Il
terzo numero in edicola oggi contiene le storie complete “Il segreto di Cristoforo Colombo” (Zagor Special n. 5 – giugno
1992) e “La congiura degli dei”
(Zagor Special n. 6 – giugno 1993).
IL SEGRETO DI CRISTOFORO COLOMBO
North Carolina, ai confini con Tennessee. In
queste lande desolate, alcuni uomini, guidati dal professor Navarro, stanno
cercando una misteriosa grotta sacra, custodita per secoli dagli indiani Creek.
Navarro ha infatti scoperto il vero diario di Cristoforo Colombo: il navigatore
genovese ha trasportato nel Nuovo Mondo un antico orrore, il Golem, che il
professore inavvertitamente risveglia. Soltanto Zagor riuscirà a fermarlo, cancellando
una lettera scritta sulla fronte del colosso.
All’epoca dell’uscita nelle edicole di questa
avventura Moreno Burattini era l’autore trainante della serie regolare
e in quel periodo ha pubblicato tutte storie di alto livello (quasi sempre
supportate dai pennelli di Gallieno Ferri) e dai soggetti molto vari,
tra le quali questo Speciale (datato Luglio 1992) in cui Zagor indaga su un
avvenimento storico, la scoperta dell’America avvenuta 500 anni prima della
pubblicazione di quest’albo, sfatandone la versione ufficiale e imbattendosi
nel Golem (uno dei pochissimi “mostri famosi” che ancora non era stato inserito
nella saga di Zagor).
Storia molto bella,
con una ricostruzione storica accurata ed impeccabile e con una narrazione del
viaggio di Colombo davvero affascinante; anche gli aspetti più “fantastici” (il
segreto dell’alchimista e la furia scatenata del Golem) sono davvero
coinvolgenti.
Divertente l’inizio con il discorso di Cico sulla tranquillità
che viene puntualmente interrotto da una sparatoria in grande stile; truci le
scene della tortura allo stregone e agghiacciante la scena in cui la guida tira
un calcio al corpo dilaniato del vecchio; molto ben caratterizzati i tre
esploratori, che sembrano rispecchiare una scala di cattiveria: uno abbastanza
buono, uno cattivo e uno addirittura spietato; bellissime le scene nella grotta
in fiamme.
Nel corso dell’avventura, inoltre, Burattini dosa sapientemente le rivelazioni che portano ad un
finale molto particolare e all’emblematico il discorso di Zagor in chiusura.
Bellissimi i disegni di Ferri e molto belle alcune inquadrature
e costruzioni di vignette.
Così lo stesso Moreno Burattini, in un suo post del
maggio 2004 sul Forum SCLS, è intervenuto su questa storia:
“In realtà nello Speciale di Zagor non ci sono
quattro caravelle, ma le tre regolari. Si dice solo che la Santa Maria non
tornò indietro con le altre due perché raggiunse il continente americano. È
comunque vero che solo la Nina e Pinta fecero ritorno, la storia ufficiale dice
che la Santa Maria naufragò il giorno di Natale del 1492 a Cuba, e che i suoi
marinai furono lasciati lì con la promessa di tornare a riprenderli: ma quando
Colombo tornò nel secondo viaggio, non li trovò più. Si ignora che fine abbiano
fatto, io ci ho ricamato sopra.
Martin Mystère
dedicò uno speciale a Colombo, appunto “La quarta caravella”, proprio nel 1992
quando anche Zagor celebrò il cinquecentenario della scoperta dell’America con
ben due annual: infatti, lo stesso anno, uscì anche Cico Conquistador
(non a caso).
Faccio notare (a mio
danno) una incongruenza anacronistica: si parla di un alchimista ebreo al
servizio dei reali di Spagna. In realtà proprio in quello stesso periodo
avvenne in Spagna la cacciata degli ebrei (c’era la mistica della “purezza di
sangue” che tanto danno fece e tanti portò al rogo). Si può pensare comunque
che mentre Re Ferdinando e la regina Isabella cacciavano i marrani e gli ebrei,
in realtà proteggevano e anzi tenevano in gran conto l’alchimista della nostra storia
appunto perché in grado di grandi prodigi (insomma: per lui fecero,
evidentemente, eccezione)”.
