Il libro “Dall’altra parte” di
Moreno Burattini (Edizioni Cut Up,
260 pagine, € 15,00) è una nutrita antologia di racconti nella quale la
semplicità della scrittura e la scorrevolezza di lettura alimentano la voglia di
leggere il volume tutto d'un fiato. D’altro canto la narrazione fluida e l’espressività
lineare dell’autore ben si adatta sia alla brevità di taluni racconti sia alla
lunghezza di altri.
Così come gli appassionati di
letteratura gialla, horror, fantasy e fantascienza troveranno di che solleticare
il loro palato, anche coloro che amano i racconti “alla Frederic Brown” (cioè
dotati di un finale totalmente spiazzante per il lettore) non resteranno
delusi.
Senza svelare troppo del loro contenuto, cercherò ora di dare un sintetico parere totalmente personale e “a pelle” di ciascun racconto presente nell’antologia:
La signora Miller e Dio è un
giallo con colpo di scena non solo finale ma… finalissimo!
La testa del drago e Cuore di figlio sono due favole beffarde,
totalmente dissacranti nei confronti del genere fantasy.
Il risveglio richiama alla
mente alcuni dei racconti di Poe o Bloch.
Ombra nella nebbia incrocia il
racconto gotico con richiami biblici.
La bella e la bestia e Mutazioni sono due horror/splatter con
un pizzico di fantasy.
Dall’altra parte è a suo modo
un racconto… poetico.
Cibo per cani e L’esploratore sono delle tragiche
lezioni sulla legge del contrappasso.
Cuore di mamma è orrido e
commovente al tempo stesso.
Insaccato di cuoco e Controstoria del latino sono due divertissment letterari.
L’alchimista mi ha ricordato i
racconti di Bradbury.
Partenogenesi è un racconto
orrendamente utopico.
Scrawls è fantascienza dal
finale disperato.
Il giudizio di Dio è frutto di
un animo inquieto e disperato.
Il pifferaio magico è una
fiaba classica reinventata.
Il monte di Venere esplora
dimensioni parallele.
La macchina del tempo presenta
un efficace paradosso temporale.
I fumetti salvano il mondo
intreccia la fantascienza con il… potere del fumetto.
L’ultimo grido del cacciatore
è un racconto preistorico che narra di eroismo e sacrificio.
La sparizione della Madonna è
davvero un bel giallo, con un finale positivo in tutti i sensi.
Cavalli bradi è un racconto di
Zagor… è questo dice tutto!
Ho lasciato per ultimi i due
racconti che mi hanno colpito di più: il primo, L’arcobaleno alla fine del mondo, è un racconto di viaggio “alla
Chatwin” che mi ha molto coinvolto e mi ha fatto domandare quanto di
autobiografico ci sia dell’autore; il secondo, Ossessione, solo apparentemente di genere fantastico, è il racconto
che più mi ha creato angoscia alla sola idea di poter essere io il
protagonista… è proprio vero che una brutta situazione calata nella
quotidianità è cento volte più terrificante di un racconto horror!
Ora due brevi critiche: 1) il finali
“negativi” sono parecchi e, nel leggere i racconti uno dopo l’altro, questo
elemento alla fine risulta un po’ ripetitivo; 2) il racconto La sparizione della Madonna inizia con
questa frase: “Con l’ultima avemaria finì il rosario”; ebbene, questo è a mio
parere un errore, perché il Rosario termina non con l’ultima Ave Maria ma con la preghiera del Salve Regina e (spesso) con le Litanie alla Madonna… ma, visto che si
tratta di una preghiera, tutto sommato è
un errore che si può… perdonare!
In ogni caso, ribadisco che tutti i racconti sono narrati con una fantasia che lascia incatenati alla pagina e stimola la voglia nel proseguire con il racconto successivo, sicuri di immergersi nuovamente in una nuova avvincente storia che non potrà deludere.
Insomma, una raccolta di racconti – questa – che è uno scrigno tutto da
scoprire, che ad ogni pagina rivela un mondo nuovo, un nuovo mistero e una
nuova sorprendente avventura.
Ti ringrazio per l'analisi. Ricorda quando sarai di nuovo in via Buonarroti per una gradita visita di chiedere a Bonbon Bonelli o a Boss Boselli o allo stesso Morbur che firma il libro di cui hai parlato di portarti al livello meno dieci - il discensore è dietro il poster di Bella & Bronco dipinto da Botero - dove vivono i ghost writers dei ns amati sceneggiatori SBEllici. Alla porta di fianco puoi trovare i grafici che correggono gli errori e le ambiguità delle tavole dei ns amati cartoonists SBEllici. Gente davvero bizzarra ed in equilibrio precario come è logico quando si passa il tempo cesellando prima a la Alessandrini e spennellando poi a la Mari. Brr.
RispondiEliminaNoi scrittori fantasmi, invece, siamo equilibrati come quei tizi che tirano una fune tra due palazzi e poi ci camminano sopra senza guardare mai giù. Oh yeah.
Ti dico in confidenza che i finali non proprio da era dell' ottimismo dell'Unieuro sono una mia idea e che Morbur non era tanto per la quale all'inizio. E' rimasto il ragazzo riccioluto degli anni ottanta che era cresciuto a Darkwood perchè lì infine Pat e Cico la sfangavano sempre e comunque contro vampiri e alieni e uonini tigre e brutti ceffi assortiti. Se lo avessimo lasciato al suo estro, avrebbe partorito una raccolta di gags con il simpatico pancione. Io sono più della scuola Eli Wallach nei film di Sergio Leone. Se e quando Bonbon mi darà l'ok per i miei plot zagorici, il ns amato sosia di Bob Taylor ( ok , non così tanto come Diabolik , ma adesso abbiamo arruolato stabilmente Barison e stiamo pensando di svecchiare il look del personaggio infilandolo in una calzamaglia. Rossa e gialla . ) affronterà legioni di zombie con il muso di leone in un altroquando che sta arrivando alla apocalisse con nuovi alleati come Rosario Della Madonna, un predicatore che ha fondato una kiesa karaoke, Venus Da Beastie Virgo, un freak con poteri psionici che crede di essere la reincarnaz dell'ultima amazzone e Brad Dragon, bimbo sciamano che parla con il suo pupazzo di pezza prima di prima di predire il futuro.
Se riesco ad estorcere a Morbur e co il ritorno di Andreucci, un paio di albi di Laurenti ed una nuova entry come Luca Genovese, potrebbe essere la volta buona che imbarchiamo il pubblico dei primi cento Dyd. Stay tuned.
Come risposta al tuo commento dico solo: GULP!!! :-D
EliminaCaro Baltorr hai ragione...i racconti hanno una scorrevolezza fantastica...infatti l'ho letto tutto in una sola volta.Per me il libro è ottimo,però è anche vero che io sono un pò di parte essendo un fan di Moreno.Per quanto riguarda il maxi non l'ho ancora letto.Mi raccomando...continua sempre con le tue analisi sul mondo di Zagor.Ciaooo.
RispondiEliminaGrazie Massimo! Ciao!
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