Il
centosettantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor e le compagnie di
pellicce, la storia completa “Il
fuoco dal cielo”, nonché le prime pagine della storia “La trama del ragno”.
MINACCIA ALIENA
Una scia di fuoco solca il cielo e qualcosa
si schianta al suolo nella foresta di Darkwood!
Tre sventurati trappers scoprono che si
tratta di un’astronave dalla quale esce un orribile mostro che ne uccide due,
mentre il sopravvissuto, Randy, fugge a cercare aiuto.
Zagor e Cico si
recano sul luogo del disastro e rinvengono i cadaveri dei trappers e quello di
un altro alieno. Incontrano poi un indiano Onondaga morente che rivela loro di
essere stato attaccato da un mostro insieme a suo fratello. Zagor deve
catturare l’alieno sopravvissuto prima che mieta altre vittime.
Nel frattempo anche Randy si
mette sulle tracce del mostro insieme ad altri trappers, mentre Hays, uno
spietato tagliagole, uccide i Matheson per derubarli, facendo attribuire gli omicidi all’alieno.
La scure di Zagor si scontra con le armi
avveniristiche della creatura aliena in un duello davvero impari, ma senza
alternative. Tuttavia Warzak (questo il nome del mostro) riesce a comunicare
mentalmente con lo Spirito con la Scure e gli spiega che le sue intenzioni sono
pacifiche.
A quel punto Zagor e l’extraterrestre devono nascondersi
sia dai trappers che dagli indiani, per riuscire a tornare all’astronave ed inviare
un messaggio di soccorso...
Una storia dal
ritmo incalzante, dove la presenza di un essere “diverso” scatena reazioni
aprioristicamente violente negli esseri umani, bianchi e indiani, che trovano
addirittura un motivo per allearsi (laddove invece, probabilmente, si sarebbero
combattuti a vicenda) proprio per affrontare quella che ritengono una minaccia
comune.
Il
comportamento di Zagor, invece, che è disponibile ad “ascoltare” le
ragioni dell’altro, chiunque esso sia, alieno o essere umano, e poi si dà da
fare per aiutarlo, è perfettamente in linea con il personaggio.
Il messaggio
di tolleranza nei confronti del “diverso” voluto esplicitamente da Burattini è perfettamente centrato e davvero
lodevole.
Molto bravo Chiarolla,
sopratutto nel rappresentare l’alieno sia con la corazza ispirata a Predator sia nel volto modellato su
quello dell’extraterrestre del film Il mio
nemico.
Infine, vi
riporto due interventi scritti in merito da Moreno Burattini sul forum SCLS nel 2003, il primo decisamente
corposo, l’altro più sintetico:
“Alcune cose riguardo alla
doppia storia “Fuoco dal Cielo” e “Minaccia aliena”, inserita peraltro in
programmazione all’ultimo minuto e terminata da Chiarolla in extremis per la
consegna in stampa (davvero un’impresa!).
Innanzitutto, non voleva
essere una storia sugli alieni intesi come Visitors o Predators, né una storia
di fantascienza che portasse sulle pagine di Zagor gli elementi dell’Invasione
Aliena, o del Contatto con l’Impero Galattico. Nelle mie intenzioni era una
storia su un “diverso” ritenuto ostile con cui poi si scopre di poter stringere
amicizia se solo si trova un modo per comunicare. Diciamo dunque che doveva trattarsi
di una storia contro la “diffidenza” verso l’Altro. Il che mi sembra rientrare
perfettamente nella filosofia zagoriana. Credo anch’io che alieni, astronavi,
invasioni, e predators avrebbero potuto essere sfruttati meglio, e forse un
giorno lo faremo (sto pensando perfino a un ritorno di Warzak), ma questa
volta, in questa storia, mi serviva un solo alieno, che rappresentasse l’Altro,
appunto, il “diverso”.
Alcune delle critiche
(tutte legittime, per carità, e in gran parte fondate) mi hanno rimproverato
una mancanza di logicità nel comportamento dell’alieno che, se fondamentalmente
buono, non avrebbe dovuto uccidere nessuno né cercare di inseguire di là dal
crepaccio Zagor in fuga. Però, mettetevi nei panni di un alieno (non so se sia
facile farlo) traumatizzato e shockato da un naufragio su un pianeta
sconosciuto, fuggito dall’astronave dove ha lasciato il cadavere del suo
compagno morto nell’impatto. Un alieno svenuto senza sapere se l’atmosfera del
pianeta su cui si trova è respirabile oppure no, se ci sono agenti patogeni in
grado di ucciderlo, e che si risveglia circondato da creature a lui sconosciute.
