico è componente di Capone delle sue prime due storie. Chissà se il buon Mauro si è rifatto un po al compianto Ade ppure è solo una coincidenza.
Salve, sono interessato a quest'avventura di Zagor nel continente nero. Laddove riuscissi a procurarmi questo volume, è consigliabile avere anche dei numeri "limitrofi"? Intendo per questioni di continuità narrativa, se, per esempio, la vicenda prende l'abbrivio nel numero precedente.
RispondiEliminaGrazie mille per l'attenzione. :)
Mirko
Ciao Mirko!
EliminaIn questa Collezione Storica a Colori le avventure che hanno un unico filo narrativo e ricomprendono la trasferta africana di Zagor prendono inizio sul n. 157 dal titolo “Il tesoro del pirata” e si concludono sul n. 161 dal titolo “Avventura in Messico”. Si tratta di avventure tutte collegate tra di loro e raccontano della ricerca del tesoro del pirata Jean Lafitte, della minaccia dei negromanti di Kush e del ritorno di Marie Laveau.
Grazie per la veloce e precisa risposta. :)
RispondiEliminaCorro a procurarmi questi numeri.
Conscio di essere un po' off-topic, e scusandomi per la licenza che mi sto concendendo, ti chiedo quali altri cicli narrativi zagoriani di particolare rilievo mi consiglieresti (sempre con riferimento a questa Collezione Storica a Colori).
Per esempio, pur avendo letto pareri contrastanti in merito, mi incuriosiva l'avventura a firma Sclavi "Nel regno di Golnor".
Caro Mirko, la tua è la classica domanda da un milione di dollari! :-D
EliminaDiciamo che i primi 70 numeri della CSAC contengono a mio parere le storie "storicamente" più belle (non a caso sono quelle scritte soprattutto dal creatore del personaggio).
Un altro arco narrativo molto bello è quello della cosiddetta "seconda odissea" che puoi triovare nei numeri da 131 a 141.
Per quanto riguarda la storia ambientata nel regon di Golnor posso solo dirti che ti piacerà se (come nel mio caso) ti piace il genere "fantasy" (con mostri, folletti, orchi e stregoni): a me era piaciuta ed è stata la storia che mi ha riavvicinato definitivamente al personaggio di Zagor.
Grazie ancora. :)
EliminaAllora ti disturbo con un'altra domanda, ma stavolta scrivo sotto l'articolo relativo a Golnor.