lunedì 11 luglio 2016

I dominatori (Zagor Gigante 611/612)



Nei pressi di Merrywell, Pennsylvania, i lavori di estrazione del petrolio stanno causando una serie di disastri ambientali nei pascoli della zona.
Giunti in città dopo aver salvato da una sommaria esecuzione Ayashi, un pellerossa diventato un relitto umano, dedito all’alcol e accusato dell’omicidio di un allevatore, Zagor e Cico scoprono che a Merrywell si trova anche il giornalista Craig Turner. Turner sospetta che dietro l’omicidio che avrebbe commesso Ayashi ci sia lo zampino della compagnia petrolifera, sul cui libro paga si trovano anche lo sceriffo locale e i suoi uomini.
Sfuggito agli uomini dello sceriffo di Merrywell, grazie anche all’aiuto di Ayashi che ha ritrovato l’antico spirito guerriero, Zagor si trova ad affrontare un nuovo pericolo: un pozzo petrolifero ha preso fuoco e il devastante incendio rischia di propagarsi all’intero campo, minacciando anche la vicina vallata e la stessa città di Merrywell!

Sebbene questa storia di Antonio Zamberletti mi sia piaciuta meno rispetto a quella del medesimo autore pubblicata sull’ultimo Maxi Zagor (I rinnegati), devo comunque dire che anche qui la trama è solida, scorrevole e coinvolgente.
Si tratta di una storia di genere western, dotata di alcuni dei classici topoi sia del genere in sé che più in generale delle storie zagoriane: l’uomo potente privo di scrupoli, gli allevatori danneggiati, lo sceriffo corrotto, il giornalista che cerca la verità, l’indiano alcolizzato che ritrova il proprio orgoglio, l’esperto di petrolio che riconosce i propri errori, la scienza e la tecnica che causano solo danni se utilizzate in modo improprio.
Zagor e Cico sono ben calati nella parte, l’uno di giustiziere che deve impedire un disastro ambientale e togliere di mezzo il cattivo, l’altro risolutivo in alcune situazioni e divertente in altre.
Per quanto anacronistica, l’idea del giacimento di petrolio e il pericolo creato dall’incendio dei pozzi (con gravi rischi ambientali) è certamente innovativa, e dalle parole finali di Hackett potrebbe anche essere oggetto di una trama più approfondita in futuro.
Infine, ritengo particolarmente riuscito il personaggio di Ayashi, con la descrizione del suo progressivo riscatto da alcolizzato disposto a qualsiasi umiliazione a guerriero che perde la vita da combattente; intense e significative anche le pagine finali della storia dove Zagor colloquia con il padre di Ayashi.
I disegni di Alessandro Chiarolla sono sempre di buon livello, anche se mi pare di cominciare a notare alcune incertezze nel suo stile.

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