Creature di cui ignora le intenzioni e le capacità offensive, e che gli sparano
contro, rompendogli l’armatura (e dunque mettendolo a contatto con gas o
microbi alieni per lui), senza che lui sappia se quelle armi con cui gli
provocano quei danni alla corazza possono fare ancora più danni oppure no. In
quel contesto di buio, di fumo, di fuoco, di dolore, di angoscia, di stress, di
paura, di terrore addirittura, le reazioni dell’alieno, istintive al termine di
un risveglio dopo una lunga incoscienza e quindi perdurando un
po’ di confusione mentale, sono comprensibili anche da un punto di vista umano. Warzak non vuole uccidere nessuno per il gusto di uccidere, ma uccide per difendersi, perché ha paura. E insegue Zagor al di là del crepaccio per evitare che avvisi i trappers che lui ha visto alla capanna, e che teme (la gravità terrestre lo sta spossando, non ha più neppure molte forze). Posso sempre giustificarmi, comunque, dicendo che l’alieno agisce secondo una logica aliena e dunque imponderabile. E con questa spiegazione mi salvo in corner comunque.
po’ di confusione mentale, sono comprensibili anche da un punto di vista umano. Warzak non vuole uccidere nessuno per il gusto di uccidere, ma uccide per difendersi, perché ha paura. E insegue Zagor al di là del crepaccio per evitare che avvisi i trappers che lui ha visto alla capanna, e che teme (la gravità terrestre lo sta spossando, non ha più neppure molte forze). Posso sempre giustificarmi, comunque, dicendo che l’alieno agisce secondo una logica aliena e dunque imponderabile. E con questa spiegazione mi salvo in corner comunque.
Un’altra obiezione
riguarda le armi: perché l’alieno ha solo una lama retrattile su un braccio e
non armi più fantascientifiche come raggi laser? La risposta potrebbe essere
semplicissima: non lo so, è un alieno. Gli alieni si armeranno come vogliono.
Sarebbe più difficile spiegare perché un poliziotto terrestre non ha la pistola
ma un machete. Però, in realtà, al di là delle battute, ci sono due
spiegazioni. Viene detto che l’alieno si è infilato la tuta protettiva prima
del naufragio, mentre l’astronave precipitava. Si può immaginare che una tuta
di emergenza non sia una tuta da combattimento, ma protettiva, con pochi
accessori adatti a cavarsela su un pianeta sconosciuto. La lama può servire a
tagliare liane, vegetazione, a farsi largo in una giungla. E funziona anche in
caso di mancanza di energia. Un raggio laser necessita di carica. Ed ecco la
seconda spiegazione: forse il raggio laser c’è, ma si è guastato nell’impatto.
Funziona solo la lama. Che è quella che Warzak usa.
Infine, l’aspetto di
Warzak troppo simile a quello del Mostro della Laguna Nera. In realtà, l’aspetto
di Warzak è simile (ma solo un po’) a quello dell'alieno del film “Il mio
nemico”, che mi ha fornito lo spunto iniziale della storia”.
Sempre in quell’occasione, alla domanda specifica se fosse
possibile che ci fosse qualche collegamento tra l’astronave ispezionata da
Zagor in questa avventura e quella che viene visitata da Za-Te-Nay nell’albo L’astronave degli esseri perduti della serie
di Martin Mystère, Moreno Burattini ha
risposto:
“È possibilissimo, anch’io
ci ho pensato e ho inviato a Chiarolla l’albo di Martin Mystère perché si
ispirasse a quello nel fare gli interni della sua astronave”.
Concordo e condivido su tutto. Bella la storia sull alieno ed ancor piu bello il messaggio di pace e di tolleranza che la pervade. Leggendola ho subito trovsto i riferimenti cinematografici al film - bellissimo e chissa xche non valutato in pieno - il mio nemico.
RispondiEliminaFrancamente non mi sono posto i dubbi e non ho voluto ricercare le incongruenze che altri hanno visto: la storia e cosi bella ed avvincente che mi ha passivamente rapito.
Ottimo lavoro.
Saluti a tutti Giovanni21
Storia curiosa, ma godibile, forse tra quelle con il ritmo più incalzante della serie effettivamente. Alla prima lettura mi lasciò un po così. L' ho apprezzata meglio rileggendola di recente.
RispondiElimina"inserita peraltro in programmazione all’ultimo minuto e terminata da Chiarolla in extremis per la consegna in stampa (davvero un’impresa!)."
Uhm, ricordo che era dall' anno prima che veniva anticipata la nuova trasferta e avevo l' impressione che ci fosse un po di ritardo. Quest' annotazione quindi forse conferma questa mia sensazione.
Non trovate che l'alieno assomigli alla creatura di acque misteriose?
RispondiEliminaSaluti a tutti.
per Baltorr: Tu che sei vicinissimo alla stanza dei bottoni, nessuna novità circa la prosecuzione della CSC?
Ciao
Giovanni21
Le ultime notizie che ho sono quelle di un traguardo (provvisorio?)al n. 188 (pari al n. 500 della serie regolare).
EliminaSul serio?!!!??
Eliminasperiamo sia vero! Grazie caro Baltorr...
E' vero, è vero... ;-)
Eliminaahahahah ti ringrazio per la bella notizia ...Te ne chiedo un'altra e non fare l'abbottonato: dimmi la verità, la CSC prenderà la serie regolare? in fondo mancherebbero solo 100 numeri, ossia altri 30CSC ...
EliminaTi giuro che non lo so...
EliminaTi credo.
EliminaTi chiedo - se ve ne fosse bisogno - di avvertirci se ciò si dovesse realizzare.
Un abbraccio.
Giovanni21