giovedì 8 giugno 2017

Zagor Collezione Storica a Colori: L’antico potere (ZCSC192)



Il centonovantaduesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro i Lupi del Fiume, nonché la prima parte della storia “L’orda infernale.


L’ORDA INFERNALE

Uno sciamano dal volto tatuato, chiamato Dark Moon, si impossessa di un misterioso oggetto, uccidendo lo stregone che lo custodiva. È una pietra nera, frammento di un antico meteorite, che trasforma in mostri dalla pelle invulnerabile uomini e animali che vengano in contatto con le sue radiazioni. Grazie a questo potere, Dark Moon mette insieme un esercito di inarrestabili giganti.
Decisi a fermare lo sciamano e i suoi spaventosi guerrieri, Zagor e Tonka radunano un gruppo di pellerossa composto da valorosi rappresentanti di varie tribù. Tra essi c'è anche il fiero Nakai, capo dei Navajos delle Terre Calde, nel cui territorio era da secoli custodita la pietra…
Zagor, Tonka e i loro valorosi alleati indiani recuperano la pietra nera trafugata da Dark Moon e, per impedire che serva a creare altri mostri, intendono distruggerla. L’unico modo per farlo sembra essere quello di gettarla nel magma ribollente di un vulcano. Ma mentre lo Spirito con la Scure si appresta a compiere l’impresa, il malvagio stregone dal volto tatuato e i superstiti della sua orda cercano in tutti i modi di fermarlo...

Storia gradevole e scorrevole, con un soggetto in sé abbastanza originale, anche se a mio parere meno riuscita rispetto alle precedenti prove di Luigi Mignacco.
L’introduzione del personaggio di Dark Moon, il gradito ritorno di Nakai, Masewi e Shumavi lasciavano ben sperare ma poi il clima di mistero creato all’inizio dell’avventura viene ben presto dissipato e i nemici da affrontare si rivelano di gran lunga non all’altezza delle premesse…
Comunque, al di là dell’avventura in se stessa, data la mia passione per il genere fantasy personalmente ci tengo ad evidenziare una serie di elementi particolari: la circostanza che la misteriosa pietra nera può essere distrutta gettandola in un vulcano (a proposito, ho visto di buon occhio il richiamo alla continuity con l’utilizzo del Saskatoon del Maxi n. 9 La Montagna di Fuoco) mi ha richiamato alla mente l’Unico Anello del Il Signore degli Anelli.
A maggior ragione il romanzo di Tolkien mi è tornato alla mente sia quando viene formata una “compagnia” eterogenea composta da rappresentanti delle diverse tribù indiane (così come la Compagnia dell’Anello era composta da membri delle diverse razze della Terra di Mezzo) sia quando viene presa la decisione di affidare la “vera” pietra a Cico, il più improbabile degli eroi (così come l’Anello era stato affidato a Frodo, un Hobbit, eroe altrettanto improbabile).
Ed anche la fine che fa la pietra nera è significativa: cade nel vulcano assieme a Dark Moon, il “mostro” che aveva dedicato a lei al sua esistenza (assonanza con il Gollum tolkieniano).
A mio parere sono così tante le “assonanze” che mi sembra impossibile che Mignacco non abbia inteso palesemente ispirarsi a Il Signore degli Anelli. O si tratta di un puro e semplice caso? Chissà...
I disegni puliti di Gianni Sedioli, in costante miglioramento, supportano molto bene la linearità della trama.

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