Il centosessantanovesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor e il mistero della Sorgente della Roccia Nera, la storia completa “Il sudario verde”, nonché le prime pagine della storia “La scorta Mohawk”.
IL SUDARIO VERDE
Muddy Waters è un piccolo porto fluviale di
Darkwood, ai margini di una vasta palude, in larga parte inesplorata,
battezzata con il poco invitante nome di Green Shroud “Sudario Verde”.
Qui, Zagor e Cico si aggregano alla
spedizione organizzata da Dorothy Sanders, una giovane donna intenzionata a
scoprire a quale sorte sia andato incontro suo fratello Leonard, assistente di
un geniale scienziato, il professor Howenstein. Del gruppo fanno parte
due guide, Olson
e Demas,
il dott. Lambert,
lì giunto proprio per sostituire Leonard, e Slater, il
braccio destro del professore che sta scortando un carico di animali esotici.
Il gruppo giunge a Nuova Genesi, il
laboratorio che Howenstein ha installato nella palude di Green Shroud, e viene
accolto da Byron, assistente gobbo del professore, che mostra loro la tomba di
Leonard (che si rivelerà, tuttavia, finta).
Nel frattempo, un terribile e misterioso
predatore uccide in modo bestiale una delle due guide, che viene “curata” da Howenstein
e trasformata in una creatura animalesca simile ad altre che esistono in quel
luogo.
Infatti la natura degli esperimenti che il
professore conduce a Nuova Genesi è piuttosto oscura e Zagor non impiega molto
a scoprire quale sia il terribile segreto che si nasconde nel laboratorio della
palude: Howenstein
vuole di restituire agli esseri umani le caratteristiche fisiche che, a suo
dire, sarebbero state perse nel corso del processo evolutivo, estraendo alcune
sostanze dalle ghiandole degli animali, con la conseguenza che gli uomini si
trasformano in creature mostruose.
Non è nemmeno il caso di dire che –
naturalmente – pagherà cara questa sua offesa alle leggi divine o, comunque,
della natura!
Seconda e
ultima avventura scritta da Alessandro
Russo per la serie regolare di Zagor (la prima fu Il giorno del riscatto, del 1992), che concluderà la sua
collaborazione col personaggio con la storia pubblicata sull’Almanacco
dell’Avventura uscito nel 2003.
Ispirato ad un
noto classico della letteratura fantascientifica, L’Isola
del dottor Moreau di H. G. Wells, questo racconto da
brivido è affidato agli esperti disegni di Gallieno
Ferri ed affronta lo spinoso tema della sfida delle leggi della natura da
parte di scienziati senza scrupoli. Una storia, insomma, che unisce divertimento
ad intelligenti riflessioni…
È una storia
con una trama forse fin troppo lineare, che come ambientazione richiama passate
avventure nolittiane come I sei della
Blue Star e Odissea americana
pur non avendo lo stesso potere di coinvolgimento del lettore, ma che lo
trascina in un crescendo via via sempre più inquietante (le apparizioni in penombra dei mostri, l’atmosfera
di mistero e terroreche circonda il laboratorio, il susseguirsi di azioni e
cambi di scena).
In effetti il
professore, pazzo e monomaniacale, sembra un po’ troppo stereotipato e nel
finale tutti sembrano avere la loro “giusta” punizione e la loro “meritata”
vendetta, ma Zagor non sembra incidere moltissimo sugli avvenimenti.
Fortunatamente nell’ultima pagina, lo sceneggiatore concede all’eroe di tirare
le somme morali di tutta la vicenda e lo fa piuttosto bene.
Quoto.
RispondiEliminaQuando vidi il nome di Russo mi chiesi di quando fosse questa storia visto che la precedente risaliva al 92! °_O Rimasi abbastanza stizzito. In quel periodo la collana non è che mi stesse facendo impazzire. Come già scritto meno male che c' erano le storie passate che stavo recuperando.