Se vi interessa
approfondire la questione, Burattini parla diffusamente di questa storia
anche nel suo blog: http://morenoburattini.blogspot.com/2010/10/columbus-day.html
LA CONGIURA DEGLI DEI
È una malinconica giornata d’autunno. Zagor e
Tonka vanno su una collina dove si trova un misterioso sepolcro indiano, e rievocano
il loro primo incontro. Tonka viveva con la giovane e bella moglie Ahta, Zagor
era da poco diventato il signore di Darkwood e una cupa minaccia aleggiava
sulle sei tribù irochesi: l’ambizioso guerriero Dagayo, capo di guerra dei
Seneca ma in realtà di origine huron, desidera diventare signore di Darkwood con
lo scopo di vendere le terre indiane ai bianchi ed arricchirsi. Per raggiungere
questo scopo si finge portavoce degli dei e scatena la loro furia sulle tribù
irochesi.
Zagor e Tonka, dopo aver superato diverse
peripezie e scoperto l’inganno che si cela dietro i sedicenti dei (un gruppo di
circensi alleati di Dagayo che sfruttavano i loro trucchi ai danni degli
indiani), riportano la pace a Darkwood, non senza un finale parzialmente amaro:
la moglie di Tonka viene uccisa mentre salva la vita dell’amato. È suo il
sepolcro presso il quale, una volta all’anno, Tonka e Zagor si ritrovano per
rievocare la vicenda che ha visto la nascita della loro amicizia...
Boselli
sceneggia questo albo Speciale n. 6 (pubblicato nel Luglio 1993), riportando
Zagor all’inizio della sua carriera (un’avventura collocabile
immediatamente dopo il classico Il re di Darkwood) e soprattutto
approfondendo la nascita dell’amicizia – mai raccontata da Nolitta – con
il capo mohawk Tonka.
Si tratta di una storia ammantata di leggenda, che ruota su temi come
la nascita dell’amicizia, l’amore e la sua perdita.
Bellissimo è il primo
incontro/scontro tra Zagor e Tonka in cui all’inizio ciascuno dei due cerca di
impressionare l’altro, ostentando la propria sicurezza e superiorità, ma che
poi, di fronte alla minaccia ed al pericolo, si scoprono istintivamente amici.
Anche se questi due
personaggi svolgono un ruolo di primo piano, il fulcro dell’intera vicenda è in
realtà Ahta, la moglie di Tonka, una donna conscia del suo ruolo di squaw ma
anche fiera, coraggiosa e indomita, che riesce a manifestare le proprie
opinioni o ad affermare le proprie intenzioni pur non mancando mai di rispetto
al suo uomo.
È lei a suggerire a
Tonka di rivolgersi a Zagor, così come suo è il risolutivo e provvidenziale
intervento per liberare il marito da una situazione che sembra non avere via
d’uscita: un personaggio al contempo amorevole e determinato, che non esita a
dare la vita per dimostrare al suo uomo il suo amore e la sua devozione.
Intenso e vibrante il
momento dell’ultimo saluto tra i due, così come toccante è il tributo del sakem
mohawk alla sua fiera e coraggiosa donna che dopo tanti anni è ancora viva nel
suo cuore...
Il tutto è illustrato dal compianto Carlo Raffaele
Marcello, all’epoca preso in prestito dalla testata di Tex, il cui Zagor
estremamente vivo, dinamico ed atletico ha entusiasmato subito i lettori.
Salve a tutti. Bella la storia del golem x sceneggiatura soggetto e ricostruzione storica. I disrgni di Ferri ne hanno fatto il solito pezzo unico. Meno la congiura degli dei. Con franchezza non mi é piaciuto lo spin off (si dice cosi mi pare) della storia di Tonka con la moglie e la morte di lei. Un po troppo lacrimoso ed anche prevedibile...ciao a tutti
RispondiEliminaBurattini all' inizio partì veramente in quarta con "Pericolo mortale", "L' abbazia del mistero" e questo speciale. Poi, come ha anche dichiarato lui, ebbe un po un empasse che riuscì brillantemente a superare.
RispondiEliminaHo letto solo di recente ISDCC e l' ho trovata una storia molto dinamica dove non viene comunque meno l' elemento del mistero. Un po compressa nel numero di pagine dello speciale di allora, però comunque l' autore riesce a bene delineare la vicenda e a caratterizzare i personaggi.
Con "La congiura degli dei" torna invece Boselli che diventò con questa e "Ladro di ombre" il nuovo principale sceneggiatore zagoriano assieme a Moreno.
Lo speciale è uno dei miei preferiti: toccante, affascinante, misterioso, d' azione... molto ben caratterizzata Darkwood dall' autore e dai disegni del compianto Marcello.
Due speciali insomma che fecero capire che Zagor aveva ancora molto da dire! ^^