giovedì 1 ottobre 2015

Il segreto di Cristoforo Colombo (ZCSCSpec3)



Il terzo numero in edicola oggi contiene le storie complete “Il segreto di Cristoforo Colombo” (Zagor Special n. 5 – giugno 1992) e “La congiura degli dei” (Zagor Special n. 6 – giugno 1993).


IL SEGRETO DI CRISTOFORO COLOMBO

North Carolina, ai confini con Tennessee. In queste lande desolate, alcuni uomini, guidati dal professor Navarro, stanno cercando una misteriosa grotta sacra, custodita per secoli dagli indiani Creek. Navarro ha infatti scoperto il vero diario di Cristoforo Colombo: il navigatore genovese ha trasportato nel Nuovo Mondo un antico orrore, il Golem, che il professore inavvertitamente risveglia. Soltanto Zagor riuscirà a fermarlo, cancellando una lettera scritta sulla fronte del colosso.

All’epoca dell’uscita nelle edicole di questa avventura Moreno Burattini era l’autore trainante della serie regolare e in quel periodo ha pubblicato tutte storie di alto livello (quasi sempre supportate dai pennelli di Gallieno Ferri) e dai soggetti molto vari, tra le quali questo Speciale (datato Luglio 1992) in cui Zagor indaga su un avvenimento storico, la scoperta dell’America avvenuta 500 anni prima della pubblicazione di quest’albo, sfatandone la versione ufficiale e imbattendosi nel Golem (uno dei pochissimi “mostri famosi” che ancora non era stato inserito nella saga di Zagor).
Storia molto bella, con una ricostruzione storica accurata ed impeccabile e con una narrazione del viaggio di Colombo davvero affascinante; anche gli aspetti più “fantastici” (il segreto dell’alchimista e la furia scatenata del Golem) sono davvero coinvolgenti.
Divertente l’inizio con il discorso di Cico sulla tranquillità che viene puntualmente interrotto da una sparatoria in grande stile; truci le scene della tortura allo stregone e agghiacciante la scena in cui la guida tira un calcio al corpo dilaniato del vecchio; molto ben caratterizzati i tre esploratori, che sembrano rispecchiare una scala di cattiveria: uno abbastanza buono, uno cattivo e uno addirittura spietato; bellissime le scene nella grotta in fiamme.
Nel corso dell’avventura, inoltre, Burattini dosa sapientemente le rivelazioni che portano ad un finale molto particolare e all’emblematico il discorso di Zagor in chiusura.
Bellissimi i disegni di Ferri e molto belle alcune inquadrature e costruzioni di vignette.

            Così lo stesso Moreno Burattini, in un suo post del maggio 2004 sul Forum SCLS, è intervenuto su questa storia:
 In realtà nello Speciale di Zagor non ci sono quattro caravelle, ma le tre regolari. Si dice solo che la Santa Maria non tornò indietro con le altre due perché raggiunse il continente americano. È comunque vero che solo la Nina e Pinta fecero ritorno, la storia ufficiale dice che la Santa Maria naufragò il giorno di Natale del 1492 a Cuba, e che i suoi marinai furono lasciati lì con la promessa di tornare a riprenderli: ma quando Colombo tornò nel secondo viaggio, non li trovò più. Si ignora che fine abbiano fatto, io ci ho ricamato sopra.
Martin Mystère dedicò uno speciale a Colombo, appunto “La quarta caravella”, proprio nel 1992 quando anche Zagor celebrò il cinquecentenario della scoperta dell’America con ben due annual: infatti, lo stesso anno, uscì anche Cico Conquistador (non a caso).
Faccio notare (a mio danno) una incongruenza anacronistica: si parla di un alchimista ebreo al servizio dei reali di Spagna. In realtà proprio in quello stesso periodo avvenne in Spagna la cacciata degli ebrei (c’era la mistica della “purezza di sangue” che tanto danno fece e tanti portò al rogo). Si può pensare comunque che mentre Re Ferdinando e la regina Isabella cacciavano i marrani e gli ebrei, in realtà proteggevano e anzi tenevano in gran conto l’alchimista della nostra storia appunto perché in grado di grandi prodigi (insomma: per lui fecero, evidentemente, eccezione)”.
Se vi interessa approfondire la questione, Burattini parla diffusamente di questa storia anche nel suo blog: http://morenoburattini.blogspot.com/2010/10/columbus-day.html


LA CONGIURA DEGLI DEI

È una malinconica giornata d’autunno. Zagor e Tonka vanno su una collina dove si trova un misterioso sepolcro indiano, e rievocano il loro primo incontro. Tonka viveva con la giovane e bella moglie Ahta, Zagor era da poco diventato il signore di Darkwood e una cupa minaccia aleggiava sulle sei tribù irochesi: l’ambizioso guerriero Dagayo, capo di guerra dei Seneca ma in realtà di origine huron, desidera diventare signore di Darkwood con lo scopo di vendere le terre indiane ai bianchi ed arricchirsi. Per raggiungere questo scopo si finge portavoce degli dei e scatena la loro furia sulle tribù irochesi.
Zagor e Tonka, dopo aver superato diverse peripezie e scoperto l’inganno che si cela dietro i sedicenti dei (un gruppo di circensi alleati di Dagayo che sfruttavano i loro trucchi ai danni degli indiani), riportano la pace a Darkwood, non senza un finale parzialmente amaro: la moglie di Tonka viene uccisa mentre salva la vita dell’amato. È suo il sepolcro presso il quale, una volta all’anno, Tonka e Zagor si ritrovano per rievocare la vicenda che ha visto la nascita della loro amicizia...

            Boselli sceneggia questo albo Speciale n. 6 (pubblicato nel Luglio 1993), riportando Zagor all’inizio della sua carriera (un’avventura collocabile immediatamente dopo il classico Il re di Darkwood) e soprattutto approfondendo la nascita dell’amicizia – mai raccontata da Nolitta – con il capo mohawk Tonka.
Si tratta di una storia ammantata di leggenda, che ruota su temi come la nascita dell’amicizia, l’amore e la sua perdita.
Bellissimo è il primo incontro/scontro tra Zagor e Tonka in cui all’inizio ciascuno dei due cerca di impressionare l’altro, ostentando la propria sicurezza e superiorità, ma che poi, di fronte alla minaccia ed al pericolo, si scoprono istintivamente amici.
Anche se questi due personaggi svolgono un ruolo di primo piano, il fulcro dell’intera vicenda è in realtà Ahta, la moglie di Tonka, una donna conscia del suo ruolo di squaw ma anche fiera, coraggiosa e indomita, che riesce a manifestare le proprie opinioni o ad affermare le proprie intenzioni pur non mancando mai di rispetto al suo uomo.
È lei a suggerire a Tonka di rivolgersi a Zagor, così come suo è il risolutivo e provvidenziale intervento per liberare il marito da una situazione che sembra non avere via d’uscita: un personaggio al contempo amorevole e determinato, che non esita a dare la vita per dimostrare al suo uomo il suo amore e la sua devozione.
Intenso e vibrante il momento dell’ultimo saluto tra i due, così come toccante è il tributo del sakem mohawk alla sua fiera e coraggiosa donna che dopo tanti anni è ancora viva nel suo cuore...
            Il tutto è illustrato dal compianto Carlo Raffaele Marcello, all’epoca preso in prestito dalla testata di Tex, il cui Zagor estremamente vivo, dinamico ed atletico ha entusiasmato subito i lettori.

2 commenti:

  1. Salve a tutti. Bella la storia del golem x sceneggiatura soggetto e ricostruzione storica. I disrgni di Ferri ne hanno fatto il solito pezzo unico. Meno la congiura degli dei. Con franchezza non mi é piaciuto lo spin off (si dice cosi mi pare) della storia di Tonka con la moglie e la morte di lei. Un po troppo lacrimoso ed anche prevedibile...ciao a tutti

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  2. Burattini all' inizio partì veramente in quarta con "Pericolo mortale", "L' abbazia del mistero" e questo speciale. Poi, come ha anche dichiarato lui, ebbe un po un empasse che riuscì brillantemente a superare.
    Ho letto solo di recente ISDCC e l' ho trovata una storia molto dinamica dove non viene comunque meno l' elemento del mistero. Un po compressa nel numero di pagine dello speciale di allora, però comunque l' autore riesce a bene delineare la vicenda e a caratterizzare i personaggi.
    Con "La congiura degli dei" torna invece Boselli che diventò con questa e "Ladro di ombre" il nuovo principale sceneggiatore zagoriano assieme a Moreno.
    Lo speciale è uno dei miei preferiti: toccante, affascinante, misterioso, d' azione... molto ben caratterizzata Darkwood dall' autore e dai disegni del compianto Marcello.
    Due speciali insomma che fecero capire che Zagor aveva ancora molto da dire! ^^

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